In realtà il tema proposto è interessantissimo, ma vi state sbagliando tutti dal mio punto di vista nell'individuare la vera CAUSA della non accettazione da parte dell'uomo della morte. La vera e profonda causa del fatto che l'uomo rifiuta la morte e non la accetta non è di tipo culturale ma è di tipo metafisico, poiché l'uomo era stata creato originariamente da Dio per non morire, per essere di fatto preservato da ogni tipo di morte, sia fisica sia spirituale. Il primo Adamo, vero figlio di Dio, era destinato a non sperimentare (a differenza del regno animale) il decadimento fisico che porta alla morte, per lui Dio aveva previsto che dopo un periodo molto lungo di tempo trascorso sulla Terra (più lungo della vita anche dell'uomo più longevo di oggi) si addormentasse per poi essere "traslato" in Cielo con il corpo, proprio come accadde per i credenti a Cristo dopo la resurrezione. La morte con il suo carico di sofferenza, di decadimento, è il risultato tragico del peccato originale, ecco perché l'uomo non l'accetta, perché nel fondo dell'animo di ognuno di noi vi è la nostalgia inconscia di quello stato di grazia in cui siamo stati creati originariamente, c'è la percezione istintiva che questa morte, come la viviamo ora, non era prevista nel piano originario di Dio, come non era prevista la malattia fisica (specie genetica), la sofferenza, le doglie del parto, la malattia mentale, il decadimento fisico che conduce al decesso.