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Messaggi - Ipazia

#1351
Varie / Re: Zenone ci viene incontro.
28 Novembre 2023, 10:42:13 AM
Il sofismo è un manuale irrinunciabile di come la logica possa confliggere con la realtà. La specialità ben remunerata dei sofisti era insegnare agli avvocati a far assolvere i colpevoli. Poi gli avvocati hanno continuato da soli. En archè en o logos, nel bene e nel male, nella verità e nella menzogna. La più grande di tutte: "Parola di Dio". La mia venerabile omonima ne sa qualcosa.
#1352
La chimica spiega che l'idrogeno nascente si sviluppa solo da reazione tra metalli e acidi (l'elettroforesi era di là da venire nel '500) e l'acqua distillata non c'entra nulla in tale reazione, se non come solvente ionico (ma va bene pure l'acqua di fonte). Poi c'è il problema di isolare l'idrogeno dall'aria, cosa che non era nelle facoltà tecnologiche di Paracelso che al massimo sarà riuscito ad ottenere miscele concentrate combustibili di idrogeno in aria.
#1353
Del resto anche il documento Onu conferma che ovunque il posto dove si uccidono più donne è tra le pareti domestiche e affini. Femminicidio che è la punta dell'iceberg della violenza di genere e che si coniuga con la questione del potere e delle caselle occupate. Significativo anche il femminicidio delle leader politiche e sindacali.

Che il problema riguardi soprattutto gli "arabi" mi pare una foglia di fico che copre sempre meno man mano che gli "arabi" migrano abbondantemente anche da "noi" e la voglia di farti "fare la fine di quella là" germina anche nella mente bollita di giovani virgulti di razza ariana.

El camino continua ad essere "largo" ovvero lungo, e non può che intrecciarsi con la lotta contro tutte le oppressioni dell'unica società umana che ha una storia di dominio: la società patriarcale che accomuna semanticamente padre e padrone.

Le stesse spinte che hanno fatto regredire i diritti dei lavoratori occidentali ci mettono meno che niente a fare la stessa cosa con l'emancipazione femminile, coniugando dipendenza economica e dipendenza sessuale in un regime di riaffermata minorità soccombente.

Il tutto redatto e diretto dal Mercato, deus ex machina di corpi, genitali ed uteri.
#1354
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Come stai ?
27 Novembre 2023, 19:35:13 PM
Direi che fissare negli occhi è un forte messaggio corporeo: di interesse e sfida.
#1355
Citazione di: niko il 27 Novembre 2023, 12:33:42 PMBeata te, a me molto di cio' che non mi ha ucciso, mi ha, oggettivamente, indebolito.

E cosi', sono passato direttamente dall'adolescenza alla vecchiaia... senza mai passare per la maturita'.

L'insegnamento viene da un uomo che sul piano sentimentale ha patito molto, e mi pare la elaborazione più saggia. Forse le donne riescono ad applicarlo più efficacemente degli uomini perché più di loro hanno dovuto fare, da tempi immemorabili, di necessità virtù.
#1356
Vedo che ideologicamente, ancor più che materialmente, gli epigoni del patriarcato continuano a suonare le trombe della marcia trionfale sui cervelli femminili, la cui esclusione da tutto, eccetto il pezzo di carne e la serva in cucina, dimostra che meritavano di essere escluse.

Se questi sono gli argomenti, non dico bruciare tutto, ma un bel po' di supponenza maschile, ancora sì.

El  camino es largo.


#1357
Dobbiamo aspettare Lavoisier per sapere cos'è l'ossigeno, uscendo dalle nebbie flogistiche, e la chimica ottocentesca per avere un'idea della chimica elementare e delle relazioni tra i diversi elementi. L'idrogeno elementare non si forma per distillazione dell'acqua ma per reazione tra acidi e metalli. Anche a freddo. L'acqua distillata è più leggera perchè perde i sali disciolti, non certo l'idrogeno. Di tutte queste cose Paracelso poteva avere solo un'idea molto vaga su base empirica. La chimica come scienza, completa nei suoi fondamenti ontologici, inizia oltre 3 secoli dopo con Mendeleev.


#1358
Citazione di: Pensarbene il 27 Novembre 2023, 07:44:52 AMMarx scrive:"chi parla di "uomo" si riferisce a un concetto astratto slegato dal contesto storico e culturale.
In realtà, tale concetto non ha senso perché ogni uomo è figlio del suo tempo e della sua storia."
Parlare di "uomo" e di "donna" in termini generali può essere valido dal punto di vista biologico ma diventa già problemico se connesso alla psicologia.
Se poi aggiungiamo cultura e società otteniamo una problematica e mai una risposta.
Uomini e donne hanno molto in comune e parecchia diversità, quindi devono unirsi con quanto hanno di comune e compatibile e poi supportarci e sopportarsi peril resto.
Le coppie migliori riescono a farlo anche per tutta la vita, le altre no o molto di meno.

L'antimetafisico Marx ha toccato uno dei punti dolenti della dogmatica sillogistica che permea la metafisica, così affezionata alle generalizzazioni e all'Assoluto. A partire dal quale non si cava un'etica dal buco.

Eppure il pensiero metafisicico era partito bene ponendo dei paletti oggettivi con Parmenide in quello che possiamo ritenere il primo postulato ontologico: L'essere è, il non essere non è. Ottima linea di demarcazione tra realtà e immaginazione.

Tralasciando le complicazioni sofistiche sull'essere, divenuto Essere cammin facendo, il secondo postulato dell'ontologia è la definizione di essere come ta panta, i molti delle cose che sono, gli (ess)enti.

Tra cui uomini e donne con le loro similitudini e differenze individuali, e sociali: storicamente determinate.

Animali senzienti bisognosi di contenuti etici per giocare al meglio le loro relazioni. Contenuti a loro volta bisognosi di pezze giustificative, fondamenti. Anche qui non vi è necessità di riscoprire l'acqua calda, perchè la natura fornisce tutto il materiale reale su cui fondare l'etica di individui senzienti, sociali, a tempo determinato; fattore determinante per fondare l'etica su argomentazioni razionali e scale di valori, riscontrabili nelle tavole della legge fin dall'antichità scritta e nel comportamento certamente anche prima.

Nel groviglio di falsi sentieri, soprattutto teologici, emerge comunque il dato costante della vita (umana) come valore fondamentale e fondativo. Qui si gioca la partita, anche di genere, al netto di ogni sofisma. Non solo in quantità, ma pure in qualità, secondo la lezione impartita dalla dialettica storica.
#1359
@niko

Sai quanti innamoramenti ho dovuto rimangiarmi senza diventare Medea. Si chiama maturità e segue il principio che ciò che non uccide, fortifica. E uccide, o rende assassini, solo i più deboli.

Più mi fortificavo, più mi gratificava la solitudine matura di cui parla Crepet. Tenendo sempre salda la stima di me stessa, che non elemosina pietà ma cerca amore e si sofferma solo laddove lo trova.

Mi è andata bene, ma sarebbe andata bene comunque perché negli anni di solitudine ho imparato ad amare me stessa.
#1360
Citazione di: niko il 26 Novembre 2023, 11:41:58 AMQuello che l'uomo ha in piu' della donna attualmente non e' un surplus di energia, e' un surplus di violenza.

Se fosse per quello, anche la donna ha tante energie in tante situazioni.

E la violenza e' sempre, politica economica e culturale.

I Turetta, grotteschi capri espiatori sociali e mediatici, sono la manifestazione fenomenica di questa violenza nel suo FALLIRE.

Per questo fanno scandalo. Per questo sono eclatanti.

Se io ti ammazzo, tra me e te non c'e' piu' nessuna (attuale, e tra viventi) relazione. Nemmeno una relazione di dominio. Nemmeno nella memoria.

Turetta ha dovuto uccidere la sua vittima, per poterla "dominare".

Direi piuttosto per poterla "possedere". Ora non dovrà condividerla con nessuno. In ciò è mooolto patriarcale.


CitazioneTuretta temeva la solitudine, e la solitudine, infine, in conseguenza dei suoi gesti ha avuto.
Per questo, e' un fallito, o almeno, adesso tutti lo additano come un fallito.

Tutti gli altri, i non-Turetta, raporesentano questa stessa violenza patriarcale nel suo RIUSCIRE.

Fallito come umano, non come "portatore di libri in tribunale". Mi auguro che il cinismo collettivo mercatante non sia arrivato a tanto. Conosco tanti uomini che non ambiscono a RIUSCIRE in questo modo, peraltro umiliante.

CitazioneSe io ti sottometto e non ti ammazzo, tra me e te c'e' una relazione, sia pur basata sulla sottomissione. In questa relazione, i simboli di tutto il resto del contesto sociale, inconsci e e preesistenti, agiscono fortemente perche' non sono manifesti. Perche' noi, viventi, nel nostro divenire non siamo ancora diventati simboli, non ci siamo ancora entificati ad uso e consumo di terzi, ricevendo e dando la morte nel contesto della nostra relazione.

La vita e' divenire, e l'essere e' dopo, la vita. Dallo sforzo evolutivo, ci riposiamo, e ci riposeremo, essendo. Consegnandoci, in corpo e in memoria, agli altri.
Anche la metafisica funziona. Come simbolo.

Credo che il cuore dell'uomo non voglia (mai) veramente uccidere.

Beato te ! I simboli fanno tanti miracoli ma non sono ancora riusciti a nullificare la malvagità.

CitazioneOgni omicidio rappresenta solo un fallimento, o al limite un fraintendimento, di quello che veramente e' la relazione di potere antropicamente connotata.

La storia umana è storia apologetica dell'omicidio etico (patrie, fedi, famiglie,...)

CitazioneForse, questo cuore conosce e accetta l'eterno ritorno di ogni evento e ogni cosa vittime degli assassini comprese; o forse e' solo troppo vigliacco per volere un gesto di negazione definitiva, per restate in un male senza sguardo che sia solo solitudine.

Non vuole uccidere, questo cuore dell'uomo, ma vuole vincere e dominare. Si supera. Si espande. Vuole sempre che un altro voglia (qualcosa); o vuole sempre il qualcosa che vuole un altro.

Siamo tutti innocenti. Siamo tutti nella relazione di una volonta' con se stessa.

La magistratura è già fin troppo confusa. Non aggiungerei altra carne al fuoco.

CitazioneI desideri, o almeno, molti tra i desideri, non esistono per essere tolti, esistono per diventare legge, per realizzarsi nella forma del comune e del collettivo, nella forma del due o piu'.

Romeo ama Giulietta e Giulietta ama Romeo.

Me cojoni ?!? Certo che il desiderio ha vette sublimi, ma pure inferni abissali. Confondere le due cose, nega il concetto stesso di amore. Amor ch'a nullo amato, amar perdona. Ma si tratta di amore vero, non di catename narcisistico.
#1361
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
26 Novembre 2023, 16:54:23 PM
Citazione di: Koba II il 26 Novembre 2023, 08:55:43 AMSe il processo della conoscenza è essenzialmente dialettico significa che in ogni posizione, in ogni visione della realtà c'è della verità e nello stesso tempo c'è il limite che deriva dall'essere una posizione particolare, specifica, finita. Che va quindi superata.
Dunque anche nell'assassino della propria ex fidanzata c'è della verità. Nelle sue fantasie di vendetta, prima di passare all'azione, c'è della verità. E io, se sono onesto, sono costretto a riconoscerlo.

La dialettica non è un disco rotto che ripete sempre la stessa solfa. Non lo è quella idealistica di Hegel e neppure qualla materialistica di Marx. Uno può restare legato alla sua tesi paleolitica secondo la "dialettica" borghese: "mi faccio i cazzi miei", ma questo appartiene alla patologia non alla sintesi dialettica condotta correttamente.

CitazioneIl male può essere prodotto solo quando ci si convince che tale situazione particolare, in realtà parziale e per questo "ottusa", sia la propria definitiva verità, sia qualcosa che riguarda il proprio destino.
Già dopo pochi minuti la messa in atto del progetto probabilmente l'assassino comprenderà l'inutilità del proprio gesto. Si renderà conto della totale irrilevanza delle proprie azioni. Come se fossero venute fuori da un sogno.

Appunto: patologia, non dialettica

CitazioneIl male non è un'illusione, ma è dall'illusione dell'assolutezza, della "robustezza" della propria posizione che può essere prodotto.
Cosa rimane? Il fatto che tutte le posizioni sono parzialmente unite, collegate. Hanno qualcosa in comune.
La tentazione è sempre quella di oscurare questo sfondo comune nobilitando la propria particolare crociata.

Appunto: patologia (infantile).

CitazioneCome si fa a vedere questo sfondo comune?

Spostando la trave.

CitazioneCome si fa a rimanere in questo sfondo comune? (È corretto dire: rimanere nell'essere?)

Ci si resta obtorto collo. La soluzione è esserne consapevoli.
#1362
Il surplus di energia non si traduce automaticamente in violenza. Il predatore appagato si riposa e al massimo fa una corsetta. La violenza patriarcale è tutto fuorché biologica. Lo comprese già l'Ariosto. È violenza "politico-economica" di sottomissione, radicata nella psiche umana da così tanto tempo da apparire naturale. Come alcune religioni millenarie, con cui ha molti punti di contatto ideologico.
#1363
Citazione di: InVerno il 25 Novembre 2023, 18:03:11 PMCome fai a separare gli uomini dal potere? Anche nei tribunali sotto tiro dei gendarmi è difficile farlo. La soluzione logica è smetterla di scandagliare la società alla ricerca di relazioni di potere, sostenendo che sono l'unica cosa che conta, e poi meravigliarsi che ciò che si trova sono solo relazioni di potere. Fortunatamente in questo caso sembri anche tu vedere altre relazioni.
Riducendo il potere a questione amministrativa tra uguali in dignità e diritti. Senza sopraffazioni su base sessuale , etnica, economica, politica.

La divisione del lavoro non implica automaticamente sopraffazione una volta garantito a tutti gli stessi blocchi di partenza e la stessa dignità. Il merito farà la differenza, senza trucco e senza inganno.

La liberazione della donna va di pari passo con tutte le altre forme di liberazione. Liberarsi da un padre, marito, fratello, figlio, guardiano, per diventare serva di un/a padrone/a non è  un grande affare. E viceversa.

(Un perverso rapporto di potere si era instaurato anche fra Giulia e il suo carnefice, fatto di ricatti e menzogne, con le tecniche consolidate, mutuate da politica, economia e religione, del dispotismo e appropriazione indebita di vite altrui)
#1364
Il patriarcato si è imposto per abuso di potere, fisico e ideologico, e gli inferni teocratici lo dimostrano anche oggi.

La soluzione umanistica è separare le funzioni e attitudini individuali dal potere, tanto tra le pareti domestiche che nella vita sociale e gestione della cosa pubblica.

Parificati, si fa per dire, i blocchi di partenza, le donne hanno mostrato di saper eccellere anche in campi che la koinè patriarcale riteneva loro inaccessibili.

Tanto nel bene che nel male.