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Messaggi - green demetr

#1336
Citazione di: Claudia K il 25 Dicembre 2022, 19:10:24 PMa parer mio non può che alimentare massivamente quella frustrazione che non induce nulla di benevolo.

Se non fosse che è l'esatto opposto, a testimonianza di quanto siamo ancora ipocriti. Nietzche è un autore che viene da un futuro che manco riesce a sognare questa landa desolata-


SAD PEOPLE FOR SAD TIME
#1337
Citazione di: bobmax il 24 Dicembre 2022, 20:38:19 PMÈ sempre una questione d'amore. Sempre.
L'amore muove ogni cosa.
Quindi anche l'uomo.

L'amore vuole il bene.
Lo cerca in ogni dove.

L'amore evolvendo perfeziona la propria ricerca.
E così passa attraverso più stadi.

Il primo stadio è amore per se stessi, in quanto individui, separati da tutto il resto.

Ma questo amore si rivela infine insufficiente, sterile, inappagante. E allora inizia ad aprirsi all'altro. Magari per ricambiare chi ci ama.

Questa apertura iniziale implica una maggior comprensione del mondo, della sua spiritualità.
E allora anche chi era ignorato o persino nemico incomincia ad essere oggetto di compassione. Per la semplice ragione che è, e non avrebbe potuto essere altrimenti.

Infine l'amore non ha più bisogno di alcun oggetto d'amore.
Perciò è assolutamente libero.

Semplicemente è.
:D :D :D hai detto bene nei bambini...e nei bimbiM di questo SAD WORLD

Lascia perdere l'orientamento forse te convenie ah socrate!
#1338
Il noumeno pragmatico   :D :D :D :D ma che confusione c'hai in testa?

E lascia perdere Nietzche, perchè dovete sempre chiamarlo in causa voi pretoni.
#1339
Tematiche Spirituali / Re: OLTRE SCHOPENHAUER
28 Dicembre 2022, 04:36:27 AM
Citazione di: Duc in altum! il 30 Ottobre 2022, 19:11:13 PML'amicizia con Dio non si spiega (le parole, i concetti, la teologia sono sempre carenti), la si sperimenta, la si vive ...o la si rifiuta!
Immagino tu la rifiuti...se la vivi, ti mando il numero di uno bravo.
#1340
Citazione di: daniele22 il 30 Ottobre 2022, 20:37:22 PMCiao Green, lasciamo perdere quell'ampliamento di stralcio di pensiero che ti avevo chiesto giacché di fatto mi hai buttato giù un pensiero altrettanto incomprensibile.
Ora però tu dici che sarebbe interessante la mia idea di una conoscenza, che io definirei a mio modo "a priori", il cui contenuto si dà in una gamma di sensazioni riconoscibili individualmente in modi tripolari (bene indifferenza male, utile indifferenza inutile etc) e, soggiungo, che tale conoscenza costituirebbe in successione attraverso l'esperienza l'edificio della ragione umana manifesta, cioè quella ragione che noi umani mettiamo in piazza tramite la lingua, quella visibile da tutti. Naturalmente le sensazioni (la conoscenza a priori) determinerebbero pure il campo di esistenza della nostra ragione. Green, questo è il nocciolo di tutta la filosofia checché se ne possa dire. O stai di qua, o stai di là, e se si dà un tertium, questo si dà solo se non ti poni il problema, ma allora è meglio tacere.
Pertanto, se il tuo fine in questo topic è quello di sbrogliare una matassa che ormai già brucia nelle nostre mani forse sarebbe meglio direzionarci su quello che ha tirato in ballo tempo fa Ipazia quando parlò del passaggio dalla cosa "in se" alla "cosa per noi" suggerito da Wittgenstein. Per me non fu un passaggio del tutto lecito, anche se parzialmente lo fu

Lo scopo di questo 3d è leggere Hegel, non Ipazia o quei 2 dementi di kant e wittgenstein.


Ma di quale conoscenza a priori stai (s)parlando?
Kant è un mentecatto, ma almeno aveva un oggetto fantasma in mente (una mente deviata certo), ma witgenstei quello è il peggiore di tutti, perchè per lui non esiste oggetto, solo parole  :D :D seeee seeeeee vallo dire agli ebrei!


"la cosa per noi" daniele! ...e ma come fai a sapere cosa è per noi, se non sai nemmeno cosa è per te?

No siamo fuori strada, e fuori tempo massimo.

Qua ormai la si può buttare solo sul ridanciano...Hegel lo porto avanti comunque  ;) 

#1341
Citazione di: daniele22 il 05 Novembre 2022, 08:54:44 AMMa è proprio per questo che io chiederei un ipotetico riscontro sulla solvibilità delle imprese che dichiaro essere inesistente. Naturalmente da anarchico impenitente esagero, diciamo allora che mi piacerebbe vedere quanta di questa solvibilità, oltre ai beni materiali che pagherebbero il debito, sia garantita pure da comportamenti aziendali conformi alle leggi. Per quel che riguarda infatti l'apparato legislativo, dove tra le altre cose è lecito pagare qualcuno con stipendi da fame, si deve tener presente pure quello che la macchina della giustizia riesce o no a garantire al fine di stabilire detta solvibilità, giacché è indubbia la commistione di mercati leciti con mercati illeciti oltre all'illecito derivante dall'evasione fiscale.
Proviamo ora un po' a vedere come il nostro dialogo sulla fenomenologia dello spirito sia connesso a questo topic circa un'ipotetica identità della sinistra. Anche qui si tratta forse di un aut aut. Il fatto è che gli esseri umani non possono svincolarsi dal credere; tale credere può corrispondere ad una fede in Dio, nella scienza, ad una fede in una qualsiasi ideologia quand'anche ad una fede in una determinata azione che si vada a compiere. Tali tipologie di fede promuovono nell'individuo che sa muoversi adeguatamente un'aspettativa di successo oltre la vita, o in vita.
La mia posizione, ben chiara nell'altro topic, è che una sensazione generi una fede la quale ti spinge a cercare cosa l'abbia generata. Quando siamo certi di averla trovata (con i sensi o con la mente) abbiamo acquisito senz'altro una conoscenza, adeguata o no che sia. La posizione di Hegel è contraria, corrispondendo al fatto che tramite un'indagine gratuita fatta coi sensi si giunga a costruire la conoscenza; e questo sarebbe ciò che più o meno tutti pensano.
A fronte di questa mia visione che pretende di ridimensionare tutta la narrazione che si dà della storia umana e dell'individuo stesso ribadisco che attualmente vi sia un punto critico nel capitalismo poiché rappresenta, consolidandola, l'ideologia della promessa; "I promise etc etc", come ben stampigliato su certi pezzi di carta, o almeno in quelli di una volta. L'analogia col nostro Dio ci sta tutta, data l'autoreferenzialità della promessa. Sarebbe un punto critico dunque poiché la fede in Dio si è parzialmente trasferita nella fede nel capitalismo, il quale, in virtù della sua forza di nuovo nume è giunto a relegare i fedeli a Dio in una bolla nebbiosa fatta di credenti, pochi, di superstiziosi e falsi, molti. Ma questo gli sarebbe stato consentito in gran parte da un fraintendimento che corrisponde all'idea di un'elezione umana fondata sul nulla, che oggi è tenuta saldamente in piedi da una mentalità distorta che si perde nella notte dei tempi e a favore della quale sembrerebbe che, magari loro malgrado, Hegel e i suoi rifinitori più moderni abbiano concesso una certificazione inappellabile. Naturalmente nessuno dirà che il capitalismo è un nume, tranne pochi, e questo soprattutto poiché il serbatoio dei suoi discepoli l'ha preso tra le schiere dei fuoriusciti dalla fede originaria, cioè tra i superstiziosi, innocui accondiscendenti, e i falsi, quelli che più attivamente lo hanno promosso e promuovono. E così abbiamo messo in sicurezza l'esercito dei cristiani i quali riescono a stare con un piede qua e uno là nonostante i moniti di Gesù. Per inciso, quest'ultima immagine mi fa ricordare quando il disciolto PCI è andato a ricostituire una nuova sinistra mescolandosi coi cristiani, o meglio, con quei fedifraghi occulti. Che genialata! E' infine un punto critico poiché il suo magico potere tocca pure chi dovrebbe contrastarlo. E pure qui Green, la mentalità hegeliana ci offre tutto il suo peso. Io ignoro le idee di Marx sul feticismo della merce, però è indubbio che vi sia un potere invisibile che aleggia sulla merce. Dico quindi che tale forma mentis (solo per quel che attiene al formarsi della conoscenza) promuove la cultura del successo tramite l'esaltazione dell'intelligenza, da cui quasi nessuno si salva. Infatti, una volta che la classe che vive subordinata a quella che la domina prende atto della sua esistenza di rango inferiore non è che proprio si rassegni. Il guaio sarebbe cioè che i rassegnati non trovino nulla di meglio da fare che trovare la loro fetta di successo, di marca inferiore, indossando una maschera visibile agli altri tramite l'ostentazione di oggetti. Naturalmente, così come sopra per il nume, nessuno ti dirà mai che ostenta un oggetto per autopromuovere la propria immagine, questo si concede solo alle aziende con la loro suadente pubblicità; ti fornirà invece mille spiegazioni ragionevoli per cui quel brand è sicuramente superiore, e a volte è pure vero. In pratica tutti alimentano con grande spensieratezza e spinta emotiva l'attuale sistema economico.
Concludendo, mi rifaccio a quanto ho esposto all'inizio del post, cioè alla funzionalità di un sistema che dovrebbe teoricamente sostentarsi attraverso mercati e forme di lavoro soddisfacenti a dei parametri di legalità. Nel momento in cui tali parametri non dovessero sussistere, mi chiedo quanto il sistema capitalismo sia in grado di reggere senza trovarsi di fronte a sommovimenti sociali, siano essi rivolte spontanee, rivoluzioni organizzate, o guerre tra stati ovviamente capitalisti.
Green, la forma mentis hegeliana, che dalla notte dei tempi sempre domina, ma la cui certificazione si è prodotta da poco, è per sua natura esclusivista, elittaria, ma a mio giudizio è falsa. E allora, cosa ne facciamo di questa ipotetica identità della sinistra?



Ciao Daniele, finalmente la depressione se n'è andata, ma tornerà.

Allora riassumendo tu mi dici che il capitalismo è una religione, e questa religione è il frutto dell'idealismo hegaliano, ossia sul funzionamento del soggetto nel mondo.
A tuo parere questo religione è elitaria perchè favorisce i ricchi che non pagano le tasse...ma in tutto ciò tu sei anarchico... :D

Allora anarchico per me è colui che critica la forma statalista in sè, quindi è una critica radicale che viene prima della critica politica che invece ne fai tu.

Dopo il litigio con Antony e Ipazia, ho provato a leggere altri forum, ed effettivamente le loro idee combaciano piu o meno con le posizioni dei bolscevichi, ossia il comunismo come forma di lotta armata contro il capitalismo, fatta da un popolo che va contro un altro.
Il maoismo ovvero lotta armata contro il capitalismo fatta dall'inidividuo contro l'individuo.
E infine la peggiore di tutte il trotskimo, la guerra fatta dai popoli contro i popoli senza alcuna motivazione se non che la pura guerra per la guerra.


Io sinceramente dalla sinistra italiana dagli anni 90 a oggi non ho mai sentito niente di tutto questo, c'era un tale che si chiamava bertinotti che continuava a sparare numeri come in un accesso di nevrosi maniacale, il che allora per me giovane mi piaceva, mi sembrava competente...dio quanto ero scemo!  :D

il punto è che io ho iniziato il capitalismo, e già mi pareva che con le cagate italiane non c'entrasse niente, ma poi allargando gli orizzonti, mi pare PURE che non c'entri niente.

Mi pareva che l'intellettuale di sinistra Domenico Losurdo c'avesse capito qualcosa...e invece...

Poco prima di natale,finalmente La Grassa, che prima conoscevo come nemico politico dalla stessa parte politica di Preve, ha nel suo canale che ha appena aperto, spiegato bene la questione:

La sinistra è un concetto che prima NON ESISTEVA, c'erano si comunisti, ma non erano dei veri comunisti, nè bolscevichi, nè maoisti, era gente socialista, che doveva rivendersi nel dopo-guerra.
Erano cioè la stessa cosa, andavo di pappa in ciccia con tutti quei partiti che SEGUONO IL CAPITALISMO.


:D La mia domanda del 3d è dunque idiota, l'identità della sinistra è PURO CAPITALISMO, esattamente come tutti gli altri.
Non c'è mai stata e mai ci sarà comunismo in italia.
Questo è un paese di nani psicotici.
L'unica cosa che conta è lo scontro personale non per motivi di imporre il socialismo, ma per afferare la sedia di comando.

Infatti Hegel era tedesco, mica un caso.
In Italia non c'è niente, vi sono solo bidelli come me, che vanno in giro a fare domande semplicemente perchè sfaccendati.
E questo è tutto.


Per quanto riguarda le tasse: ma sei scemo? ripeti a pappagallo quello che dicono sti caccia-sedia e scaccia-sedia.
Come diceva Carmelo Bene questo è il paese degli arlecchini e dei Pulcinella.

Nel fattempo la corte suprema ha detto che secondo il buon senso Draghi ha fatto bene a far licenziare i NOVAX.

Ora questa sentenza può essere impugnata da chiunque voglia spadroneggiare in questo paese dei pulcinella (chi le prende).
Chi le da (gli arlecchino) sta sbavando dal piacere sadico di fare male, molto male.

8) e che cazzo!
#1342
Tematiche Spirituali / Re: OLTRE SCHOPENHAUER
29 Ottobre 2022, 00:24:15 AM
Citazione di: Duc in altum! il 27 Ottobre 2022, 11:55:14 AMNon è dottrina, ma un livello superiore, chiamasi Vangelo, e comprendendo che non hai dimestichezza con Esso, ti faccio notare che questa proposizione di Gesù - accogliere, anche controvoglia, la croce personale - è fondamentale, giacché presente in tutti e 3 i sinottici:
Condizioni per seguire Gesù
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.» (Matteo 16,24)
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.» (Marco 8,34)
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.» (Luca 9,23)
____
[DAL WEB]:
Seguire Gesù è facile quando la vita va a gonfie vele; il nostro vero impegno nei Suoi confronti si rivela durante le prove. Gesù ci ha assicurato che i Suoi seguaci dovranno affrontare delle prove (Giovanni 16:33). Il discepolato richiede sacrificio, e Gesù non ne nascose mai il costo.
Dunque, "prenda la sua croce e Mi segua" significa essere disposti a morire per seguire Cristo.
Si chiama "morire al sé."È una chiamata alla resa totale. Dopo che Gesù comandò di portare la croce, disse: "Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per causa mia, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi rovina se stesso e va in perdizione?" (Luca 9:24-25; Matteo 16:26; Marco 8:35-36).
Nonostante la chiamata sia difficile, la ricompensa non ha eguali.
___
Ecco perché ho preferito sottolineare la condizione, non piacevole, che si necessita per sperimentare, piacevolmente questa volta, il nostro essere autentici, la nostra vera identità, il chi sono Io per davvero agli occhi di Dio.
Io non scambio un bel niente (difatti ti sto confutando con la Scrittura), dacché quel "popolino cristiano che vuol sempre godere e mai soffrire" è già stato catalogato da Papa Francesco:
A) cristiani da salotto
B) cattolici dal 6-
C) meglio atei che cristiani ipocriti

...tutto ciò non significa (o giustifica) che esista una auto-vocazione alla sofferenza.
Chiedete e vi sarà detto!
"Gesù pianse" è il versetto più corto dell'intera Bibbia cattolica (Vangelo secondo Giovanni 11,41).
Oggi tradotto in: "Gesù scoppiò in pianto".

Ma non solo alla morte del suo amico Lazzaro il Cristo piange.  :'( 



Eh già, aveva proprio ragione Nietzche, una religione funeraria.

Non capisco come faccia ad avere così tanti fedeli!

Grazie al cielo papa Francesco ce li ha già elencati tutti ( 99,9% ? scherzo non lo so! ;) )

Merito a te che invece fai notare la verità. Grazie infinite! :-*

Quindi piange per l'amico morto. Conosci anche la spiegazione teologica di questo fatto? Cioè Dio ha degli amici?
#1343
Sono appena rientrato da una discussione pubblica, che si supponeva essere culturale sul libro della Zuboff, e invece era portato avanti da un gruppo di leninisti-maoisti.
Devo dire che quello di cui noi parliamo qui è esattamente come è fuori.
Gli stessi errori, ossia confusione tra politica ed economia, intese in maniera sostanzialmente indistinta, fra i teorici, e nella "discussione pubblica" errori basilari come l'incapacità di distinguere la domanda e l'offerta, errori grossolani in cui si voleva uno scontro politico frontale su temi dell'individualità, piuttosto che il sociale. I soliti problemi che vedevo 20 anni, fa, i giovani di oggi li compiono tali e quali.
Con in più ovviamente il trauma coviddaro.
Grazie al cielo la politica accogliendo le stesse istanze dell'economia, che a sinistra criticano, stanno ammorbidendo il tutto.
E in fin dei conti questa è la cosa più importante. Mi è dispiaciuto proprio vedere le persone in una confusione di idee, allarmante.
Il buon Cacciari quando parla di pericolosi minestroni, ha proprio ragione!
#1344
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2022, 21:23:15 PMCapisco InVerno che sta coi piedi sui due lati della barricata, illudendosi di farla sparire, ma un neofita dovrebbe essere più rispettoso della verità storica, almeno per quanto riguarda i padri fondatori. La sintesi non è una calata di brache, ma una dialettica feroce, oggi come ieri: Workers of the world, unite!
Le barricate sono nella testa dei vecchi post-marxisti.

Marx parlava di fine della storia...da una filosofa questo è difficile da comprendere come mai non ti sia chiaro.

Per quanto riguarda la confusione anche sull'agricoltura, quando leggiamo, lo leggi subito in icipit.

Marx dopo il pamplet ha scitto il Capitale, e quel zibaldone da cui ancora oggi si prende spunto per idee alternative al capitalismo socialista chiamato Grundrisse.
Peccato che nessuno mi faccia un analisi passo per passo...tutti che citano in maniera dispersa, ma il capitale è opera unitaria, in quanto costruita sulla dialettica hegeliana.
#1345
Citazione di: green demetr il 28 Ottobre 2022, 23:32:08 PMAh ah a parte l'ironia, condivido i punti che hai evidenziato.
Il lavoro è violenza, così come l'accumulazione di ricchezza. E quindi? Cosa c'entra?
Il mondi idilliaco è di quelli di sinistra, che non fanno mai i conti con la ricchezza di cui dispongono (e chissà da dove viene?).
Il punto è la divisione del lavoro per produrre ricchezza, se no saremmo ancora alla mezzadria.
#1346
Citazione di: daniele22 il 27 Ottobre 2022, 18:36:25 PM
Già criticato in questa discussione dall'amico viator, e giustamente, mi son fatto l'idea di essere persona inattuale, oltre che un po' molto ignorante, ma vorrei ugualmente ripetermi evidenziando meglio le mie speculazioni sul capitalismo per la consapevolezza che ne ho, appunto poca.
Se il capitalismo fosse una naturale evoluzione di una società che era già strutturata e assestata facendo vivere prosperamente la cultura del mercato, sarebbe naturale pensare che i primi banchieri fossero persone che per sagacia o per fortuna (rendite da terre ad esempio) avessero accumulato quantità tali di danaro da farsi toccare dall'idea di prestarne. Tutto spontaneo quindi.
Proseguendo, in una relazione tra debitore e banchiere il debitore trova due problematiche: una dovuta al suo stato di debitore e l'altra relativa al prodotto finito che lui produce. Fintanto che questi riesce a stare nel mercato il problema del debito non si pone più di tanto. Cioè, Il banchiere percepisce già un guadagno a fronte degli interessi che il debitore gli paga. Ma quando il debitore non paga, il banchiere cosa farà? Egli ha essenzialmente due vie: o manda in fallimento il debitore, o gli incrementa il debito sempre dilazionandolo nel tempo. Essendo però che per il banchiere il prodotto finito corrisponde al danaro è ovvio aspettarci che egli farà quindi i suoi conti con questo fatto per decidere la via del fallimento, o della ristrutturazione del patto. Dico quindi che se il banchiere è appoggiato da un apparato legislativo a lui favorevole (diciamo che può essere anche lui a dirigerlo) potrebbe senz'altro optare per la seconda soluzione fregandosene (almeno entro certi limiti stabiliti sempre per legge) di come il debitore provveda a stare tutto sommato in piedi.
Se noi partiamo quindi dai tempi in cui il sistema del finanziamento entra ben strutturato nelle società potrebbe configurarsi in tale sistema un procedere che era senz'altro munifico socialmente (ferme restando però le considerazioni etico/morali espresse più volte da qualcuno/a), ma probabilmente tale affermazione si ebbe soprattutto in ragione degli ampi pascoli che il mercato metteva a disposizione e a un nuovo ottimismo imprenditoriale. Attualmente bisognerebbe quindi valutare le conseguenze di una crescita abnorme di mercanti in spazi che si fanno sempre più stretti relazionandola alla loro (dei mercanti) reale solvibilità. Siccome per me tale reale solvibilità sarebbe fatta di carta se non di qualcosa d'altro, credere in questo potrebbe porre la prima pietra in una unità di sinistra. La seconda pietra consisterebbe nel dire cosa bisogna fare, e l'idea comunista non sarebbe sostenibile sostanzialmente poiché non è riuscita ad affermarsi


Il banchiere della fratellanza (in questo caso dell'unione europea  ;) ) continua a prestare i soldi in ottica che il capitalista lo ripaghi poi.
Il banchiere non ha alcun interesse a che il capitalista fallisca, se non dove trarrebbe la sua fonte di guadagno?

Il periodo attuale è l'esatto opposto della restrizione dei mercati, è più un problema invece di espansione del mercato.
Laddove il peggior offerente (l'occidente) sarà costretto a fare concessioni sociali economiche, se vuole rimanere nel mercato.
Infatti l'inflazione è dovuta ad una restrizione della domanda.
#1347
Citazione di: baylham il 27 Ottobre 2022, 11:57:31 AML'Ideologia tedesca è il testo di nascita del materialismo storico di Marx. La storia umana e quindi il materialismo storico ha inizio dai bisogni primari dell'uomo, dalla produzione dei beni di sussistenza, questo scrive chiaramente Marx.

Non ho particolare interesse a riprendere la lettura di Marx, lo considero ormai un filosofo, economista e politico modesto.
Concetti quali il feticismo della merce o l'alienazione sono involuti filosoficamente ma sostanzialmente ingenui economicamente. La ricerca stessa delle basi del valore è tempo perso, di scarsa rilevanza.
Di Marx apprezzo alcune intuizioni del sistema capitalistico e quindi dei sistemi economici come sovraindividuali, trascendenti l'individuo, il cui ruolo, la cui appartenenza ad una classe emerge dalle relazioni interne al sistema. Ma non ha capito che in questo modo il sistema economico non è controllabile, che la cosiddetta classe dominante non ha il controllo del sistema.
Questo aveva invece intuito Spinoza.
Preciso che i miei apprezzamenti verso Spinoza, filosofo che non conoscevo affatto, sono dovuti alle recente lettura di alcuni suoi testi stimolata dal topic a lui dedicato in questa sezione.
Quando si parla di dialettica, è una questione filosofica molto rilevante.
Come già detto nella sezione filosofica, il problema del soggetto è a monte del feticismo e dell'alienazione, diciamo che questa incapacitò di lettura di Marx, la posso capire.
Quello che non capisco è invece il continuo fraintendimento.
La sovrastruttura è la politica, ma ciò che libera è il capitale, e invece i post-marxiani non sono capaci di leggere una cosa così semplice.
Ovvero quando sentivo parlare del problema sovrastruttura e struttura mal digerito e inteso dai filosofi francesi, pensavo ci fossero chissà quali astrazioni e invece è una banalità: il capitale salva, punto e a capo NONONSTANTE la sovrastruttura.
Non mi pare una cosa così difficile...ma evidentemente certi ragionamenti vetero gramsciani-maoisti-debolisti (e visto che ci siamo aggiungiamo bio-etici, green brain washing, e di decrescita debosciata) non riescono a essere ancora eliminati.
Pazienza, per me Marx è modernissimo. Spinoza lo hanno buttato fuori dalla sinagoga...a me basta quello. ;)
#1348
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2022, 08:44:32 AML'uso sociodarwinistico di Marx dei naziPD americani ed europei non è attribuibile al profeta più dell'uso che ne fece lo stalinismo, e le sue versioni attuali.

La critica al capitale e all'ideologia capitalistica si regge, fin dal 1844, su basi etiche umanistiche e il determinismo sociale, per Marx, va indirizzato politicamente in tale direzione.

Pertinente a tale argomento è l'analisi dei bisogni in Marx di una marxista che le mille pagine e oltre della sua opera le ha lette tutte. Con licenza di green:

https://www.sitocomunista.it/marxismo/altri/heller_bisogno.html
Dire che sono bisogni e non desideri, è il motivo per cui la sinistra non capirà mai niente.
Perchè ho capito sai: si va a finire di dire che noi siamo indotti a fare qualcosa etc...etc... i poteri forti e cavolate simili.
Mi dispiace ma il mondo che vedi è esattamente quello che la gente vuole e grazie al cielo LIBERAMENTE vuole.
Così anticipo la risposta anche a questo tema.

#1349
Citazione di: InVerno il 27 Ottobre 2022, 07:44:15 AMVisto che ti interessi di "pseudo sinistra",e che niko dice il "PD è sinistra senza Marx"..Marx c'è eccome, visto che è una copia carbone del PD americano. In america Marx non si manifesta mai negli autori principali, troppo divisivo e strumentalizzabile nel maccartismo, gli autori "secondari" invece che hanno bisogno di legittimazione lo citano a piene mani, scompare quando arriva alle figure di spicco. Quello che penetra è la struttura che definisce individuo e relazioni, il primo non esiste se non come riflesso  della classe, e le relazioni sono unicamente prove di forza tra diverse classi. Scordati qualsiasi altro movemente umano, esiste solo la forza, il dominio e la prevaricazione. E' un mondo di merda, ma a qualcuno piace così. Scompare sopratutto la tragedia, rimane solo il male, qualsiasi cosa accada diventa frutto di un agente, l'impersonalità della sofferenza, e spesso la sua inevadibile presenza con cui bisogna scendere a compromessi, astrattamente si trasforma nell'operato di un altro agente, di un altra classe, che agisce per dominare, l'unico grado di libertà permesso. L'amor cortese delle poesie medievali? Carota sul bastone patriarcale! Mai si era visto terreno più fertile per il complotto, se ogni parte della società agisce in segreto per dominarne un altra, bisogna solo capire quale. Tu scegli, credi, preparati alla violenza, perchè la forza è l'unica determinante sociale. Vari sistemi ideologici usano varie maniere per deumanizzare l'altro, bloccare il processo empatico, e legittimare la violenza, normalmente però lo fanno verso l'esterno della comunità. Questo impianto filosofico legittima la violenza ad ogni livello, in ogni anfratto, e non fa distinzione tra interno ed esterno, l'unica cosa che riesce ad internazionalizzare è la forza e di conseguenza la violenza, il gulag è la sua massima manifestazione. Il governo mondiale eretto su queste fondamenta? Questi sono in grado di disintegrare le nazioni, ma non per assurgere al governo mondiale, ma per tornare alle prima al campanilismo, poi al tribalismo, che in fondo stando a Marx è l'unico periodo dove il comunismo è storicamente mai accaduto. Non ti far abbagliare da utopie future, scegli l'usato sicuro: torna alla clava.
Ah ah a parte l'ironia, condivido i punti che hai evidenziato.
#1350
Tematiche Spirituali / Re: OLTRE SCHOPENHAUER
27 Ottobre 2022, 00:35:13 AM
Citazione di: Duc in altum! il 26 Ottobre 2022, 13:25:24 PMa quando questa novità?! Dato che generalmente risulta, in primis, che nessuno può seguire (quindi conoscere, avere a che fare, frequentare) il Cristo senza "accogliere" la propria di croce
Ma di che parli? adesso ci confondiamo pure sulla dottrina?
Tu non sei Gesù e scambiare un luogo comune del popolino cristiano (che vuole sempre godere e mai soffrire) come qualcosa di simile a me pare eresia...(boh sbaglierò)

Gesù piange? dove Duc? (non sapevo, fammi questo favore, ciò la testa dentro troppe cose! ;) )