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Messaggi - Carlo Pierini

#136
Citazione di: sgiombo il 23 Maggio 2019, 19:05:21 PM
https://www.youtube.com/watch?v=YCxkFEkfqIY
CARLO
Appunto, basta sostituire Pippo con Popper, ...e la canzone è perfetta.
Come dicevo a Ipazia, credi che la sua teoria "dei 3 Mondi" sia scientifica, cioè, falsificabile?
Prescrive lo stesso Popper:

<<Una teoria, per essere scientifica, deve essere "falsificabile", cioè, in termini logici, dalle sue premesse di base devono poter essere deducibili le condizioni di almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità alla prova dei fatti>>.

Ebbene, quale sarebbe l'esperimento che, qualora la teoria "dei 3 Mondi" sia errata, ne dimostrerebbe l'erroneità? La risposta è:

https://youtu.be/YwHoESZ2Zik?t=207
#137
Citazione di: Ipazia il 23 Maggio 2019, 23:07:07 PM
Citazione di: odradek il 22 Maggio 2019, 00:09:42 AM
... perchè si dimentica che tutto deriva dalla pulsione sessuale. (Freud !)

Anche questo è vero. La prima divisione del lavoro nasce da lì. Logica nel mondo 1 (d'ora in poi userò i mondi di Popper: ubi maior ...) come divisione del lavoro riproduttivo. Ana-logica nel mondo 2 per sfociare nelle perle del patriarcato nel mondo 3: Yin Yang, anime gemelle platoniche, bene (maschile)-male (femminile): genesi, sottomissione generalizzata. La dialettica nasce analogica e binaria a partire dalla divisione sessuale, si smaterializza nella fuffa patriarcale e si rimaterializza pesante come pietra del mondo 3 declinato al maschile, in barba a tutte le chiusure causali del fisicalismo e confermando la teoria di Popper.
CARLO
Quale teoria di Popper? Quella secondo cui il Mondo 2 non è il Mondo 1, mentre il Mondo 1, invece, è anche il Mondo 2, e nella quale il Mondo 3 contiene i prodotti del Mondo 2, mentre, invece, i prodotti del Mondo 1 non sono contenuti nel Mondo 2?

Credi questa sia una teoria scientifica, cioè, falsificabile?
Dice lo stesso Popper:

<<Una teoria, per essere scientifica, deve essere "falsificabile", cioè, in termini logici, dalle sue premesse di base devono poter essere deducibili le condizioni di almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità alla prova dei fatti>>.

Ebbene, quale sarebbe l'esperimento che, qualora la teoria "dei 3 Mondi" sia errata, ne dimostrerebbe l'erroneita?
#138
Citazione di: Ipazia il 23 Maggio 2019, 15:37:54 PM
Citazione di: sgiombo il 23 Maggio 2019, 07:40:07 AM
SGIOMBO
Questa non é che una ridicola defromazione caricaturale del marxismo.
Onde superarla non posso che invitarti a leggere gli autori originali.


Cit. CARLO

Cosa c'è di caricaturale nel dire che quella di Marx è una filosofia materialista nella quale, essenzialmente, è la "struttura economica" che determina la "sovrastruttura ideologica"?
«La religione, la famiglia, lo Stato, il diritto, la morale, l'arte non sono che modi particolari della produzione».

IPAZIA
Il superamento non è leggere, ma capire.

CARLO
Brava. Leggere non basta, ma è necessario capire

IPAZIA
Vista la biografia, dubito che in questo caso sia possibile.

CARLO
Pienamente d'accordo. La mia biografia di ex-marxista mi consente di evidenziare le contraddizioni della filosofia marxista. Mentre la tua biografia, invece, non ti consente di ammetterle.
#139
Citazione di: Ipazia il 23 Maggio 2019, 15:58:37 PM
Diciamolo papale-papale: tra Popper e Pierini non c'è proprio partita.
CARLO
Parole sante!
E dovresti anche ringraziarmi per aver steso un velo pietoso sul Mondo 3 (i prodotti della mente), nel quale l'ennesimo mio omonimo Karl (oggi mi si rivoltano contro tutti i Karl; per fortuna che ho un Carl - Gustav Jung - che sta dalla mia parte) ...nel quale il Karl Popper, dicevo, infila di tutto: da Dio, al teorema di Pitagora, alle sculture di marmo. Se il Mondo 2 era solo ambiguo, il Mondo 3 è un vero e proprio bazar di ambiguità e di sciocchezze. Ne cito un paio:

1 - <<...Gli oggetti del Mondo 3 sono astratti, ma nondimeno sono reali>>: di che tipo di "realtà" si tratta, visto che anche gli oggetti fisici sono reali? Si tratta della stessa "realtà" del Mondo 1? Sicuramente no, perché dei pensieri non sono oggetti fisici. Si tratta allora della stessa "realtà" del Mondo 2, cioè della mente? Certamente no, altrimenti non apparterrebbero al Mondo 3? ...E allora di quale "realtà" si tratta? Nessuno lo sa.

2 - <<...Gli oggetti del Mondo3 possono agire sul Mondo 2, sulle nostre menti>>: in che modo delle idee prodotte dalla mente possono, a loro volta, agire sulla mente? Forse nello stesso modo in cui degli stimoli sensoriali (Mondo 1) indipendenti dalla coscienza agiscono sulla coscienza (Mondo 2)? Certamente no. ...Allora nello stesso modo in cui dei contenuti inconsci indipendenti dalla coscienza possono agire sulla coscienza (allucinazioni, visioni, sogni archetipici)? Certamente no, perché le idee prodotte dalla coscienza sono già di per sé coscienti, quindi appartenenti al Mondo 2. ...E allora in che modo? Nessuno lo sa.

A cosa serve questa suddivisione "dei 3 Mondi"? Nessuno lo sa, ma è molto utile per affermare tutto e il contrario di tutto a seconda dell'opportunità del momento.
#140
Citazione di: sgiombo il 23 Maggio 2019, 15:05:36 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 23 Maggio 2019, 11:32:46 AM
Citazione di: sgiombo il 23 Maggio 2019, 07:40:07 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 16:56:17 PM
Infatti questa è un'altra violazione della dialettica da parte di Marx: egli vede l'uomo come l'epifenomeno dei rapporti di produzione, nello stesso modo in cui i neuroscienziati materialisti vedono la mente come epifenomeno del cervello. Cioè non riconosce all'uomo una ontologia propria in relazione dialettica con la società. Ma se avesse ragione lui, se la cultura umana fosse SOLO una "sovrastruttura" determinata dalla "struttura economica capitalistica", essa non avrebbe mai potuto nemmeno CONCEPIRE una RIVOLUZIONE tesa al ribaltamento dei rapporti di produzione; cioè, una cultura borghese non avrebbe mai partorito un Karl Marx. Se ciò è accaduto vuol dire che l'uomo NON E' solo il prodotto di determinati rapporti socio-economici, ma può essere anche il sovvertitore e il RICREATORE di quei rapporti.
In ultima analisi, Marx non ha fatto altro che RIDURRE estremisticamente tutto ciò che "sta sopra" (cultura, spirito, ideologia, ecc.) a semplice epifenomeno di tutto ciò che "sta sotto" (struttura economica, rapporti di produzione, ecc.) invece che configurare le due realtà secondo una DIALETTICA. Egli è l'espressione tipica dello squilibrato assolutismo materialista trasferito nella politica. Niente di più

SGIOMBO
Questa non é che una ridicola defromazione caricaturale del marxismo.
Onde superarla non posso che invitarti a leggere gli autori originali.

CARLO
Cosa c'è di caricaturale nel dire che quella di Marx è una filosofia materialista nella quale, essenzialmente, è la "struttura economica" che determina la "sovrastruttura ideologica"?

«La religione, la famiglia, lo Stato, il diritto, la morale, l'arte non sono che modi particolari della produzione». 

CitazioneTu avevi scritto:

"In ultima analisi, Marx non ha fatto altro che RIDURRE estremisticamente tutto ciò che "sta sopra" (cultura, spirito, ideologia, ecc.) a semplice epifenomeno di tutto ciò che "sta sotto" (struttura economica, rapporti di produzione, ecc.) invece che configurare le due realtà secondo una DIALETTICA. Egli è l'espressione tipica dello squilibrato assolutismo materialista trasferito nella politica. Niente di più"

SGIOMBO
Un po' diverso dalla certamente più corretta, per quanto estremamente sintetica, "selvaggiamente semplificata" (e comunque meno deformante e meno caricaturale) affermazione attuale.

(Spero sappia cogliere le differenze, anche se sono cose scritte entrambe date).
CARLO
No, non le colgo queste differenze. Spiegamele tu.
#141
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 22:47:06 PM
Citazione di: odradek il 22 Maggio 2019, 21:39:00 PM
Certo che una "tesi" che parte da Fantasia e finisce allo spot del globus imperi (fondamentale, perchè è lì che avviene la sintesi dialettica di sto gran chissà che cosa sarà; comunque c'è il globus,
CARLO
Bravo! Il globus imperii è uno dei simboli più frequenti della regalità universale, per esempio:

http://3.bp.blogspot.com/-xMBhHJn-6KE/UjJMwo3w0pI/AAAAAAAAASM/Euc3S_tzpKM/s1600/52+Cristo+Re+1.jpg

...mentre il caduceo è uno dei simboli più frequenti della Complementarità degli opposti, che in filosofia si chiama Dialettica.
Ergo, questo è il simbolo dell'ipotesi a cui sto lavorando:

http://4.bp.blogspot.com/-LyVJRN807cE/UkIeWS6TK7I/AAAAAAAAAT0/--TtYZga_oI/s1600/59+Rotundum.jpg

Ed è significativo che nell'immaginario alchemico il simbolo di Cristo fosse equivalente al simbolo di Mercurio:

http://3.bp.blogspot.com/-KmJSU5w8FqA/TfR9YePtJNI/AAAAAAAAACQ/REeLN-S-DnY/s1600/ThreefoldFlam.jpg
P.S.
Qualcuno si chiederà (sono ottimista):  cosa significa quella croce sulla sommità del globus imperii
Qualche nozione sintetica di simbologia comparata:

"Il centro della croce è il punto in cui si conciliano e si risolvono tutte le opposizioni: in esso si conclude la sintesi di tutti i termini contrari che, per la verità, sono tali soltanto se giudicati dagli angoli visuali esteriori e particolari della conoscenza. Questo punto centrale corrisponde alla cosiddetta «stazione divina» dell'esoterismo islamico, cioè a «quella che risolve i contrasti e le antinomie»; è ciò che la tradizione estremo-orientale chiama «invariabile mezzo» (Chung-yung), cioè il luogo dell'equilibrio perfetto, raffigurato come il centro della «ruota cosmica», e nello stesso tempo il punto da cui riverbera direttamente l'«attività del cielo»".  (...)
Il centro della «ruota cosmica» (...) è al di là di tutte le opposizioni inerenti alla molteplicità, nulla può più influire su di lui. (...) E' la verità immutabile, il Principio universale unico".  [R. GUÉNON: Il simbolismo della croce - pp. 69/73]

"[Nella filosofia induista] la linea verticale rappresenta il principio attivo o maschile (Purusha), e la linea orizzontale quello passivo o femminile (Prakriti), ogni manifestazione essendo il prodotto dell'influenza «non agente» del primo sul secondo".   [R. GUÉNON: Il simbolismo della croce - pp.119]

"[Nell'alchimia] la stessa forma della croce, che esprime la legge dell'intero cosmo (...) corrisponde, insieme, alla quadruplice rivelazione del Verbo Eterno e alle due coppie di opposizioni contenute nella materia prima. (...) E' solo a un livello superiore, quello del puro Essere che l'opposizione dei poli può essere risolta". [T. BURCKHARDT: Alchimia - pg. 99]

"Numerosi testi patristici e liturgici paragonano la Croce a una scala, a una colonna o a una montagna tutte immagini che, come si ricorderà, sono formule universalmente attestate del «Centro del Mondo». La Croce è stata assimilata all'Albero Cosmico nella sua qualità di simbolo di Centro del Mondo. È la dimostrazione che l'immagine del Centro si imponeva naturalmente allo spirito cristiano. La comunicazione con il Cielo avviene tramite la Croce (=Centro) e, di colpo, l'intero Universo viene «salvato». [...]
Si vede già che i diversi significati di un simbolo sono concatenati, sono solidali tra loro come in un sistema; le contraddizioni che è possibile individuare tra le diverse versioni particolari, il più delle volte sono solo apparenti e si risolvono non appena si considera il simbolismo nel suo insieme, non appena se ne mette in luce la struttura. Ogni nuova messa in valore di un'immagine archetipa corona e consuma quelle antiche: la «salvezza» rivelata dalla Croce non annulla i valori pre-cristiani dell'Albero del Mondo, simbolo della renovatio integrale per eccellenza, al contrario la Croce costituisce il coronamento di tutte le altre valenze e significati".   [M.ELIADE: Immagini e simboli pp. 145-46]
#142
Questa suddivisione di Popper è un'altra mistificazione verbale scopiazzata da Kant, poiché non si pronuncia sulla rispettiva valenza ontologica dei 3 mondi. Cosicché i materialisti la usano da una parte come se il Mondo 2 (il "trascendent-ale" kantiano e gli "stati mentali" di Popper) fosse una realtà ontologicamente distinta dal Mondo 1 (il mondo fisico), mentre dall'altra negano alla mente (psiche, anima) una propria sostanzialità e la considerano appartenente all'ontologia del Mondo 1.
E non è un caso, infatti, che questo pseudo-paradigma venga utilizzato sia per foraggiare la tesi dualista-interazionista di Eccles (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 54), sia per foraggiare le tesi anti-dualiste, per dare una parvenza di credibilità alla loro concezione monista-riduzionista.
E' proprio grazie a questa truffa filosofica che nel campo delle neuroscienze troviamo una schiera di teorie (Searle, Oliviero, Edelmann, ecc.) che pretendono di collocarsi furbescamente in una inesistente posizione che respinge sia il monismo che il dualismo, come se l'anima umana potesse avere - ma anche no - una propria sostanzialità ontologica.
#143
IPAZIA
Siamo sempre nel piano 2 (il mondo 2 di Popper, non certo il 3) con tutte le sue bizzarrie.

CARLO
Questa suddivisione di Popper è un'altra mistificazione verbale scopiazzata da Kant, poiché non si pronuncia sulla rispettiva valenza ontologica dei 3 mondi. Cosicché i materialisti la usano da una parte come se il Mondo 2 (il "trascendent-ale" kantiano e gli "stati mentali" di Popper) fosse una realtà ontologicamente distinta dal Mondo 1 (il mondo fisico), mentre dall'altra negano alla mente (psiche, anima) una propria sostanzialità e la considerano appartenente all'ontologia del mondo fisico.
E non è un caso, infatti, che questo pseudo-paradigma venga utilizzato sia per foraggiare la tesi dualista-interazionista di Eccles (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 54), sia per foraggiare le tesi anti-dualiste per dare una parvenza di credibilità alla loro concezione monista-riduzionista. 
E' proprio grazie a questa truffa filosofica che nel campo delle neuroscienze troviamo una schiera di teorie (Searle, Oliviero, Edelmann, ecc.) che pretendono di collocarsi in una inesistente posizione che respinge sia il monismo che il dualismo, come se l'anima umana potesse avere - ma anche no - una propria sostanzialità ontologica.
#144
Citazione di: sgiombo il 23 Maggio 2019, 07:40:07 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 16:56:17 PM
Infatti questa è un'altra violazione della dialettica da parte di Marx: egli vede l'uomo come l'epifenomeno dei rapporti di produzione, nello stesso modo in cui i neuroscienziati materialisti vedono la mente come epifenomeno del cervello. Cioè non riconosce all'uomo una ontologia propria in relazione dialettica con la società. Ma se avesse ragione lui, se la cultura umana fosse SOLO una "sovrastruttura" determinata dalla "struttura economica capitalistica", essa non avrebbe mai potuto nemmeno CONCEPIRE una RIVOLUZIONE tesa al ribaltamento dei rapporti di produzione; cioè, una cultura borghese non avrebbe mai partorito un Karl Marx. Se ciò è accaduto vuol dire che l'uomo NON E' solo il prodotto di determinati rapporti socio-economici, ma può essere anche il sovvertitore e il RICREATORE di quei rapporti.
In ultima analisi, Marx non ha fatto altro che RIDURRE estremisticamente tutto ciò che "sta sopra" (cultura, spirito, ideologia, ecc.) a semplice epifenomeno di tutto ciò che "sta sotto" (struttura economica, rapporti di produzione, ecc.) invece che configurare le due realtà secondo una DIALETTICA. Egli è l'espressione tipica dello squilibrato assolutismo materialista trasferito nella politica. Niente di più

SGIOMBO
Questa non é che una ridicola defromazione caricaturale del marxismo.
Onde superarla non posso che invitarti a leggere gli autori originali.

CARLO
Cosa c'è di caricaturale nel dire che quella di Marx è una filosofia materialista nella quale, essenzialmente, è la "struttura economica" che determina la "sovrastruttura ideologica"?

«La religione, la famiglia, lo Stato, il diritto, la morale, l'arte non sono che modi particolari della produzione».  [MARX: Manoscritti]
#145
Citazione di: Ipazia il 22 Maggio 2019, 22:34:28 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 16:56:17 PM
CARLO
Infatti questa è un'altra violazione della dialettica da parte di Marx: egli vede l'uomo come l'epifenomeno dei rapporti di produzione, nello stesso modo in cui i neuroscienziati materialisti vedono la mente come epifenomeno del cervello. Cioè non riconosce all'uomo una ontologia propria in relazione dialettica con la società. Ma se avesse ragione lui, se la cultura umana fosse SOLO una "sovrastruttura" determinata dalla "struttura economica capitalistica", essa non avrebbe mai potuto nemmeno CONCEPIRE una RIVOLUZIONE tesa al ribaltamento dei rapporti di produzione; cioè, una cultura borghese non avrebbe mai partorito un Karl Marx. Se ciò è accaduto vuol dire che l'uomo NON E' solo il prodotto di determinati rapporti socio-economici, ma può essere anche il sovvertitore e il RICREATORE di quei rapporti.
In ultima analisi, Marx non ha fatto altro che RIDURRE estremisticamente tutto ciò che "sta sopra" (cultura, spirito, ideologia, ecc.) a semplice epifenomeno di tutto ciò che "sta sotto" (struttura economica, rapporti di produzione, ecc.) invece che configurare le due realtà secondo una DIALETTICA. Egli è l'espressione tipica dello squilibrato assolutismo materialista trasferito nella politica. Niente di più
IPAZIA
Se uno che ha bazzicato, suppongo per anni, PCI, Manifesto e Lotta Continua non ha capito una cippa dell'umanesimo marxista vien proprio da chiedersi che formazione politica si sia fatta nei partiti della sinistra italiana e si capisce perchè abbiamo perso. L'unica alternativa è che Carlo Pierini sia del tutto incapace di capire un testo e abbia fatto politica a sua insaputa.
CARLO
;D
...Quella dell'aver fatto politica a mia insaputa non è male!   ;D
Io qui mi riferivo al paradigma filosofico di Marx, non al patrimonio di valori della Sinistra che, invece, tutt'ora condivido in gran parte .

...A mia insaputa...!!!    ;D
#146
Citazione di: odradek il 22 Maggio 2019, 21:39:00 PM
Certo che una "tesi" che parte da Fantasia e finisce allo spot del globus imperi (fondamentale, perchè è lì che avviene la sintesi dialettica di sto gran chissà che cosa sarà; comunque c'è il globus, 
CARLO
Bravo! Il globus imperii è uno dei simboli più frequenti della regalità universale, per esempio:

http://3.bp.blogspot.com/-xMBhHJn-6KE/UjJMwo3w0pI/AAAAAAAAASM/Euc3S_tzpKM/s1600/52+Cristo+Re+1.jpg
 
...mentre il caduceo è uno dei simboli più frequenti della Complementarità degli opposti, che in filosofia si chiama Dialettica.
Ergo, questo è il simbolo dell'ipotesi a cui sto lavorando:

http://4.bp.blogspot.com/-LyVJRN807cE/UkIeWS6TK7I/AAAAAAAAAT0/--TtYZga_oI/s1600/59+Rotundum.jpg

Ed è significativo che nell'immaginario alchemico il simbolo di Cristo fosse equivalente al simbolo di Mercurio:

http://3.bp.blogspot.com/-KmJSU5w8FqA/TfR9YePtJNI/AAAAAAAAACQ/REeLN-S-DnY/s1600/ThreefoldFlam.jpg
#147
C'è un altro mito che parla di noi, di una tragedia moderna: il degrado ecologico del nostro pianeta.
E' il mito dell'apprendista stregone (l'uomo-scienza), il quale ha carpito alcuni segreti alla Natura diventando mago, stregone; ma la sua magia gli sta sfuggendo di mano, gli si sta ritorcendo contro, proprio perché ha soppresso dal suo orizzonte la polarità etico-spirituale del mondo, la quale, così, è rimasta primitiva, involuta, infantile.


Dal film FANTASIA, di W. Disney (fino a 7:47)
https://youtu.be/hgfF4Iwy0dc

Chi è il grande mago finale, quello vero, che ristabilirà l'ordine?
Io dico che sarà un Mago-Re, sarà colui che siederà su questo trono ancora vacante:

http://4.bp.blogspot.com/-rCL6Koyx1P8/UkQ62d5Lx3I/AAAAAAAAAUk/4cwoYSAAs7Q/s1600/62+Cristo+Re+38.jpg

https://aleteiaitalian.files.wordpress.com/2017/02/web-chair-of-st-peters-basilica-fr-lawrence-lew-op-cc1.jpg?quality=100strip%3Dall&w=1440

Prima o poi arriverà, e verrà ...dal mare:

http://3.bp.blogspot.com/-kB9c_jmxnIw/UX2iOp4RJHI/AAAAAAAAAE8/LwJNb90Y2CQ/s1600/Filius+noster.jpg

(si noti il globus imperii, nella mano sinistra del Filius Noster)
#148
OXDEADBEEF
Tu affermi che Kant, al pari di Caino, sopprime la relazione uomo-Dio...
Io dico invece che Kant SICURAMENTE non effettua nessuna sintesi (cioè resta "al di qua
del muro"), ma non per questo sopprime la "relazione" (fra uomo e Dio come fra uomo e uomo,
o così pure fra Nomos e Physis). E' Caino che "sopprime", non Kant...


CARLO
Postulare un Trascendente inaccessibile all'esperienza umana, significa erigere una barriera invalicabile tra uomo e Dio e trasformare la fede in superstizione allo stato puro. E' vero che anche la teologia postula l'inconoscibilità di Dio, ma quantomeno ammette l'esperienza del cuore, la percezione dell'"Amor Dèi" e in questo modo la fede non perde il suo fondamento. Ma Kant - il furbacchione - tace su questo aspetto, poiché se ammettesse una relazione d'amore autentica, cioè bilaterale tra uomo e Dio, la domanda sorgerebbe spontanea: perché il cuore sì e l'intelletto no? Sorgerebbe il dubbio sulla vera natura di questa "inaccessibilità", e si rischierebbe di scoprire che si tratta di un dogma assolutamente arbitrario e privo di fondamento.
In poche parole Kant non ha fatto altro che isolare l'uomo sia rispetto al mondo (l'inconoscibilità della cosa in sé) sia rispetto a Dio. Cioè ha a elevato a principio quella che probabilmente deve essere stata la sua condizione personale: l'isolamento dal mondo della scienza e l'incapacità di relazionarsi con Dio.

OXDEADBEEF
Così come era stato per Socrate, che non nega la verità della Physis, ma che le oppone quella
del Nomos; così come per Levinas, che afferma l'irriducibilità dell'"altro" all'"io"

CARLO
Queste sono elucubrazioni astratte, fredde e ignare del mondo reale. Infatti nel mondo reale, la condivisione profonda e appassionata di un grande ideale può UNIFICARE UN POPOLO intero. Così come pure un sentimento di amore profondo e reciproco tra "io" e l'"altro" può produrre un'unità indissolubile. Solo le pippe mentali (in quanto puramente analitiche**) separano gli enti, mentre gli archetipi REALI li uniscono.

** Analizzare significa separare.
#149
Citazione di: sgiombo il 22 Maggio 2019, 13:04:50 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 12:44:06 PM
Citazione di: Ipazia il 22 Maggio 2019, 11:42:17 AMIPAZIA
Basta leggere il primo paragrafo per capire di cosa si tratta, e il prosieguo, anche di pochi paragrafi, per imparare a non cascarci dentro. Se si arriva alla fine della paginetta è anche possibile vaccinarsi del tutto contro le robinsonate.
CARLO
No, Ipazia, non è così che si dialoga. Io sto parlando con te, non con il mio omonimo Karl. Egli parla di materialismo dialettico, ma il materialismo è già in sé un assolutismo, cioè, una negazione della dialettica, poiché sopprime l'ALTRO polo del mondo: lo spirito.
P.S.
Perché "robinsonate"? Quale Robinson?
IPAZIA
Si tratta di Robinson Crusoe.
Il termine "robinsonata" é di Marx e serve a stigmatizzare la sociologia borghese che pretende di fondarsi sull' analisi dell' individuo umano astrattamente considerato (a perscindere dai reali e determinanti rapporti sociali classisti, un po' come l' eroe romanzesco di Defoe che dopo il naufragio organizza la sua sopravvivenza da solo, non essendo inserito, al contrario degli uomini reali, in un preciso contesto sociale condizionante).
CARLO
Infatti questa è un'altra violazione della dialettica da parte di Marx: egli vede l'uomo come l'epifenomeno dei rapporti di produzione, nello stesso modo in cui i neuroscienziati materialisti vedono la mente come epifenomeno del cervello. Cioè non riconosce all'uomo una ontologia propria in relazione dialettica con la società. Ma se avesse ragione lui, se la cultura umana fosse SOLO una "sovrastruttura" determinata dalla "struttura economica capitalistica", essa non avrebbe mai potuto nemmeno CONCEPIRE una RIVOLUZIONE tesa al ribaltamento dei rapporti di produzione; cioè, una cultura borghese non avrebbe mai partorito un Karl Marx. Se ciò è accaduto vuol dire che l'uomo NON E' solo il prodotto di determinati rapporti socio-economici, ma può essere anche il sovvertitore e il RICREATORE di quei rapporti.
In ultima analisi, Marx non ha fatto altro che RIDURRE estremisticamente tutto ciò che "sta sopra" (cultura, spirito, ideologia, ecc.) a semplice epifenomeno di tutto ciò che "sta sotto" (struttura economica, rapporti di produzione, ecc.) invece che configurare le due realtà secondo una DIALETTICA. Egli è l'espressione tipica dello squilibrato assolutismo materialista trasferito nella politica. Niente di più
#150
OXDEADBEEF
l'Idealismo (con il materialismo che ne è figlio legittimo), con la sua pretesa di sintesi fra
reale ed ideale, a porre le basi per l'annientamento di uno dei due termini.

CARLO
Dipende da cosa si intende per "idealismo".

OXDEADBEEF
Non che prima, s'intende, non fosse conosciuta la sintesi "reale" che si instaura, ad esempio,
fra vinto e vincitore...

CARLO
Una delle regole della dialettica è <<pari dignità degli opposti>>. Tra vincitore e vinto non c'è pari dignità, quindi non ci può essere sintesi, ma tutt'alpiù un accordo-capestro.
Insomma, fin quando il concetto di "dialettica" non avrà uno statuto di regole che lo renda univocamente riconoscibile (io l'ho abbozzato nelle sue regole principali), rimarrà sempre un concetto ambiguo sul quale si potrà dire tutto e il contrario di tutto.

OXDEADBEEF
Già in Platone infatti, nel dialogo sulla "giustizia", è chiaro come la posizione di Socrate non sia una posizione che tende alla "sintesi" (e sia perciò una posizione "kantiana").
Al sofista Trasimaco, che afferma la giustizia come l'utile del più forte, Socrate non dice: "sbagli", ma dice: "la giustizia è l'utile del più debole", contrapponendo cioè il "nomos" umano alla "physis" naturale

CARLO
Non troverai mai qualcuno che sacrifichi (renda sacra) la propria vita per <<l'utile>>. Non c'è niente che sia più <<utile>> della vita. La storia, invece, ci mostra immensi cimiteri di martiri per la giustizia; perché solo un ideale autentico (archetipo) può valere PIU' della vita. Per questo nelle culture più evolute la Giustizia è simbolizzata da una divinità.

OXDEADBEEF
senza cercare di sintetizzarli in una "reductio ad unum" che avrebbe come risultato necessario l'annientamento di uno dei due termini.

CARLO
Questo è ciò che crede chi non capisce che la sintesi NON E' una "reductio ad unum", ma una elevatio ad unum, cioè, la convergenza del due verso un'unità SUPERIORE. Come scrivevo nell'esempio dell'unità amorosa:  <<...si tratta di una unità che NON CANCELLA la dualità, bensì la esalta, cioè porta al suo massimo compimento sia la virilità di lui, sia la femminilità di lei. La massima dualità nella massima unità!