Sulla pronuncia del TAR del Lazio non sono d'accordo: il tempo richiesto è segno di serietà, di attenta e ponderata valutazione giuridica rispetto all'importanza della questione in gioco. Infatti il giudizio finale di inammissibilità è stato ben motivato.
Resto convinto che il testo del quesito sia una forzatura illegittima, la cui responsabilità ricade soprattutto sulla Corte di Cassazione che l'ha approvato.
Qualunque paese è sempre spaccato in due o più fazioni, è la normale dialettica democratica. Per esempio personalmente non ho mai accettato gli art. 7 e 8 della Costituzione italiana, non riconosco alcuna autonomia tra Stato e Chiese, alcuna separazione tra politica e religione.
Sono invece seriamente preoccupato che in caso di vittoria del si le successive modifiche Costituzionali dipendano da un Senato squalificato ed eterogeneo fin dall'origine, senza alcuna forte base di rappresentanza e investitura popolare, e da una Camera tutta sbilanciata politicamente a causa della nuova e pessima legge elettorale.
Resto convinto che il testo del quesito sia una forzatura illegittima, la cui responsabilità ricade soprattutto sulla Corte di Cassazione che l'ha approvato.
Qualunque paese è sempre spaccato in due o più fazioni, è la normale dialettica democratica. Per esempio personalmente non ho mai accettato gli art. 7 e 8 della Costituzione italiana, non riconosco alcuna autonomia tra Stato e Chiese, alcuna separazione tra politica e religione.
Sono invece seriamente preoccupato che in caso di vittoria del si le successive modifiche Costituzionali dipendano da un Senato squalificato ed eterogeneo fin dall'origine, senza alcuna forte base di rappresentanza e investitura popolare, e da una Camera tutta sbilanciata politicamente a causa della nuova e pessima legge elettorale.