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Messaggi - bobmax

#1366
Viator, chi ha scritto ciò che tu hai scritto?

Lo ha scritto un concetto?

Tu sei un tuo concetto?
E questo concetto agisce nel mondo?

Se non ci decidiamo a scavare per davvero...
Ne ciapum pu de rat!
#1367
Citazione di: Alberto Knox il 02 Maggio 2022, 23:45:27 PMAh sì,questo è un altro ottimo esempio Viator, i cervelli in una vasca di Hilary Putnam, questo filosofo matematico aveva ipotizzato un esperimento mentale divenuto piuttosto famoso. lascio il link animato per chi non lo conosce:
https://www.youtube.com/watch?v=dS7CcY2V4pg

Non solo spostare il cervello in una vasca, si potrebbe metterlo in un altro corpo, e lì ci si ritroverebbe!
L'io da un corpo all'altro.

Di più... un domani si potrebbe persino fare a meno di spostare il cervello, basterebbe copiare la sua configurazione, le sue informazioni, e ricrearle in un computer. Lì ci ritroveremmo!

Queste possibilità, per il momento futuribili ma non logicamente assurde, derivano dal comune convincimento di cosa sia la realtà e in cosa consista l'io.
Di modo che il mio io individuale potrebbe un domani pure migrare, da questo mio corpo, per andare chissà dove. Mentre io resterei io...

Il mio io potrebbe finire in un dvd, per poter un domani tornare a "pensare", una volta trovato un posto consono al suo funzionamento.
Immortalità quasi a portata di mano...

Peccato però che sia un'allucinazione.

Non per la tecnologia ancora non disponibile. E neppure per dei limiti organici invalicabili.

No, è un'allucinazione perché l'io semplicemente non esiste.
#1368
Tematiche Spirituali / Re: La via di liberazione
03 Maggio 2022, 20:15:34 PM
Citazione di: viator il 03 Maggio 2022, 19:31:51 PMSalve bobmax. Citandoti : "Ma come si fa a riflettere davvero, se non sulla base delle riflessioni di chi è venuto prima di noi?".

Tranquillo......si fa, si fa tranquillamente anche in autonomia.

Non è così, Viator.

Noi copiamo sempre, al massimo aggiungendo di nostro qualcosina...

Però vi è chi affronta temi ostici, per amore della Verità, per vedere se può esservi qualcosa che valga.

Oppure chi lascia in superficie ogni possibilità di approfondimento, perché non ha fede nella Verità...
#1369
Tematiche Spirituali / Re: La via di liberazione
03 Maggio 2022, 18:31:53 PM
Citazione di: ricercatore il 03 Maggio 2022, 13:11:52 PMQuando si sente l'espressione "pensa con la tua testa!" devi prima costruirla una tua testa.
E lo fai nutrendoti dalle teste degli altri, dei maestri.
Quando sei "sazio" delle idee dei maestri, allora puoi superarli.
Sei chiamato a farlo, da "Dio", dalla Vita.
Sei chiamato ad arricchire l'Umanità.

Sì, i maestri vanno fagocitati.
Si assimila da loro ciò che si riesce a prendere. Ma poi bisogna lasciarli e proseguire da soli.

Senza chi ci ha preceduto, potremmo fare ben poca strada.
Ne abbiamo bisogno. Per poi seguire la nostra via.

Invece... sembra che questa fase fondamentale, l'apprendimento, sia spesso considerata inutile, del tempo perso.

Pure qui, dove si dovrebbe riflettere.
Ma come si fa a riflettere davvero, se non sulla base delle riflessioni di chi è venuto prima di noi?
#1370
@Alberto Knox

Non penso che lo slancio verso la Trascendenza derivi dall'io che non vuole morire...

Perché l'io vuole l'esserci.
Di fronte all'inevitabilità della morte si inventa allora ogni possibile rimedio.

Ma i rimedi sono delle superstizioni.
Ossia la pretesa di stabilire cosa sia vero, senza mostrarne il fondamento.

Le religioni, tutte, sono intrise di superstizione.

Tuttavia in esse batte pure un cuore spirituale.
Che non ha nulla a che fare con la sopravvivenza dell'io.

La spiritualità nasce infatti da ciò che conta veramente.
Dal tesoro nel campo, di fronte al quale niente altro ha valore.

E ciò che conta veramente è il Bene.
#1371
Interessante Matrix.

Non tanto per la realtà virtuale simulata dal computer, quanto, a mio avviso, per le "condizioni al contorno" date per scontate. Per ciò che vi era di implicito e perciò non messo in discussione.

Uno di questi aspetti è l'esserci.

Cioè il convincimento che un mondo, qualunque esso sia, debba comunque esserci.

Sia che si pensi dove questo nostro mondo ora si trovi, sia che si immagini la sua fine o il suo inizio, sempre si ipotizza un altro mondo.
Un mondo che contenga questo, oppure un mondo che lo origini o in cui confluisca.

Eppure, se proviamo a pensare al Tutto, non possiamo che concludere, seppur magari con sorpresa, che il Tutto non è qualcosa!
Non può proprio essere qualcosa...

E ciò che non è qualcosa semplicemente non esiste.

Un altra condizione scontata è l'io.

I protagonisti hanno un io. Sono cioè individui distinti. E lo sono proprio in quanto identificabili univocamente nell'altro mondo.

Se là fisicamente non esistessero, allora il loro io sarebbe una creazione del computer, così come gli altri soggetti da esso creati.
Il computer, nell'altro mondo, conterrebbe il loro io, sarebbe il loro io.

Eppure, questo rimando senza fine ad un altro esserci, non deve necessariamente essere interrotto?
E perché non interromperlo subito, già con questo mondo, che non rimanda ad alcun altro?

Un mondo, il nostro, che non è qualcosa.

E l'io, dove diavolo starà mai?
In quale pertugio, cellula, molecola, sarà mai l'io?

Se invece proprio non esistesse?
#1372
Citazione di: Vigione il 01 Maggio 2022, 22:51:44 PMIn ultima analisi, per quello che m'ha trasmesso una prima lettura superficiale dell'etica, la mia associazione al buddhismo coincide con il concetto di vacuità, che può essere assimilato, forse, al nichilismo di cui parla bobmax, ovvero che bisogna trascendere dalle passioni umane, annullandone la causa fisica, e fondando quella morale, che ci pone a nostra volta su un piano trascendentale in un'ottica di dovere morale alla critica della ragione pratica kantiana. Come tale, il dovere, va imposto dalla ragione, che non è più nostra soggettiva, vincolata ai nostri canoni personali si può dire, ma che universalizza il bisogno dell'uomo nel bisogno dell'altro, a mio dire, in un reciproco scambio che è chiamato dalla teologia cristiana, carità. Non a caso l'esempio di dovere morale come legge della ragione pratica, kant cita il vangelo "ama dio e il tuo prossimo"

Fino a intravedere, forse, come pure la necessità, la legge di causa-effetto, non sia che un dono.

Un dono temporaneo affinché il mondo abbia un senso, in modo da poterti inoltrare alla ricerca di Dio.

Sei il figlio unigenito.
E ci sei solo tu e il Padre.
Finché ci sei.

Quando smetterai di esserci, tornerai a essere ciò che sei sempre stato.

Il Caos genera il Cosmo per poi richiamarlo a sé. Nel libero gioco d'amore.
#1373
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 20:27:38 PMsì è tutto molto bello ma è solo un elaborazione filosofica, la verità è che non sappiamo un accidenti su Dio
Certamente.
Ma l'elaborazione non dice niente riguardo a Dio.

Dio = Essere

Che non esiste, quindi... Dio = Essere = Nulla.

Che Dio sia il Bene dipende solo da te.
Che sei il figlio unigenito.
#1374
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 20:10:38 PMricapitolando allora l'espressione giusta e complea sarebbe " noi siamo due modi degli attributi dell unica sostanza"

Sì, in quanto modi esistiamo.

Gli attributi sono secondo me l'esistenza.
Mentre la sostanza è l'Essere.

Noi esistiamo, ma non siamo.
Mentre Dio non esiste, Dio è.
#1375
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 19:47:17 PMnel caso di un essere senziente è sia fisico che mentale allora, quindi pensiero ed estensione..

Tuttavia l'essere senziente è corpo, in quanto modo della estensione, e mente in quanto modo del pensiero.
Due modi diversi, perché di diversi attributi, che però sono della medesima sostanza.

In questo modo, per quanto ho capito, Spinoza risolve la questione alla radice tra i due ambiti.
Mentre Cartesio, tenendo separate res cogitans e res extensa, è dovuto  ricorrere alla ghiandola pineale...
#1376
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 19:09:42 PMcioè dai modi in cui questi attributi si maniefestano, cioè come sotto forma di acqua, di neve, terra , sole e anche delle creature viventi? oppure entrambe ? cioè animato e inanimato?

Il modo coincide con il qualcosa.

Se fisico è un modo della estensione. Se mentale è un modo del pensiero.
Ma sempre di qualcosa si tratta.

Non mi pare che in Spinoza vi sia una netta distinzione tra animato e inanimato.
D'altronde confliggerebbe con la sua idea di sostanza e dei suoi attributi.
#1377
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 19:05:40 PMcercare di validare un sistema filosofico con le stesse definizioni che il sistema si propone di provvedere lo considero circolare e quindi impercorribile , voglio che mi si dica cosa vuol dire essere "dei modi" di una sostanza senza usare definizioni Spinoziane .

Essere dei modi della sostanza significa essere puro nulla.

Non so se Spinoza abbia conosciuto la mistica cristiana.
Mi sa di no.
Peccato, ne avrebbe tratto grande giovamento.
#1378
Citazione di: Alberto Knox il 01 Maggio 2022, 17:49:05 PMPuoi spcificare quindi cosa significa essere modi della sostanza? non scrivo di Spinoza perchè penso a una sostanza unica  ne penso che la realtà e la perfezione siano la medesima cosa . Mi limito a stare nelle righe del pensiero Spinoziano pur non essendo affatto Spinoziano.

Gli attributi sono le qualità della sostanza, che sono infinite, pur conoscendone noi solo due: pensiero e estensione.

I modi sono invece la manifestazione di un attributo.

Questo è quanto ho compreso.

Il buon Spinoza gira e rigira nello sforzo di non ingannarsi.
Grande è infatti la sua fede nella Verità.

Tuttavia ha già detto tutto in quel "Deus sive Natura"

Ma dovrebbe tenerlo fermo, e non è facile...

Compaiono allora le idee inadeguate, così come la distinzione tra natura naturans e natura naturata.
Mentre sono la stessa cosa.

Mantenere una distinzione permette di non affrontare l'aut-aut, in cui sono messo in gioco in prima persona!

Perché se faccio veramente coincidere Dio e Natura... che Dio sia il Bene, dipende solo da me!
#1379
Non siamo attributi, bensì modi.
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Carlo Sini ha dato un contributo importante nello studio di Spinoza.

Il suo "Archivio Spinoza" offre spunti preziosi, seppur rari.

Peccato che Sini abbia poi seguito una deriva, in stile "il sol dell'avvenire". Promettendo un roseo immancabile futuro, forse come risposta alla frustrazione del fallimento marxista.

Non è il momento delle false speranze.
Occorre invece affrontare finalmente il nichilismo e vederne le carte.
#1380
Ma l'illusione, cioè l'atto di illudersi, è reale!

Ossia è reale il credere vero qualcosa, che invece non lo è.

Il credere non è illusorio. Infatti il placebo agisce...