Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - green demetr

#1321
Citazione di: atomista non pentito il 28 Dicembre 2022, 11:41:23 AMstolti chi ? ( plurale ) al limite stolto , non piu' di Te comunque ( e me ne dispiaccio)
P.S. Quale integratore hai usato (doping) per la spianata di rancorose risposte a citazioni che hai inanellato via una l'altra ?

 :D  stavo tentando di far fare al nostro caro forum, un tentativo di mimesi dei forum della chan americana, esperimento felicemente fallito. Scusate, mi stavano venendo dei dubbi rispetto alle influenze dell'oltramanca anche in questa piccola oasi della discussione pubblica.
#1322
Citazione di: Alberto Knox il 28 Dicembre 2022, 11:23:56 AMLo avrei lasciato perdere volentieri se qualcuno non lo avrebbe strumentalizzato per i propri loschi scopi anche in questa sede e non solo nella storia della Germania nazista.
Ammetto di non aver esaminato le sue opere a fondo ma lo fatto abbastanza per vedere che le sue premesse sul moralismo cristiano erano del tutto arbitrarie e fuorvianti. Non è vero che il cristianesimo a portato a una condizione in cui il debole , l infermo, l ammalato è ritenuto giusto e degno della grazia divina e invece il forte è da ritenere cattivo ,egoista e da disprezzare , non è vero che il debole era ritenuto dalla chiesa l agnello innocente in preda agli artigli del falco e che quindi il falco era cattivo e l agnello invece quello buono. Non è vero , sono supposizioni che aveva lui ma che non corrispondono alla verità . Questo esempio degli agnelli e dei falchi viene dalle sue parole quando parlava di transvalutazione dei valori . il suo errore , da quanto ho constatato, è stato quello di ritenere che se la fonte dei valori e della morale può venire dall uomo e non da Dio allora deve essercene una che esclude l altra

In nietzche ovviamente non c'è spazio per dei problemi teologali, che nulla avrebbero a che fare, con la genealogia delle morali, che invece sono frutto evidente delle scelte umane.

Naturalmente il problema si pone quando nel cristianesimo dio viene portato a diventare uomo, ecco che le cose si complicano notevolemte. Ma questo è magisterio della chiesa, che dopo anni di tirannia sulle morali della gente è oggi finalmente uscita di scena, ed è diventata al massimo l'ancella delle nuove morali transumaniste.

In Nietzche questo passaggio è velocemente sorpassato con la frase "dio è morto". Il buon maestro era affacendato su cose ben più importanti, che purtroppo in questo ventennio di ricerche non ho trovato essere state portate avanti da nessuno.

Se è questo a cui alludi posso anche essere d'accordo.
#1323
Citazione di: Ipazia il 28 Dicembre 2022, 07:54:59 AMSapere: know how. Forse così emerge l'aspetto pratico proprio di una filosofia della prassi.

Marx non leggeva Nietzsche, viene prima. Ma entrambi condividono il senso della terra, materica anzichenò. Ciascuno a modo suo. A noi la sintesi.

Io Marx l'ho accantonato per sempre, e con esso tutte le varie ideologie che lo volevano usare.

E cioè Ipazia anche se esistesse una teoria economica valida, come essa potrebbe esserre implementata?e cioè all'iterno di una tradizione completamente ipocrita.
Ti faccio un esempio: negli ultimi anni sto seguendo il dibattito marxista negli stati uniti, dove a detta di molti esegeti, vi è una renaissance degli studi.
All'inizio il balbettio delle affermazioni mi pareva persino tenero, ma poi col passare degli anni è evidente, che la distorsione del marxismo si è radicata anche lì.
Si tratta cioè di fenomeni di intellettualismo radical chic, in cui di know how c'è veramente poco, se non nel non agire e per quel che intendo anche nel non pensare.



Prendiamo poi il caso italiano come esempio Preve che è il massimo esponente di un comunismo che resiste (ed essendo italiano anche la sua massima espressione): egli permette adorno, come teoretica a sè (senza assumerlo).
Poi leggo casualmente Adorno: "l'archè di cui parla Heidegger è il mito della razza...."
Una simile distorsione e insieme incomprensione del discorso heideggeriano, è un salto carpiato nel nulla della teoria del post-moderno, che lui stesso teorizzava, ma evidentemente mettendocisi dentro anche lui.

In questi anni ho trovato così ridicolo questo pendolio fra l'uno e l'altro, che l'approdo di Fusaro su territori fascisti (che nascondo ovviamente il neo-lberalismo, indossato con scioltezza dal Fusaro) non mi ha sopreso punto.

Insomma il mix fra la genealogia della morale (che ci invita a fare attenzione alle religioni come nemiche potenziali) e la supposta teoria economica marxista mi pare addirittura in contrasto aperto.

Lo testimoniano anche gli attacchi recenti al maestro, e alla ecclesia, di stampo tomista, come già un decennio fa aveva clamorosamente avvisato Severino.

Il mondo radical chic non è pronto ad affrontare il maestro, ed è invece impaziente di trovare nuove forme di joissance, che la nuova era antropologica gli fornirà (sempre che gliela fornirà, ma suppongo che per un radical chic passare dal carro di sinistra al carro transumanista sarà uno scherzetto da niente).

Insomma sto ventennio preciso preciso di ricerca di alleanze per me si è concluso.

#1324
Il problema è Knox che l'intero di cui parla Hegel, non è l'intero della natura, ma della fenomenologia dello spirito, di cui certo la natura fa parte.

Il soggetto non è cioè un soggetto solitario, ma un soggetto che aderisce alla propria fenomenologia, che si compone delle proprie sensazioni e dell'altro, inteso sia a livello di estensione spaziale, come dici tu la stazione, che sensitivo e sentimentale, la tua ragazza.
Io percepisco la stazione solo grazie al fatto che essa completa la mia ragazza.
Ma rispetto alla ragazza e alla stazione io sono convinto di entrambi perchè essi permangono nel tempo dentro la mia fenomenologia.
L'intero per Hegel, dovrebbe quindi, a logica, essere la storia. Vedremo in seguito.

Naturalmente in un dialogo fra noi possiamo soffermarci sulla parte per noi più rilevante, chi come me e daniele cerca la chiave del senso di questa fenomenologia, e chi come te che non so bene cosa stai cercando, se stai cercando, invece preferisce l'aspetto per cosi dire superficiale, esteriore, reale, o non so che parole usi per indicare quel particolare segmento a cui Hegel fa riferimento.





#1325
Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 23:01:55 PMSostituirei eticamente il termine malriusciti con il termine "più deboli" e a creare una morale non possono essere certo loro che in quanto deboli non sono in grado di imporla .
Sono invece i forti a stabilirla, chi nella maniera di F.Nietzsche considerando i deboli come scarto di produzione o come la maggioranza  ritiene ,un dovere morale ed etico il prendersi cura del debole , farsene carico , in netta contrapposizione al motto delle camice nere "me ne frego" .
In paleantropologia è stato individuato grazie a ritrovamenti fossili di uomini primitivi delle caverne ,il momento in cui gli uomini delle caverne sono diventati umani . Questo momento è stato indicato mediante il ritrovamento di un femore che da rotto era stato risanato cioè quando hanno visto che a un uomo si era rotta una gamba ,e quindi in base alla legge della natura destinato a morire, era stato aiutato da un altro uomo che aveva connesso l osso rotto con l altro osso rotto in modo tale da potersi risanare. Ecco che lì è nata l umanità.
 E l etica non può che rifarsi a quella stessa cura per l altro che aveva avuto quell uomo o donna delle caverne nei confronti di un altro uomo a cui gli si era rotta una gamba.

Me state facendo stare male...ma lasciate perdere nietzcheee

come il piu forte prendersi cura del piu debole???????

tipo il tiranno i suoi schiaviiii????

Nietzche vuole che tutti ma proprio tutti siano forti. E UMANI! non lupi, il contrario dei lupi, che sono i tiranni e i moralizzatori (oggi faccccttt cjeeeeeccchherrrr)
#1326
Citazione di: Phil il 27 Dicembre 2022, 22:53:36 PMNon sono affatto esperto di Nietzsche, ma l'appello alla terra di quella citazione non mi pare lasciare adito a nessuna solidarietà, né uguaglianza, né cooperazione. Magari in altri passi l'autore è più filantropico, ma uno schietto appello alla terra (mi) suona come un appello alle leggi della natura (per nulla ingenuo, come ben ricordato da atomista) che nella sua immanenza fa cooperare i lupi fra di loro, ma non con gli agnelli e, se nasci lupo, la seconda informazione da apprendere (la prima è che non mangi altri lupi bensì gli agnelli) è che, nel branco, un lupo non vale l'altro; ne va della tua sopravvivenza (senza nemmeno bisogno di concettualizzare la vita come valore, saranno l'istinto e i morsi altrui ad "orientarti").
Solo un "mondo dietro al mondo", una trascendenza dietro un'immanenza, può imbastire una (seconda) "natura" dietro la natura della sopravvivenza (essa sì incontrovertibile). Se parliamo con ("innaturale") ovvietà di valori come uguaglianza, rispetto di ogni vita umana, etc. non è perché ci ispiriamo alla terra, ma perché la seconda natura ha "darwinianamente" avuto la meglio sulla prima natura: inizialmente grazie alla cinica astuzia, tipicamente umana, che ha compreso che un debole strumentalizzato vale comunque più di un debole morto (v. schiavitù), instaurando una  manipolazione e gestione selettiva della violenza; poi grazie alla forza della quantità (molti deboli diventano più forti di pochi forti) la cruda legge della terra è stata relativamente arginata (spesso con non disinteressato "avallo divino"), favorendo il "successo sociale" anche per doti meno fisiche. A questo punto "la terra" era già molto lontana, nemmeno più sotto i piedi, poiché non tutti i piedi erano abbastanza duri da sopportarne le asperità: per far camminare tutti, abbiamo pavimentato la terra e costruito scarpe (e sono fra quelli che senza scarpe non resterebbe in piedi a lungo...).
Certo, la terra c'è ancora, inevitabilmente, così come abbiamo sempre e comunque una natura animale, ma non è sulla terra che è fondata, nè che possiamo fondare, l'"etica del pavimento e della scarpa" (comportante l'alienazione dalla terra per un "cammino" differente: l'uomo non è affatto solo un animale, dicono infatti le religioni "hard" e anche le ideologie sociali, eredi più o meno consapevoli di quell'antica astuzia, lo confermano, e nel farlo separano aulicamente l'uomo dalla terra su cui, sotto sotto, o meglio, sopra sopra, cammina).
Ma basta con sti moralismi di un cattolicesimo piccino piccino picciò
Poi detto da un giullare della parola, francamente triste.

Ma cosa vuoi fare una etica degli schiavi vero!?
con la RESSSSSPONSABILLLLIITTTAAAA...ma andate a quel paese va.
una etica che ti chiede di essere schiavo non è una etica, è il contrario dell'etica.

infatti non esiste l'etica del tiranno (che poi usi la religgggiiooonnee o la sciiienzzziaiaaaa come mezzo da tagliagole...ma dai smettila!)

l'unica etica è quella di FARE ATTENZIONE AL TIRANNO...ma che demenza diffusa vi è in sto paese....DIO SALVACI!



#1327
Citazione di: Socrate78 il 27 Dicembre 2022, 20:38:31 PMPer Nietzsche non esiste nessuna etica assoluta ed universale, quindi un filosofo del genere non può essere messo a fondamento di nessuna etica, essendo IL relativista per eccellenza, in tutte le sue opere ha sempre elogiato il relativismo etico (da lui chiamato prospettivismo) ritenendo l'etica una costruzione umana che varia da cultura a cultura, e che anzi non ha un fondamento nemmeno nobile, ma nasconde solo l'egoismo (volontà di potenza) di gruppi e categorie di persone che di volta in volta impongono i loro valori, che hanno per Nietzsche un'origine meschina (lui diceva un'origine "Umana, troppo umana"). Quindi per Nietzsche non solo non esiste nessun valore trascendente (come Dio) a fondamento dell'etica, ma la morale stessa è il frutto di un calcolo egoistico di potere. Non vedo come si possa fondare qualsiasi forma di morale per l'uomo da queste premesse, non a caso Nietzsche piaceva molto agli anarchici, perché appunto il suo è un individualismo anarchico all'ennesima potenza.
Perchè cazzo non lo leggete invece di ripetere a pappagallo le cagate degli altri zombie del pensiero.

Ma quale prospettivismo!  :))

IL VOSTRO PROSPETTIVISMO CANI DELL'IMPERO. non dei saggi.

CAZZO COME VI FA PAURA MISTER FEDERICO!!!
#1328
Citazione di: Ipazia il 27 Dicembre 2022, 20:04:39 PMIl meglio di Nietzsche si può perseguire, cestinando il peggio. Il fondamento etico filosoficamente fondato può essere soltanto ciò che ci nutre e ci permette di sopravvivere: la terra così com'è, non certo il "mondo dietro il mondo".

Anche i malriusciti (chi decide la selezione ? Terribile caduta nel moralismo di un immoralista) sono figli della terra. I bias ideologici accecano anche i grandi, che non sono sempre all'altezza del loro pensiero benriuscito.

Erdgeist è la spiritualità dell'immanenza. Qui bisogna rifondare l'etica, tornando alle origini, reali e non ideologiche, della vita. Almeno di quelle attuali, rodate e note.
Ma l'etica è quella di Platone, ossia FAI CAZZO ATTENZIONE AL TIRANNO.

Non mi sembra così difficile, ma evidentemente per i nani del pensiero italiano SI. :D
Maledetti RIGOLETTO e IAGO mischiati insieme
#1329
Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 19:44:37 PMCitare F.Nietzsche nei riguardi dei fondamenti dell etica lo considero inapropriato visto il valore che lui dava alla vita, una citazione fra tutte ; aforisma 964 "si deve aquistare quella enorme energia della grandezza per forgiare l uomo futuro, da un lato elevandolo e dall altro annientando milioni di mal riusciti e non si deve venir meno per il dolore che si crea, un dolore quale non fu mai visto fin ora"
È chiaro no? aforisma che di sicuro Hitler leggeva , Nietzsche era il suo filosofo preferito .
Questo per dire che l etica non può essere fondata dal calcolo della ragione , dalla logica , dalla razionalità . Ciò che ci fa scegliere da che parte stare non viene dalla ragione , da dove viene?
viene dalla ragione, è inutile che citate a cazzo nietzche, senza capire che sta provocando, infatti ipazia dice sfrondato dal suo super-machismo.

in realtà se lo sfrondi non capisci che vi sono pezzi assolutamente irrazionali APPARENTEMENTE, nella costruzione solidissima dell'uomo razionale.
Gli aforismo sono semplicemente balzi spirituali in avanti, talmente avanti che ti viene il mal di testa knox lascia perdere.

hint:
l'uomo razionale CAPISCE benissimo quando CAGA fuori dal vaso...ma lasciate perdere! nietzche non lo capireste nemmeno in cento vite :D!

SAD PEOPLE
#1330
Citazione di: Ipazia il 27 Dicembre 2022, 18:15:40 PMNo, il fondamento è più radicale e, ridimensionata l'aura apocalittica supereroica, assomiglia a questo:

Il senso della terra coi suoi cicli di vita e morte, l'avvicendarsi delle stagioni, il "ricambio organico uomo natura" (Marx), ovvero la fonte stessa della vita umana, è il terreno solido su cui va rifondata l'etica .

L'oltreumanesimo (Übermensch), sfrondato dalle scorie supereroiche, è, direbbe un partecipante al forum, il ritorno del Figlio al Padre, alla Madre (die Erde), da cui solo può promanare uno spirito, Erdgeist, così consapevole del bene e del male, da poter scollinare al di là.
Marx non cià capito niente di Nietzche, nun ce provà Ipazia :D , comunque la citazione è ottima  ;)
#1331
Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 12:58:38 PMHo letto con attenzione il tuo interessante punto di vista e somglia, almeno nella prima parte,  a quello che kant chiamò analitica trascendentale dove kant prende ora in considerazione l intelletto.
Dove l intelletto prende le intuizioni sensibili e le struttura grazie alle categorie che ricordiamo essere 12.
 Che sono di nuovo quelle strutture mentali a priori che ci permettono di fare sintesi dell esperienza. le categorie sono concetti derivati dall esperienza da cui se ne sintetizza una regola generale .
Ad es" Il fuoco brucia " ma per quanto riguarda il significato delle cose se di significati si tratta non può essere ovviamente universalizzabile ma solo soggettivo. Significato è molto vicino alla parola senso ed è quindi chiaro che il senso o il significato sia soggettivo. la mia domanda è ; esiste un senso o un significato che non derivi dalla nostra mente ma che sia strutturalmente definito da una realtà che non deriva dalla nostra mente? O il significato deriva totalmente dalla mente umana?
Appunto soggettivo, mentre kant dice che è oggettivo.
E' hegel che dice che è soggettivo.

Ma è proprio il significato che da adito alla filosofia di cominciare a pensare.
Dunque è qualcosa FUORI dalla mente umana, che è semplicemente il luogo topologico dove la mente agisce, e NON FUNZIONA.


Se la mente è l'uomo, e non il luogo dove SPIRA l'anima, ossia NOI, allora non esiste alcun significato.
Ma per poter dire quest'ultima cosa, devi per forza dare un significato, ecco che i nominalisti da sto cazzo a wittgenstein passando per l'intellegheeenziiia artificiiiale della scieeeeeenziaaaaa, me lo devono solo suxxre.

il significato è dunque TOTALMENTE fuori dalla mente umana, e quindi dalla sintesi delle sue percezioni. Non esisterebbero le religioni non credi?
#1332
Citazione di: daniele22 il 26 Dicembre 2022, 18:11:26 PM
Ti ringrazio Ipazia per avere evidenziato quello che non farei mai, sottolineandolo pure, ma questo fa parte dei tuoi giochetti. Allora tanto per dir due parole in libertà ti dirò che il sottoscritto è una classica pigna nel culo tanto per i capitalisti quanto per i fascisti e comunisti, e per queste due ultime categorie mi son fatto pure dei pregiudizi totalmente indimostrabili e superficiali che mi fanno considerare in linea generale il fascista come un po' vigliacco, ma sincero, mentre il comunista un po' più coraggioso, ma falso. La cosa sarebbe forse anche sostenibile a livello psicologico, ma diciamo che si tratta di pregiudizi, fanfalucche. Comunque, i miei amici sono stati soprattutto comunisti e non mi hanno mai tradito, ma erano amici. Però il pregiudizio è rimasto.
Non so se ci sei o ci fai, ma il bambino si struttura all'interno dei fenomeni i quali corrispondono all'unica realtà oggettiva ed individuale, checché ne possa dire Marx, e su quei fenomeni si fonda la sua consapevolezza riguardo al bene e al male; e da tali fenomeni ne coglierebbe certamente un loro divenire, forse molto fantasioso, ma certo. Il bambino è da subito un individuo socio-economico. Tra l'altro questi discorsi li ho già affrontati quando qualcuno pretendeva, appellandosi a Marx, che sociologia ed economia sono cose distinte, e io gli dissi che l'individuo è un essere economico per natura e le due discipline dovevano considerarsi in realtà una. Di sicuro c'è una rottura tra il mondo degli studi e il mondo del lavoro, ma il mondo delle ideologie esiste già da quando siamo poco più che adolescenti. Un saluto

tutto ok la prima parte, ma dire che l'individuo è un uomo economico, è una cazzata, avevi appenda detto che è determinato dai fenomeni che uno ha attorno.
che tu hai tutti fenomeni economici attorno? e la guerra, che quel demente di hobbes ha studiato così a lungo perchè immersovi dove la mettiamo, per esempio eh, i fenomeni sono infiniti, quanto sono percetti e idealizzati dal soggetto.
E dunque sono infiniti i soggetti.

Diversa cosa il soggetto politico, perchè è ad-soggettum, ossia costretto dentro a dei fenomeni. E di quello lasciando perdere tutte le ouverture teoriche, una peggio dell'altra, si deve andare a parlare....ah un momento, non si può più!  :D
#1333
Citazione di: atomista non pentito il 27 Dicembre 2022, 14:46:14 PML'uomo si comporta semplicemente da animale. Immerso in una situazione di cui e' (come specie) concausa e (come individuo) bersaglio ed a sua volta concausa.  Il resto e' un orpello mentale nel tentativo autoreferenziale di differenziarsi dal resto del "creato" (chissa' poi per quale motivo).
orpello mentale sei tu, e la tua pretesa che l'uomo è un animale, poveri stolti, io non sono nè un bambino nè un cane (tanto meno un lupo  :D )

SAD PEOLPLE FOR A SAD WORLD

#1334
Citazione di: Alberto Knox il 26 Dicembre 2022, 11:40:38 AMNon sto bene ma cercherò di rispondere a Socrate87. L espressione  latina ripresa da Hobbes non dice nulla riguardo alla natura umana . Dice che l uomo è un lupo per l altro uomo ma questa è la natura del lupo se mai , non dell uomo. Fra l altro, a rigor del vero, Hobbes non riprese questa citazione ma un altra ed è la seguente " bellum omnium contra omnes" che vuol dire la lotta di tutti contro tutti , fight for live , la lotta per la vita.  Ma è propio così? di certo come dice kobhasi siamo immersi nella contraddizione che la si può chiamare antinomia ; altruismo ed egoismo , amicizia/inimicizia, sincerità/falsità ,  amore/odio , gelosia e stima , Dio e il contrario di Dio e chi più ne ha piu ne metta e queste antinomie premono sulla vita dell uomo facendo di lui un naufrago più che nocchiere del proprio vascello e cosa fa un naufrago ? sopravvive con quello che ha e che puó costruire. Stiamo vivendo in una crisi planetaria le cui conseguenze sono orribili da immaginare. Quindi quale ottimismo posso avere?
Stai facendo, state facendo, delle divisoni come faceva Schmitt il teorico del nazismo...vallo a dire agli ebrei
#1335
Citazione di: Ipazia il 25 Dicembre 2022, 17:30:42 PMLa relatività c'entra proprio per quello che hai scritto. C'entra nella teoria per l'imprinting ideologico, nella pratica per le contraddizioni di tale imprinting col mondo reale, e nel passaggio dalla teoria alla pratica, laddove tutte le contraddizioni si sommano. L'etica è un sapere tra i più complessi e sfuggenti.

Se l'etica è un sapere allora è una religione, la religione dei mattttterialistiiii.

VERY SAD

E invece è una prassi. Se uno parla ma fa il contrario di quello che dice... :)) :)) O:-)