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Messaggi - Freedom

#136
Citazione di: Claudia K il 24 Aprile 2023, 00:33:46 AMPer il comparto Psic la Cattiveria, non da oggi, è dato di realtà che si manifesta anche del tutto a prescindere da fattori esperienziali (educazione, famiglia, vessazioni, ecc.) .
Sarebbe dovuta a quel "Fattore D" , dove D sta per Dark, e che in italiano è il "fattore oscuro" ...presente in ognuno di noi, ma che in alcuni è del tutto preponderante, e che si sostanzia (detto proprio in pillola) nel pensare solo ed esclusivamente al proprio appagamento e tornaconto, e nell'ignorare totalmente ogni forma di empatia e riconoscimento della sensibilità altrui, fino a poter trionfare nel sadismo.
Ci proponi uno degli argomenti più complicati dell'Universo e cioè il male umano (che deriva dall'uomo). Meno male che non hai toccato il male non umano (cioè che non deriva dall'uomo) perché quello è davvero un mistero che, sinceramente, non sono in grado non dico di affrontare, ma, nemmeno, di sfiorare.
Per quello che concerne il male derivante (e insito) nell'uomo tento di spendere qualche parola. Che non ha la pretesa di essere soddisfacente né tantomeno esaustiva. E' solo un contributo minimale che spero possa essere, in qualche modo, utile. Magari solo a me stesso, per chiarire meglio, concetti a malapena intuiti.

Mi sembrano un ottimo inizio, un focus assolutamente centrale, le parole di Jacopus che mi permetto di citare perché non avrei saputo metterle giù meglio:
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2023, 01:37:30 AMCara Claudia, qui potrei scrivere per ore. Innegabile che quella che tu chiami "cattiveria" esista. Interessante anche l'origine etimologica della parola: Captivus, in latino è il prigioniero. Che fa il paio con Carcer, che in origine erano le stanze dove stavano i gladiatori prima di esibirsi sull'arena. La cattività riguarda quindi coloro che non sono stati abituati, educati, addestrati a rispettare gli altri e considerano il prossimo semplice strumento dei loro scopi.
Ecco dunque che colui che compie il male lo fa perché tiranneggiato da interiori impulsi sostanzialmente irrefrenabili. Dal pedofilo al rapinatore, dall'assassino a quello che "frega" il collega per fare carriera, da quello che passa davanti in fila allo sportello a quello che tradisce la moglie, etc. Il perché nascano questi incontenibili stimoli è certamente importante per comprendere gli errori della persona che ne è oggetto ma, va da sé, è ben lungi dal giustificarlo. Ho detto impulsi irrefrenabili ma, anche, ragionamenti (quasi!) condivisibili che si rifanno perlopiù al concetto della rivalsa. Ed anche qui possiamo comprendere, forse addirittura in profondità, ma, naturalmente siamo sempre ben lontani non solo dal giustificare ma, anche, dall'accettare come quasi, quasi! giusto.

Mi pare di capire, Claudia K, che ti poni anche il problema, che forse è il più grande, di come affrontare questo male.
Bè, qui mi faccio aiutare da Iano, che mi sembra abbia individuato la prospettiva corretta.
Citazione di: iano il 24 Aprile 2023, 17:41:44 PMsecondo me il modo giusto in cui porsi non è giustificare il cattivo, ma immaginarsi come potenziale autore delle sue cattiverie, in quanto non possiamo escludere (anche se è quello che solitamente facciamo) di essere potenzialmente noi quel cattivo, in quanto come lui uomini, secondo un rozzo sillogismo se volete, ma da  non liquidare per questo troppo frettolosamente.
A questa conoscenza deve seguire quindi un controllo di sè stessi creandosi un autocondizionamento.
Bisogna rappresentarsi, immedesimarsi nell'autore di quella azione ''inconcepile'', per esorcizzarla.
Mi permetto solo di aggiungere che, per arrivare alle vette auspicate da Iano (perché in realtà introduce il tema del perdono) è necessario un primo, decisivo gradino: non cedere all'umanissimo desiderio di vendetta.
Solo dopo aver dominato questo, ripeto, umanissimo interiore impulso (ed è fatica d'Ercole!) allora è possibile passare al secondo gradino che è ben descritto da Iano.
Il terzo ed ultimo gradino è il perdono vero e proprio. Difficile da praticare ma carico di pace. Sia chiaro: i danni del male sono raramente riparabili e ancor più raramente è possibile tornare alla situazione precedente però, seguendo questo percorso, è possibile ridurne i malefici effetti. Anche su noi stessi.
#137
Citazione di: doxa il 19 Aprile 2023, 14:34:03 PMFreedom ha scritto:

Buon pomeriggio Freedom.

Far rinsavire i  veri "credenti" ? No ! Non è possibile !  Hanno bisogno di credere. Non si può togliere loro l'ancora di salvezza, specie nel credere la continuazione della vita nell'aldilà.

Il nostro invito a rivolto alla "plebe" intrisa di religiosità popolare, a quella massa dedita alle genuflessioni, al "do ut des" con i santi, alle processioni. In quella folla ci sono gli "atei devoti" e i credenti "tiepidi" che hanno bisogno di istruzioni extra-clericali.

Un bel saluto

Direi che è molto generoso da parte tua lasciare i credenti nel loro bozzolo di rassicurante ovatta. Ti ringrazio perché essendo io appartenente a quella categoria apprezzo la tua sensibilità.  :)

Ti auguro altresì buona fortuna per il tuo lodevole tentativo di salvare coloro che è possibile salvare. :))

Spero  apprezzerai il mio tono ironico e scanzonato che non vuole essere di presa in giro ma di leggera ironia.

Ciao!

P.s.
Auguri di buona battaglia anche a taurus che si sta divertendo assai, come lui stesso afferma, a "stuzzicare" i credenti. Sappia tuttavia che presto metteremo una tassa per gli utenti che se la spassano troppo ;D ;)
#138
Citazione di: doxa il 19 Aprile 2023, 11:14:56 AMBuongiorno Pensar bene.

Hai scritto a Taurus:
Taurus, ed anche io, non crediamo nell'esistenza di Dio, ma culturalmente ci interessa moltissimo la religione. Ci piace constatare le "anomalie" nei cosiddetti "libri sacri" e condividere il nostro pensiero con i credenti, con la speranza di far vacillare le "certezze", specie nei "credenti tiepidi" o negli "atei devoti". Con i "credenti convinti" è inutile il dialogo.
Bè, questa battaglia per fare "rinsavire" i credenti mi ha sorpreso.
Ti posso chiedere da cosa è animata?
#139
Citazione di: Socrate78 il 18 Aprile 2023, 19:12:22 PMNel Cristianesimo viene esaltata la virtù dell'umiltà e della sottomissione a Dio, ma l'elemento narcisistico è presente lo stesso quando si dice che chi seguirà la volontà di Cristo farà parte del Regno di Dio, quindi ad agire in un certo modo ci si sente come a far parte di una comunità di eletti, di privilegiati
Non rilevo narcisismo in questa dichiarazione di intenti: "chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti."
#140
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
17 Aprile 2023, 21:02:30 PM
Citazione di: Ivo Nardi il 17 Aprile 2023, 19:44:44 PMPer ascoltare la playlist non devi pagare nulla devi solo scaricare Spotify, su PC o dove preferisci :)
Grazie Ivo, è proprio vero che sono vecchio!  :D
#141
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
17 Aprile 2023, 20:43:54 PM
Citazione di: Jacopus il 17 Aprile 2023, 19:48:05 PMA me quello che più preoccupa in questa discussione è la presenza sia in questo forum che nella società reale di persone che si dichiarano di "sinistra" ma considerano la disforia di genere come
una "sfiga". A me sembra molto di più una "sfiga" dover vivere in una società dove la stragrande maggioranza di destra e di sinistra vive ancora il corpo come nel medioevo. Di fronte a questa impressionante omologazione, per cui il desiderio di cambiare sesso viene "disciplinato" moralisticamente, mi sento davvero fuori posto. Sono troppo avanti o troppo indietro. Esistono persone che la pensano come me e Niko?
Rilevo che le sensibilità afferenti a questo tema sono così esacerbate da impedire un sereno approccio alla questione.

E' ovvio che Ipazia e quelli che la pensano come lei sono certamente in grado di difendersi da soli.

Pur tuttavia, siccome ho messo "mi Piace" al suo post mi sembra opportuno che ne spieghi il perchè.

Il definire come "sfiga" la disforia di genere, ancorchè poco elegante, mi pare tuttavia esatto. Non è un giudizio di merito su chi prova questa cosa. E' un semplice constatare la sofferenza insita in chi si trova in questa circostanza. Lo dice la definizione stessa caspita!
Disforia di genere= è una condizione caratterizzata da una intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso.
E' una fortuna? E' un vantaggio? Saresti contento di provare questa sensazione? Mi pare siano queste le domande alle quali rispondere per giungere ad una conclusione di buon senso.

Ma quello che non vorrei mai succedesse è che si creino le condizioni per una contrapposizione da tifoseria di curva: se cominci a dire "c'è qualcuno che la pensa come me e......" allora il passo è breve. Altro sintomo che l'argomento genera reazioni non condivisibili.

Perchè ogni volta che si tocca l'argomento scattano questi riflessi condizionati di pura e semplice.......non so come definirla.....permalosaggine?

Sono le mie osservazioni medioevali?

Se la tua risposta è sì allora........bè.....regalami un'armatura da cavaliere o, se preferisci una zappa da servo della gleba. :) La accetterò serenamente e chiederò solamente una cosa in cambio: che si sbolliscano questi umori negativi, che si affronti l'argomento con un pizzico di ironia insomma che si svelenisca il clima.

A me sembra che i frutti amari del politically correct comincino a rendere impossibile o difficilissimo un confronto sereno, tranquillo, improntato al reciproco arricchimento.

Chiedo troppo?
Se sto chiedendo troppo allora abbandono il campo, mi ritiro in buon ordine e lascio inVerno a moderare che, forse, in questo caso, lo può fare in maniera più appropriata.
#142
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
17 Aprile 2023, 19:23:13 PM
Sinceramente volevo cancellare il post perchè è una critica all'operato dei moderatori e tu non ne hai facoltà.     
Mi limito a dirti che lo farò dal prossimo.

Affinchè tutti possano tuttavia riflettere sulla inesattezza della tua posizione mi trovo costretto ad una brevissima replica:
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PME' offensivo, nel 2023, affermare che TUTTE le operazioni di cambio di sesso siano sbagliate e disastrose.
Sarà offensivo per te ma io non rilevo carattere di oggettività.
E' come dire che sia offensivo votare Meloni o Lega o Potere al popolo.
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PMUna affermazione grave.
Che non può essere bandita dal Forum.
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PMGrave perche' ripropone una psicologia, (se non addirittura una religiosita' biblica integralista) da cavernicoli, in cui la persona transessuale e' considerata "malata" e "deviante", e non una libera persona come tutte le altre.
Assolutamente no! Tu lo dici ma non l'autore del Topic! Leggi bene e rispondi a quello che leggi. Non a quello che, arbitrariamente, ritieni pensi o sottenda chi scrive.
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PMCome se il "disastro umanitario" di cui preoccuparsi, il vero dramma, non fosse la piaga del fascismo
Non vedo cosa c'entri il fascismo in questo Topic.
Tu hai il preciso dovere di rispondere a quello che leggi non a ciò che arbitrariamente interpreti. O, come in questo caso, ti inventi di sana pianta.
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PMSbagliate in che senso?
Disastrose in che senso?
Queste sono domande da porre all'autore del Topic. Nel Forum sono apprezzate e, per quanto possibile, favoriti i dialoghi e i contraddittori tra gli utenti.
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 18:48:55 PME' ovvio che si vuole nascondere un attacco transfobico ad alcune categorie di persone, le persone trans, attaccando pretestualmente le loro pratiche identitariamente caratterizzanti, cioe' il fare l'operazione per il cambio di sesso.

Quello che l'autore non accetta, in queste persone, e' proprio la loro umanita' (il lapsus, insultante, del disastro umanitario), la loro irriducibita' ad una "devianza" o a un "sintomo".
Se è come tu dici allora devi "costringere dialetticamente" l'autore ad affermare in modo chiaro e trasparente quanto ritieni di aver interpretato. Il tuo è oggettivamente un processo alle intenzioni.
#143
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
17 Aprile 2023, 18:27:52 PM
Citazione di: iano il 15 Aprile 2023, 19:44:45 PMTutto mi aspettavo, meno che sentirmi dire questo.  ???
Naturalmente, nonostante non abbia messo un emoticon "sei troppo colto per i miei gusti" era una battuta :D
Così come "sono grezzo, sono rozzo" :D
In realtà mi considero uno dal palato fine, proprio per questo non trovo, negli ultimi 20 anni,cose interessanti. Viceversa certi capolavori degli anni '60/70/80/90 li ascolto senza pietà: anche decine di volte di seguito!
Per farti qualche esempio ho recentemente beccato una interpretazione di I'm the walrus di Hemi Rudner con orchestra diretta da W George Martin che non mi stanco di ascoltare.
Tu, molto gentilmente (e simpaticamente) hai fatto una playlist di Spotify ma io, che sono vecchio (e forse un pelo tirchio  :D) non ce l'ho (Spotify).
Mi ammazzo di you tube mentre navigo. Anche adesso........

Pur tuttavia, per ricambiare la carineria ti allego un File contenente alcuni pezzi che trasmettevo in radio qualche annetto fa.
P.S.
spero mi scuserai se ci sono alcuni elementi incisivi dell'anno di appartenenza dei brani. E' proprio una vera scaletta comprese le tracce per gli interventi che facevo come speaker.
#144
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
17 Aprile 2023, 18:09:28 PM
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 11:45:41 AMPS certe opinioni come quelle qui espresse dovrebbero essere bandite dal consesso civile.
Nel Forum c'è un Regolamento e ciò che rientra in quest'ultimo ha diritto di essere postato.

Naturalmente chi non condivide ciò che è postato, rimanendo nel perimetro tracciato dal Regolamento, può liberamente contraddire. Anche con forza se lo ritiene opportuno.

Viceversa non sta scritto da nessuna parte che qualcuno può affermare che la tal opinione non ha diritto di cittadinanza. "Bandire dal consesso civile" è un concetto ambiguo, scivoloso e difficilmente condivisibile.

C'è una gerarchia molto chiara:
1) Costituzione e leggi costituzionali della Repubblica Italiana.
2) Regolamenti dell'Unione Europea.
3) Leggi dello Stato e leggi Regionali.
4) Regolamento del Forum.

Non rilevo siano contemplate le singole opinioni di chicchessia.

Per fortuna.

P.S.
al moderatore e alla sua sensibilità è altresì affidato il compito, come ben dice inVerno, (del quale condivido ogni singola parola dell'intervento) di interpretare il più fedelmente possibile il Regolamento ma, anche, con elasticità quanto viene postato.
#145
Citazione di: bobmax il 15 Aprile 2023, 20:25:09 PMScusami, Freedom, se sono invadente, ma vedo la tua ricerca sincera e così vorrei dire un mio parere.

In questa tua ultima considerazione: "Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico" percepisco un ostacolo nel tuo cammino.
Perché secondo te, se ami e sei cattolico, allora necessariamente vai a messa.

Ecco, quel "necessariamente" è del cattolico non dell'amore.
L'amore non dipende da alcunché che non se stesso.

Legandoli, leghi ciò che può coesistere ma pure no.
Cioè l'andare a messa può rivelarsi, nella sostanza, estraneo all'amore.

Se non li mantieni separati, con la possibilità, ma solo possibilità di connessione, rischi di abortire la tua ricerca.
Non sei invadente, ci mancherebbe  :)

Tento di spiegare cosa intendo per necessariamente.

Se amo mia moglie necessariamente lo devo esprimere. E' una necessità, una dolce necessità. Persino nella circostanza, facendo un caso limite, quasi paradossale: qualcuno mi ha rapito e vuole estorcermi qualcosa e non sa che mia moglie è mia moglie. Che è accanto a me. Dopo svariate torture io resisto e, contestualmente, faccio finta di non conoscerla. Altrimenti i rapitori, visto che io non cedo nemmeno di fronte alla prospettiva di morire, cercherebbero certamente di vincere la mia resistenza minacciando lei.

Ecco che esprimo il mio amore per lei facendo finta di non conoscerla. Dunque anche il non esprimere il mio amore per lei viene in realtà agito esprimendolo col silenzio. L'amore deve necessariamente essere espresso. Se no che amore è?

Ed io lo lego all'andare a messa perché amo il Signore e andando a messa lo incontro nella comunione. Non è un obbligo bensì una necessità amorosa. Non è come mangiare e dormire che lo devi fare per forza. A messa ci vado perchè desidero andare. Se ami una donna la devi necessariamente vedere, ci devi parlare, la devi abbracciare. Ecco la mia necessità.

Se poi la parola "necessità" suscita fraintendimenti la posso cambiare. Spero di essere riuscito a spiegarmi.  :) 

P.S.
se una persona va a messa con lo stesso spirito col quale timbra il cartellino allora non penso che ne trarrà grande giovamento.
#146
Citazione di: bobmax il 15 Aprile 2023, 19:26:17 PMSono viceversa convinto che significhi proprio "licenza di andare in qualsiasi direzione".

La sola condizione è amare.
Cosa non facile, forse impossibile.

"Praticare l'Amore è grande fatica: si deve  essere come Dio, l'Amore stesso"
Angelus Silesius
Condivisibile.

Provo a precisare.

L'unica condizione posta cioè amare, ti farà andare necessariamente e spontaneamente verso azioni che incarnino questo amore. Come, per esempio, andare a messa.

Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico.
#147
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
15 Aprile 2023, 19:28:41 PM
Citazione di: iano il 14 Aprile 2023, 14:58:14 PMAlcune cose uscite negli ultimi venti anni ... magari cambi idea. ;)

1. Bruce Hornsby - Absolute zero.
2. Meredith Monk -  Memory Game.
3. Ooopopoiooo -  Elettromagnetismo e Libertà.
4. Aksak Maboul - Figures.

Etc... La lista sarebbe molto più lunga.
Sei troppo colto per i miei gusti. Tra l'altro ho dimenticato di specificare che, oltre alla musica latino americana, non mi piace il jazz. Gli unici due generi che non apprezzo.

Ebbene sì, sono rozzo, sono grezzo. Ma da un vecchio punk cosa ti aspettavi?

Te lo esprimo in musica:
https://www.youtube.com/watch?v=uYhim6SdyDs&ab_channel=Edoardo

#148
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 15 Aprile 2023, 09:03:14 AMBuongiorno, noto che diversi fedeli cristiani cattolici, scelgono di andare abitualmente alla messa prefestiva invece di quella festiva, perché hanno impegni domenicali o festivi e, pur rispettando gli obblighi lavorativi di qualche fedele, che a volte è di turno lavorativo proprio la domenica o in una delle feste comandate (penso alle forze dell'ordine, al personale ospedaliero, a chi lavora negli allevamenti, ecc... ma anche a chi deve partire per una vacanza, da domenica a domenica), che ciò avvenga abitualmente mi suona un po' strano. Le messe prefestive non dovrebbero essere un surrogato di quelle festive, e quindi essere utilizzate quando c'è un impegno importante? Oppure le messe prefestive sono come le festive a tutti gli effetti? Cosa ne pensate? 
La risposta "come da catechismo" c'è e la puoi agevolmente trovare anche sul web.

Però le cose, per quello che capisco io, stanno un pò come affermato da Sant'Agostino e cioè "ama e fai quello che vuoi". Che ovviamente non significa di fare quello che ci pare, non è una licenza di andare in qualsiasi direzione.

E', al contrario, un invito a concentrarsi sul più grande comandamento cristiano: "ama Dio sopra tutto e gli altri come te stesso". Infatti il Signore dice che: "riconosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un l'altro".

Realizzato quello, andare a messa diventerà un desiderio di incontrare Dio, di corroborare la propria fede, di stare con gli altri e....di santificare le feste. Dedicando dunque la domenica al Signore, per amore. E non ottemperare ad un obbligo. Ma non ci saranno più dubbi sull'andarci di sabato e/o di domenica. Bensì ci si andrà una volta al giorno e dunque sia sabato che domenica. E, potendo, più di una volta al giorno!

Almeno così penso io.
#149
Citazione di: Ipazia il 12 Aprile 2023, 09:59:59 AMSecondo Bobmax Dio ha l'aspetto aut aut della metafisica teologica radicale: Essere e/o Nulla. Riecheggiante abbastanza la mistica orientale nirvanica, a mio parere. Secondo Socrate76, Dio è assai più immanente e i suoi disegni, per quanto "cattivisti", hanno una logica superiore. Il Dio cattivista è molto gettonato nel forum, nelle opere e nelle Scritture. Il centro (Pio, Freedom) predilige un Dio buonista a cui si chiede di andarci piano con diluvi, apocalissi e guerre, auspicando un magistero più pacato. Il Dio di davintro è filosofico, imperniato sulla separatezza dei piani fisico e metafisico.

Uscendo dal microcosmo Logos, Fusaro si fa araldo di una contrapposizione molto presente nel cattolicesimo attuale tra il teologo Ratzinger e l'imbonitore Bergoglio, sedotto dalla Bourla del secolo. Tra le sette cristiane non si fanno complimenti, ma neppure più vere e proprie guerre di religione, anche se la guerra si serve ancora abbondantemente della religione.

La palma del Dio cattivista spetta sicuramente all'Islam dove il tritolo scorre a fiumi tra sette opposte e contro gli infedeli. Anche l'arma bianca non si disdegna, non solo per sgozzare capretti. Il Dio rivale, e primigenio di Abramo, non le manda a dire, e risponde con le top guns, ora che dispone della Terra Promessa.

Ma il vero volto di Dio, la vera trascendenza, qual'è ?
Dio parla ad ognuno di noi dunque la risposta starebbe a noi trovarla. Il fatto è che siamo un pò tutti come i discepoli di Emmaus cioè non ci accorgiamo che Dio sta camminando insieme a noi.

Comunque, a parte il microcosmo di Logos e le varie aberrazioni di ogni religione (cattolici portati fuori strada dai soliti idoli del potere/sesso/denaro; islamici che fanno la guerra santa a suon di tritolo; ebraici anch'essi spesso a maneggiare le armi; etc.) mi pare che ci sia assoluta univocità dottrinale.

Dio è amore ed è dunque buono. Non lo dico io ma qualunque prete di qualunque ordine religioso. E, naturalmente le gerarchie, il catechismo. Tutti. Parlo per il cristianesimo che conosco un pò di più ma, da quello che so, anche per le altre religioni è così. Compreso politeisti e buddismi vari (che non si possono definire religioni che sappia io)

Poi, quando si tratta di passare dalla teoria alla pratica.......allora le contraddizioni che giustamente e purtroppo rilevi, appaiono con chiarezza.

Se tuttavia 2+2=4 ma io, pasticcione e zuccone, scarabocchio interi quaderni di segni indecifrabili questo non vuol dire che 2+2 non fa più 4. Significa semplicemente che non ho capito o non so applicare una formula corretta.
#150
Uno studio veramente dotto e molto ben argomentato Eutidemo.

Se tuttavia vogliamo prendere in considerazione quello che dice la religione cristiana allora "vide e credette" vuol dire che Giovanni vide con gli occhi del cuore. Tutto qua, semplice e sintetico.

In accordo con l'insegnamento del Signore: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. "