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Messaggi - daniele75

#136
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
12 Novembre 2019, 08:00:59 AM
Si conosco il punto di vista cristiano. 

L'"effetto Lucifero" è il risultato dell'annichilimento dell'individualità prodotto dal far parte di un gruppo. In teoria può attivarsi in qualsiasi comunità, in pratica avviene soltanto in quelle chiuse. Una tipologia di gruppi umani si caratterizza però per portare all'estremo il senso di identità e appartenenza di chi ne fa parte
#137
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
11 Novembre 2019, 17:17:46 PM
Per anni ho letto la bibbia, Corano, Tao te ching, sutra del Loto, veda etc etc. Le discordanze sono incredibili. Non ho nessuna fede nel mio interno. Credo principalmente in quello che può essere provato. La chiesa cattolica non ha niente a che fare con gli insegnamenti bibblici. Così come il buddha non ha mai detto di costruire sopra le sue parole una religione. Non parliamo di Maometto che è meglio. Allen ha detto: non ho niente contro Dio e il suo fan club che mi spaventa. Io son d'accordo con lui.
#138
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
11 Novembre 2019, 16:41:16 PM
Io tramite le droghe ho visto l'inferno e il paradiso. Sono tutti prodotti del pensiero pilotato dai chimici. La fede è una droga blanda che crea dipendenza, disintossicatevi! :-)
#139
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
11 Novembre 2019, 15:01:11 PM
Ma cosa vuoi che ci sia dopo la morte se non l'assoluto silenzio senza tempo? Non ho fede, non mi è mai interessata. Il nulla è certo, inutile filosofeggiare con il destino certo. La morte è un off. Non c'è più elettricità tra i neuroni, fine, the end
#140
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
10 Novembre 2019, 13:52:14 PM
In oltre aggiungo la dipendenza patologica della fede qui spiegata:

[font=Merriweather, "Times New Roman", Times, serif]Il mondo delle idee ed i suoi prodotti mentali non sono sostanze fisiche, ma possono diventare ossessioni esattamente come cibo, sesso e cocaina, perché sfruttano la stessa leva della gratificazione.[/font]

[font=Merriweather, "Times New Roman", Times, serif]Animalisti, tifosi di calcio, fashion victims, intellettuali, degustatori di vino, appassionati di serie TV, fanatici religiosi, atleti, innamorati, ognuno ha una droga personalizzata che funziona in modo molto simile allo zucchero o alla cocaina. Ed esattamente come un cocainomane, ognuno può diventare non solo dipendente dalla gratificazione stessa, ma addirittura schiavo di tutta la rete di pensieri che vi si muove intorno, rafforzata da emozioni amplificate in un frullato neurochimico.
Tutto provoca dipendenza perché il nostro cervello è costruito per inseguire fonti di piacere.[/font]
#141
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
10 Novembre 2019, 13:48:33 PM
Sì chiama bias di conferma. È un meccanismo molto usato nella fede. Quindi la fede ti porterà in paradiso dopo la morte fisica? Il pensiero si manifestera senza materia pensante? Dio è lì su nei cieli che guarda le sue creature immorali autodistrutimve? Tra un po ci sarà l'apocalisse che spazza i malvagi? Ma per cortesia i non amo i film fantasy.
#142
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
10 Novembre 2019, 12:36:39 PM
Il popolo non ama vivere nel dubbio. Aspetta sempre qualche verità anche se fantastica. Il vuoto cosmico mentale non piace, meglio costruire dei muri di fede per non vedere l'infinito, specie per chi soffre di vertigini
#143
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
09 Novembre 2019, 16:57:17 PM
Non ho altro da aggiungere, la semplicità della vita non è un poesia indecifrabile e complicata, ma le parole espresse da un bimbo che non sa niente di filosofia del passato. Filosofeggiare con la propria mente senza attenersi ai vecchi ragionamenti altrui. Così di finisce solo per essere ripetitori passivi. Preferisco la semplicità del bambino filosofo, quello che ragiona verginemente.
#144
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
09 Novembre 2019, 16:43:29 PM
Rispetto il tuo punto di vista sulla fine, ti dà la carica per non vedere la realtà ultima. È come scrivere una bella poesia alla amata, come diceva Bukowski: qualsiasi cosa per tirare giù quelle mutandine. Tu stai facendo lo stesso con la filosofia.
#145
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
09 Novembre 2019, 16:25:25 PM
Io mi godo ogni giorno come se fosse l'ultimo ma ammetto a me stesso una fine, che porta malinconia, che nascondiamo con il termine divino. Di divino non c'è niente. E solo chimica pensante. Appunto io mi godo i chimici, la serotonina la mia preferita :-)
#146
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
09 Novembre 2019, 16:17:49 PM
In meditazione, mentre ascolto musiche particolari penso al grande teatrino della vita e le sue prigioni degli istinti. Non ho copiato da nessuno, è farina del mio sacco.
#147
Tematiche Filosofiche / La morte
09 Novembre 2019, 07:44:10 AM
Chi non ha mai pensato alla fine certa che tocca ad ogni uomo. È così semplice come così terribile. Per millenni hanno cercato di alleviare il pensiero della morte con la logica e con la fede. È triste dirlo ma oltre c'è in nulla, uno stato di assenza di tempo e spazio, assenza di sensazioni, il defunto non sa di essere un morto. Secondo me l'uomo ha trovato con la bugia delle religioni un effetto placebo atto ad esorcizzare la morte, con promesse di vita eterna, paradiso, reincarnazioni e resurrezioni, tutte fandonie. Tutto per non accettare il crudele destino imposto dalla natura. Rimarrà di noi, solo le nostre opere, senza che noi potremo prendercene i meriti. C'è chi muore in giovane età, chi da vecchio su una sedia a rotelle, chi di cancro e così via. Tutti aspirano a durare più a lungo, diete, farmaci, vita salutare, attenzione ai pericoli, l'istinto di sopravvivenza prevale sempre, si interrompe solo con la morte. Spinti dagli istinti e dalla ricerca del piacere, ci complichiamo l'esistenza, stress, lavoro, impegni, pochissimo tempo da dedicare a noi stessi. Una corsa frenetica verso un burrone chiamato morte. Perché non rallentiamo e viviamo presenti e consapevoli che possa essere l'ultimo giorno?
Non si butta via il tempo, il tempo va masticato con calma come una buona fetta di torta, non inghiottita in un solo boccone, come si fa in occidente, ma in stile zen, meditando l'esistenza. La fede è secondo me un allucinogeno, se rimane in circolo nella mente per sempre di può esorcizzare la paura della morte, perché tanto poi c'è il paradiso. Quindi deduco che la fede è una psicosi, un vivere in una realtà parallela priva di logicità che però porta alla felicità. L'ateo mi preoccupa, che vive nel dubbio, lui è sano, sa che esiste il nulla dopo, non so, forse sarei dovuto nascere psicotico, avrei vissuto l'eternità con il pensiero. Uno che ha fede cieca non muore, non svegliateli.
A noi atei il compito di contemplare il nulla, la ragione, la filosofia. E i figli? Regaliamo loro il dono della vita, poi loro dovranno combattere con l'attesa della morte. Che senso ha tutto ciò? Uno sbocciare per poi fiorire, appassire e seccare per l'eternità? È chiaro che siamo reazioni chimiche a scadenza, non è una macchina perfetta l'uomo, chi lo dice è solo un positivista. L'uomo è difettoso, si ammala. La fede e la malattia mentale sono la via per sconfiggere il pensiero della morte.
#148
Tematiche Spirituali / Re:Illuminazione occidentale
08 Novembre 2019, 12:15:07 PM
Si verità assolute c'è né sono, ho sbagliato.
#149
Attualità / Società compulsiva
06 Novembre 2019, 11:08:58 AM
Viviamo nell'era del benessere ma ci sono comunque molte persone depresse. Anzi i casi di depressione sono in aumento. La ricerca della felicità è un meccanismo istintivo che non ha morale, quindi senza freni, tutto subito.Lo stato di normalità non appaga, si vive una sorta di leggera tensione, si rimane in costante attesa di qualche scossa di felicità, così per tutta la vita. Questo meccanismo ci ha in parte fatto evolvere, in parte ci ha assuefatto. La ricerca della novità è sempre più veloce e frequente. La morale è molto importante, prima era bella forte, più rigida, quindi si teneva a bada l'istinto della ricerca compulsiva. Oggi la morale sta cadendo a pezzi, non si tiene a bada l'animale che c'è in noi, anzi lo si lascia quasi libero. Tutto è permesso, il cambiamento è sempre più veloce. Dove si andrà a finire? Diventeremo dipendenti della ricerca compulsiva della felicità materiale? Apriranno centri per disintossicarsi dal piacere effimero? La chiesa contradirà sé stessa uscendo fuori dai canoni bibblici? E una riflessione che fa pensare....
#150
Tematiche Spirituali / Illuminazione occidentale
06 Novembre 2019, 09:09:22 AM
La nostra mente è suddivisa in due, conscia 5℅, inconscia 95℅. Nella parte inconscia vi sono le pulsioni e gli istinti, meccanismi innati atti a farci sopravvivere, riprodurre e cercare il piacere. In un mondo come il nostro, pieno di distrazioni materiali, vincolati dal poco tempo libero è difficile cercare un equilibrio stabile e soprattutto un illuminazione occidentale.
Che voi ci crediate o no, il risveglio spirituale è uno stato mentale di consapevolezza, capace di analizzare in profondità l'illusione "mente". Scordatevi il vuoto mentale del buddha, scordatevi uno stato di felicità costante, non esistono. La nostra mente è tartassata da pubblicità, mass media, internet, social, politici etc etc, che ci influenzano tramite la psicologia (marketing, biopolitica) a livello inconscio e conscio.
Il caos è iniziato nella prima infanzia con l'installazione delle credenze, la nascita della dualità e la formazione della personalità. Per un risveglio c'è subito da comprendere che le credenze devono essere modificabili, che l'ego va compreso e accettato, non può morire come si dice in oriente.
La nostra personalità deve essere liquida, pronta ad adattarsi e modificarsi in ogni momento. La dinamicità e fondamentale, schemi rigidi, non permettono un risveglio. Ora possiamo dire che la mente stessa è un illusione, è una creazione di una miriade di insegnamenti altrui, il nostro io è solo in parte originale, del resto ci è stato imposto. La dinamicità dello stato mentale ci permette di vivere come camaleonti, pronti a cambiare colore ad ogni evenienza. Cioè, comprendere che non c'è nessuna verità statica, nessuna verità assoluta, tutto varia nel tempo. La dualità stessa è dinamica, le mode, i comportamenti sociali etc etc. Non c'è niente di statico. Comprendere come le emozioni interagiscono con noi, perché noi non siamo l'emozione, ma proviamo stato chimici alterati che influiscono sull'umore. È tutta una questione di chimici. La dopamina è la più cercata, il chimico della felicità, la nostra droga. Noi siamo progettati per cercare felicità. Pur raggiungendo uno stato di risveglio e comprendendo il meccanismo illusorio della mente, non esiste un illuminazione perenne. Non esiste perché parte dell'inconscio è automatico e pulsionale, non ha morale e non può essere modificato, esso contrasta la mente risvegliata. Questo non vuol dire che non proveremo serenità anzi, ne proveremo tanta, non dipenderemo più dalle emozioni in senso passivo, le credenze saranno liquide, i pensieri gli osserveremo senza fermarli. Un illuminazione occidentale è ottenibile per metà, l'inconscio è troppo influenzato dagli istinti e dalla psicologia applicata al marketing, che non fanno altro che distrarci in continuazione. Si può raggiungere un ottimo stato mentale calmo e consapevole, ma non come quello del buddha, che secondo me non esiste. La mente è illusione, fatevi una bella risata, non siete i padroni ma gli spettatori di una macchina biologica perfetta che può essere modificata. Il segreto è che la dualità non esiste, è una scorciatoia usata per poter interagire con il prossimo, tutto è uno.