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Messaggi - Claudia K

#136
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
21 Maggio 2023, 14:18:03 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Maggio 2023, 09:53:30 AMUna volta trovato il mio posto all'interno del puzzle, perché dovrei criticare chi non lo ha ancora trovato? Cosa ne guadagnerei io?
E vedi bene che persino a te viene un "cosa ne guadagnerei io?". 
E quello è il Problema, tra umani medi. 
#137
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 14:13:04 PM
Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2023, 12:56:08 PMI dati a conoscenza dei cinque erano solo quelli che potevano vedere; però non potevano nè parlare nè usare le mani.

E allora...avevano visto quale cappello fosse stato assegnato ad ognuno di loro (anche umanamente comprensibile, visto che quando sei condannato a morte credo non ti sfugga alcun dettaglio di ciò che ti circonda e ti riguarda). 
Ma certo resta che un enigma senza dati non possa essere risolto per logica. 

Magari una distrazione qualunque dell'enigmatico enigmista o dei suoi valletti...
#138
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 12:46:37 PM
Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2023, 12:45:14 PMI cinque non potevano vedere la loro immagine riflessa da nessuna parte!  :)

Ok e ancora grazie. 
Ma quali erano i dati a conoscenza dei cinque ? 
#139
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 12:35:47 PM
Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2023, 11:46:43 AMPossiamo anche dire che chi era al centro poteva vedere anche il colore del cappello dei due ai suoi lati;
Grazie del chiarimento.  :)

Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2023, 11:46:43 AMma non avrebbe cambiato niente.
E questo lo davo per scontato (mi intrigava il perchè avessi detto che poteva vederne uno solo). 

Sul piano logico tutto fonda su quali fossero i dati di cui i cinque sventurati fossero consapevoli. E questo...s'è mica capito fin qui...( o meglio sembrerebbe che non ne sapessero prorio niente: nè numero totale dei cappelli, nè loro varianti di colore...NIENTE...)

Restano solo artifici occasionali e fortuiti a poter motivare la salvezza di cinque su cinque : magari il grande enigmista (faccio per dire) era prossimo o indossava qualcosa su cui i cinque potevano vedere la loro immagine riflessa, per cui ci potevano mettere anche molto meno di cinque minuti a dire quale fosse il colore del cappello che avevano indossato.  


#140
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Maggio 2023, 10:13:36 AMSu Osho: chi o cosa ti dice che la morte sia una perdita per chi se ne va? se invece fosse una liberazione?
Converrai che non è questa la "regola", no?  :)
Scrivendo pensavo alla mia primissima esperienza con l'idea di morte, che risale a quando ero bambina.
Mi era stato regalato un amatissimo gattino, molto carino e vivace, e...da stupidella...mi venne la pessima idea di fargli un bagnetto con tanto di bagno schiuma profumato.
All'uscita dal bagnetto...il poverino era tramortito, e avevo poco da massaggiarlo con asciugamani...sembrava stesse proprio per morire.
Me lo tenevo in braccio, avvolto, e lo portai alla finestra, dove gli piaceva tanto andare per guardare il mondo... Ma non alzava neanche la testolina, e so io i pianti che mi feci pensando con dolore a quanta vita gli avessi fatto perdere...
Poi si riposò e tornò in forma come prima, ma...l'idea che possa morire chiunque non desideri morire...per me è straziante.
Inutile dire che dopo il gattino mi sono trovata a vivere lo stesso sentimento verso persone a me carissime...e sempre in quel modo l'ho letta, non avendo mai conosciuto personalmente persone che avrebbero davvero voluto morire.
Il tutto con massimo rispetto per quei casi estremi (tipo DJ Fabo), in cui probabilmente io stessa invocherei il suicidio assisitito. 

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Maggio 2023, 10:13:36 AMIndifferenza significa essere "sportivi" e non "tifosi", secondo me, ossia capire l'importanza delle situazioni, ma non farsi coinvolgere più del necessario, non divenirne schiavi.
Forse è solo un problema linguistico, ma per me l'indifferenza è l'indifferenza (= impermeabilità, più o meno), e non ha nulla a vedere con l'Equibrio (di cui mi sembra che tu parli, chiamandolo indifferenza) che, invece, è quello che consente di accogliere-ponderare-riflettere, senza tentazioni disperanti in caso di altrui disapprovazione e senza orgasmi in caso di altrui approvazione.
Tutto ha un perchè, nelle relazioni umane: se ci impegniamo a rifletterlo (senza scomporci) possiamo crescere; se "svoltiamo" con "e che mi frega? Io so' IO!" possiamo solo scavarci la fossa con le NOSTRE mani.  ;)

P.S. : riflettere sui perchè delle relazioni umane, oltretutto, è affascinante e divertentissimo.

#141
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
21 Maggio 2023, 09:34:39 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Maggio 2023, 07:53:08 AMIo ci sto provando e... guarda caso...mi sono noto. ;)
Volendo accuratamente evitare personalismi che potrebbero risultare indelicati, penso alla politica  di ogni tempo, laddove la convergenza sarebbe/dovrebbe essere nel "mestiere". 

Di <tribuni della plebe> è fullissima la Storia di tutti i tempi. 
Alcuni erano anche partiti da sinceri. 
Te ne sovviene qualcuno che, annusata l'ebbrezza del potere personale, non abbia fatto inversione ad U, pensando solo ad incrementare questo? 
#142
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Maggio 2023, 07:52:07 AMNon lasciarsi condizionare dagli eventi esterni credo non sia sinonimo di soppressione della comunicazione e del confronto umano.
Io mi sono attenuta all'assunto di Socrate, che era "la ricetta per la serenità consisterebbe nel non fare derivare in nessun modo la propria felicità dagli atteggiamenti altrui, nell'instaurare nella psiche un'indifferenza di tipo stoico. Che cosa ne pensate?"

 E questa auspicata (non da me) indifferenza agli atteggiamenti altrui...cos'è, se non una artificiosa e forzosa interruzione del flusso di comunicazione e confronto? 

Ma poi che senso avrebbe, questa "blindatura", se non quello di indurre a forme deliranti ? 
Gli atteggiamenti altrui hanno sempre un perchè, normalmente correlato ai nostri atteggiamenti. 
Per cui : riflettere sui possibili perchè può solo farci crescere (e anche bene). 
Per contro, e come già detto: i centri di igiene mentale, ma anche i social e persino i forum, pullulano di persone che hanno "scelto" la via APPARENTE dell'impermeabilità agli atteggiamenti altrui, col solo risultato di essere vissuti come deliranti; e il colmo dei colmi è che, anche nella loro irragionevole tracotanza solipsistica, non fanno altro che continuare a <comunicare disperatamente> e solo apparendo puntualmente fuori luogo. Come dire che anche questi cercano atteggiamenti positivi altrui e ne hanno bisogno, ma sono completamente sbandati nella LORO comunicazione. 

------------------
Quanto ad Osho...una volta tanto mi delude: nel mio niente...quando ho perso una persona amatissima (ma anche un gatto o un cane) non ho mai pensato a quel che in lui/lei avevo perso io, ma ho sempre pensato a quel che lui/lei avevano perso della vita.

#143
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
20 Maggio 2023, 22:38:15 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 20 Maggio 2023, 17:45:35 PMBasterebbe considerare ognuno come una parte del tutto, per far convergere i due punti. 
Ti è noto qualcuno che si adoperi in questa sorta di "convergenze parallele" ? 
A me...no. 
Ho attinto con mestizia a questa chicca del lessico veteropolitichese, pensando che chi lo coniò e cercò di attuarlo, fu soppresso per questo (Aldo Moro). 
#144
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
20 Maggio 2023, 22:29:19 PM
Quando (come i prigionieri) non sai NULLA nè del numero dei cappelli disponibili nè dei loro colori...qualunque calcolo sta a zero. 

Poi (nella tua formulazione, Eutidemo) mi resta sempre inspiegabile il perchè A, che era al centro, avrebbe potuto vedere solo uno e non due dei suoi compagni di sventura. 
#145
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 20 Maggio 2023, 17:54:01 PMVedi una persona cara che non vedevi da tempo: sei felice; la tua squadra del cuore vince: sei felice... ecc... ecc... Una volta che la persona cara se ne va per la sua strada e tu per la tua, cessa la felicità; la volta successiva la tua squadra del cuore perde: cessa la felicità... ecc... ecc...
Perciò la felicità arriva dall'esterno.
Sei "felice"? (per me la felicità è davvero  altro, ma questo esula. Forse. Intendo dire che quelle indicate possono essere situazioni rallegranti e liete, ma...di lì alla felicità...ce ne corre!).
Comunque si vogliano definire gli stati lieti e rallegranti di cui sopra, essi risultano comunque lieti e rallegranti in rapporto al TUO sentire (e aggiungerei anche : in rapportro al TUO sentire di QUEL momento).

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 20 Maggio 2023, 17:54:01 PMInvece, la serenità è dentro di noi. Quando non ci si lascia condizionare dagli eventi esterni, ma si è veramente sé stessi, allora si è sereni.
Che la serenità abbia radici in noi non avrei grossi dubbi.
Ho dubbi insormontabili, invece, sul fatto che la serenità (in un percorso che mi suona anche ossimorico) possa derivare dalla soppressione della comunicazione e del confronto in un umano che anche di questi vive e necessita.
La serenità fonda sull'Equilibrio interiore, e questo - per quell'animale sociale che è l'umano - non si costruisce indossandoo paraocchi. Piuttosto si costruisce facendo tesoro dei feedback che (positivi o negativi che siano, nella vita reale come in quella virtuale) ci danno la misura del come siamo percepiti. Tra l'altro : qui stiamo parlando tra adulti, che è lecito presumere abbiano potuto confrontarsi con tanti contesti differenti, e non tra adolescenti che disgraziatamente hanno esperito (per dire) "soltanto" una famiglia incurante o vessatoria, oppure una classe scolastica bullizzante. Casi nei quali srebbe urgentissimo rappresentare all'adolescente che le tristi realtà esperite NON sono "la realtà" e che c'è comunque un mond intero che lo attende.
Ma...quando un adulto dovesse rifugiarsi nell'idea che per star bene dovrebbe non dar più retta a nessuno...io qualcosa di MOLTO preoccupante ce lo vedrei eccome.
E non è un caso che i centri di igiene mentale pullulino di personalità che (anche senza coaching online) hanno abbracciato questa "teoria" per ritrovarsi del tutto out da tutto (da tutto quel che avrebbero agognato e che trovarono più easy rifiutare, piuttosto che riflettere).
#146
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
20 Maggio 2023, 15:15:30 PM
Citazione di: Eutidemo il 19 Maggio 2023, 13:03:30 PM
Quanti indovinarono, salvandosi la vita?
E se davvero ce ne fu qualcuno, come fece a indovinare?
In base ai dati forniti qui, se qualcuno indovinò potè farlo solo per caso (puro azzardo). 
Mancavano loro i dati per qualunque calcolo. 

Mi resta il dubbio (perdonami) che qualcosa non torni neanche nei dati forniti qui... Es. : perchè chi è al centro potrebbe vedere solo UNO degli altri, e non due?  :-[
#147
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 19 Maggio 2023, 15:50:16 PMDiversa è la felicità, che invece dipende da ciò che è esterno a noi.
Questa non l'avrei capita, e quindi provo a chiedere. 

In che senso la felicità dipenderebbe da ciò che è esterno a noi ? 

Per me la felicità è una di quelle condizioni estatiche (un po' come l'innamoramento, ma assai più rara di questo) in cui provi (senza uso di sostanze psicotrope) un così pieno e perfetto senso di compiutezza in armonia col tutto che...pensi felicemente "potrei e vorrei morire adesso, perchè tutto è perfetto."

Non ho vent'anni, sono abbastanza positiva, sono stata e sono anche abbastanza fortunata se considero ciò che la vita mi ha riservato fino ad oggi (e anche del tutto a prescindere da miei "meriti"), eppure...cosa sia la Felicità l'ho provato UNA sola volta nella mia vita, e non aveva alcun nesso con tappe iconografiche tipo "giorno del matrimonio" o "giorno della nascita dei figli" o "giorno di un grande riconoscimento intellettual-professionale"... 

Quella Felicità dipendeva proprio dal MIO sentire in quel momento, per una serie di congiunture assolutamente casuali, che nel volgere della stessa giornata avevano iper-appagato OGNI mia più fantastica e meravigliosa aspettativa "cosmica" DI QUEL MIO MOMENTO STORICO. 
#148
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
19 Maggio 2023, 22:47:09 PM
Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2023, 18:23:08 PMImpegnarsi a superare lo stato di minorità che l'uomo può imputare a sè stesso (obiettivo macro). Curare il proprio giardino (obiettivo micro). Connettere i due obiettivi (obiettivo finale).
Il problema è che i due obiettivi non tendono mediamente a convergere  :(
#149
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
19 Maggio 2023, 22:45:26 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 19 Maggio 2023, 11:53:09 AMVi siete mai chiesti: "cosa posso fare per  migliorare il mondo?" cosa rispondereste, nel caso?
Più o meno tutti, fin dall'asilo, ci siamo sentiti investiti di questa missione nobile, dai più adulti di noi.

Gran peccato che quasi sempre ne sia mancato l'Esempio (ed è andata già molto bene quando non abbiamo avuto esempio del contrario, quanto meno in famiglia). 

Questo non è un pretesto per "scaricarsi la coscienza", certo. 

Ma è pur vero che quando il fattuale contraddice palesemente il professato (professato a sole belle chiacchiere da chi si atteggia a maestro di vita, e poi razzola come meglio gli torna) ...passa proprio la voglia di "cambiare il mondo", la quale voglia affoga nel semplice e lineare quanto mesto senso di impotenza, e svolta nel senso di Pensarbene (che condivido) , ossia: il massimo che posso fare è che il mondo non peggiori me. 
#150
Citazione di: Socrate78 il 19 Maggio 2023, 13:14:13 PMGiacomo Papasidero dice appunto che la fonte dell'infelicità sono proprio le aspettative di ricevere gratificazioni affettive e stima dagli altri, e quindi tali aspettative vanno pian piano diminuite o addirittura eliminate.
Non conosco questo signore, ma trovo che questo suo concetto non sia generalizzabile (ammesso e non concesso che in qualche caso possa rivelarsi parzialmente valido). 

A parte che in via di principio non credo ad alcun "maestro di felicità", e poi non vedo parentela tra serenità e felicità, trovo che stima e gratificazioni affettive siano e restino un feedback importante e molto coadiuvante dell'equlibrio personale, in modo del tutto sano. 

Trovo che la serenità fondi su un solido Equilibrio interiore, che si nutre anche del saper cogliere (con intelligenza e sensibilità) le altrui manifestazioni positive quanto quelle negative, possibilmente capendole e capendone i perchè. Anche perchè...hanno sempre un perchè! (molto formativo, per chi lo coglie; e vale anche per quelle manifestazioni di stima e affetto che...ben guardate...NON sono di stima e/o affetto, ma solo di vario opportunismo). 

Estraniarsi da questo pacato processo di riflessione, a mio parere, conduce soltanto a deliri di onnipotenza e onniscienza solipstici, che finiscono per isolare ancor più drasticamente nell'infelicità della <non comunicazione>, rendendola granitica e irrimediabile. 

E d'altra parte : se quello della <comunicazione> è un bisogno umano, suggerire di "fregarsene e pontificare in proprio e da uno scranno e dall'<alto> di un immaginario piedistallo <faidate>... è la ricetta sicura per essere sempre più isolati in delirante solipsismo e scansati dagli altri come molesti deliranti, giacchè il <metodo> non affronta nè permette di affrontare il problema, bensì illude di poterlo aggirare con quel faidate che della Comunicazione è proprio l'opposto.