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Messaggi - Jacopus

#1366
Breve nota a margine, rispetto all'ultima considerazione su Di Maio e la sua "eccezionale figura". Troppo spesso in Italia abbiamo il culto della personalità, perché fondamentalmente coltiviamo il culto di noi stessi. Siamo un popolo individualista. Ma più la realtà è complessa e più le "figure eccezionali", piuttosto che il risultato di individui eccezionali,  sono il frutto di una struttura sociale o di una organizzazione che si distingue per competenze e capacità, come forse accade per il ministero degli Esteri e tutte le sue ramificazioni, ambasciate, consolati, struttura centrale. Nel momento in cui tutta l'organizzazione decade per i più svariati motivi, ecco allora che anche il capo può fare danni notevoli. La storia lo insegna: nel corso della storia dell'antica Roma vi sono stati imperatori folli, crudeli, senza senso dello stato, periodi lunghi decenni di anarchia e lotte, eppure l'impero non si è dissolto, perché vi erano organizzazioni, funzionari periferici, soldati, giudici, che la facevano funzionare. Il problema sta proprio in questo. Non tanto nelle figure apicali, che giustamente, a destra o a sinistra sono ormai inglobate nelle stesse scelte, ma nel progressivo decadimento delle conoscenze e delle capacità degli Italiani, in quanto parti di organizzazioni, enti, società, istituzioni.
#1367
Scienza e Tecnologia / Re: Natura e sessualità
11 Agosto 2022, 19:06:19 PM
La natura non la sopravaluterei. In realtà fa quello che può con quello che ha. Ad esempio abbiamo un sacco di codice genetico che non serve a niente ma che ci portiamo appresso. La natura non butta via niente, è ridondante. Scende a compromessi o usa per nuovi funzioni, vecchi organi, come nel caso delle piume dei dinosauri. I dinosauri le usavano a scopo rituale per sedurre le dinosaure. I loro discendenti, gli uccelli, hanno imparato ad usarle per volare. Noi abbiamo conquistato la posizione eretta ma abbiamo pagato un prezzo molto alto, che ha rischiato di farci scomparire come specie, ovvero l'alto tasso di morte durante il parto delle madri e dei neonati, a causa del restringimento del bacino. La vita difende la vita e continua ad adattarsi ad un mondo che cambia, ma la natura non è un grande orologiaio plurilaureato. La definirei meglio come una sorta di artigiano aggiustatutto, un bricoleur.
#1368
Scienza e Tecnologia / Re: Natura e sessualità
11 Agosto 2022, 16:56:13 PM
Concordo Hystoricum. Per certi versi siamo una specie aliena rispetto a tutte le altre, ma nello stesso tempo, siamo intimamente connessi al mondo animale e vegetale. Il nostro corpo risponde alle stesse sollecitazioni organiche di tutti gli altri esseri viventi. Siamo tutti dipendenti da sole, acqua, risorse biologiche esterne (le piante no, loro sono autonome). Siamo tutti, da homo sapiens alle formiche, ai fili d'erba, debitori dello stesso sistema di riproduzione cellulare, tramite dna e rna. Eppure siamo diversi e questa diversità la colloco nella storia culturale dell'uomo. L'uomo da qualche millennio scrive, crea mitologie, analizza la sua individualità e quella degli altri, si interroga su di sè e sulla vita nel cosmo, sul significato di ogni cosa. E' capace di terribili delitti e di sublimi atti di altruismo. L'immagine più corretta per definire l'uomo mi sembra quella del centauro, in parte cavallo e quindi natura ed in parte uomo, separato dalla natura.
#1369
Scienza e Tecnologia / Re: Dieci miliardi di ...
11 Agosto 2022, 13:03:45 PM
Mah, Hystoricum, non penso che vi sia nulla di luciferino e di ateistico. La teiera di Russell (https://it.wikipedia.org/wiki/Teiera_di_Russell) ha già ampiamente spiegato che non spetta agli scettici dimostrare qualcosa di non altrimenti spiegabile. In realtà, senza scomodare il signore del Tartaro, la negatività di tutto ciò risiede  nella spesa di somme astronomiche (qui è proprio il caso di dirlo) che potrebbero essere utilizzate altrimenti. D'altro canto nel campo della ricerca, è difficile dire se quelle spese avranno un ritorno economico. Spesso avviene che da ricerche anche molto poco pratiche emergono usi quotidiani. In ogni caso, in linea di massima, Dio come fede, è per uno scienziato assolutamente "differente" rispetto alle sue ricerche. La scienza ha mandati, scopi, metodi, obiettivi neutri rispetto alla fede, che si muove in un ambito appunto di "fede". La scienza anche ha una fede, ma è una fede paradossale, perchè la vera scienza incita al cambiamento e considera ogni verità scientifica come possibilmente rivedibile o perfezionabile in futuro. E' una dinamica continua e relativa, a differenza delle religioni che, di solito, sono fondate su un insieme di credenze statiche ed assolute.
#1370
Attualità / Re: Avremo tre poli?
08 Agosto 2022, 19:49:50 PM
La dipartita di Calenda mi rende più digeribile il voto che darò al Pd. Dovrò turarmi il naso meno ermeticamente di come avrei dovuto fare se ci fossero stati anche quei due figuri. Non che mi faccia grosse illusioni. Anche il Pd mi sembra il simulacro di un partito di sinistra, piuttosto che un partito di sinistra vero. Chissà, forse per riscoprire il valore della libertà e della giustizia, dobbiamo perderle definitivamente entrambe. Ma non sarà neppure così. Nessun taglio netto, ma una progressione impercettibile e continua, fino a quando considereremo Fantozzi il nuovo ideale della classe media, e non il suo grottesco pagliaccio, come invece era 40 anni fa.
#1371
Attualità / Re: Avremo tre poli?
08 Agosto 2022, 08:36:02 AM
Sono d'accordo Eutidemo, con quanto scrivi. Implicitamente fai anche notare che in Italia non sarà mai possibile un governo diretto da forze socialdemocratiche essendo la struttura della borghesia italiana miope e provinciale, priva di un retroterra culturale in grado di orientare le scelte politiche secondo giustizia e contemporaneamente per fronteggiare le immense sfide del nostro tempo. Se anche il Pd è un partito cattocomunista, bisognerebbe cercare in quella tradizione, ciò che più si avvicina a scelte di giustizia sociale. Niente di ciò accadrà. Vi è in tutto il mondo una spinta verso destra di tutti i partiti, come se le idee politiche si trovassero su un piano inclinato a destra, con i politici ridotti a venditori di formaggi, attenti a cosa chiede la clientela. Siamo in questa situazione così irrigidita che per fare qualcosa di serio o servono i tecnici o i politici per caso, come i 5S.
#1372
Alberto. Anch'io ritengo che la Bibbia debba essere letta come uno dei più grandi libri della tradizione scritta umana, al di là dei suoi significati letterali. Ma se si supera il significato letterale, si moltiplicheranno le più diverse interpretazioni. La qual cosa è arricchente in una visione laica della Bibbia, poiché questa visione promuove la presenza di molteplici verità. Se però si resta nel solco della verità religiosa, la diversità delle interpretazioni diventa un " "casus belli", come già accaduto innumerevoli volte nella storia del cristianesimo. Ad esempio la storia di Adamo ed Eva, la interpreto come l'uscita dell'umanità dallo stato di natura. L'uomo prende coscienza di sè e della sua solitudine come singolo e come specie. L'albero della conoscenza del bene e del male non è altro che la raffigurazione della conquista della cultura umana, che traccia un confine netto fra ciò che l'umanità era prima e ciò che è diventato dopo. Ciò che non posso accettare è la visione decadente dell'umanità che è sottesa a Genesi. L'umanità inconsapevole dei genitori e dei nonni di Adamo ed Eva non era così idilliaca. L'Eden era popolato di tigri enormi e lupi ancora più grandi, capaci di frantumare una gamba umana senza problemi. L'uomo viveva in una condizione di estrema paura, assalito da malattie sconosciute è pronto per morire di vecchiaia a trenta/quaranta anni.
La negazione dell'ambivalenza è il peccato originale della Bibbia, almeno fino al Cristianesimo ed è invece la presenza dell'ambivalenza a farmi apprezzare il paganesimo ellenistico. Il fatto che la Bibbia abbia avuto questo enorme successo, trasmettendosi da una piccola popolazione patriarcale e ad economia pastorale a mezzo mondo, è un altro tema che merita la massima attenzione. Evidentemente accettare l'ambivalenza è doloroso. Pensare che noi potremmo essere dei criminali, oppure dei traditori, o dei violenti o degli ipocriti, come effettivamente talvolta siamo stati, ci perturba. Solo con il Vangelo (scritto in greco, non dimentichiamolo) entra nella Bibbia l'ambivalenza. Ma è una ambivalenza incatenata, perché dietro di essa continua ad esistere il pensiero paranoico della netta separazione del bene e del male.
#1373
La teoria del sacrificio, comprensiva del sacrificio di Cristo, di cui è l'espressione più studiata, è ambivalente. Per questo è feconda e contemporaneamente spiazzante. Giustamente, come dice Alberto e, insieme a lui, Lacan, perché devo aspettarmi la salvezza da un sacrificio, che presuppone un atto di violenza ingiustificato. Non è meglio cercare la "salvezza" in un atto prosociale, nell'amare il prossimo tuo come te stesso? La morte sicuramente risuona armonicamente con una religione trascendente e quindi può essere riempita di significati vitali, anche se relativi ad una vita "ulteriore". Ma oltre a questo, la morte dell'innocente, anzi del Santo, rappresenta simbolicamente l'Unione degli uomini, oltre il concetto arcaico (ma ancora ben iscritto nel nostro encefalo) di tribù/clan/famiglia. Solo attraverso quel sacrificio possiamo ripetere le parole dello starec Zosima, per il quale ognuno di noi è responsabile di tutto ciò che viene fatto nel "mondo" dagli uomini. Dopo la morte di Cristo, e solo
dopo che il suo sangue è stato versato, gli uomini possono ritrovare il loro senso di unità, anche se sotto il cappello della cristianità.  Poiché la storia è simile, per molti aspetti, alla struttura di un organismo, che non può essere modificato a nostro piacimento, la linea storica dell'Occidente, filogeneticamente ha scelto questa strada per superare la dimensione tribale ed accedere all'universalismo (catolikos). Il sacrificio di Cristo, in questo senso, è l'antesignano di Robespierre ma anche di padre Kolbe. Resta da capire se sia possibile superare anche il codice del sacrificio pur mantenendo l'universalismo, oppure se siamo destinati a tornare al tribalismo, declinato secondo le più diverse grandezze (famiglia/clan/paese/nazione/confederazione di nazioni, corporation).
#1374
Scienza e Tecnologia / Natura e sessualità
03 Agosto 2022, 21:11:51 PM
Spesso si sente dire che l'omosessualità o la transessualità non sono accettabili perché contro natura. A partire da questo stesso principio, noi maschietti avremmo diritto all'harem e ci dovremmo battere per strada per difendere le nostre femmine, ma lasciamo perdere.
Esistono in natura molti esempi di omosessualità sia maschile che femminile, ma lasciamo perdere.
Un tipo di adattamento che riguarda il pesce anemone è ancora più strabiliante e permette di considerare la natura come un continuo laboratorio sperimentale, poco adatto ad essere ridimensionato dalle tradizioni religiose. Il pesce anemone maschio infatti se viene lasciato dalla sua/sue femmina/e può cambiare naturalmente sesso e diventare femmina, perfettamente in grado di emettere uova di pesce anemone. Un cambiamento che avviene gradualmente a partire dal cervello per estendersi agli organi riproduttivi solo in seguito. 
#1375
Attualità / Re: Alika
01 Agosto 2022, 13:43:09 PM
Ad Anthonyi. Non credo di aver mai professato L'uguaglianza matematica fra le persone. Anzi si tratterebbe di un mondo disumanizzante e terrorizzante, ed anche incompatibile con la teoria evoluzionistica. Evidentemente polarizzare i discorsi altrui è una tentazione irresistibile e spesso inconsapevole. Esistono infatti disuguaglianze e disuguaglianze. Che il capitalismo abbia anche comportato dei benefici non lo metto in dubbio. Il mio pensiero è proprio relativo  a cercare di non buttare il bambino con l'acqua sporca.
#1376
Attualità / Re: Alika
01 Agosto 2022, 09:09:54 AM
Ribadisco ciò che ho già scritto, con il dubbio che in alcuni utenti sia ancora molto forte il contributo dell'amidgala alla formazione del pensiero piuttosto che la corteccia prefrontale. Entrambi i soggetti coinvolti in quell'episodio sono il risultato delle profonde diseguaglianze che vigono nell'attuale mondo capitalista. Chi uccide perché non riesce a controllarsi è portatore di seri problemi comportamentali. Pensare di risolverli solo con l'applicazione del diritto penale è ingenuo e anche privo di risultati, visto che la recidiva fra i condannati reclusi è molto alta. La possibilità di risolverli risiede nella possibilità di riconoscerci come esseri umani l'uno responsabile dell'altro. E ciò si declina in tutta una serie di conseguenze che non possono lasciare spazio allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, pratica che il capitalismo effettua in modo sistematico, da quando non ha più alcun potere competitivo (fine dell'URSS).
L'alternativa a ciò è quella di usare un linguaggio intriso di violenza e separazione noi/loro, che sposta l'oggetto da sradicare dai rapporti economici ai rapporti etnici.
#1377
Attualità / Re: Elezioni 2022
01 Agosto 2022, 08:20:37 AM
Ipazia. Da cosa ritieni che COVID -19 sia come una influenza? Se siamo a questi livelli di complottismo effettivamente ti consiglio di votare italexit che unisce il meglio di pensiero paranoico anti-intrusivo, sia che l'intrusione  riguardi il vaccino, oppure l'Europa, oppure i migranti. Una ricerca di purezza, piuttosto patologica, ma potrebbe darti un po' di sollievo.
#1378
Attualità / Elezioni 2022
30 Luglio 2022, 16:29:12 PM
L'idea relativa a questa discussione è condividere le nostre intenzioni, perplessità, valutazioni in merito al partito da votare.
Inizio io. Ho sempre votato a sinistra, oscillando dal PCI al partito repubblicano ( che non era proprio di sinistra ma mi piaceva la sua impostazione laica). Quest'anno sono molto dibattuto se votare Pd oppure altro. Il voto sul pd lo ritengo importante per non disperdere il voto nei soliti mille partitini del centro/sinistra ma mi domando anche che cosa abbia di sinistra il Pd, un partito che sembra più rappresentare una classe media agiata ed attempata piuttosto che la società dei poveri e di chi reclama diritti economici. Il Pd mi sembra più il paladino dei diritti civili che dei diritti economici degli sfruttati. Una sorta di partito radicale "più grande" e con qualche vago bagliore di operaismo, in chiave vintage. Non che i diritti civili non siano importanti. In questi anni popolati da lugubri becchìni del diritto di aborto, delle unioni civili, o dei diritti di integrazione degli stranieri, ben venga la difesa e l'ampliamento di questi diritti. Ma la sinistra non può essere solo questo. Possibile che una sacrosanta battaglia per il reddito di cittadinanza l'abbia dovuta sostenere un partito di "scappati di casa"? Questo è il mio dilemma. Se alla fine non voterò PD, l'alternativa possibile sarà per il partito dei verdi, che ora chissà se si chiama ancora così.
#1379
Attualità / Re: Alika
30 Luglio 2022, 12:29:26 PM
Interessante apprendere di aver ottenuto il massimo dei voti in retorica e populismo. Io non deresponsabilizzo nessuno. Il tizio pagherà per quello che ha fatto. Ma è anche interessante che una persona come te, Anthonyi, che si professa cristiano, non sappia tener conto, contemporaneamente delle responsabilità individuali e di quelle collettive. Per quelle individuali c'è il codice penale, che mi guardo bene dal voler abolire. Per quelle collettive c'è la discussione collettiva e la capacità di considerarsi tutti collegati e tutti responsabili, l'uno dell'altro. Ovviamente un messaggio poco compreso in Italia, paese in cui il primo articolo della Costituzione reale è "fatti i fattacci tuoi" e il secondo è "chi ha avuto ha avuto, ha avuto...". Per non parlare del liberismo/capitalismo, per il quale tutto ciò che è pubblico/collettivo, puzza di bruciato. Inoltre spiegami in che senso sto soffiando sul fuoco? Perché sto suggerendo ad un povero italiano di allearsi con un povero straniero invece di vederlo come un nemico ed ammazzarlo? La cuccagna sta finendo Anthonyi e se non si prende in mano seriamente questo andazzo, i morti "innocenti" saranno di tutti i colori e sempre di più. Io sto solo dicendo questo. Nel caso in cui vi fossero state le parti invertite, la musica non cambia. Io non sono né sovranista né razzista. Amo l'Italia e mi sento profondamente italiano ed anche per questo reputo necessario che gli italiani siano "mediamente" più accoglienti e più responsabili. Non mi identifico certo nei personaggi alla Alberto Sordi, un po' di più in Primo Levi. Entrambi italiani. E pertanto se fosse stato un nigeriano ad uccidere un italiano, lo sconforto sarebbe stato identico, ma anche le cause che risiedono nelle diseguaglianze globali della ricchezza e nella ipocrisia delle democrazie occidentali, pronte a far rispettare lo stato di diritto entro i propri confini, quanto pronte ad agire come dei bucanieri a sud del Mediterraneo. Magari si potrebbe chiedere a chi vive là, affamato e mezzo disidratato: "egregio, veda di restare dov'è e morire lontano da noi, senza rompere più di tanto. Solo se è perseguitato dal potere politico potrà giungere e salvarsi da noi. Se è solo povero, dipende solo da lei. Diventi imprenditore di sè stesso e segua il successo." Ripeto Anthonyi. Il riscaldamento globale sarà un ottima livella. Peccato che comporterà un notevole dose di sofferenza. Evidentemente stiamo dimostrando di non essere adatti alla sopravvivenza.
#1380
Attualità / Alika
30 Luglio 2022, 10:32:19 AM
Sono sconcertato e anche adirato, per quanto accaduto a Civitanova Marche. Per chi ancora non lo sapesse un ambulante nigeriano è stato ammazzato come un verme da un "italiano" che gli ha schiacciato la testa con il piede, letteralmente come si fa con gli insetti. Di questo omicidio dovrebbero sentirsi responsabili tutti i politici che soffiano sul fuoco della migrazione incontrollata, della delinquenza degli stranieri, dei soldi che spendiamo, dell'affare Lucano e così via. E anche qui, nel nostro piccolo dovremmo iniziare a chiederci che effetto fanno le nostre parole su persone semplici, con pochi strumenti per capire la realtà, arrabbiate per una situazione economica sempre più fragile. L'immagine che viene fuori è quella di due disperati, uno morto e uno che morirà in carcere, messi l'uno contro l'altro invece di allearsi contro i loro veri nemici, che li sfruttano o economicamente o culturalmente, propinando narrazioni violente e manipolatorie. Di fronte a tutto ciò, la imminente "livella" del riscaldamento globale mi sembra la giusta nemesi.