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Messaggi - Duc in altum!

#1336
**  scritto da giona2068:
CitazioneStrana affermazione riferita a chi ha detto innumerevoli volte che la fede non è un sapere ma un sentire che supera ogni ragione.

Certo, per poi diventare, inevitabilmente, ragione di fede ed esistere in funzione di essa.
Ecco perché si può anche non credere nell'ecumenismo universale, e quindi "credere" che Allah non è Budda e Budda non è Manitù e Manitù non è Yawhe, diventando ragione di fede personale ed esistere di conseguenza.


CitazioneIn ogni caso credo sia  meglio non perdere tempo in due, continua pure  il tuo show.

...se per te il tempo in Riflessioni.it è poco proficuo ...amen e così sia (problemi tua!) ..io, nel frattempo, apprendo e comprendo, anche dalle tue stravaganze!!
#1337
**  scritto da Mariano:
CitazioneMi sembra che l'affermazione del teologo, forse pronunciata in modo provocatorio, non faccia una piega.
Ma perché: c'è una differenza tra libri sacri? sono sacri solo i libri della religione alla quale si appartiene?
Ribadisco la mia opinione (che avrei piacere di confrontare con altri): i libri sacri sono stati scritti da persone sagge, probabilmente ispirate dal Dio in cui credevano, forse anche parenti stretti di scribi e farisei o paragonabili ai partecipanti "violenti" di questo forum, ma da considerare in buona fede e con la predisposizione a comprenderne il significato in relazione alle condizioni culturali e sociali dell'epoca, altrimenti evitare di leggerli.

Mi sento in sintonia con la tua valutazione, sì era un'affermazione provocatoria, ma non per evitare di leggere i passi violenti o scellerati della Bibbia, anzi, (personalmente, più li leggo, più distinguo che non solo l'uomo se non si trasforma non raggiunge il suo scopo, ma che anche Dio si è trasformato nel corso della storia, pur restando sempre Io sono colui che è ) per puntualizzare che il cristiano è l'ebreo odierno, e non grazie alla circoncisione o ai 10 comandamenti, ma in virtù dei meriti acquisiti sulla Croce dal Cristo redentore.


Dire "credete" in un Dio che giustifica la schiavitù, e le bastonate agli schiavi, senza meditare sull'azione unica (nessun'altra religione ha un Dio/Uomo giudice e salvatore) di Gesù redentore del genere umano dalla schiavitù, è come credere che la donna adultera, Zaccheo e Saulo, in chiave moderna, mai potranno redimersi e trasformare la loro esistenza scandalosa in una vita piena e larga, addirittura modello morale per i secoli dei secoli.



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**  scritto da giona2068:
CitazioneIn ogni caso il Signore Dio della Bibbia e il Signore Dio del Corano non sono  due Dei diversi, il Signore Dio è uno per tutti. Le religioni sono solo una via per avvivare a Lui.
Questo non è un giudizio sul teologo che hai incontrato, ma una regola con validità erga omnes.

No, questa è una tua ragione di fede, quindi rito con validità personale.
#1338
**  scritto da Jacopus:
CitazioneVorrei chiedere e la mia domanda non è sarcastica ma animata dal desiderio di comprendere, come si fa a considerare la Bibbia un libro sacro, quando contiene un passo come il seguente:

Esodo 21-20/21: Per la legge di Dio "se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito" - ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perchè sono denaro suo".

Sarà il caso o una Dio-incidenza, ma ieri sera, durante un incontro in oratorio, un teologo, dopo averci letto vari brani biblici, in particolare Qoelet, Giobbe e Libri Storici (quest'ultimi definiti, in continuazione: guerrafondai), affermava che se una persona volesse conoscere o fare "esperienza" del cristianesimo, e leggesse "solo" l'Antico Testamento, preferirebbe il Corano.

Penso che la scelta dei suoi volumi, specialmente quelli molto contraddittori al messaggio evangelico, che ne costituisce il centro, l'apice e il per sempre, sia stata opportunamente selezionata per sottolineare che Dio è presente in ogni aspetto della quotidianità umana: nella Bibbia c'è scritto tutto e il contrario di tutto, e in che contesto storico-sociale si sia rivelato Gesù il Cristo.

Non è coerente che uno ponga nel Manuale d'Istruzione dell'Amore Universale (La Bibbia), scritti e dichiarazioni di odio e crudeltà, eppure, anche dandosi la zappa sui propri piedi, sono stati voluti e rilegati in Essa, forse perché: "In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto". - (Mt 5, 18)
#1339
**  scritto da InVerno:
CitazioneCi sono ipotesi dove si suppone le leggi della fisica possano mutare, ma mai interrompersi e non esistere perchè intrinseche alla materia ed energia stessa, quindi agisci sempre in un ambiente intellegibile. Sulla terra peraltro non mi risulta siano mai mutate o interrotte, salvo che in rari casi di moltiplicazioni dei pesci o di profeti che volavano sulla luna con un cavallo alato.
Sì, ma come Darwin, continui a partire da una zuppa di elementi, ovviando come mai si siano avute queste leggi della fisica: per Caso o per volontà di Dio?
Non se ne esce con la scienza empirica, puoi solo schierarti e scommetterci il senso dell'esistenza., con una fiducia irrazionale: la Fede.

CitazioneAggiungo solo, che il tuo voler interpretare inequivocabilmente la questione chimico-biologica come originate o dal divino o dal "C"aso senza via di scampo, è esattamente quello stupro del mistero, originato da ciò che tu chiami "fede", ma che fede non è ma solo antropocentrismo.
Quindi, forse, tu supponi una terza alternativa (molto interessante)? Né Dio né il Caso. E quale potrebbe essere?

Sarà anche antropocentrismo, ma ha le stesse probabilità di essere la Verità Assoluta, per quel che riguarda la formazione del "Tutto", quante ne ha il tuo essere stato fortunato di nascere.
Come puoi ben constatare è solo e sempre questione di fede, inevitabile per dar-e (-si) una spiegazione logica alla nostra condotta irragionevole.
#1340
**  scritto da InVerno:
CitazioneAtteniamoci in topic per ora.
Guarda che sei tu che hai scritto: "In soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se" - dove io posso ben intendere, per il mistero della fede, che è Darwin ad essere stato ridicolizzato dalla cultura (visto che non se ne necessita tanta per distinguere che la sua teoria, per me più che giusta, valida e coerente, parte da una zuppa di elementi, la cui origine per me è divina, ma potrebbe anche, con le stesse probabilità, essere grazie al deismo Caso/Fortuna).
Quindi, signori, lasciamo fare il lavoro dei mediatori ai mediatori (visto anche l'intervento di sostituto di ieri dell'amico @Sariputra, cosa ovvia e logica nell'operare di chi s'illude d'essere Diamante senza l'intervento del Diamante), tu incomincia, sempre se vuoi (il libero arbitrio è un altra grazia che in molti pensano dovuta per chi sa quali meriti), a rispondere alla mia riflessione.


CitazioneVisto che stiamo andando offtopic, ti dico solo che io capisco il tuo problema, tu immagini un esistenza senza la presenza dello schema di interpretazione religioso come caotica perchè basata sull'idea che gli eventi siano frutto del "C"aso o della "F"ortuna. Continui a ripetermelo perchè immagini cosi che debba essere giusto? Difficile trovare valori reali in una tale ipotesi giusto? Dove sono le fondamenta per poterli dedurre senza la possibilità che essi crollino da un giorno all'altro? Dove sono le Verità con la V maiuscola sulla quale fondare la propria esistenza? Per ora ti rispondo con una formula che si usa in chiesa: "mistero della fede".

Ma che fai adesso mi togli pure il mio cavallo di battaglia? E' da sempre che io sostengo che è impossibile non avere fede, obbligatorio credere in deismi (anche il Caso/Fortuna è tra essi), e che non decidiamo nulla senza di essa





Pace&Bene
#1341
**  scritto da InVerno:
Citazione"sono stato molto fortunato", era riferito al fatto che tu "avevi fatto tutto da solo" nel descrivere la qualità delle tue argomentazioni mettendo insieme quei tre concetti nella stessa frase, la mia fortuna è che mi avevi fatto risparmiare tempo.
E mica sono un indovino? Ti ringrazio per il chiarimento.


CitazioneIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Quindi, visto che ci vuole l'interprete per decifrare i codici reconditi nelle tue riflessioni, e pattuito che non "credi" nel Caso/Fortuna, in questa affermazione la cultura a chi ha ridicolizzato?


Buona domenica.
#1342
**  scritto da InVerno:
Citazionenon vorrei sbagliare ma in 25 messaggi abbastanza lunghi non ho mai fatto menzione di questa parola.
Mi dispiace, sono "maieuticamente" un provocatore, ma sempre con dati di fatto.

Tratto dal post #58 in questa soddisfacente discussione:
Citazione@Duc in Altum - Evoluzione , Caso (maiuscolo, infilato nei ragionamenti come una divinità ellenica) e terza media. Hai detto tutto da solo, sono stato molto fortunato.
#1343
**  scritto da Sariputra:
CitazioneNell'istante stesso che gli dai un nome lo poni esterno a te. Non è decisivo che la sua presenza sia percepita all'interno. Lo hai nominato...e non ha il tuo nome. Sorge così il concetto di divinità. Di qualcosa più grande di me.
Sì che è decisivo, altrimenti non si ha fede più nel concetto Creatore/creatura. Se non fosse qualcosa più grande di me potrei incominciare ad avere fiducia che Io sono il Diamante, con le conseguenze megalomani facilmente osservabili ...il male principale del momento aggiungerei.

CitazioneLa differenza che scorgo però è che, dal tuo punto di vista, questo diamante è una persona
Tre in uno per essere precisi, tre persone ben differenti ma un unica "luce".

CitazionePosso lasciarlo splendere senza cedere all'inganno del dargli un nome ? Senza cedere alla richiesta del pensiero di dargli uno spazio (Dentro di me,fuori di me, sia dentro che fuori di me) ? Senza cedere alle categorie del tempo (c'era prima in me, era prima fuori di me,era prima sia fuori che dentro di me, ecc.)? Si può semplicemente Stare con questa purezza del diamante?
Belle riflessioni, ti ringrazio per propormele, ma siamo sempre nel caso della fede ed essa è direttamente disciplinata dall'esperienza personale. Nella mia (di esperienza) l'inganno (la Bugia) è proprio il cedere a credere che il Diamante è in noi solo per nostro merito o "fortuna".

CitazioneLa domanda invita alla ricerca ...

Non dobbiamo sempre considerare la ricerca spirituale con i metodi della ricerca scientifica. Nella ricerca scientifica la risposta è necessaria. Nella ricerca spirituale non c'è necessità di risposta.
... e il dubbio alimenta la fede!

Invece ce la diamo la risposta, illogica, irrazionale, sconclusionata: il Diamante senza nome, il Diamante al di fuori di uno, ecc. ecc.  ... e come se ce la diamo!
La risposta è nell'azione che esercitiamo per fede. Nella scelta di come esistere. Sarà quella che io ho preferito perfettamente in sintonia con la verità assoluta del Diamante? Boh!?!? Intanto io ci credo, tu ci credi, noi tutti dobbiamo obbligatoriamente esistere e quindi avere fede che il senso della vita  sviluppato in essa sia quello ideale.

CitazioneSe affermo perentoriamente:- IL diamante esiste ed è...quello che è scritto nel tal libro che molti mi assicurano essere vero...nonostante, francamente, a volte mi lascia un pò perplesso...ma devo crederci...perchè se no dicono che rischio di andare in un brutto posto pieno di tanta sofferenza...e io non sono scemo...mica ci voglio andare in quel posto...è meglio che ci credo...e poi mi hanno detto che, se ci credo, capirò tutto...basta che segua i loro consigli...che mi comporti come mi insegnano..."- ecco sorgere la tipica fede per Paura. E siamo perduti, lontano dalla luce del diamante.
Non biasimo chi giunga ad una conclusione perentoriamente, ma non è il mio caso.
La mia esperienza è differente, potrebbe riassumersi in quell'aforisma Cheyenne: "La religione è per quelli che hanno paura dell'Inferno, la spiritualità per quelli che sono passati per l'Inferno".
Ecco, io sono giunto a conoscere e riconoscere la verità recondita nel Libro non per paura di morire ed essere condannato (sono uno di quei "casi" di pre-morte clinica), ma perché avevo timore di amare, l'assenza totale d'amore è l'Inferno, e non c'è bisogno di andare in un brutto posto, poiché è uno stato dell'essere.
Ecco, la mia esistenza è cambiata quando ho chiesto al Diamante d'insegnarmi ad amare davvero le persone, una moglie, dei figli, mia mamma, le mie sorelle. Sembrerà banale, ma la bellezza e la luce del Diamante sono nella sua semplicità, siamo noi a rendere artificiose le cose.


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**  scritto da InVerno:
CitazioneNon degno di risposta chi si arroghi la possibilità di riabilitare, anche solo lontanamente nella più lontana delle accezioni, che siano esse storiche, filosofiche, morali o qualsiasi altra "gerarchia interpretativa".... la schiavitù, tramite equivalenze posticcie. E lo stesso vale per le eresie e tante altre pratiche della stessa risma sono certo subirebbero lo stesso mite giudizio. Ben inteso, ho sentito equivalere la schiavitù all'impiego capitalista anche da Chomsky recentemente, e ha perso un altro lettore per questo. Ma la riabilitazione, anche solo vaga e parziale, di queste pratiche non ha bisogno ne di mie risposte, ne in tutta umiltà le merita.

Non comprendo il perché di tanto accanimento contro la schiavitù da parte di chi si ritiene "molto fortunato".
Se uno esiste nella condizione di schiavo, per la stessa fede nel Caso, è soltanto un individuo sfortunato. O no?!?! :-\

Citazione...per me sacra è la vita umana...
Ma cosa c'è di sacro nell'essere fortunati di esistere? O credere che la verità sia una maggioranza di voti che decreta una "costituzione occidentale"? :o
#1344
**  scritto da Sariputra:
CitazioneLa domanda che ponevo è: "Ma questo Diamante, Dio,ecc. si rivela  A ME  senza la mediazione di un libro scritto da ALTRI ? Può rivelarsi a me senza che io abbia mai preso in mano e letto un qualsiasi libro sacro? Devo sottostare all'autorità spirituale di qualcuno per ottenere discernimento ?
Sinceramente penso che si riveli a tutti, altrimenti non sarebbe il Diamante di tutti ma di una determinata e prescelta "casta", quindi intuibile e sperimentabile anche da uno yanomami o da un incolto (vedi me  :-[ ).
Cosa confermata (se può servire visto che è di parte) al n° 22 della GAUDIUM ET SPES: "...E ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia (39). Cristo, infatti, è morto per tutti (40) e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale..."

CitazioneMa allora ,se è in me, perchè dovrei pregarlo come se fosse esterno a me?
Penso perché E' anche fuori di noi.
Ma vedi, interna od esterna, siamo già giunti alla preghiera, mezzo col quale si riconosce il nostro limite e l'inevitabile indispensabilità del trascendente, per raggiungere o ricevere la pace vera e l'allegria autentica. E per pregare c'è bisogno di fede.

CitazioneSe il Diamante, il Sacro è in me, non dovrei aver bisogno di nulla, di nessun libro, di nessuna organizzazione. Dovrei solo liberarmi della melma che lo nasconde. La ricerca è proprio il lavoro di scavo nella palude. Ma quando finalmente lo pulisco ben bene avrò bisogno di dargli un Nome ? Di ricominciare a depositare sporcizia che ne offusca la Luce ?
Concordo pienamente, ma come si fa a liberarsi della melma?!?! :-\
Ecco che siamo nuovamente a dover scegliere personalmente una Fede, sia anche quella, più che rispettabile, che sostiene di non dover liberarsi da un bel niente, sia quella che pensa di essere Mastro Lindo.  :o

L'oggetto di fede è obbligatorio, ma solo uno sarà vero, questa è la triste o meravigliosa realtà.


CitazioneP.s. Non è la Bibbia l'unico libro sacro in cui si narra l'incarnazione di una divinità. Nella Bhagavad Gita ( contenuta nel sesto libro del Mahabharata) si racconta l'incarnazione di Krishna e il suo insegnamento per l'umanità (III sec. a.C.) dato al suo fido auriga Arjuna. Ma ce ne sono altri (Manu,ecc.).
Grazie, non lo sapevo, sto leggendo adesso in Internet che addirittura c'è la "teoria" che Krishna era il padre di Abramo (Brahma). Come vedi è impossibile uscire dal costrutto dela Fede.


[al Webmaster: che fine hanno fatto le faccine che si abbracciavano?]

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**  scritto da acquario 69:
Citazioneforse non ci crederai ma quando ho riletto quello Che ti ho scritto mi sono reso conto Che mi era sfuggito un "piccolo" particolare e Che sarebbe sicuramente riemerso,perche Oggi per poter provare a comunicare,nella speranza Che il " messaggio" arrivi a destinazione vi e' la necessita, ( Ed energie Che non sempre si ha a proprio  disposizione) di considerare piu il pelo nell'uovo Che l'uovo stesso!

...il pelo nell'uovo sono Le virgolette Che non avrei messo su quel niente...
Non è una battuta: non capisco cosa intendi con questa tua riflessione.





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**  scritto da InVerno:
CitazioneEvoluzione , Caso (maiuscolo, infilato nei ragionamenti come una divinità ellenica) e terza media. Hai detto tutto da solo, sono stato molto fortunato.
Almeno io lo infilo nei ragionamenti, auspicando la riflessione critica costruttiva, c'è chi lo da per scontato e pensa d'essere nato per fortuna o per Caso. Quindi convalidando il pregiudizio: "...non è colpa mia se sono nato fortunato, è lui ad essere nato sfortunato..."
#1345
** scritto da acquario 69:
Citazionee' nel momento che l'IO non si presenta più che non mi identifico più con niente e che scopro il "chi sono" ed e' a quel punto che si svela l'arcano.
Ma se ci si identifica con il niente c'è il rischio di pensare che io non sono niente, mentre io sono "qualcosa".
L'apostolo delle genti vi è giunto, e non da solo (altro problema dello scontro Ego/Dio è quello di illudersi di riuscire ad identificarsi stoicamente), in maniera semplice ed effettiva: «Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me»; l'abnegazione dell'Io per permettere allo Spirito Santo di dirigere totalmente la baracca dell'Io. Ma siamo nuovamente, e senza possibilità di poter farne ameno (secondo me), nel campo della fede, dell'Io credo in...


E' proprio nel momento che si sperimenta, per fede, che il servire è governare, che il servizio liberamente assunto in favore del prossimo è potere, che l'Io scopre il "chi sono" essendo più niente secondo i canoni e le leggi terrestri, ma diventa il Tutto, nella rigida logica del messaggio evangelico.





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**  scritto da Sariputra:
CitazioneI testi sacri dovrebbero essere semplicemente mappe per giungere al Diamante
Forse per gli altri ma non per la Bibbia.
Infatti, il Verbo si è fatto carne, sta proprio a rivelare che la scrittura e i decreti da soli, per millenni, non son serviti a niente affinché l'essere umano cambiasse attitudine.
Quindi Dio è dovuto scendere sulla terra, in carne e ossa, cioè, a dimostrare come si fa nei fatti ciò che è scritto nei testi.
Da ciò l'unicità e la specialità del messaggio evangelico che da compimento al Vecchio Testamento dei guerrafondai.
Tutti i testi sacri conducono l'individuo al cielo, al trascendente, all'eterno, a Dio, solo la Bibbia, invece, specialmente nel Nuovo Testamento indica che è Dio, l'eterno, il trascendente, il cielo, ad essere sbarcato tra noi.
La mappa non solo indica che il Diamante già, adesso, è in uno, ma che le coordinate precise sono la sequela al Cristo è e non all'Io sono.
Il Diamante non è più da cercare, visto che si è lanciato da solo tra i nostri piedi, ma da raccogliere e contemplare, da contemplare e sperimentare.


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**  scritto da baylham:
CitazioneMi piacerebbe sulla scia dell'ammirevole panegirico di Benigni che apparisse sul servizio pubblico televisivo un comico capace di ridicolizzare i dieci comandamenti con altrettanta profondità e gaiezza. Lo stesso per i testi delle principali religioni, ateismo compreso, sarebbe indice di una società umana più gioiosa.
Facile, per osservare la derisione delle 10 Parole, spegni la TV e guardati intorno per strada ...altro che comico!! :-[


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**  scritto da InVerno:
CitazioneIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Infatti, per comprendere (e forse anche ridicolizzare) che la teoria dell'evoluzione libera e spontanea è fondata sulla fede nel Caso, basta un po' di cultura    ::)
Pensa l'ho capito io questo fondamento sulla fiducia che ho la licenza media ???
#1346
**  scritto da Sariputra:
CitazionePenso che dovremo tentare di capire l' "Io sono" prima di sentire la necessità di aggiungervi un'aggettivo...
Ma è proprio questo il problema: che nel tentativo di capire chi "Io sono" (in effetti), s'incomincia, inevitabilmente, a dover ragionare col perché "Io sono", e siccome (in effetti) non c'è spiegazione logica oggettiva ragionevole a questo Mistero, e da solo "Io sono" perde attendibilità, nasce l'Io credo in..., nasce l'aggettivo che determina perché "Io sono".
#1347
**  scritto da Jacopus:
CitazioneVorrei chiedere e la mia domanda non è sarcastica ma animata dal desiderio di comprendere, come si fa a considerare la Bibbia un libro sacro,
La risposta più elementare è per fede, poiché se può scandalizzare che Dio decretava di riempire di botte uno schiavo, figuriamoci quando sostiene che un morto risuscita per vivere in eterno.

Io lo ritengo una Sacra Scrittura giacché scritto dall'uomo sotto la guida dello Spirito Santo (che poi è pure Dio, ed è pure Gesù, altro assurdo sempre contenuto nello stesso libro), che nella sua totalità della Bibbia, ci elargisce una grazia unica: il manuale d'istruzione dell'uomo/donna perfetto, del "superuomo" grazie a Dio, e non a Nietzsche. Anche se l'individuo scrittore, come appare in più occasioni, pensava di scrivere soltanto per la propria convenienza (basti pensare che Giobbe non è mai esistito ma è solo una meravigliosa allegoria, dove addirittura Dio fa una scommessa con Satana - in maiuscolo perché così è scritto nella traduzione della CEI che ne sanno certamente più di me)

Inoltre se Dio avesse inviato Gesù prima ché Mosè la storia sarebbe differente, ma chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimento? A chi ha chiesto consiglio perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia, lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? (Is 40, 13-14)
Ecco allora che vai a Gerusalemme in pellegrinaggio e chiedi, a una coppia israelita, di scattarti una foto davanti al muro occidentale. E quando, dopo aver scambiato un paio di battute, mia moglie gli tende la mano, il tipo della coppia, l'uomo ebreo, si ritrae disgustato e stizzito, e allora fai l'esperienza di come sia stato duro per Gesù, a quei tempi (non è cambiato nulla per tanti oggi!) che bastonavano gli schiavi e lapidavano le adultere in nome di Dio, acclamare che Dio si è fatto uomo.
#1348
**  scritto da mariano:
CitazioneMa credere, oltre che un atto della mente, è un verbo che da solo non ha significato: ha bisogno di un oggetto al quale dare anche un significato e, parlando di credenza religiosa, ritengo che l'oggetto sia l'esistenza di una divinità.
Esatto, l'oggetto divinizzato è ciò che "uno crede" sia l'essenza divina che permette di essere felici e contenti.

Non deve, obbligatoriamente, essere qualcosa di astratto o spirituale. Io posso "credere" che più soldi o potere o bellezza riuscirò a conquistare, maggiormente sarò felice e contento. Quindi, me ne infischio se, per ottenere questo risultato, è a discapito di terzi. L'essenza della mia divinità non include precetti solidari o principi morali a cui attenermi. Il fine è, che per adesso, questa essenza mi rende felice e contento, dicano quel dicano gli altri  ...tanto sono pieni d'invidia o d'ignoranza.



CitazioneNel seguire il discorso iniziato da Freedom sulla probabilità del credere e del non credere mi sembra che il suo topic iniziale si sia trasformato in una battaglia tra chi "crede" e chi "non crede".
A me invece sembra la battaglia tra chi ammette che crede e chi, anche credendo nel Nulla, dice di poter esistere senza credere in qualcosa che non è certo come il Nulla.
#1349
**  scritto da Jacopus:

CitazioneLa domanda che voglio proporre è: come è possibile che Dio, onnipotente, saggio, buono e desideroso di fare del bene al suo gregge, abbia permesso di inserire nel suo libro dei precetti così evidententemente  contrari ad ogni comune sentimento morale?
Buon lunedì Jacopus

[risposta provocatoria]

E chi, e in base di quali argomentazioni, ha deciso questo "comune" sentimento morale? Senza Dio all'uomo ...tutto è permesso!


[risposta riflessiva]
E' una bella domanda, così come, se si facessero, lo sarebbero tante altre, ma chi può interrogare Dio sul suo operato o sulla Sua volontà? O chi può rispondere, con certezza piena, in Sue veci?
Anche se poi (parlo per esperienza personale), pregando e credendo, credendo e operando, le risposte ci arrivano: nisi credideritis non intelligetis! (Se non credete non capirete! -Sant'Agostino), insieme al "comune" sentimento morale.

Comunque se può servirti, tutta La Legge le allegorie e il simbolismo dell'Antico Testamento, si consolidano, si compiono in Gesù, il quale, molto prima dell'abolizione della tratta degli schiavi, ci spiega e ci dimostra che l'unico schiavo o servo è proprio Dio.

Luca 4, 17-19:
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 e predicare un anno di grazia del Signore.
#1350
**  scritto da Jacopus:

Buongiorno Jacopus
CitazioneChi sono io per degradare a essere non dignitoso un terrorista o un cattolico farisaico?
Ma nessuno dovrebbe degradare un'altra persona, men che meno un cattolico, io solo ti ho fatto un esempio che siamo noi stessi a renderci indegni dell'umanità riposta in noi, è uno stesso, attraverso delle azioni scelte e volute, a degradarsi.

Non dimenticare che io sono cattolico, quindi io credo in: "non giudicare per non essere giudicato, ma allo stesso tempo non dare le perle ai porci".




CitazioneChe ne so della sua vita, del perché è diventato terrorista o farisaico?
E' proprio questo che propone il messaggio evangelico: non ci sono scusanti (men che meno oggi, nel 2016) per commettere violenza o ipocrisia su altri. Uno ha la libertà di poterlo fare, ma nello stesso momento si auto-disonora.
Il fine non giustifica i mezzi, altrimenti W Fidel e Alessandro VI, ma senza Dio tutto è lecito ...altro che costituzione tedesca!


CitazioneLa sua dignità umana resta intangibile

E chi glie la tocca, ripeto siamo noi stessi a decidere di divenire ignobili.
Così come sempre noi stessi decidiamo di rialzarci da quella condizione biasimevole. Non tutti i detenuti ritornano in carcere, c'è anche chi cambia completamente la propria condotta o scelta di vita.


Un esempio su tutti, per chiarirci, anche Papa Francesco ha detto chi sono io per giudicare (quindi degradare) un omosex, ma nel frattempo, proprio l'altro ieri ha ribadito che non esistono, per la Chiesa, gli stessi diritti per i matrimoni etero od omosex.
Il fatto di rispettare la dignità altrui: il non giudicare, il non fare violenza su altri, il non offendere gli altri, va di pari passo con il legittimare la propria Fede, ecco perché insisto, e basta guardarsi intorno, che non ci sono eccezioni su questo fenomeno, la differenza sta soltanto nel fatto che qualcuno uccide o inganna il suo prossimo per giustificare le sue ragioni di Fede, mentre altri si fanno uccidere pur di non ledere la libertà di decisione degli altri: vedi Gesù.



Buona domenica.