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Messaggi - sgiombo

#136
Citazione di: 0xdeadbeef il 22 Maggio 2019, 13:41:45 PM
Citazione di: sgiombo il 21 Maggio 2019, 21:24:20 PME infatti le diversa natura di ognuno determina il diverso agire di ognuno,
Ciao Sgiombo
Ma per gli animali la "scelta" non è individuale ("la diversa natura di ognuno").
Sia il mio che il tuo gatto, se possono mangiare (se non c'è il cagnaccio), mangiano.
Citazione
Altro che se é individuale!

Ho avuto quattro gatti e ho parlato con possessori di parecchi altri piccoli felini e posso assicurarti (ma credo che la cosa valga anche per molte altre specie, domestiche e selvatiche) che possono avere "caratteri" o "indoli" e conseguentemente comportamenti molto variegati e reciprocamente diversi.

Questo mio ultimo, affettuosissimo, dolcissimo, é una cacasotto che ha una paura "santissima" (termine dialettale della mia nonna paterna semianalfabeta) di tutto  e di tutti, e proprio per questo ha raggiunto la veneranda età di 19 anni vivendo nella mia casa in una via estremamente trafficata; nella quale ha trovato la morte a un anno di età la mia penultima, intelligentissima, coraggiossissima, intraprendentissima, curiosissima (la vedevano anche a un chilometro da casa, e spesso i gatti del vicinato tornavano alle loro abitazioni malconci per averla importunata; era stata sterilizzata).





Ora, che ogni agire individuale umano sia deterministicamente necessitato mi pare
francamente un concetto talmente impregnato di metafisica (il "destino") che
al confronto il libero arbitrio fa la figura di un caposaldo del materialismo...
saluti
Citazione
Ma quale metafisica?!

Si tratta di ragionamenti e inferenze logiche sui dati si esperienza e sulle conditiones sine qua non della conoscenza scientifica (del mondo fenomenico fisico - materiale) e sull' etica.
#137
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Maggio 2019, 12:44:06 PM
Citazione di: Ipazia il 22 Maggio 2019, 11:42:17 AM
IPAZIA
Basta leggere il primo paragrafo per capire di cosa si tratta, e il prosieguo, anche di pochi paragrafi, per imparare a non cascarci dentro. Se si arriva alla fine della paginetta è anche possibile vaccinarsi del tutto contro le robinsonate.
.
CARLO
No, Ipazia, non è così che si dialoga. Io sto parlando con te, non con il mio omonimo Karl. Egli parla di materialismo dialettico, ma il materialismo è già in sé un assolutismo, cioè, una negazione della dialettica, poiché sopprime l'ALTRO polo del mondo: lo spirito.

P.S.
Perché "robinsonate"? Quale Robinson?


Si tratta di Robinson Crusoe.
Il termine "robinsonata" é di Marx e serve a stigmatizzare la sociologia borghese che pretende di fondarsi sull' analisi dell' individuo umano astrattamente considerato (a perscindere dai reali e determinanti rapporti sociali classisti, un po' come l' eroe romanzesco di Defoe che dopo il naufragio organizza la sua sopravvivenza da solo, non essendo inserito, al contrario degli uomini reali, in un preciso contesto sociale condizionante).

Non per fare l' antipaticissimo maestrino con la matita rossa e blu, ma mi pare che non abbia tutta quella conoscenza di Marx che pretendi, se lo ignori...
#138
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 18:44:44 PM
Citazione di: sgiombo il 21 Maggio 2019, 16:19:28 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 10:55:06 AM
Certo, ma se io sto studiando CON IL FINE di dimostrare la validità della complementarità nel campo della Fisica, qualcuno deve spiegarmi le ragioni per le quali il mio NON sarebbe un fine, ma una necessità del mio snc. Tu me le puoi spiegare?

CitazioneSGIOMBO
Sono due cose (enti ed eventi) in necessaria reciproca corrispondenza ma diverse.
CARLO
Questa è una non-risposta. Ergo ...le cause della mia attività di ricerca non sono (o non sono soltanto) nel presente e nel passato, ma soprattutto nel futuro. Studio in vista di uno scopo, con l'intenzione di raggiungere un traguardo. Solo gli ebeti agiscono senza intenzione.


Certamente le mie (tutte) sono non-le-risposte da te pretese per essere confortato nei tuoi pregiudizi.

In corrispondenza biunivoca con determinati eventi neurofisiologici che compiendo gli opportuni rilievi si potrebbero osservare nel tuo cervello (nell' ambito delle coscienze** di osservatori del tuo cervello dalla tua coscienza* diverse) si svolge nell' ambito della componente (fenomenica) mentale della tua esperienza cosciente* la tua attività di ricerca non (o non  soltanto) riferita al presente e al passato, ma soprattutto al futuro. Studi in vista di uno scopo, con l'intenzione di raggiungere un traguardo. 
#139
Citazione di: Ipazia il 21 Maggio 2019, 16:58:02 PM
Citazione di: sgiombo il 21 Maggio 2019, 16:15:49 PM
Citazione di: Ipazia il 21 Maggio 2019, 09:46:15 AM

Il mentale è inequivocabilmente un prodotto della natura-natura. Dio è un prodotto della natura umana. Questo è quanto riscontrabile obiettivamente.
Non é vero (la prima, non la seconda che hai detto: la seconda é verissima)!

La natura produce solo corpi (animali) includenti sistemi nervosi che agiscono (deterministicamente) nell' ambiente: tutta "roba" (absit iniuria verbis!) materiale!

Pensieri, sentimenti, ragionamenti, ricordi, immaginazioni, ecc. che inevitabilmente coesistono - codivengono in reciproca corrispondenza con determinati eventi neurofisiologici non vi si identificano affatto ma invece sono ben altre cose che tali determinati inevitabilmente coaccadenti eventi neurofisiologici.

E la chiusura causale dove la mettiamo ?!
Citazione
Scusa Ipazia, ma più conforme alla chiusura causale del mondo fisico che:

La natura produce solo corpi (animali) includenti sistemi nervosi che agiscono (deterministicamente) nell' ambiente: tutta "roba" (absit iniuria verbis!) materiale!

Pensieri, sentimenti, ragionamenti, ricordi, immaginazioni, ecc. che inevitabilmente coesistono - codivengono in reciproca corrispondenza con determinati eventi neurofisiologici non vi si identificano affatto ma invece sono ben altre cose che tali determinati inevitabilmente coaccadenti eventi neurofisiologici

non credo proprio possa darsi!
 








Almeno io tra soma e psiche pongo una relativa autonomia funzionale, ma tu volendo isolare la psiche in un limbo ingiustificabile finisci col negare le tue stesse convinzioni. Per me mentale-anima-psiche sono la stessa cosa e la loro evoluzione non può essere che naturale-naturale. Certamente la cultura opera su questa "entità" evolutiva modellando tutto lo "spirituale" umano, ma perchè esista e da cosa origini non può essere che dall'evoluzione naturale. Stavolta vale davvero il tertium non datur e non credo che il secondum ti sia di particolare gradimento.
Citazione
Se la psiche é la mente cosciente (come é anche per me: mentale-anima-psiche), allora é per l' appunto la chiusura causale del modo fisico a "giustificare" (o meglio: pretendere come un' ineludibile conditio sine qua non nel caso -si creda che- del mondo fisico stesso sia possibile la conoscenza scientifica). Che non consente alcuna sia pur limitata "autonomia" nel senso di "deroga dal divenire ordinato secondo modalità o regole universali e costanti (id est: determinismo, per lo meno debole) a tutto ciò che nel suo ambito si evolve naturalmente-naturalmente: i sistemi nervosi e non il mentale-anima-psiche con essi correlato - coaccadente.

Perchè esista e da cosa origini il cervello (e non: le coesistenti esperienze coscienti) non può essere che dall'evoluzione naturale.

Non ho capito la battuta finale: cosa sarebbe il secundum che non gradirei (ovviissimamente non potendo essere l' evoluzione biologica darwiniana)?
#140
Citazione di: viator il 21 Maggio 2019, 21:20:24 PM
Salve Sgiombo. "La legge fondamentale del mondo animale (e dei sub-umani) è: "Moglie e buoi dei paesi tuoi". Solo l'uomo convive con cani, gatti, cavalli, canarini, criceti, pesci esotici, ecc..".

Non mi pare proprio. Simbiosi e parassitismo sono assai diffusi nel mondo animale. Figuriamoci quello vegetale. L'uomo, pur proseguendo la sua attività parassitaria plurimillenaria (e quella simbiontica quasi solo marginale), in tempi più recenti ha affiancato ad esse pure l'attività paraculesca, consistente nel far credere di amare aninali da compagnia schiavizzati, incarcerati, geneticamente devastati che vengono "accolti" nelle case unicamente per soddisfare capricci infantili, sindomi da solitudine oppure vanità nell'esibire "proprietà viventi più meno esotiche



Anche stavolta hai confuso la mia critica (o meglio: recisa negazione) a CarloPierini con le affermazioni di quest' ultimo.

Poco male.
Anche perché invece stavolta, seppure solo in parte (io sono meno misantropo), concordiamo (qui ci starebbe bene una faccina allegra, ma preferisco continuare il mio donchisciottesco personale boicottaggio delle faccine stesse).
#141
Citazione di: 0xdeadbeef il 21 Maggio 2019, 19:17:44 PM
Ciao Sgiombo
In ambedue le risposte pronunci la parola "natura" (è la mia natura che determinerebbe
causalmente i miei comportamenti), ma ciò che io sostengo è esattamente che la mia "natura",
in quanto essere umano, è diversa da quella del mio e del tuo gatto.
Citazione
E infatti le diversa natura di ognuno determina il diverso agire di ognuno,




Mi sembra infatti che se volessimo parlare di una specifica "natura umana", dovremmo per
forza porre l'accento su di una (almeno presunta) libertà di scegliere ANCHE comportamenti
che vanno nella direzione contraria ai tipici comportamenti istintivi animali.
Citazione
Sia gli uomini che gli animali (almeno molti vertebrati e non solo) hanno istinti comportamentali (desideri, aspirazioni) in larga misura reciprocamente incompatibili: cercare di divorare il succulento contenuto della ciotola e cercare di evitare di finire mangiato dal cagnaccio.

La differenza (quantitativa) é che l' uomo dispone di un ventaglio di scelte -deterministiche- incomparabilmente maggiore e più variegato che qualsiasi altra specie animale (può fare -deterministicamente- molte più cose e molto più creative; e dunque può anche commettere molti più e molto più gravi errori).







Dunque (volendo usare una terminologia filosofica ultraclassica...) il libero arbitrio come
"essere"; come "essenza" dell'uomo (come ciò che distingue l'uomo dall'animale)?
Mi sembrerebbe una tesi certamente ardita, ma non del tutto insensata...
saluti
Citazione
Incompatibile con la chiusura causale del mondo fisico, ergo: con la sua conoscinilità scientifica.

Piuttosto una straordinaria, "creativa" varietà di comportamenti -deterministici- come "essenza" dell'uomo (come ciò che distingue l'uomo dagli altri animali).
#142
Citazione di: InVerno il 21 Maggio 2019, 17:38:35 PM


@Sgiombo, nessuna delle due, non ti dirò il nome perchè sono gli unici assolutamente estranei a questa questione !Infatti quando gli proposi di sfruttare internet anzichè la carta stampata, mi risposero che se Lenin aveva vinto la rivoluzione con il telegrafo, loro non avevano bisogno di internet ! :D Quindi perlomeno sono estranei a questa diatriba (sempre che non stiano sabotando i telegrafi di tutto il mondo!)


Devo ammettere che la mia conoscenza dei marxismi più o meno bene intesi (ovviamente nella fattispecie molto male) é più limitata di quel che credevo: non riesco proprio a individuare di quale setta si possa trattare.
#143
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 17:59:15 PM

La legge fondamentale del mondo animale (e dei sub-umani) è: "Moglie e buoi dei paesi tuoi". Solo l'uomo convive con cani, gatti, cavalli, canarini, criceti, pesci esotici, ecc..

E soltanto chi si impone per dogma di vedere nel DNA l'unica causa del comportamento si inventa una inesistente "empatia genetica" tra specie diverse. Gli animali possono convivere con altre specie a condizione di guadagnarci qualcosa di concreto: cibo, riparo o altri vantaggi vitali. "Empatia" è un termine che si riferisce all'uomo, non alla donn ...ehm... volevo dire: non agli animali!    :)
Citazione
Puramente e semplicemente falso (falsificato dall' osservazione empirica dei fatti).
#144
Citazione di: InVerno il 21 Maggio 2019, 17:51:41 PM

In relazione invece all'assurdo quantitativo di altre specie animali consumate, al di la di varie considerazioni anche dietetiche che si possono fare, dirò una cosa molto semplice. Se una persona che volesse mangiare una fetta di maiale, avesse dovuto uccidere un maiale prima di farlo, almeno una volta nella vita, 9/10 della popolazione occidentale sarebbe già vegetariana, e quei pochi carnivori rimasti avrebbero maggior rispetto  per quello che mettono nel piatto e mangerebbero anche le frattaglie. Come si faceva una volta. I supermercati hanno funzionato come i fucili, hanno aumentato la distanza tra chi uccide e la vittima, rendendo l'empatia improbabile. Tutti sanno che la fetta di carne viene da un essere vivente, ma il fatto che riescano comunque a buttarla nella spazzatura se "stasera non ho fame", è uno dei motivi per cui non ho granchè speranza che l'antifona venga capita attraverso lunghi fraseggi riguardo alla nostra relazione genetica. Sarebbe più interessante vedere chi vuole mangiare una bistecca dover infilare un punteruolo al cuore della bestia, tenerla ferma per una ventina di minuti e sentirla soffrire, palpitare e sudare mente muore, e poi vedere se ha ancora voglia di cestinare la carne in avanzo.


Prescindendo dal contesto sociale vigente (capitalistico), penso che in linea di principio (e di fatto solo alla condizione del difficilissimo sovvertimento rivoluzionario degli assetti sociali dominanti) sarebbe possibile nutrirsi -in misura molto minore; con evidenti vantaggi salutistici- di quanto accada ora ...in media, senza dimenticare il pollo di Trilussa) anche di animali (coscienti ma non autocoscienti, contrariamente all' uomo, non in grado di pensare la loro vita complessiva, passata e potenzialmente futura) allevandoli amorevolmente e in modo ragionevolmente felice -nei limiti del possibile umano- e macellandoli in maniere, oltre che indolori, tali da far sì che non si accorgano -dolorosamente- di andare incontro alla morte.

************************

Il pianeta e la vita si salveranno comunque, con noi uomini o senza di noi, anche se gravemente da noi mutilati, mentre noi uomini non potremo salvarci estinguendo troppe specie viventi (anche vegetali, fungine, eucariotiche monocellulari e procariotiche) e troppo in fetta.
#145
Citazione di: Ipazia il 21 Maggio 2019, 17:33:11 PM




L'empatia verso altri viventi è un dato naturale, particolarmente presente in specie che hanno esperienze sociali e parentali, ma gli aspetti competitivi pesano altrettanto e probabilmente di più (perchè legati alla lotta per la sopravvivenza) per cui un'evoluzione etica empatica non può essere che di matrice culturale.

Citazione
Secondo me probabilmente di meno perché ritengo la solidarietà intra- e in larga misura inter- specifica non meno adattiva che l' ostilità.

L' evoluzione etica "empatica" (altruistica) non può che originarsi naturalmente ed evolversi (non linearmente, in qualche misura contraddittoriamente) storicamente.

#146
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 17:27:37 PM
In altre parole, il mito di Caino e Abele ci parla dello stesso dramma che si consuma da sempre e ovunque, anche in questo NG, dove gli adepti della Natura considerano la realtà spirituale come illusoria, superflua, nemica della Ragione e quindi da "assassinare".
In poche parole: tu Caino, io Abele.  :-(
(...E' una fortuna che viviamo lontani uno dall'altro!)  :-)

Chissà che significa NG (questo é un forum di discussione: casomai F. d. D.)? 

Se andiamo a vedere quanti credenti in entità spirituali sono stati uccisi da materialisti (quale io non sono) e viceversa nel corso della storia ho la vaga impressione che la parte di Caino la interpretino casomai i primi.

Ovviamente non ho mai ucciso nessun credente in entità spirituali, nemmeno se (come gran parte dei miei parenti stretti) vivono vicinissimi a me.
#147
Citazione di: InVerno il 21 Maggio 2019, 15:32:33 PM
Si, a scanso di equivoci la mia non era una analisi sulla Brexit, ne un analisi sul merito di qualsiasi altra questione nazionalistica, sovranista o altro.  Non sono andato nel merito di ciò, ma di come vengono create camere di risonanza e diluizione per alcune porcherie informative-giornalistiche.  Le persone decidano in propria coscienza che fare delle proprie nazioni, l'importante è che si informino il meglio possibile a riguardo.  Per esempio, non sono sicuro che l'attuale proposta dei Brexiter sul che fare una volta usciti (cosidetta ipotesi "Singapore sul Tamigi" ovvero fare del loro paese un paradiso fiscale a vantaggio di corporazioni e multinazionali) fosse esattamente ciò per cui hanno votato quelli che hanno messo la croce su "Leave", ma questa è la zuppa ora che sono filamente liberi delle grinfie delle multinazionali europeiste! Ma mi riserbo questo succulento argomento in attesa di sviluppi sulla Brexit!
Citazione
Sempre meglio che restare nell' inferno in costante peggioramento eurOOOOOOOOOOOOpeo!

Constato in proposito che gli eurocrati si danno (fascisticamente; in senso letterale) molto da fare per censurare Internet (le cosiddette "fake news") e garantire la libertà di diffusione del pensiero unicamente a chi propala le bufale autentiche e criminalissime ("armi di distruzione di massa di Saddam", "pulizie etniche perpetrate -anziché subite- dai Serbi", "attacchi chimici della Resistenza irachena o siriana -anziché contro di esse dell' imperialismo amerikano-", "elezioni presidenziali -anziché parlamentari- libere auspicate in Venezuela", ecc.), ovvero stampa (assistita e lautamente mantenuta a spese dei contribuenti) e TV (e radio in parte -Radicale- pure assistita e lautamente mantenuta a spese dei contribuenti).





Riguardo a Fusaro e la mia nota sulla sua abbronzatura, deriva dal fatto che quando andavo ai circoli marxisti, mi si diceva che non dovevo andare al mare nemmeno la domenica perchè era un segnodi  tradimento di fronte alla forza del capitale, un cedimento alla forza suadente del mefistofelico octopus capitalistico. Lo chiamo "marxista da spiaggia" perchè vedo che almeno per il suo marxismo le giornate al mare sono ampiamente  contemplate (e sono contento per lui!) :D
CitazioneE ci mancherebbe altro!

Ma che razza di circoli pseudomarxisti hai frequentato?

Lotta continua?

Servire il "pollo"?
#148
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 10:55:06 AM

Certo, ma se io sto studiando CON IL FINE di dimostrare la validità della complementarità nel campo della Fisica, qualcuno deve spiegarmi le ragioni per le quali il mio NON sarebbe un fine, ma una necessità del mio snc. Tu me le puoi spiegare?

Citazione
Sono due cose (enti ed eventi) in necessaria reciproca corrispondenza ma diverse.




#149
Citazione di: Ipazia il 21 Maggio 2019, 09:46:15 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 03:03:34 AM
PAUL11
Se il mentale non fosse naturale a quale dominio apparterrebbe?

CARLO
Se per "natura" si intende solo la materia fisica, allora la mente, non avendo proprietà fisiche, non è naturale. Se invece per "natura" si intende tutto ciò che possiamo esperire, allora anche Dio è "natura".

Il mentale è inequivocabilmente un prodotto della natura-natura. Dio è un prodotto della natura umana. Questo è quanto riscontrabile obiettivamente.
Citazione
Non é vero (la prima, non la seconda che hai detto: la seconda é verissima)!

La natura produce solo corpi (animali) includenti sistemi nervosi che agiscono (deterministicamente) nell' ambiente: tutta "roba" (absit iniuria verbis!) materiale!

Pensieri, sentimenti, ragionamenti, ricordi, immaginazioni, ecc. che inevitabilmente coesistono - codivengono in reciproca corrispondenza con determinati eventi neurofisiologici non vi si identificano affatto ma invece sono ben altre cose che tali determinati inevitabilmente coaccadenti eventi neurofisiologici.






CitazionePAUL 11
Perchè esiste il mentale, quale è la sua origine?

CARLO
Perché esiste la materia, qual è la sua origine? Domande ambiziose a cui siamo ben lontani dal poter rispondere. Ma ciò non ci impedisce di conoscere e di accrescere progressivamente le nostre conoscenze su entrambe.

Se "perchè" significa causa efficiente, il mentale è un prodotto evolutivo che ha permesso a chi lo ha sviluppato di collocarsi all'apice della catena alimentare, garantendosi la sopravvivenza in competizione con altri viventi. Il che spiegherebbe anche la sua origine in termini di specializzazione spinta del snc. Tutto teorizzabile senza ricorrere ad alcuna causa finale o disegno intelligente.
Citazione
Vedi appena qui sopra.






CitazionePAUL11
Ha un 'energia? Quale energia?

CARLO
In psicologia si parla di "libido", ma non si misura in Joule; si tratta di una analogia dell'energia fisica e la sua misura si esprime in termini qualitativi, non quantitativi. Un amore intenso non si misura sui decibel con cui gridiamo il nostro "tiii aaaaamoooo!".  :)

Ha un'energia di tipo elettrobiochimico, rilevabile e misurabile, che alimenta il "processore" da cui si manifesta (qui la "dialettica negativa" funziona, eccome !). La libido è una grandezza statistica al pari della temperatura. Descrittive entrambe nelle rispettive discipline, ma poco esplicative nei loro fondamenti epistemologici, che la fisica e la fisiologia ormonale, per la parte di loro competenza, hanno comunque esplorato in maniera più approfondita rispetto alla psicologia.
Citazione
Gli eventi neurofisiologici cerebrali connessi alla libido (essendo materiali) sono ovviamente misurabili.

Ma gli eventi mentali (come la libido == desideri) che necessariamente vi coaccadono in reciproca corrispondenza sono ben altre dose: il sentimento di colui di cui parla CarloPierini, che dice "ti amo", ciò che costui prova "interiormente", avverte "dentro di sé" é una serie di eventi (fenomenici) ben diversa dai potenziali d' azione, eccitazioni e/o inibizioni trans-sinaptiche, ecc. che chiunque potrebbe rilevare "esteriormente, fuori di sé" nel cervello di costui (o colui: insomma l' innamorato - osservato): ben altri eventi (seppure altrettanto fenomenici).

#150
Citazione di: paul11 il 21 Maggio 2019, 01:39:22 AM
Citazione di: sgiombo il 20 Maggio 2019, 16:44:52 PM

Proprio perché non c' é alcuna interazione fra mente (non naturale - materiale) e cervello siamo pienamente, inequivocabilmente nel naturalismo.

Ciascuno dei due ambiti fenomenici della realtà non ha alcun bisogno dell' altro (a nessuno dei due "serve" l' altro), ma é del tutto autosufficiente nel suo integrale divenire (infatti in teoria alcuni o tutti gli altri uomini e/o animali potrebbero benissimo essere meri zombi privi di coscienza e non ci sarebbe alcun modo di accorgersene - David Chalmenrs).

Se penso e soltanto  penso (senza dirlo)  "io penso", accadono determinati eventi fenomenici mentali (pensieri) [necessariamente se qualcuno osservasse il mio cervello vi troverebbe determinati eventi neurofisiologici al mio pensiero biunivocamente corrispondenti].
Se io dico (e scrivo) "io penso e scrivo" adesso il mio pensiero è manifesto, appare e quindi è pubblico, per cui tutti possono vedere, allora accadono i seguenti eventi (fenomenici):
ii miei pensieri (fenomeni mentali) "adesso penso e scrivo";
e inoltre i fenomeni materiali dei corrispettivi dei pensieri "adesso penso e scrivo" e quelli causalmente (deterministicamente) conseguenti (a questi fenomeni materaili e non ai corrispondenti pensieri mentali) costituiti dai miei movimenti muscolari costituenti il mio dire e scrivere "io penso e scrivo".
Se il mentale non fosse naturale a quale dominio apparterrebbe?Perchè esiste il mentale, quale è la sua origine?
Ha un 'energia? Quale energia?
Se muore il cervello ,sopravvive, sussiste ancora la mente?

Se fosse (o avesse) energia non sarebbe mentale (res cogitans) ma materiale (res extensa): accidenti, compi lo stesso fraintendimento di Viator!

Se muore il cervello ovviamente (é stradimostrato dalle neuroscienze) non sussiste la mente (N.B.: ben diversa affermazione che quella della pretesa identità di cervello e mente!!!).

Il mentale non é naturale - materiale ma appartiene a un "dominio" (altrettanto fenomenico ma) diverso (da quello naturale - materiale stesso).

Si può rispondere a- (hanno senso) -le domande "perché esiste?" e "qual' é la sua origine?" che abbiano per soggetto (inteso in senso grammaticale) qualcosa di compreso nell' ambito del mondo (fenomenico) naturale -materiale (parziale rispetto alla totalità di esso): le risposte stanno nelle leggi universali e costanti astratte del divenire e nelle particolari concrete "condizioni iniziali" -arbitrariamente assunte- di cui le leggi universali e costanti hanno determinato il divenire fino all' accadere del "qualcosa" che é il soggetto grammaticale delle domande stesse.
Non invece la totalità del mondo (fenomenico) materiale, il mondo (altrettanto fenomenico) mentale, l' eventuale mondo noumenico o in sé (del quale si può rispondere solo alla domanda"perché si ritiene esista?" e non "perché esiste?") e men che meno della totalità ontologica della realtà.