A proposito della reincarnazione in ambito buddista, in passato mi chiedevo spesso: "Se non c'è un'anima, come fa a rinascere qualcosa? Che cos'è che continua da una vita all'altra, se non c'è l'anima?".
(A dire il vero, la teoria della reincarnazione non appartiene al buddhismo, ma all'induismo. Nel buddhismo verrebbe considerata superstizione, perché non può essere dimostrata ed infatti si parla di rinascita).
Poi ho compreso che la rinascita la si puo' osservare direttamente in ogni momento;
non si necessita di aver bisogno di credere in una teoria che la riguardi.
La rinascita avviene continuamente in ciò che si fa.
Poiché non c'è alcun sé, non vi è nulla che deve rinascere come "essenza personale o come anima" e che sopravviva da una vita all'altra. Questa è una illusione che si costruisce proprio il sé per non scomparire.
E' il desiderio che rinasce, alla costante ricerca di qualcosa in cui assorbirsi o in cui trasformarsi.
Se siamo infelici o depressi, si cerca qualcosa in cui assorbirci e da cui trarre sensazioni piacevoli, con cui, per lo meno, allontanarci dalla situazione sgradevole che stiamo vivendo. Quella è la rinascita.
Quando siamo spaventati o insicuri, cerchiamo di fare qualcosa che ci liberi da quella sensazione, che ci dia sicurezza e fiducia.
Facciamo caso ai nostri gesti abituali.
Per esempio, quando la sera torniamo a casa, andiamo a prenderci qualcosa da mangiare in frigorifero. Assorbendoci nei piaceri del cibo, rinasciamo.
Quando ne abbiamo avuto abbastanza di quella nascita, ci siamo concessi tre panini al prosciutto, quattro hamburger e due pizze, non possiamo sopportare l'idea di rinascere in un'altra pizza. Allora, cerchiamo una nuova nascita nell'apparecchio televisivo, perché quando ci annoiamo, vogliamo rinascere da qualche altra parte.
C'è un'infinità di giocattoli nella nostra società. Ma nonostante le gratificazioni istantanee, tendiamo ad annoiarci di nuovo molto rapidamente. Più istantanea diventa la vita, più aumenta la noia. Quanta TV, quanto cibo, droghe, sesso e così via ci si può procurare senza stufarsi o annoiarsi? Quanto si può prendere prima di non voler più esistere, prima di volersi annullare? Questa è la rinascita di cui siamo testimoni. La rinascita è cercare di diventare qualcosa in questo stesso momento. Non siamo contenti, non siamo in pace con le cose così come sono. Vogliamo, pretendiamo che siano diverse; vogliamo qualcos'altro.
Per molte persone, il sonno è annullamento. Quando siamo addormentati, non dobbiamo essere alcunché ed il sé svanisce almeno per un po'.
Non dobbiamo compiere alcuno sforzo. Passare il tempo a rinascere diventa una noia, perciò abbiamo voglia di non esistere più. C'è il desiderio di non essere, di venire annullati e distrutti. Ma la fregatura è che non possiamo dormire sempre. Addormentarsi ha come conseguenza il doversi risvegliare, il che significa tornare nuovamente a cercare di diventare qualcosa. Per forza d'abitudine, cercheremo qualcosa da fare.
Che cos'è che passa dal frigorifero all'apparecchio televisivo? E' una persona? E' ciò che è l'anima, la vostra vera essenza, destinata a essere portata avanti per l'eternità? Oppure il desiderio? Non è per caso un vagare senza scopo, la solita ricerca di qualcosa da fare, di qualcosa in cui assorbirsi?
(A dire il vero, la teoria della reincarnazione non appartiene al buddhismo, ma all'induismo. Nel buddhismo verrebbe considerata superstizione, perché non può essere dimostrata ed infatti si parla di rinascita).
Poi ho compreso che la rinascita la si puo' osservare direttamente in ogni momento;
non si necessita di aver bisogno di credere in una teoria che la riguardi.
La rinascita avviene continuamente in ciò che si fa.
Poiché non c'è alcun sé, non vi è nulla che deve rinascere come "essenza personale o come anima" e che sopravviva da una vita all'altra. Questa è una illusione che si costruisce proprio il sé per non scomparire.
E' il desiderio che rinasce, alla costante ricerca di qualcosa in cui assorbirsi o in cui trasformarsi.
Se siamo infelici o depressi, si cerca qualcosa in cui assorbirci e da cui trarre sensazioni piacevoli, con cui, per lo meno, allontanarci dalla situazione sgradevole che stiamo vivendo. Quella è la rinascita.
Quando siamo spaventati o insicuri, cerchiamo di fare qualcosa che ci liberi da quella sensazione, che ci dia sicurezza e fiducia.
Facciamo caso ai nostri gesti abituali.
Per esempio, quando la sera torniamo a casa, andiamo a prenderci qualcosa da mangiare in frigorifero. Assorbendoci nei piaceri del cibo, rinasciamo.
Quando ne abbiamo avuto abbastanza di quella nascita, ci siamo concessi tre panini al prosciutto, quattro hamburger e due pizze, non possiamo sopportare l'idea di rinascere in un'altra pizza. Allora, cerchiamo una nuova nascita nell'apparecchio televisivo, perché quando ci annoiamo, vogliamo rinascere da qualche altra parte.
C'è un'infinità di giocattoli nella nostra società. Ma nonostante le gratificazioni istantanee, tendiamo ad annoiarci di nuovo molto rapidamente. Più istantanea diventa la vita, più aumenta la noia. Quanta TV, quanto cibo, droghe, sesso e così via ci si può procurare senza stufarsi o annoiarsi? Quanto si può prendere prima di non voler più esistere, prima di volersi annullare? Questa è la rinascita di cui siamo testimoni. La rinascita è cercare di diventare qualcosa in questo stesso momento. Non siamo contenti, non siamo in pace con le cose così come sono. Vogliamo, pretendiamo che siano diverse; vogliamo qualcos'altro.
Per molte persone, il sonno è annullamento. Quando siamo addormentati, non dobbiamo essere alcunché ed il sé svanisce almeno per un po'.
Non dobbiamo compiere alcuno sforzo. Passare il tempo a rinascere diventa una noia, perciò abbiamo voglia di non esistere più. C'è il desiderio di non essere, di venire annullati e distrutti. Ma la fregatura è che non possiamo dormire sempre. Addormentarsi ha come conseguenza il doversi risvegliare, il che significa tornare nuovamente a cercare di diventare qualcosa. Per forza d'abitudine, cercheremo qualcosa da fare.
Che cos'è che passa dal frigorifero all'apparecchio televisivo? E' una persona? E' ciò che è l'anima, la vostra vera essenza, destinata a essere portata avanti per l'eternità? Oppure il desiderio? Non è per caso un vagare senza scopo, la solita ricerca di qualcosa da fare, di qualcosa in cui assorbirsi?