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Messaggi - Ipazia

#136
Tematiche Filosofiche / Re: La semiretta
15 Agosto 2024, 08:25:47 AM
L'infinito in matematica esiste, così come lo zero. Questo dimostra l'artificialità della matematica  ma pure la sua strumentalità capace di produrre calcoli e paradigmi praticamente utili usando grandezze inesistenti.

La retta è uno dei primi esempi di utilizzo del concetto di infinito, così come la numerazione. Quasi infinito è lo scherzetto fatto dall'inventore della scacchiera al suo committente quando gli chiese un modico compenso basato sulla potenza di 2. Così come lo è il tempo d'attesa di una protesi all'anca erogato dalla mutua di un paese sedicente avanzato.

I numeri sono infiniti, la realtà ci prova.
#137
Citazione di: iano il 14 Agosto 2024, 17:57:55 PMSe sappiamo di non sapere, di che sapere parliamo?
Sapere di non sapere significa di fatto mettere in dubbio la natura del nostro sapere, per ridefinirlo.


Sappiamo di non sapere quello che non sappiamo, ma sappiamo di sapere quello che sappiamo. Come hai appena spiegato a Mauro Pastore.
#138
Tematiche Filosofiche / Re: La semiretta
14 Agosto 2024, 17:57:27 PM
1) Probabilmente è  più maieutico e consequienziale originare la semiretta dalla retta.

2) Considerare il punto-origine un limite è più coerente con la descrizione analitica della semiretta intesa come funzione, portando così "avanti il discorso" verso concetti geometrici più avanzati della geometria euclidea. Non vedo che utilità abbia mettere e togliere un secondo punto complicando il discorso col segmento. Se si parla di semirette il punto-limite è uno solo e rientra nella categoria magica dei punti notevoli cui Cartesio darà nuova e più gloriosa vita inserendoli tra le assi cartesiane col loro bravo (x,y) a imperitura memoria nella funzione f(x) che fornisce anche l'inclinazione, inclitamente rivolta all'infinito. ;D
#139
Citazione di: iano il 14 Agosto 2024, 17:03:55 PMIo non faccio della quantistica un feticcio metafisico, ma lo prendo come esempio ''in chiaro'' dell'implicazione metafisica che vi è in fisica, la quale vi è sempre, indipendentemente dalla nostra accettazione che deriva appunto da quanto in chiaro appaia, e da cui neanche la tua chimica è esente, per quanto a te ti piaccia pensarlo.
Non era riferito in particolare a te, ma chi fa un uso patafisico della scienza aggrappandosi ad Heisenberg e Planck, per affermare posizioni scientiste o teiste, contrapposte nei fini e analoghe nell'incomprensione dei processi naturali e delle teorie che se ne occupano.

Per quanto approssimate, pure con metodi statistici, le teorie scientifiche sono tali se riescono a ridurre a calcolo, misura, e determinismo i fenomeni naturali.

Altrimenti siamo nel campo, forse anche più dignitoso e senz'altro più veridico, del "sappiamo di non sapere".

La chimica usa grandezze statistiche come temperatura e pressione, e deterministiche come la massa, ottenendo risultati riproducibili e conformi alle previsioni sperimentali. Il suo cono d'ombra è più limitato di quello di fisici, astrofisici e biologi, e si può ritenere, a scanso di sorprese a livello atomico e sub, una scienza matura.
#140
Tematiche Filosofiche / Re: La semiretta
14 Agosto 2024, 16:17:44 PM
1) La semiretta non ha origine logica propria, ma deriva dalla retta divisa in due dal punto. Anche i corpi geometrici hanno una loro Genesi.

2) il termine "limite" ha una valenza ontologica nella geometria analitica e lo si usa consapevolmente per definire "il" punto limite della semiretta. Il suo unico punto ("notevole") che ne delimita il campo di esistenza nella propria dimensione (1).
#141
I rabbini ortodossi (e i preti cristiani) ci vedevano lontano più di Spinoza e il suo Deus sive Natura deflagrò in un'epoca matura per il passaggio successivo: Natura sine Deus.
#142
Citazione di: Il_Dubbio il 09 Agosto 2024, 10:44:39 AMSolitamente la scienza fa delle previsioni. La m.q. fa delle previsioni su una globabilità di osservazioni. Nulla può dire sul singolo evento (cioè non può prevederne il risultato). Quindi la m.q. è una scienza "statistica", dove le probabilità date sono verificate dagli esperimenti svolti in un gran numero di osservazioni.
Se io lancio un sistema sapendo che avrebbe due sole direzioni probabilisticamente uguali, cioè 50% destra o 50% sinistra, è poco interessante conoscere la direzione di un singolo sistema. Mentre se lanci un gran numero di sistemi noterai che si distribuiranno con una precisione molto interessante piu o meno 50% a destra e 50% a sinistra.
Temperatura e pressione sono quantità statistiche. Mica abbiamo dovuto aspettare la m.q. per usare grandezze statistiche. A iano, e soprattutto a chi fa della quantistica un feticcio metafisico.
#143
Tematiche Filosofiche / Re: Differenza genetica
13 Agosto 2024, 15:36:13 PM
Citazione di: Pio il 13 Agosto 2024, 11:40:20 AMForse è da considerare anche un altro fattore: la forma e la forza che assume la realtà PARTITO nel totalitarismo comunista e fascista. È il partito che esprime la classe politica, controlla capillarmente la società, si fa totem salvifico. L'URSS  non è che l'espressione del partito comunista sovietico. Il fascismo l'espressione delle dinamiche del partito fascista. Il comunismo recluta principalmente nelle grandi fabbriche i suoi quadri; il fascismo è più trasversale nella società, con molte simpatie nella classe media e nel personale scolastico. In ambedue il partito si fa UNICO. La vita interna del partito diventa proposta sociale. Solo all'interno del partito puoi far carriera. Da insegnante a dirigente scolastico; da operaio metalmeccanico a rappresentante nel soviet. Ambedue propongono buone leggi per i più disagiati. Aumentano il consenso tra le classi sociali bistrattate dalla borghesia ricca e colta. Il comunismo annienta la classe media e la sostituisce con il rappresentante locale di partito. Il fascismo ci fa lingua in bocca, ma poi sputa. Sa che il borghese ricco finge di essere fascista per convenienza e paura. Il borghese ricco. La classe più agiata, crede solo negli affari e nell'arricchirsi.
Nel progetto comunista marx-leninista il partito è fondamentale come macchina da guerra, non come struttura portante della società, visto che l'esito finale è l'estinzione dello stato.

Per la versione "fascista" dello stato borghese il partito, e il suo duce, sono invece l'esito sociopolitico totalitario auspicato, l'aspetto ideologico carismatico irrinunciabile per la forma stato capitalistico-fascista.

Forma destinata a durare, salvo deliri di Lebensraum, finchè si ripristina il dominio di classe, dopo aver fatto il lavoro sporco in conto capitale. Andamento costante nei fascismi colorati di ispirazione USA del dopoguerra.

Indubbiamente lo stalinismo ha avuto caratteristiche di stato fascista, incluso il "culto della personalità". Errore grave che la storia non perdona.

Va detto però che governare una macchina da guerra non è facile e l'URSS ha avuto tutto il mondo capitalistico contro.

In tale situazione il carisma del leader e del partito rivoluzionario sono fondamentali per il successo. E non necessariamente si sfocia in un totalitarismo sanguinario. Lenin, Mao, Castro, Ho, hanno saputo interpretare la leadership al meglio possibile delle condizioni sociopolitiche in essere.

In un'epoca di squallidi commessi del Capitale globale prestati alla politica, la figura del leader e del partito, anche solo di tipo sovranista, continua ad essere fondamentale per il successo e l'indipendenza di uno stato.
#144
Tematiche Filosofiche / Re: Differenza genetica
13 Agosto 2024, 07:49:23 AM
Per trovare la connessione storica tra capitalismo e fascismo basta cercare l'argent. Talvolta la borghesia capitalista finanzia anche chi non è sussumibile ai suoi interessi, come fece col vagone piombato di Lenin, convinta che con l'argent si possa dominare tutto. Ma Lenin non era Hitler e neppure Mussolini, che nacquero per rimediare l'errore. Col successone che la storia registra. Ripetuto decenni dopo col sostegno a Israele e all'integralismo islamista.

Altre operazioni di esportazione di libertà capitalistica: meglio andò nel cortile di casa sudamericano ed europeo. Oggi rimane solo "fuck the EU". Arrancante più che mai.
#145
Citazione di: pandizucchero il 12 Agosto 2024, 11:45:36 AMCome fa un ateo a non credere in ciò che per lui non esiste?
Fa una fatica del....diavolo soprattutto quando disserta su ciò.
Mai quanto chi si inginocchia di fronte a qualcosa che non dà alcuna prova di esistere.

Gli atei dissertavano sull'inesistenza dei numi quando i teisti avevano il potere. Oggi ha senso farlo solo dove i teisti hanno o rivendicano ancora il potere. Si tratta di politica, non di filosofia.
#146
Tematiche Filosofiche / Re: Differenza genetica
12 Agosto 2024, 21:54:32 PM
L'equiparazione di fascismo e comunismo è tipica dell'ideologia borghese (mi spiace Jacopus), che si tira fuori.

In realtà, e bobmax l'ha accennato, la contrapposizione ideologica è tra comunismo e capitalismo (nichilismo economico), di cui il fascismo è solo un espediente nelle situazioni in cui il capitalismo non riesce ad avere un'egemonia nella società tale da poter giocare la carta truccata del parlamentarismo liberal-liberista, con le sue pedine al posto giusto per tutelare gli interessi della classe capitalistica dominante.

Il fascismo entra in scena quando "l'agenzia d'affari della borghesia", ovvero lo stato capitalistico, rischia il tracollo. Ed essendo un semplice agente della violenza capitalistica, non dispone, come il comunismo, di una propria originale consistenza ideologica, ma ricicla, adattandola alle circostanze e liturgie totalitarie, l'ideologia del Capitale.
#147
Tematiche Spirituali / Re: Conosci te stesso!
11 Agosto 2024, 22:42:13 PM
Citazione di: iano il 11 Agosto 2024, 18:59:26 PML'autocoscienza alla fine non è un fatto da spiegare, ma una sensazione di cui individure il processo che la genera.
Psicologia dell'età evolutiva.
#148
Tematiche Spirituali / Re: Conosci te stesso!
11 Agosto 2024, 18:06:51 PM
Citazione di: iano il 11 Agosto 2024, 17:27:21 PMTu assumi lo sdoppiamento del soggetto per giustificare l'autocoscienza, ma vedrei semmai meglio l'autocoscienza come prova contraria all'assunzione originaria di un soggetto unitario.
Che non c'è in termini assoluti, ma solo molto dinamici, come ha ben descritto phil. Il corpo tiene in qualche modo racchiuso il tutto, ma muta pure lui, costringendo a mutare comportamenti e stile di vita, sotto il vigile controllo di una psiche consapevole, nel migliore dei casi.

L'autocoscienza non ha bisogno di giustificazioni, perchè è (in stile bobmax). Ed esercita la sua funzione di tenere assemblato l'ambaradan (il soggetto unitario) nella sua costante mutevolezza, di cui essa non può che prendere atto, rattoppando le falle e dirigendo la navigazione.
#149
Non ci vuole molto per vivere davvero.  L'evoluzione ha fatto gran parte del lavoro e basta aggiungere il nostro talento personale.

Poco o tanto, ma onestamente perseguito, come recita la parabola.

Fatto ciò si approda al mare, qualunque esso sia, con serenità.
#150
Citazione di: niko il 11 Agosto 2024, 13:06:01 PMPlatone ha creduto di reperire da elementi preesistenti l'uomo nuovo, ma invece lo ha creato.

E' questo, il legame tra metafisica e politica.




L'uomo nuovo lo costruisci solo superando il dominio di classe. Platone qualcosa aveva intuito, elogiando Sparta e la donna spartana. Ma i tempi non erano maturi e Aristotele chiuderà la discussione con la (sua) fenomenologia dello schiavo.

Transitata papale papapale nella religione del tarsiota, limitando la grazia all'oltretomba.

È questo il legame tra metafisica e politica.

(Anche oggi).