Citazione di: green demetr il 09 Dicembre 2024, 23:54:09 PMLa fede? Non è per me importante, chiedo a chi come te ed altri qui nel forum, se riuscite a farmi capire cosa è. Ma è evidente che non ne veniamo a capo, troppo diversi i punti di patenza.Salve @green demetr.
Perciò smetto di fare la domanda. Mi attenglo al dogma, voi avete la grazia, io no.
Essendo un sostenitore convinto (per esperienza personale) dell'inevitabilità della fede (presente in ogni singola persona umana), non cercherò di farti capire (sono un testimone non un maestro), ma ti commenterò qualcosa su di essa.
Certo ciò che io definisco fede inevitabile, non è ancora quella virtù teologale cristiana, ma è ciò che ciascuno può sperimentare, mettendo in pratica (quindi è un'azione pragmatica, non più utopica) il noto aforisma di S. Kierkegaard: "...la fede incomincia appunto là dove la ragione finisce...".
Quindi, siccome ci sono molte circostanze nell'esistenza umana, ove la ragione non può darci certezze, ecco che quella certezza - senza prove, altrimenti c'era la ragione a confermarcela - viene stipulata tra noi e la nostra fede, affinché con essa possiamo prendere delle decisioni che compromettono e determinano interamente il nostro Essere.
Quindi non siamo più essere razionali (solo ragione, certezza, verità), ma credenti (ragione + fede), indipendentemente da ciò che abbiamo deciso, nonostante a tanti dia fastidio essere così classificato (ma anche per quest'ultimissima situazione, basta ricorrere sempre alla stessa fede e accordarci con essa, per soddisfare la risposta che più ci piace).
Ergo, Dio o non Dio, questa fede è in tutti, perciò io la definisco inevitabile.
Per quel che riguarda la fede in Dio, virtù teologale, dono dello Spirito santo e grazia di Gesù, il discorso può apparire diverso, ma è sempre la stessa dinamica, dacché se Dio non esiste, ma di che stiamo parlando?! ...se Dio esiste, è certo che è sempre Lui ad aver posto la "fede inevitabile" in ognuno di noi, e apparirebbe strano che poi facesse delle preferenze e donasse la virtù della Fede a chi sì e a chi no.
Certo Dio, il Papà di Gesù in cui io credo, ha un suo progetto e in questo progetto invita alcune persone ad avere o ricoprire dei ruoli che sembrano più decorosi o delle vere e proprie raccomandazioni, ma la bellezza di questo proggetto è che ognuno può divenire una figura di spicco - che può sfociare nell'Oscar, pur essendo attore/attrice non protagonista - se si mette in pratica (quell'inevitabile fede) secondo i consigli extratterestri divini.
Sintetizzo: come ben insegna Sant'Agostino: "...nisi credideritis non intelligitis..." ("se non credi non capisci"); dove il non capisci sta per: se non credi... la virtù della Fede non può illuminarti la ragione/se non credi... lo Spirito santo non può agire in te/se non credi... non puoi fare una piena esperienza di Dio e non puoi credere a tutto ciò che ci ha detto (soprattutto attraverso Gesù) e rivelato (che la Chiesa ci propone di credere).
Dalla mia esperienza personale posso dirti solo e semplicemente che ho preso quella fede inspiegabilmente inevitabile in me, che era accordata (fino ai 40 anni, se può servire) con scelte e decisioni - pure vincenti e stimate - totalmente differenti dai dettami evangelici, e l'ho (per scelta personale, con libero arbitrio) rivolta verso Dio.
Ecco che grazie al mio: sincero e autentico (very important!) nisi credideritis (quindi ingresso della mia fede ad ausiliare la mia ragione, giacché incapace), ho incominciato a beneficiare della grazia della Fede, che è un livello superiore di comprensione, di discernimento, di riflettere, di intelligetis ...messa in pratica!
Pace & Bene