Bypassando l'ultimo post e proseguendo quindi, ritorno momentaneamente al discorso circa la convenzionalità delle parole della lingua. Sarei propenso a dire che l'unica convenzione che si pone in essere senza però manifestarsi esplicitamente sarebbe quella che stabilisce che parlando tra italiani ci si debba capire. Partendo da questo inaudito quanto ovvio fatto si potrebbe immaginare il trabocchetto in cui si possa eventualmente cadere quando si affermi il carattere convenzionale dei significati delle parole. Accettato ciò si potrebbe cominciare a discutere su come nasca una parola