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Messaggi - maral

#136
Citazione di: Fharenight il 29 Giugno 2017, 00:32:12 AM
Maral, devo convenire con Mayfriend, non conosci la storia o, peggio, fingi di non conoscerla e la manipoli per gettare acqua al mulino della tua fallimnetare ideologia... [
Qui se c'è qualcuno che vorrebbe manipolare sei solo tu, quanto ai sedicenti conoscitori di storia li ritengo risibili, soprattutto se si ostinano a parlare oggi, in Europa Occidentale (ma nel mondo non fa grande differenza) di destra e sinistra. Tanto penosi, quanto ridicoli.
CitazioneIn Spagna e tantomeno in Sicilia non vi fu nessuna riuscita convivenza coi musulmani, dovettero far finta di convivere per non essere trucidati.
Ci fu eccome, in relazione ai tempi e cessò in Spagna con la riconquista dei los reyes catholicos, Ferdinando e Isabella. Fu con loro che cominciarono le cacciate, i massacrati, gli autodafé di ebrei e musulmani in piazza. Nel Regno di Granada non si bruciavano i miscredenti facendo festa in piazza, a differenza di quello che accadde dopo l'arrivo dei re cattolici.
Davvero una grande conoscenza della storia la tua, interpretata alla luce di dotte argomentazioni su quello che farei io o faresti tu! Cos'è un nuovo modo di fare esegesi storica? :D

CitazioneGià, forse qualcosa hai capito ma male, o forse  provi tanto autolesionismo che godi nel veder in crisi la tua cultura e la tua identità (ma per fortuna non siamo ridotti tutti così).
Non godo per nulla nello constatare la crisi profonda in cui è caduta la cultura occidentale, ma godo ancor meno nel sentire i ragionamenti di chi vuole affossarla ancor di più in nome della chiusura più ottusa e dell'odio reciproco, distruttivo verso gli altri, quanto autodistruttivo verso se stessi e tronfio di esserlo.
I deliri dell'estremismo islamico sono del tutto equivalenti a questi deliri, si rinforzano gli uni con gli altri, sono l'uno il terreno di cultura dell'altro. Ma dei nostri deliri (che tu sistematicamente stimoli in ogni post) siamo molto più responsabili che dei loro.
CitazioneMeglio l'estinzione dell'umanità!
Appnto questo è il progetto finale, da una parte e dall'altra degli opposti estremismi, da una parte e dall'altra del fiume,  entrambi nauseabondi, ma uniti nella medesima finalità.



#137
Citazione di: Fharenight il 28 Giugno 2017, 17:52:26 PM
E vedi? C'è sempre la distorsione ideologica nel tuo procedere nel dialogo, facile da controbattere e disarmarti, proprio perché ti basi non sul raziocinio ma sull'abbaglio del tuo odio verso ciò che fu e che temi possa tornare: il nazismo, i campi di concentramento, ecc... ecc.. ecc...
Non hai capito nulla. Nessun odio verso ciò che fu. In ciò che fu c'è quello che siamo, ma va conosciuto per quello che è e questo è l'importanza della storia che è roba seria, non come quella che racconti tu a uso solo della propaganda continua e falsificante che fai su questo forum o il sedicente fine conoscitore di storie, Myfriend.

CitazioneL'accattonaggio, lo spaccio, le rapine, i furti, la delinquenza spicciola, la prostituzione di strada erano sparite dalle nostre città
Balle! Ma quando mai. Ho 60 anni e non ricordo quando sarebbero sparite. cos'è "il racconto del passato come vorremmo che fosse"? 
Le rapine ci sono sempre state e non sono certo tutte a opera di bande dell'est Europa. Va bene raccontare panzane, può essere divertente, ma c'è un limite, altrimenti diventa nauseabonda. E la tua propaganda continua e continuamente falsificante ti espone alla grande al rischio.
Per non parlare del tuo continuo delirio su sinistra e destra! Da farsa!

CitazioneMaral: "La mancanza di rispetto per la nostra cultura e per il nostro territorio, l'ignoranza profonda di massa fino anche al disprezzo per la propria grande cultura, è sempre stato qualcosa che ha contraddistinto gli Italiani da secoli e continua tuttora."
Parla per te, per fortuna non siamo tutti uguali, anche su questo forum lo stiamo dimostrando.
No, parlo purtroppo proprio per la maggioranza di quelli che sono nati e cresciuti in questa bellissima penisola. Parlo per quelli che hanno distrutto la pianura Padana con i loro capannoni ormai in rovina e centri commerciali e parlo di quelli che hanno distrutto la bellezza del Meridione con costruzioni abusive e nefande. Parlo della nostra politica sciagurata, da sempre massimamente irrispettosa del territorio per fare i vantaggi di questo e di quello, parlo della nostra ignoranza e ottusità pelosa e truffaldina, della vocazione italica all'imbroglio, al ricatto, alla corruzione. Noi siamo i primi responsabili del nostro degrado e solo se lo capiremo, senza cercare capri espiatori, potremo sperare di uscirne. Parlo per noi Italiani da generazioni e da generazioni affondanti nel marcio che noi stessi abbiamo costruito credendoci furbi, sperando che un sussulto di sincerità con noi stessi possa finalmente riscattarci al posto del tuo becero e nauseabondo populismo d'accatto.
CitazioneStrane speranze; mi sembrano le speranze dell'Orlando furioso. Ti sfugge che non si sta realizzando l'idea delirante del mescolamento che dovrebbe far nascere una cultura migliore, superiore, dello scambio culturale, tutt'altro, ma il sottomettersi ad una "cultura" arretrata e teocratica col degrado non solo morale e spirituale ma anche materiale delle nostre città.
Che scemate dici? Festeggiare insieme significa sottomettersi a una cultura? Significa tentare di capirsi, tentare di camminare insieme, anziché distruggersi gli uni con gli altri, significa mettere le basi di giustizia e convivenza di una società che non potrà che essere mista, perché lo è già nei fatti, che tu lo voglia o meno.

CitazioneVedi? E' proprio questa la vostra follia, che hai finalmente manifestato apertamente.
Al contrario, quello che ho detto è salubrità mentale, la tua è pura follia distruttiva e autodistruttiva, come la storia del 900 con i suoi fascismi catastrofici ha ampiamente dimostrato e che ci si illudeva superata, ma purtroppo la follia si ripresenta sempre e sempre in forme peggiori e ancora più catastrofiche.
Il peggior fomentatore del terrorismo è proprio quell'etnicismo fascista che fa appello al sangue, alla terra, alla religione e in nome di queste non sa che costruire i peggiori massacratori da tutte le parti. Il nazismo, i campi di sterminio e le peggiori nefandezze sono state compiute proprio in nome dell'odio per il diverso, dei miti osceni della purezza della razza, del sangue e della religione, e oggi la peggiore stupidità torna a imperversare e c'è pure chi, come te, in buona o cattiva fede (ma ormai penso più in cattiva, visto la tua sistematicità) la incrementa continuamente.
#138
Citazione di: myfriend il 28 Giugno 2017, 13:24:38 PM
Tu la storia non la conosci.

Parla per te.
CitazioneIo non ho mai negato che il "cristianesimo" abbia fatto dei massacri. Tu invece hai sostenuto che sono esistiti solo quelli, dimenticando che sono 1400 anni che tra le due sponde del mediterraneo ci sono due civiltà "incompatibili" tra loro.
E poi mi vieni a dire che noi esportiamo la vera e sola civiltà?
E dove avrei detto che sono esistiti solo quelli cristiani? Citazione please.
L'incompatibilità non c'era nella Spagna musulmana, che resta comunque un esempio di riuscita convivenza.
CitazioneUè Maral...guarda che le "primavere arabe" mica le hanno inventate gli occidentali. E non le hanno esportate gli occidentali.
E che c'entra. In compenso siamo subito corsi a farci amici dei peggiori dittatori che "le primavere" le hanno soppresse. Poi sosteniamo la democrazia, ma se le elezioni le vincono democraticamente i "Fratelli musulmani" guai, meglio Al Sisi, un generale feroce dittatore che li fa fuori tutti!
Quando fa comodo sosteniamo pure il terrorismo, per non parlare della dinastia Wahabbita che governa l'Arabia Saudita a cui Trump (e non è certo il primo) offre armi e amicizia. Altro che laicismo e primavere arabe sostenute dall'Occidente, non raccontiamoci balle!

CitazioneO forse tu pensi che la "teocrazia" sia migliore della "democrazia"?
Pensi che la teocrazia dell'iran sia migliore delle democrazie italiana, francese o britannica?
Io penso semplicemente che hanno tutto il diritto di governarsi con la forma di governo che risulta a loro (e non a noi) più appropriata. E che il discorso vale anche in termini inversi. La democrazia non è un prodotto esportabile, va fatta in casa.
CitazioneE se è così, come mai centinaia di migliaia di individui scappano dalle teocrazie islamiche per venire in occidente? A me non risulta che ci siano centinaia di migliaia di europei che sfidano il mare per lasciare le democrazie occidentali per andare a vivere nelle teocrazie islamiche...mi risulta, invece, proprio il contrario. Forse questo piccolo particolare ti è sfuggito.  :D  
Te non hai capito nulla della storia. Ma proprio zero.
Evidentemente tu ancora meno se pensi che loro vengono qui sognando la nostra "democrazia" o che la dobbiamo esportare da loro volenti o nolenti. Hai proprio capito tutto della storia!
#139
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
28 Giugno 2017, 16:34:17 PM
Citazione di: altamarea il 28 Giugno 2017, 15:51:35 PM
Fulgido esempio di "amor di patria" ! Ma il lemma "patria" fa venire l'orticaria a Maral.[/size]
Se il lemma "patria" viene assunto per giustificare una ottusa protervia etnico razzista non solo mi fa venire l'orticaria, ma mi fa letteralmente vomitare, ma soprattutto mi fa vomitare chi lo usa in tal modo, mi è difficile anche compatirlo.

CitazioneJesus "scelse" di morire in croce per redimere l'umanità dai peccati, che ancora persistono, invece Maral per "purificarsi" dalla presunta colpa dell'Occidente non s'immola,  ma in modo masochistico gode per l'invasione africana (diecimila in questi ultimi due giorni): è un suo modo personale  per redimere i peccati commessi dai nostri antenati.
Lascia stare "Jesus" che ti conviene. Per il resto, visto che tutti venimmo dall'Africa a ondate l' "invasione africana" ha data antica e quella attuale è solo un ritrovarsi con lontani parenti. Ovviamente la questione non si poneva quando eravamo noi a importarli a forza nelle navi negriere per costruirci sopra la ricchezza del nostro mondo. Adesso che restino a casa loro a crepare per consentirci di godere al meglio della nostra meravigliosa civiltà dei consumi, senza disturbare troppo però.
CitazioneQuindi per legge del contrappasso è giusto che gli islamici facciano attentati in Occidente. Però Maral cerca di essere coerente fino in fondo. Abbandona il tuo posto di lavoro in Occidente, lascia la tua sicurezza economica, non stare dalla loro parte soltanto a parole. Soprattutto evita lo strabismo. In Eritrea nel passato i vari governi italiani spesero centinaia di milioni di lire per urbanizzare le città, dare benessere alle popolazioni locali. Quella disgraziata colonizzazione temporanea ancora la stiamo pagando. Eritrei e somali stanno continuando ad arrivare in Italia e pretendono vitto, alloggio, lavoro e,...benessere, per risarcimento delle nostre colpe.[/size]
Complimenti, splendido esempio di disonestà intellettuale la tua. Non giustifico nessun attentato, né in Occidente, né a casa loro. Mi fa ribrezzo l'estremismo islamico per la stessa ragione per cui mi fa ribrezzo l'etnocentrismo di casa nostra. E l'argomentazione dell' "abbandona la tua sicurezza economica" è quella classica che si incontra quando si ha a che fare con l'ottusità e la malafede, fa così una bella impressione al basso ventre!
Per il resto mi sa che se non ci fossimo proprio mai andati in Eritrea le cose per loro sarebbero andate decisamente meglio, purtroppo ci siamo andati da colonizzatori cantando "faccetta nera", almeno loro non vengono qui con il moschetto a tracolla e  cantando "faccetta bianca" e con il sogno di farsi "l'impero". Quanto ai successivi prestiti e aiuti a governi e fazioni sempre da noi corrotti sappiamo l'esito che hanno avuto e a chi sono davvero serviti (sia là che qua).

E da noi ne arrivano comunque pochissimi di richiedenti asilo, rispetto alla popolazione residente, non siamo la Germania, e molti non puntano proprio a venire qui, vorrebbero passare oltre. l'emergenza immigrazione è una balla che diventa problema solo in relazione alla nostra totale incapacità politica sia europea che italiana di gestirla (salvo rare eccezioni), ma fa comodo. L'ottusità razzista ed etnocentrica fa sempre comodo, al politicante di pochi scrupoli quanto al terrorista islamico.
#140
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
28 Giugno 2017, 12:57:39 PM
CitazioneLa cittadinanza per noi, che discendiamo dalla tradizione greca e romana, ha un valore fondamentale ed è integralmente fondata sul dato etnico.
La solita caterva di balle da ignoranti in cattiva fede: In Sicilia ci sono passati tutti, dai fenici, agli Arabi, ai normanni e furono proprio gli Arabi a consentire il rifiorire dell'isola dopo il tramonto dell'impero romano, mentre il resto dell'Europa affondava nella barbarie. En passant, ricordo che il cristianesimo ha avuto origine proprio da quelle parti ed è prodotto di importazione medio orientale.
L' "etnia italica" è già il risultato di un meticciato millenario (genomico e culturale), in parte riuscito e in parte no.
#141
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
28 Giugno 2017, 12:50:46 PM
Citazione di: myfriend il 28 Giugno 2017, 10:41:12 AM
Forse dimentichi il fatto che la civiltà occidentale odierna si fonda proprio sull'antifascismo e sull'antinazismo.
Forse dimentichi che la civiltà occidentale odierna è nata dopo aver combattuto e sconfitto il nazifascismo.
Forse non conosci la storia.  ;)
Forse proprio perché la conosco so che se non la si pianta di fomentare odio etnico in nome delle proprie  "leggendarie" radici, gli stessi fantasmi del nazifascismo che si credevano sconfitti possono tornare e di fatto tornano sempre più numerose e nauseabondi, nella figura di padri padrone pagliacci che tanto solleticano il ventre di folle sempre più alienate, rese ottuse e miserabili. La demenza nazifascista fu sconfitta, ma non è mai stato sepolta, e aleggia sempre intorno, in tutta Europa, questo lo sappiamo bene.
#142
Citazione di: Fharenight il 28 Giugno 2017, 10:43:30 AM

Personalmente non riesco a capire come gli occidentali di sinistra (non tutti, per fortuna) non abbiano conati di vomito di fronte a tanto scempio della propria cultura; è come chiedere ad una prostituta di strada com'è che non si vergogna del proprio mestiere.
L'accattonaggio e lo spaccio non fanno differenza di etnia o religione: sotto ci stanno i poveracci e i miserabili che offrono la manodopera, sopra ci sta chi li gestisce e fa soldi e affari, spesso del posto e indipendentemente dal credo religioso o politico. La mancanza di rispetto per la nostra cultura e per il nostro territorio, l'ignoranza profonda di massa fino anche al disprezzo per la propria grande cultura, è sempre stato qualcosa che ha contraddistinto gli Italiani da secoli e continua tuttora. Gli immigrati per integrarsi imparano e prendono esempio ... dagli Italiani.
Bella l'immagine di Parma come una nuova Mecca per islamici e non, che si possa imparare finalmente come poter vivere bene insieme, l'uno dall'altro per ritrovare se stessi. C'è da sperarci. E' l'unica cosa che potrà evitare la catastrofe e il massacro, a dispetto di chi, da una parte e dall'altra, solo in questo spera e solo questo persegue, come già è accaduto in passato. Che tutti i fomentatori di odio etnico (per interesse o ottusità cieca e di qualsiasi credo o tradizione siano) affoghino e crepino nel loro odio, prima di arrecare ancora danno. Questa è un'altra speranza  :) .
#143
Citazione di: myfriend il 28 Giugno 2017, 10:34:12 AM
Non è che l'islam sia stato da meno in quanto a "sgozzare, massacrare e schiavizzare".
Forse dimentichi l'epopea dell'impero ottomano. Forse dimentichi che, nei secoli, hanno invaso la spagna, la francia, la sicilia. Forse dimentichi il bagno di sangue della conquista di Costantinopoli (oggi istanbul). Forse dimentichi l'invasione e l'occupazione della grecia, dei balcani. Forse dimentichi l'assedio di vienna.
Forse non conosci la storia.  ;)
Forse invece la conosco bene e so che i Cristiani non si sono fatti mancare niente in fatto di massacri (e nemmeno oggi, che il cristianesimo è assai annacquato, ma altri miti di  profitto ne hanno preso con più efficacia il posto), con gli altri e pure tra di loro. Forse è per questo che dopotutto c'è una radice comune. Di loro si potrà anche dire che la causa è la sharia (anche se gli "ottomani", i "terribili" turchi, non si sono mai distinti per un particolare fervore religioso", quanto alla Spagna e alla Sicilia musulmane si dice ancora oggi che siano stati esempi di buon governo e non è facile dubitarne, visto il livello dei regni latino-germanici dei tempi), ma per noi? Dove sta la causa per cui ci crediamo ovunque gli esportatori della vera e sola civiltà per la quale tutto è lecito? Quale legge divina o non ci ispira?
#144
Direi che il nulla è l'essenza di tutte le cose che non sono, ma le cose che sono cose che non sono è contraddizione, dunque il nulla in essenza non è che la contraddizione e la contraddizione in essenza non è che il nulla. (Severino docet)
#145
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
28 Giugno 2017, 00:07:25 AM
Citazione di: myfriend il 26 Giugno 2017, 12:43:06 PM
Ieri, nel voto amministrativo, gli italiani hanno dato un "segnale politico forte e chiaro".
Natualmente la massoneria - che è colei che sostiene con forza il "meticciato" - non mollerà l'osso. E cercherà con ogni mezzo di schiacciare il volere  democratico del popolo italiano. Cercando, come ha sempre fatto, di comprare e ricattare i politici.

Questa è una guerra. Per chi non lo avesse ancora capito.
Se è una guerra sono più che orgoglioso di essere dalla parte del "meticciato", dato gli esiti disastrosi e nauseabondi delle "razze pure" da allevamento che come è noto producono soprattutto individui tarati e dementi. Per quanto riguarda il voto amministrativo prima andrebbe dimostrato il nesso, ma anche se ci fosse non me ne fregherebbe una cippa. Hitler fu eletto a maggioranza democratica dai Tedeschi, non sarebbe stata una ragione sufficiente per dichiararsi hitleriano.
#146
Citazione di: Fharenight il 30 Maggio 2017, 13:30:33 PM
Che, poverini, scappano, scappano tutti, scappano da guerre e carestie e in cerca di una vita migliore.
Mi stupisco che non si vergognino a scappare da guerre e carestie in cerca di una vita migliore! Non c'è più religione!

CitazioneVorrei sapere se scoppiasse una guerra da noi, noi dove scapperemmo in massa?
Io in Svizzera, gli Svizzeri mi stanno antipatici e ci costruirei un muro facendoglielo pagare a loro come voleva fare Trump, ma mi piace il cioccolato, dunque a casa loro dopotutto ci andrei volentieri.Poi ci sono già andati tanti Italiani da quelle parti, sarebbe come una rimpatriata.

CitazioneOh, ma... a pensarci bene, ma facciamola scoppiare una guerra da noi! Ci converrebbe!
Ah certo, loro godono da matti quando scoppia una guerra, fanno festa. Per non parlare delle epidemie, della fame, delle persecuzioni politiche. Una vera manna dal cielo! Pensa che adesso che le Maldive (paese islamico di quelli duri) stanno andando sott'acqua non stanno più nella pelle, non vedono l'ora di prendere al volo l'occasione per venire a fare i nababbi nei nostri centri di smistamento dove se la passeranno alla grande!

CitazioneScherzi a parte, vi sembra uno scenario da romanzo orwelliano di fantapolitica, vero?
Se la vogliamo buttare in caciara demenziale... forse


#147
CitazioneIl problema dell'islam è la Sharia
Oh finalmente abbiamo capito qual è il problema dell'Islam! Confondono il comandamento religioso con la legge, noi per fortuna invece abbiamo avuto l'Illuminismo che, tagliando un po' di teste, alla fine fece chiarezza!
A questo punto però dovremmo cominciare a capire qual è il problema dell'Occidente, illuminismo compreso, dato che per secoli abbiamo invaso il mondo sgozzando, massacrando e schiavizzando gli altri in nome della civiltà e della nostra cultura razionale e superiore da esportare ovunque insieme alle nostre merci, sfruttando quanto più possibile e continuiamo pure a farlo per il nostro benessere di solerti consumatori, come di dovere.
Chissà dove continuiamo a fare confusione noi?
Chissà se gli islamici, in un banchetto insieme dopo il ramadam, possano mai aiutarci a capirlo.
#148
Diciamo che l'identità legata alla terra che si abita è stato un modo di sentire della società di cultura agricola stanziale quando, se si migrava, lo si faceva per occupare nuove terre da colonizzare. Ma con il venire a prevalere del mercantilismo prima e della società industriale poi il riferimento alla terra come luogo natio è sempre più venuto a cadere, per non parlare della società post industriale moderna, tutta basata sulla comunicazione e in cui pensare di rimanere ancorati alle proprie tradizioni locali appare assurdo anche volendolo.
Che lo vogliamo o meno quello che accade all'altro capo del mondo nel bene o nel male avrà sempre più influenza su di noi, che lo vogliamo o meno stiamo già cambiando, siamo sempre più a diretto contatto gli uni con gli altri e ci influenziamo reciprocamente e i muri non servono a nulla, perché non ci sono mura per l'aria e soprattutto l'etere. Occorre invece trovare un modo diverso di riconoscere la propria identità vivendo nel mondo attuale. perché comunque siamo già "globalizzati" e le crisi che viviamo (economiche, ambientali, il terrorismo, le rivolte, la miseria, le guerre ecc.) avranno inevitabilmente sempre più una dimensione globale.
#149
A proposito di Severino, Massimo Donà, filosofo, musicista e pittore, nonché suo ex allievo a Venezia e oggi critico nei suoi confronti dice che con lui, che considera tra i maggiori filosofi di tutti i tempi, ha imparato cosa davvero significa pensare. Si può essere certamente critici verso il pensiero di un filosofo, eppure sentire la profondità e la grandezza del suo sistema di pensiero per quanto ci possa apparire inconciliabile con le evidenze che crediamo di avere, evidenze che sono solo i preconcetti su cui si è cresciuti e sulla cui arbitrarietà non si può assolutamente ripensare, per cui passa per banalità, perdita di tempo per gente fuori di testa e fuori dal mondo, filosofi appunto.
Sono d'accordo con Donà e, anche se oggi Severino non riesce più a convincermi fino in fondo (e non mi convince proprio sulla sua assunzione assoluta e assolutamente "democratica" di ogni ente semplicemente in quanto essente), resto convinto della portentosa grandezza del suo pensiero che è davvero illuminante su cosa significhi filosofare, sul senso dirompente che solo il pensiero autenticamente filosofico può avere e sulla assoluta necessità di questa dirompenza.
Severino (che si può certo anche detestare) fa comunque scuola per chiunque voglia imparare cosa significa pensare davvero senza banalizzare, cosa significa un pensare radicale.

Chiede qui ad esempio Ingordigia:
CitazioneSi possono benissimo intuire le fallacie della teleologia moderna ,  ma con un foglio di carta e una penna siamo andati sulla luna , come è possibile negare così ostinatamente la causa-effetto ?
Al che risponderei con un'altra domanda: cosa significa andare sulla Luna con carta e penna? Cosa significa "Luna"? Di cosa è segno "Luna"? Già, perché prima bisogna credere in un certo significato di "Luna" per andarci secondo causa-effetto. Bisogna ad esempio pensare che la Luna sia solo una palla di polvere compressa che ruota in modo calcolabile e prevedibile a una certa distanza perfettamente misurabile dalla Terra. Poi quando si è dato la Luna con questo significato magari ci si riesce pure ad andarci a mezzzo di calcoli con carta e penna e certo non solo, e allora si crede di aver dimostrato che la Luna non era proprio che quella palla di povere su cui si è andati e ogni altro modo di significare puro vaniloquio. Ci si dimentica che quello che si crede di verificare era in realtà proprio il presupposto di significato che solo ha reso possibile l'atto di andarci. Perché l'atto (o il fatto che dir si voglia) in realtà, di per sé non verifica nulla, senza un sistema significante che permetta di intenderlo, senza un particolare tipo di linguaggio, l'atto soprattutto non verifica il significato in cui si attua, poiché ne è il prodotto e non il contrario, anche se, una volta prodotto, incide mutando quel sistema di significanti (quel linguaggio) da cui fu prodotto. Causa effetto sì, ma una causa che sempre si ribalta nel suo effetto e viceversa. Per questo andiamo sulla Luna, senza peraltro esserci mai andati davvero.

La totalità e il nulla, bellissimo argomento, per quanto mi riguarda sono la stessa cosa, sia pure in termini opposti (e non so se Severino sarebbe d'accordo): la totalità è tutto quello che c'è, il nulla tutto quello che non c'è, la prima è tautologia, la seconda è contraddizione, per questo, come è stato detto in un altro thread, entrambe non hanno senso, ma proprio perché non hanno senso istituiscono ogni senso, in direzioni opposte e coincidenti, sono simboli e per questo simbolicamente immaginabili, con troppo o nessun significato per venire detti.

Il Tutto, ha detto Lorenzo, non può manifestarsi, perché per farlo avrebbe bisogno di un luogo, di un dove, che dovrebbe situarsi fuori di lui. E' verissimo, anche se Lorenzo crede di averlo detto solo lui, non Heidegger o Severino. E Lorenzo ha detto una cosa sacrosanta, si può essere anche un qualsiasi Lorenzo e dire qualche volta cose sacrosante che si lasciano dire da noi, non occorre essere Heidegger o Severino, anche se poi costoro spesso riescono a esplorarle meglio. Infatti poi Lorenzo chiude subito con un "E chi se ne frega?"
Diamine Lorenzo, abbiamo vissuto per millenni e continuiamo a vivere (anche se oggi per lo più di nascosto, perché sappiamo non essere più "politicamente onesto") con la pretesa di dire il Tutto, di manifestarlo per come è, dopo di che non ci sarebbe più stato altro da dire: la beatitudine della verità suprema, il Paradiso eterno di giustizia e conoscenza, prima Hegel a incarnare il tutto dello Spirito, poi il Comunismo libera tutti che risolve la lotta di classe, ma anche la teoria fisica del Tutto che finalmente spiega proprio tutto a partire dall'inizio fino alla fine in ogni dettaglio, con il bosone di Higgs e compagnia bella. Togliamoci dalla mente la Totalità, d'accordo, ma stiamo sicuri che la Totalità ritorna sempre nella nostra testa e insieme con lei il Niente, perché sono la stessa cosa, inseparabili come gemelli siamesi. E destreggiandoci tra Tutto e Niente si muove il senso delle nostre esistenze, che è continuamente Tutto e Niente, sperando che in mezzo resti almeno un po' di spazio senza pretese di tutto e niente, giusto per vivere e respirare.

Green ha richiamato la necessità di resistere al potere della tecnica. E come potremo mai farlo? La tecnica è la nostra essenza, la tecnica si incarna in ciò che siamo. Sarebbe come dire di resistere al potere del nostro cuore che batte, del nostro respiro, di quello che ci viene da pensare, resistere a quello che siamo in quanto essere umani, resistere alla nostra stessa umanità, che non è altra cosa dalla tecnica. Si tratta invece di saperci muovere per quello che siamo, si tratta di riuscire a danzare... con tecnica, arte che abbiamo perso, trascinati dall'hibris tecnico di noi stessi, si tratta in fondo di trovare e continuamente ritrovare la giusta tecnica per la tecnica, di saper modulare tecnicamente il mondo della tecnica per quanto si può ancora fare, non c'è altro da fare, oltre a sperare di riuscirci. E questa speranza è proprio quello che dovrebbe essere l'essenza della politica, la politica deve saperci restituire la fiducia, cosicché si possa insieme sperare e credere, senza pretese di Totalità né di matematiche certezze, fiducia nell'incerto in cui solo esistiamo.
#150
Tematiche Filosofiche / Re:La domanda ontologica
27 Giugno 2017, 10:46:33 AM
Citazione di: paul11 il 27 Giugno 2017, 08:55:47 AM
oppure semplicemente che non c'è un unico e solo sistema per conoscere un dominio; per limiti nostri come umani e limiti quindi di conoscenza.
penso che dobbiamo utilizzare più strumenti: logici, linguistici e correlarli fra loro. perchè l'episteme non ci dice quanto ci siamo avvicinati, non risponde.
Certo, ma non la sento come in un'alternativa, ma piuttosto come una ragionevole necessità per ampliare la "probabilità" di un'effettiva conoscenza (la probabilità che accada il "momento di grazia"). E' per questo che, come dice Sini, i saperi devono poter danzare insieme (anche nel contrappunto) senza escludersi per boria di potenza e quindi devono imparare a danzare insieme i popoli, le culture nella diversità delle prassi e dei linguaggi che le fondano.