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Messaggi - Jacopus

#1336
Tematiche Culturali e Sociali / Corto Circuito
17 Settembre 2022, 12:33:28 PM
Una notizia che mi ha colpito è stata oggi, la scelta di una azienda agricola di Cuneo di affidarsi alla raccolta delle mele attraverso dei droni/robot prodotti da una ditta israeliana. La raccolta migliora e non bisogna pagare i raccoglitori, sempre più difficili da trovare. La ricchezza (le mele) resta sempre la stessa e forse aumenta anche un pò, in virtù della capacità dei robot di raccogliere in modo più efficiente la frutta. Diminuiscono invece i posti di lavoro.
Dunque, affinchè la ricchezza complessiva si distribuisca in modo più egalitario, sarebbe necessario formare non "i raccoglitori di mele", ma gli inventori di "droni" per la raccolta di mele. Per fare questo però, occorrerebbe investire in modo significativo nella scuola, come trampolino di lancio verso capacità produttive di alto livello. Fare questo però non è mai stata una priorità per i governanti italiani, a parte qualche proclama qua e là per raccattare voti. E il motivo, a mio parere, oltre alle rigidità di casta, al burocratese, all'alleanza patologica fra professori e studenti "fancazzisti", il motivo più profondo è che costruire una scuola all'altezza di una società moderna, significherebbe avere maggiori difficoltà nel manipolare gli elettori. Se un sistema didattico funziona, implementa in primo luogo le capacità critiche dei discenti, le capacità di discernere e valutare la realtà, senza farsi imbonire o strumentalizzare in modo coatto. Un sistema della istruzione evoluto mette in guardia da soluzioni bianco/nero ed evidenzia la complessità delle società. Tutto questo crea un corto circuito fra le esigenze politiche di manipolare gli elettori e le esigenze di sviluppo tecnico-scientifico di questo paese. Il finale di questa storia è la sempre maggiore incidenza di lavori poco qualificati nella struttura economica dell'Italia e la stessa impossibilità di reperire gli stessi lavoratori ad alta professionalità che servono nei più disparati campi.
Una volta attivati questi processi, sono difficili da riorientare, ammesso che lo si voglia fare, proprio a causa del dilemma: miglioriamo la cultura e perdiamo voti, oppure destrutturiamo il sistema economico italiano e manteniamo i voti?
#1337
Attualità / Re: Vampiri
15 Settembre 2022, 11:09:40 AM
ciao Anthony. Casa mia non è climatizzata, anche se comprendo bene che siamo tutti dentro questo meccanismo funesto. Ti dirò di più, a dimostrazione della mia stupidità, quando mi hanno chiesto se volevo la climatizzazione del mio ufficio o un semplice ventilatore, ho scelto quest'ultimo, anche se avrebbe pagato l'azienda. Non è per il solo fatto che non climatizzo la mia casa che mi posso dire estraneo alla catastrofe prossima ventura. Ma il mio potere di "condizionamento" è veramente minimo. Ciò che mi lascia allibito è l'incoscienza con la quale tutta la classe dirigente e manageriale del mondo (capitalista, pseudocomunista, terzomondista, alternativista) sta continuando a ballare sul ponte del Titanic. Non si tratta di gentilezza, si tratta di sopravvivenza del nostro modo di vivere. Ma per fare seriamente questo, bisognerebbe trasformare radicalmente i rapporti di potere vigenti. Il punto è questo ed è solo questo.
Proprio perchè il Quatar non è adatto, non avrebbero dovuto accontentarlo ed invece lo hanno fatto a causa delle tonnellate di petroldollari di cui il Quatar dispone. Non c'è una moneta "ambientale" che dice "questo non si può fare". La moneta universale vigente dice che si può fare qualsiasi cosa, basta pagare ed avere energia per farla. Se avessero potuto, avrebbero fatto anche i campionati del mondo su Marte. Ne riparleremo fra una ventina/trentina/quarantina d'anni. Noi forse non ci saremo più ma i nostri figli sì.
#1338
Attualità / Vampiri
15 Settembre 2022, 05:02:00 AM
La notizia che in Quatar per i campionati del mondo di calcio, alcuni stadi saranno climatizzati mi ha letteralmente traumatizzato. Come se fosse  il rintocco dell'ultima campana a morto dell'umanità. Hanno costruito delle enormi cattedrali nel deserto, hanno lubrificato generosamente gli ingranaggi FIFA per ottenere il torneo, ed hanno climatizzato a 22 gradi zone enormi (gli stadi) che hanno di norma temperature doppie. Miliardi di persone guarderanno l'evento e il cerchio si chiude. I soldi spesi torneranno al mittente. Ciò che non tornerà è la possibilità di fare qualche passo indietro rispetto al baratro che è sempre piu vicino. E sorprendono quei siti, vicini al mainstream, che lodano questa iniziativa, come se fosse l'alba di una nuova era. Ed in effetti potrebbe esserlo. I vampiri del Dio Denaro, l'unico Dio ancora adorato dal mondo odierno, stanno offrendo il più grande sacrificio umano che la storia ricordi.
#1339
Per Socrate. Rispetto ai neuroni specchio hai ragione. Sono una risposta neurale di immedesimazione in ciò che vediamo, al punto che se vediamo una persona mangiare, iniziamo a salivare. In natura questo è un meccanismo straordinario di apprendimento. La
situazione si complica  con l'uomo, la cui capacità di strategie molto differenti, rende possibile applicare i neuroni specchio per molteplici attività non sempre solidaristiche. Ma accanto a questo non va dimenticato che l'uomo appartiene ad una specie sociale, esattamente come il povero lupo, che apprende una serie molto complessa di rapporti gerarchici, solidali e relazionali nel suo branco. L'etica nasce non dai soli neuroni/specchio ma dall'interazione fra neuroni/specchio (e l'intera architettura neurale dell'uomo), socialità della specie homo sapiens e cultura. L'etica non esisterebbe senza le riflessioni dei filosofi ed è quindi un prodotto parzialmente slegato dalla natura. O meglio è una produzione Prometeica, che va oltre la natura, pur essendo radicata in essa (homo sapiens fa parte della natura). In tutto questo discorso una parte fondamentale è data dagli aspetti pedagogici, come aveva intuito correttamente già Platone. Una certa pedagogia è in grado di cambiare profondamente una società.
A questo punto una netta distinzione io/altri non potrà mai avvenire se non nei film dei supereroi e detta distinzione è anche deleteria, proprio perché, se siamo completamente "altro", possiamo usare il prossimo come oggetto e non più come soggetto. Che la vita sia sempre l'affermazione del più forte sul più debole è errato. Ti posso fare migliaia di esempi di collaborazione in natura, come nel caso del batterio "escherichia coli", senza il quale non sopravvivremo.
Da una diversa prospettiva si potrebbe  aggiungere che è proprio l'estrema differenziazione delle strategie possibili di azione da parte dell'uomo a rendere l'uomo un soggetto "etico". La scelta è il nucleo dell'etica e l'uomo può scegliere o perlomeno può farlo secondo alcune teorie filosofiche e neurofilosofiche alle quali mi accodo.
#1340
Rispondo a Viator. In realtà, senza scomodare Dio o una ipotetica Coscienza Universale, l'interconnessione e l'etica sono per forza collegate. Se io vivo in modo confortevole solo se mi prendo cura del mondo in cui vivo, il bene presuppone la cura dell'interconnessione e di ciò che è interconnesso. Lo stesso fatto che neurologicamente siamo dotati di neuroni-specchio è la base biologica dell'etica (o se preferisci della morale). Che poi siano stati scritti libroni sull'etica, questo è un dato importante, che a sua volta struttura il nostro pensiero etico, ma alla base c'è un fondamento biologico e quindi naturale dell'etica, che condividiamo con tutti i mammiferi superiori, come è stato dimostrato da una infinità di esperimenti su primati e canidi. Un altro fondamento, il terzo, dell'etica è la nostra natura di animali sociali, che approfondisce il connotato di aiuto e di collaborazione solidale. Neuroni-specchio, socialità e cultura sono le tre radici dell'etica. E neuroni-specchio, socialità e cultura funzionano solo se ci connettiamo l'uno con l'altro.
#1341
Un differente modo per dichiarare l'interconnessione fra tutti gli elementi dell'universo è dato dalla semplice constatazione che tutti gli atomi di cui è composto il nostro corpo, continueranno a permanere nell'universo per sempre. Siamo composti di idrogeno, ossigeno, ferro, zinco, rame, manganese e più o meno con tutti gli altri elementi del sistema periodico. Li assorbiamo attraverso il nostro sistema trofico, li modifichiamo a fini biologici, ma quegli atomi entrano ed escono dal nostro corpo in ogni istante e faranno la stessa cosa al momento della nostra morte, sia che cremeremo il nostro corpo, sia che lo lasceremo decomporre in una bara. La cosa affascinante è che qualche atomo che era in noi, potrà essere assorbito da una stella oppure dalla corteccia di un albero, o dal becco di un'anatra. In ciò non vedo un messaggio etico. L'etica è una nobile invenzione dell'uomo ma la natura rispetto ad ogni questione etica resta (parzialmente) muta. Dico parzialmente perché l'etica è profondamente connessa con i neuroni specchio che condividiamo con tutti i mammiferi e gli uccelli di questo mondo.
#1342
Che le specie viventi siano interconnesse fra di loro e con l'ambiente in cui vivono è parzialmente vero. Non lo è in senso assoluto. Siamo in grado di vivere anche senza le nove specie estinte di moa e gli altri miliardi di specie che hanno seguito il loro destino. Siamo anche in grado di vivere in un ambiente semidesertico così come nella tundra gelata, ma con più di 80 gradi all'ombra temo che avremo dei problemi. La stessa cosa vale per tutte le altre specie. Se homo sapiens si estinguesse, le formiche continuerebbero tranquille a scavare i loro formicai.
Oltre un certo livello di estinzione, quando si verificano le estinzioni di massa però si chiarisce perchè le specie viventi sono interconnesse. Semplicemente perchè diminuendo le strutture biologiche in grado di replicare la vita, le possibili evoluzioni della vita stessa diminuiscono esse stesse, facendo diventare più difficile l'equilibrio vita/ambiente.
Ciò non significa che vi sia una Coscienza universale di cui non vi è alcuna prova. Se per ipotesi ammettessimo la sua esistenza, tale Coscienza universale ci dovrebbe spiegare perchè ha fatto sì che sulla terra si verificassero cinque estinzioni di massa e le successive ripopolazioni della terra secondo schemi viventi molto diversi fra di loro. Basti pensare a quella più famosa di 65 milioni di anni, che ha fatto terminare il dominio sulla terra dei dinosauri a vantaggio dei mammiferi.
Rispetto all'illusione della coscienza individuale che si contrappone alla coscienza universale, si tratta, a mio parere di un falso problema, che dipende dall'assolutizzazione con cui si pensano questi due estremi. Infatti la coscienza individuale è necessaria, affinchè il singolo individuo sopravviva e si senta comunque in grado di agire. Tutti i grandi primati hanno un senso del sè e sono in grado di riconoscersi allo specchio, che è l'esercizio basilare per affermare la presenza di un autopercezione cosciente di sè. Nell'uomo questa capacità è stata dilatata dall'invenzione della cultura che ci ha reso un ibrido fra cultura e natura, e dove la cultura ha un peso preminente, come mai era accaduto o accade fra le specie animali. Senza una coscienza di sè, talvolta presuntuosa, l'uomo non sarebbe l'artefice di quella storia che tutti noi conosciamo. Non avremmo avuto Ulisse, Dante, e neppure Hitler e Baudelaire, ma solo tante piccole scimmiette che con un pezzetto di legno avrebbero mangiato le termiti. Detto questo, la presenza di una coscienza non deve neanche far credere che essa sia l'anticamera di un perfetto egoismo. Questo ce lo fa credere il tipo di società che abbiamo edificato e che in qualche modo condiziona anche il nostro stesso tipo di coscienza. Se noi pensiamo "culturalmente" che la coscienza sia egoista, giocoforza ci comporteremo da egoisti. Se invece pensiamo che la coscienza sia altruista, faremo il contrario. Una conferma proviene dai più disparati modelli organizzativi delle società umane, che vanno dal massimo livello di egoismo al massimo livello di altruismo, senza mai diventare assolutamente egoistiche o assolutamente altruistiche. Nel primo caso ci troveremmo di fronte ad una società di psicopatici crudeli e nell'altro in una società di martiri incapaci di proteggersi e destinati allo sterminio.
Infine, sulla crudeltà della natura. Effettivamente gli esempi non mancano ma sono strategie di adattamento alla vita che si sono trasmessi in milioni di anni. Se noi siamo qui, originati da una scimmia primordiali di 4-5 milioni di anni fa, lo dobbiamo a questa lotta fra organismi. Lo abbiamo visto anche con il Covid. I virus sono uno straordinario esempio di come gli organismi siano legati fra di loro in modo ambivalente. Infatti possono ucciderci ma si sono anche integrati nel nostro DNA, al punto che circa l'otto per cento del dna umano è composto da genoma virale fossile e se è stato integrato nel dna umano deve per forza esserci un vantaggio evolutivo. Nei bovini la percentuale di dna di origine virale è ancora più alta. Quindi nel mondo e fra la vita animale esisterà sempre questa lotta/unione fra specie diverse ed anche all'interno della stessa specie, come ben conosciamo noi homo sapiens. La differenza è che noi, insieme agli scimpanzè ci divertiamo ad aggredire solo per il gusto di farlo, mentre magari il leone ammazza i suoi cuccioli solo per far tornare il calore alle femmine e poterle nuovamente montare. Non siamo però così diversi dagli altri animali superiori. Abbiamo solo amplificato le prassi comportamentali a causa della neuroplasticità del nostro cervello, che può ipotizzare e procedere verso attitudini comportamentali estremamente variegate, mentre alle specie animali meno sviluppate le strategie adattive sono sempre le stesse, fuga, attacco, congelamento, ricerca del cibo e delle femmine. Questa neuroplasticità già di per sè immensa del cervello umano, in quanto tale è stata ulteriormente amplificata dalla cultura, che interagendo con il cervello ha reso le società umane così complesse, diversificate e votate a modifiche continue. Ma in tutto ciò non vedo nè una violenza automatica, nè un egoismo automatico, nè il tradimento di una coscienza collettiva a favore di una coscienza individuale o viceversa. Semplicemente la natura, qui sulla terra, funziona così. E osservare come funziona, scoprire il nostro passato biologico è già una avventura così affascinante, che non serve immaginare una Coscienza universale, per renderla più attraente.
#1343
CitazioneUn cucchiaione di Nutella mi mette allegria,non soffro di depressione o altro,mi mette allegria.
Idem. E certe volte mi concedo più di un cucchiaione. Sento subito le endorfine fare il loro dovere.
#1344
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
09 Settembre 2022, 20:33:02 PM
Non sono un esperto nè di politica estera nè di strategia militare. Ho letto qualche libro di filosofia politica e di storia che mi aiutano ad orientarmi. In questo modo credo che la Russia abbia ormai poche possibilità di vincere. Avrebbe potuto farlo con una guerra lampo ma ora è trascorso il tempo massimo. Il rischio vero è una escalation, se Putin si vede con le spalle al muro, potrebbe decidere di alzare il tiro. Ma in una guerra convenzionale, con gli Stati Uniti alle spalle, l'Ucraina non può che vincere. Ciò detto senza alcun retropensiero ideologico, è solo una constatazione sui rapporti di forza e sulla motivazione a combattere. In altri termini l'imperialismo americano stavolta ha puntato sul cavallo vincente a differenza di altre occasioni (Vietnam, Afghanistan).
#1345
Jules Winnfield ti risponderebbe con una delle sue più famose battute, Ipazia. Se in Zambia se ne stanno accorgendo, altrove evidentemente no, visto che l'Europa Occidentale, dopo gli USA, è il polo d'attrazione più forte del mondo per coloro che cercano condizioni di vita migliori. La cosa è ancora più sorprendente visto che l'Europa ha una densità demografica molto più alta di USA e Oceania, altra forte destinazione dei flussi migratori. E dove vanno i migranti c'è ricchezza. È sempre stato così. Dai tempi dell'impero Romano e ancor prima. Evidentemente moneta fasulla e quant'altro non sono sufficienti per deviare questo flusso verso i paesi dal futuro radioso e dispotico.
#1346
Un regime che butta dalla finestra gli oppositori o spara loro in testa o li avvelena, un regime che chiude le testate giornalistiche indipendenti, puoi anche non chiamarlo "fascista" ma non è esattamente il mio "way of life". Preferisco sentirmi libero e far sentire liberi anche coloro che a mio "sindacabile" parere scrivono delle favolose boiate. Sul rischio di polarizzare il malessere su un supposto nemico, dico solo che mi sembra il discorso dei razzisti che dicono ai loro oppositori: "ma allora sei razzista nei confronti di noi, poveri razzisti indifesi".  Che vi siano tante contraddizioni e ingiustizie in Occidente, ci fa sognare di essere schiavizzati dal primo popolo asiatico di passaggio? Mi dispiace ma fra ascoltare, in qualità di suddito, Fatboy Slim o i canti popolari accompagnati dalla Balalaika, preferisco la prima opzione.
#1347
Meglio nazidem che "nazi-pure" come sono i governanti del Volga. Preferisco morire di freddo che sotto il tallone di un desposta asiatico.
#1348
Historicum. Non dipende dalla qualità delle foto, ma dalla distanza fra l'obiettivo e la terra. Ad una certa distanza si riproduce lo stesso effetto "piatto" che c'è quando si guarda il mare. In internet è pieno di fotografie del genere, che non tendono a dimostrare alcunchè. Sono effetti fisici delle non riproducibilità della tridimensionalità in una foto. Nel link in basso, la seconda foto riproduce un effetto simile a quello dei cinesi. La terza invece, scattata con la terra più lontana, si vede la rotondità della terra.


https://www.passioneastronomia.it/earth-day-le-foto-piu-belle-della-terra-dallo-spazio/

I cinesi, pertanto, non vogliono dimostrare niente.
#1349
Può dipendere dall'obiettivo della macchina fotografica e dalla distanza fra la terra e la navetta spaziale. Continuare a parlare di terra piatta o è trollismo o qualcosa di ancora più preoccupante.
#1350
Spero di essere un cattivo profeta, ma potrebbe accadere che il nuovo governo reazionario che sta per insediarsi non riuscirà a soddisfare le richieste di buone politiche dei suoi elettori per motivi oggettivi, aggravati da una situazione mondiale conflittuale. Inizierà così la ricerca dei Capri espiatori e dopo il doveroso richiamo alla negritudine varia ci sarà il passaggio all'Europa e successivo avvicinamento ai nuovi paesi democratici, quelli che lanciano gli oppositori dalle finestre degli ospedali. A quel punto potremmo cambiare padrone, dallo zio Sam allo zar Vladimir. Potremo riscaldarci ma ci mancheranno altre cose, compreso questo forum.