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Messaggi - doxa

#1366
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 18:10:46 PM
Mariano ha scritto
CitazioneTornando alla domanda iniziale, mentre ritengo che l'estasi sia un obiettivo di beatitudine che ciascuno di noi può ricercare, continuò ad interrogarmi se, eventualmente raggiunta, sia solo una realizzazione del nostro erotismo o possa anche servire al l'umanità di cui facciamo parte; nel caso di un'opera d'arte senz'altro trasmette qualcosa a chi la comprende, ma nel caso del solo estraniarsi da ciò che ci circonda nel tentativo di collegarci alla "divinità "?


Mariano le tue domande sono interessanti.

Per quanto riguarda la beatitudine,  cosa s'intende ? Io, tu, gli altri la consideriamo allo stesso modo ? Per Giona la beatitudine penso significhi felicità derivante dalla contemplazione di Dio. Per quanto mi riguarda non riesco ad immaginarmi in uno stato di beatitudine distaccata dalla realtà, anche se per breve tempo. Per conseguenza non riesco ad ipotizzare in che modo l'estasi possa servire all'umanità. Tu in che modo la vagheggi come uso collettivo ?

Citazionenel caso del solo estraniarsi da ciò che ci circonda nel tentativo di collegarci alla "divinità "?
 

Ipotetico "collegamento" per autosuggestione ? Il desiderio di collegamento con il divino può nascere da chi crede nell'esistenza di un Dio. Io, per esempio, non sono motivato a collegarmi con una divinità cui non credo possa esistere. 
#1367
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 17:44:23 PM
Sariputra ha scritto:
CitazioneAlla luce di cui sopra appaiono, per me, come fenomeni mentali limite. Fuoriescono dal raggio d'azione dell'Io e del pensiero. Oltrepassano il confine della dualità. Rivelano la natura altra del reale.


Ciao Sari, il "raggio d'azione dell'Io e del pensiero" si può dire "coscienza" ?


"Oltrepassano il confine della dualità. Rivelano la natura altra del reale". M'interessa questa tua riflessione. Vorrei capirne di più. Puoi approfondire ? Grazie
#1368
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 17:15:11 PM
Giona ha scritto:
CitazioneQuanto alla sessualità, visto che parli di peccato e che la consideri componente della natura umana, vuol dire che il Signore Gesù e la Sua mamma erano umani di rango "inferiore" - sempre secondo il tuo pensare. Se a questo aggiungiamo che il Signore ha detto che chiunque desidera una donna ha già commesso adulterio e che il salario del peccato è la morte, lascio a te tirare le conseguenze.
San Paolo in Efesini 1 ha regolamentato il sesso dicendo che il corpo della donna appartiene all'uomo e che quello dell'uomo appartiene alla donna, ma poi ha detto: Quelli che vivono secondo i desideri della carne non possono piacere a Dio. Insomma se non vogliamo piacere al Signore Dio possiamo divertirci sapendo quello che poi/subito verrà, ma se vogliamo piacere a Colui che ci da la vita, che è gioia vera, dobbiamo vincere questo peccato.
Siamo ad un bivio o il sesso/piacere della carne che portano alla morte o la Purezza/gioia che portano alla vita eterna.
Chi sceglie la morte troverà "l'estasi sessuale, il resto consegue.


"il Signore Gesù e la Sua mamma erano umani di rango inferiore" ? Fra gli umani non ci sono ranghi ! Il tuo Dio si è fatto uomo per essere uguale a noi.

Citazioneil Signore ha detto che chiunque desidera una donna ha già commesso adulterio e che il salario del peccato è la morte, lascio a te tirare le conseguenze.
Il tuo "Signore" non conosceva la fisiologia umana. Gli occhi servono per ammirare, ed anche per cominciare, se possibile, una relazione con una donna. Nell'iter amoroso l'attrazione estetico-sessuale è determinante e non è peccato come erroneamente credi.

Il tarsita ha "regolamentato" (?) l'attività sessuale" dei suoi seguaci  ad Efeso. Ma che assurdità. Giona, prediletto dal tuo Signore, ma ci credi veramente a quello che scrivi ?

CitazioneQuelli che vivono secondo i desideri della carne non possono piacere a Dio

Questa opinione di Paolo è una emerita sciocchezza. A dar retta a lui l'umanità si sarebbe già estinta.

CitazioneInsomma se non vogliamo piacere al Signore Dio possiamo divertirci sapendo quello che poi/subito verrà, ma se vogliamo piacere a Colui che ci da la vita, che è gioia vera, dobbiamo vincere questo peccato.
CitazioneA me "Colui" non ha dato la vita e non agisco per piacere a lui ma a me stesso, in modo onesto e coerente. Il tuo Signore non mi dà la gioia, anzi non mi dà nulla, e non intendo "vincere questo peccato", perché fa parte della vita.

CitazioneSiamo ad un bivio o il sesso/piacere della carne che portano alla morte o la Purezza/gioia che portano alla vita eterna. Chi sceglie la morte troverà "l'estasi sessuale, il resto consegue

Forse al bivio o al quadrivio ci sei tu. La sessualità è connaturata al nostro essere, come è connaturata negli altri animali, perciò non conduce alla morte.

Giona, dotto cristiano, sai dirmi perché la Chiesa continua a denominare "carne" la zona genitale ? A me l'eufemismo "carne" evoca la macelleria, perciò lo detesto.

Citazionela Purezza/gioia che portano alla vita eterna.

Ecco bravo, la castità sublima la tua libido e ti conduce alla gioia della vita eterna attraverso l'estasi, e con questa parola ritorno al titolo del topic, dopo il tuo ed il mio off topic.

#1369
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
07 Gennaio 2017, 23:50:11 PM
Giona ha scritto:
CitazioneL'estasi è una dimensione di santità

Giona, da quando l'estasi è una dimensione soltanto di santità ?

Cerca di non credere alle favole, e di non "spararle grosse"come questa che hai scritto:
Citazionequando il santo si stacca dal mondo e dal corpo ed entra temporaneamente nel cuore del Signore Dio - paradiso - senza rapporto alcuno con il suo corpo.
Hai visto con i tuoi occhi l'evento ? Chi te l'ha raccontato ?

Mi fai pensare alle levitazioni di san Giuseppe da Copertino.

CitazioneL'estasi dell'artista può avere qualcosa buono perché è la manifestazione di un dono ricevuto dal cielo, ma chiamare estasi la dimensione erotica è blasfemo così come lo è chiamare dimensione erotica l'estasi vera.


Ma possibile che qualsiasi cosa di buono deve essere un dono del cielo ed il male un dono del diavolo che ti ossessiona ?
La parola "attitudine" ti è nota ?  questo sostantivo non ha connotazione religiosa.


Mi devi spiegare perché l'estasi erotica è blasfemia. La sessualità è una componente della natura umana. Non è peccato !
#1370
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
07 Gennaio 2017, 22:46:34 PM
Mariano ha scritto:
Citazioneè da considerare come un estraniarsi egoisticamente dalle problematiche della società o può contribuire a risolverle ?


Nell'estasi non c'è isolamento egoistico dai problemi sociali, né l'estatico può contribuire a risolverli. E' un evento breve.  Nel nostro tempo non ci sono profeti come quelli biblici. Nell'Antico Testamento vengono citate le estasi di  alcuni profeti mentre ascoltavano la Parola di Dio, i suoi ordini e i suoi avvertimenti, scrivevano ciò che Dio dettava, come accadde al profeta Daniele: "Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine" (Dn 12,4).

Nel Nuovo Testamento il termine estasi è citato varie volte, per esempio nel Vangelo di Luca:  "Tutti rimasero estasiati e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano; 'Oggi abbiamo visto cose prodigiose" (Lc 5, 26).

Secondo te, Mariano, l'estasi oltreché religiosa può essere anche erotica ?  Se si come si esplica ?

Nella sua autobiografia santa Teresa d'Avila scrisse fra l'altro: "Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l'angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio" (XXIX; 13).
Il racconto teresiano (e di altri mistici) della  sua transverberazione è stato interpretato da alcuni psicoanalisti  in termini di pulsione erotica che si esprime sublimandosi nel deliquio spirituale.  

L'estasi la può raggiungere anche l'artista nell'atto creativo ? O la può soltanto rappresentare, come fece Gian Lorenzo Bernini nel gruppo scultoreo dedicato all'estasi di Santa Teresa ?
#1371
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
29 Dicembre 2016, 16:02:05 PM
Si, Sariputra, hai ragione, ci sono anche raggi di sole di spiritualità tra le polemiche religiose nel forum.

C'è chi considera la spiritualità  sinonimo di  religione, di  misticismo, e chi la pensa come  attività dello spirito umano in funzione della perfezione e chi attività dello Spirito Santo...

Anche l'ateo ha bisogno di spiritualità, chiamala trascendenza se vuoi, contrapposta all'immanenza.

L'anelito alla trascendenza, l'esperienza interiore verso il trascendente, verso l'assoluto, può emergere in modo spontaneo nell'individuo, non ha bisogno di una religione.

Credere nel trascendente è un bisogno di consolazione dell'umanità ? La moltitudine delle persone aspira a credere che la vita abbia un senso che trascende l'immanenza.

La trascendenza è collegata alla coscienza,  perché è questa che può trascendere. Ma non la coscienza intesa in senso morale o religioso ma a quello psicologico, all'Io, che fra l'altro permette l'autoriflessione, di pensare oltre il suo essere, di trascendere,  da non confondere con trascendentale.
#1372
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
29 Dicembre 2016, 14:30:20 PM
Bluemax  con riferimento a Giona ha scritto
CitazioneIl mistero è tale sino a che non viene svelato e per essere svelato necessita di continua ricerca, riflessione e contemplazione meditativa.
Ma Giona e Duc non credo che riescano a collaborare per svelare il "mistero". Loro due hanno certezze, non è mistero. Loro hanno la "verità" propinata dalle cosiddette "sacre scritture". Non le interpretano ma le accolgono in modo letterale.


Giona con riferimento a me ha scritto:
CitazioneSono io che mi chiedo, l'ho anche scritto nel passato, che ci fai tu in uno forum di spiritualità se non credi anzi se non puoi credere.
E la tua sarebbe spiritualità ? Finora in questo forum vedo solo topic dedicati alla religione non alla spiritualità. Giona, già te l'ho detto, la tua è religiosità popolare, cosa ben diversa dalla spiritualità, questa interessa anche a chi non crede nel tuo Dio.
#1373
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
29 Dicembre 2016, 13:24:26 PM
Giona ha scritto:
CitazioneL'anima è ciò che il Signore Dio soffiò in quella statua d'argilla che prese il nome di Adamo, ossia uomo. Non tutte le anime s'incarnarono nello stesso momento, ma solo alcune. Le altre s'incarnano ogni volta che un bimbo viene concepito. NB: dico concepito non nasce. L'anima viene fatta incarnare per essere messa in prova, cioè per vedere se sceglie il bene o il male. Quelle che scelgono il bene, l'obbedienza al Signore della vita, che è sapiente ed amorevole, vanno  nel modo dell'amore e della pace, il Paradiso. Quelli che scelgono il male consapevolmente o inconsapevolmente, chi lo sceglie inconsapevolmente è inconsapevole perché ha già perso lo Spirito, vanno in un posto dove c'è urlo pianto e stridore di denti - l'inferno!
Come già detto nel mio primo post di questo topic, quelli che vanno all'inferno non ci vanno dopo la morte ma già in questa vita perché, in quelli ancora vegeti ,che hanno scelto il male,  l'anima si è staccata dal corpo per far posto al peccato. Vedi conte Ugolino nella Divina commedia.
Questi sono quelli che vivono senza anima e non sono più umani anche se appartengono agli umani anagraficamente, ma solo anagraficamente.
In ogni caso quelli che scelgono il bene vivono il paradiso già in questo mondo.
Citazione

Non voglio mancare di rispetto, ma come si fa a sopportare le puerilità che scrive Giona ?
Giona, scusami, ma la tua è una credulità di tipo infantile, sia con l'anima, sia con il diavolo, ecc..

Duc è più strutturato con la sua religiosità, ma non riesce a togliersi il "paraocchi".

Con voi due non vedo possibilità di dialogo perché avete certezze e non opinioni. Allora mi chiedo lo scopo della vostra presenza in questo forum. Per fare cosa ? Per fanatismo religioso, per proselitismo o che altro ?
#1374
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
28 Dicembre 2016, 14:38:39 PM
Leggendo le risposte di Giona e Duc penso all'aforisma di Roberto Gervaso che dice: "La fede è uno stato di grazia che nei fanatici diventa disgrazia". 
Il vostro fanatismo religioso v'induce  alla testardaggine e m'induce, spesso, ad evitare di rispondere ai vostri post. 

La vostra fede in una divinità, instillata, secondo voi due, dalla stessa divinità, v'induce alla devozione incondizionata, priva di dubbi e di autocritica.

La vostra credulità vi induce alle certezze che inducono l'interlocutore a farvi cuocere nel vostro brodo, come si suol dire.
#1375
Varie / Re:E' finita!
28 Dicembre 2016, 09:14:10 AM
Il noto giornalista Roberto Gervaso nella sua rubrica "Il grillo parlante", pubblicata sul quotidiano "Il Messaggero", nell'edizione di ieri, 27 dicembre, riguardo al Natale dice che  E' bello trascorrere le feste natalizie  a letto con l'influenza. Natale è una delle feste più noiose. Facciamo gli auguri a chi, durante l'anno, non degniamo di uno sguardo. Brindiamo alla salute di chi ci è indifferente. Ci abbracciamo, ci baciamo.

Dopo trimalcioniche abbuffate, che creano problemi al fegato, allo stomaco e al cuore, ci appisoliamo davanti alla televisione, mentre i più piccoli frignano perché vogliono tornare ai loro giochi. Le ore sembrano non passare e nessuno osa prendere l'iniziativa di alzarsi e proclamare con voce stentorea ed autorevole: "Leviamo le mense". Finalmente la tavola, tracimante di quel che resta del pantagruelico banchetto si svuota. Tutti si alzano per tornare a casa.
#1376
Attualità / Re:Migranti
11 Dicembre 2016, 10:09:35 AM
Le nigeriane? di solito sono dedite alla prostituzione ! Ne vado tante per le strade del Lazio e della Lombardia ! Voglio evitare di polemizzare e mi limito per oggi  a rendervi noto un articolo del giornalista Aldo Cazzullo sul settimanale "Sette", inserto del "Corriere della Sera", pubblicato l'altro giorno, venerdì  9 dicembre.    

Il titolo dell'articolo: "Metropoli sfregiate", pagina 16.

Scrive Cazzullo: Arrivo a Milano, trovo la stazione centrale affollatissima e come quasi sempre c'è la fila dei passeggeri in attesa del taxi e non la fila dei taxi in attesa dei passeggeri; decido di andare a piedi e intanto penso che la capitale del Nord è in salute, è in ripresa, è dinamica, la prospettiva razionalista di via Pisani e piazza della Repubblica non invecchia mai, sullo sfondo si affacciano i nuovi grattacieli, hanno aperto molti nuovi locali. Immerso in pensieri consolatori passo accanto a un nero che sta orinando nei giardini di fronte alla stazione. Così, in pieno giorno, come se nulla fosse, anche se il passaggio è continuo, uomini e donne.

Penso a dove ho visto in giro per il mondo a una scena simile. Mai, da nessuna parte. Tranne una volta, una sera, a Parigi, alle Halles. E' arrivata la polizia, ha pestato il malcapitato tipo vendemmia, e l'ha portato in questura, dove non oso pensare che trattamento abbia ricevuto. E' una cosa orribile, detesto la violenza. Resta il fatto che nelle grandi città internazionali  non è possibile orinare per strada, mendicare in modo aggressivo, molestare i passanti e in particolare le donne sole, lavare i vetri ai semafori, importunare le persone che stanno mangiando o prendendo un caffè.
Nel frattempo sono arrivato in corso Como. C'è un gruppo di turisti americani. Questi non sono migranti: curati, barbe da hipster, borse dello shopping. A un tratto uno si ferma, e orina contro il muro, tra le risate degli amici. A casa sua, a New York o a Phoenix, non lo farebbe mai. Ma siamo in Italia, ognuno fa quel che gli pare, le regole non le rispetta nessuno e nessuno le fa rispettare: ottima occasione per trasgredire, e ridere dei rari indigeni che ancora si infastidiscono. L'odore che si sente un po' in tutto il centro di Milano –per non parlare di Roma-  testimonia che non si tratta di un caso isolato, e che talora il visitatore incontinente non si limita alla pipì. 

L'Italia, com'è noto, allenta i freni inibitori. E' un Paese che non rispetta se stesso, perché dovrebbero rispettarlo gli stranieri ? A questo si aggiunge un dato oggettivo: nessun Paese può reggere un flusso come quello cui è sottoposta l'Italia da anni. Un flusso su cui non esercitiamo alcun controllo. Il paragone con gli italiani che andavano in America è del tutto improprio. L'immigrazione che ha costruito gli Stati Uniti  -un continente in gran parte deserto e ancora oggi semi spopolato, con una densità di 34 abitanti per chilometro quadrato contro i 201 dell'Italia-  era regolata in modo ferreo, con tanto di quarantene e respingimenti. L'idea che la miseria dell'Africa  possa essere risolta dalla rotta di Lampedusa è delirante e ipocrita nello stesso tempo. Prima facevamo finta di niente e i 500  migranti al giorno (quest'anno di più) finivano in Germania, in Francia, in Svezia. Adesso con le frontiere quasi chiuse restano in Italia; e quelli che vengono portati in Sardegna si ribellano quando realizzano che sono su un'isola da cui sarà difficile andarsene. Quali prospettive hanno ? Per tante storie di  solidarietà, integrazione, accoglienza, quante storie di emarginazione, disperazione, rabbia stiamo preparando ?

Non si tratta di perbenismo, ma di civiltà. Decoro, dignità, rispetto per gli altri e per se stessi. E' piccolo borghese guardare a queste piccolezze nel pieno di una tragedia dell'umanità ? Sì e no. I profughi  vanno accolti. Le vite vanno salvate. Ma la grande maggioranza profughi non sono. Attenzione, perché in questo modo, tollerando tutto e non vietando nulla, stiamo facendo dell'Italia un paese razzista. Così ha concluso Cazzullo.


Invito i lettori di questo forum ad andare a Milano in questi giorni e vedere il degrado in corso Vittorio Emanuele, nel tratto tra piazza Duomo e piazza San Babila, i portici sono pieni di zingari, finti e veri poveri, accattoni molesti. I vigili urbani, la polizia passa tra loro, li vede e non dice nulla. Allora io detesto questa giunta comunale come la precedente. Se essere di sinistra significa degrado tollerato od incoraggiato non ci sto.
#1377
Tematiche Culturali e Sociali / Re:I "commons"
07 Dicembre 2016, 20:56:54 PM
"Commons", "comunaglie":  perché usare termini inusuali ? In Italia si chiamano "Usi civici", ancora regolamentati da una legge di epoca fascista del 1927 e dal regolamento di attuazione del 1928. Altre norme nazionali e regionali furono emanate in seguito in materia di usi civici.  

Gli usi civici vengono distinti in due categorie: terre di proprietà collettiva (demanio civico)  e terre di proprietà privata su cui grava il diritto di uso civico in favore della comunità locale.
C'è da dire che nel nostro tempo sulle terre civiche dilaga l'appropriazione indebita, usate anche per costruire edifici privati. Ormai più che di usi civici si dovrebbe parlare di "abusi civici".

L'istituto degli usi civici è di epoca medievale, adatto per le comunità rurali. Serviva per la sussistenza e l'autoconsumo: la raccolta della legna, il pascolo, il taglio dell'erba, l'uso delle acque per l'irrigazione, ecc..
#1378
"Predicator che predichi l'avvento se predichi per me non strillar tanto".


Eutidemo i tuoi rilievi giuridici alla riforma costituzionale sono ineccepibili, però devi tener conto dei giudizi e pregiudizi delle persone.

Come nella religione anche nella politica chi ha una fede o una ideologia non lo scosti dal suo credo con i ragionamenti sensati. Per cambiare opinione ha bisogno di tempo e molte delusioni.

Come ho già detto in un altro post, non ricordo in quale topic, non considero ben fatta questa riforma, ma voterò "si", per dare una smossa alle acque stagnati della politica. Spero che in un futuro non lontano i politicanti si convincano ad istituire l'assemblea costituente per riscriverla in modo decente.

Ma come si fa ad affermare che questa Costituzione vigente è la più bella del mondo ?

Per te è "bello" l'articolo 1 ?
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."
Spiegami cosa c'entra il lavoro con la forma repubblicana di uno Stato. L'articolo scritto in questo modo fu voluto dai comunisti ?
Il referendum non è un voto politico, ma i partiti dell'opposizione usano la politica per far "cadere" il governo Renzi. Tra di loro, a destra e a sinistra, non c'è un leader degno di fare il presidente del Consiglio, perciò preferisco che rimanga Renzi con il suo modo di fare da "ducetto".
Il mio partito politico di riferimento è all'opposizione ed invita a votare "no", io invece voto "si", non mi faccio condizionare da questi politici opportunisti.


Lo so Eutidemo, ti scandalizzo e ti deludo perché non voto no. Mi affido alla tua comprensione. :)  
#1379
Attualità / Re:"Te absolvo"
22 Novembre 2016, 22:03:57 PM
Bravo donquixote, concordo con te.
Con questa decisione papa Francesco vuol far considerare la Chiesa cattolica come una madre che accoglie con amore i suoi seguaci, anziché  un'istituzione giudicante, preoccupata soprattutto di difendere la sua funzione normativa e la sua lucrosa attività economico-finanziaria.

Questo pontefice distingue fra il peccato e il peccatore pentito da perdonare. Considera le donne che abortiscono non peccatrici da sottoporre a redenzione ma esseri umani sofferenti, perché quando decidono di abortire soffrono nel corpo e nell'anima.

Solo la confessione e il perdono possono "sgravare" le anime appesantite dai peccati. L'accesso libero al confessionale rende tutto più facile. Si spera che in questo luogo ci siano sacerdoti capaci di comprendere e capaci di misericordia, non controllori che vogliono giudicare e colgono l'occasione per impartire con severità una lezione.

La confessione come forma di autodenuncia, volontà di espiazione, liberazione dal senso di colpa, svolge una funzione catartica.


Per alleviare l'afflizione c'è chi sceglie di confessarsi dal  presbitero e chi dal psicoterapeuta, perché  entrambi sono tenuti al segreto di quanto viene detto loro e ciò facilità la libertà di espressione delle persone.

Il sacramento della confessione fu istituito da Gesù Cristo, quando la sera della Pasqua ebraica disse ai suoi apostoli: "Ricevete lo spirito santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" (Gv 20, 22-23). Ma fra i sacramenti istituiti dalla Chiesa quello della confessione o "riconciliazione" è quello che nei secoli ha subito più adattamenti. La Chiesa crede ed insegna di aver avuto il potere da Gesù di perdonare i peccati e considera il peccatore una persona da "accogliere".

Ma  Sebastian, Duc e Giona penso che ci diano altre informazioni.
#1380
Attualità / "Te absolvo"
22 Novembre 2016, 14:53:09 PM
"Te absolvo": con il titolo di questo topic  alludo alla recente lettera apostolica "Misericordia et misera" di papa Francesco riguardante la concessione pontificia ai sacerdoti di assolvere  in confessione i responsabili del peccato di aborto, compresi i medici e gli infermieri. Tale concessione era stata provvisoriamente offerta durante l'anno giubilare appena concluso. Ora la facoltà di assolvere questo peccato è definitiva.

Francesco ribadisce che l'aborto è un grave peccato ma, afferma, "non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere".

Il nuovo documento papale prende l'avvio dalle due parole  "misericordia e misera", che Agostino, vescovo di Ippona, utilizza per raccontare l'incontro tra Gesù e l'adultera passibile di lapidazione, secondo la legge mosaica, ma la donna viene invece perdonata.

Il papa evidenzia che in questo episodio evangelico "non c'è la legge e la giustizia legale, ma l'amore di Dio". Perciò ai preti confessori chiede di essere accoglienti con tutti e solleciti nell'aiutare a riflettere sul male commesso.


La Chiesa cattolica anche se lenta nelle decisioni, quando reputa opportuno (anche dopo secoli) accoglie le istanze nella società laicizzata. Infatti dopo anni di polemiche tra integralisti e liberali, le democrazie occidentali hanno cancellato il reato di interruzione volontaria della gravidanza (in Italia con la cosiddetta Legge n. 194) e lo hanno sostituito con leggi che ne legalizzano  le modalità di esecuzione, restituendo alle donne il diritto di decidere quel che riguarda il loro corpo.

Parallelamente, se pure con le sue regole, la Chiesa di Papa Francesco è arrivata allo stesso risultato.

Dopo l'apertura agli omosessuali, dopo la visita agli ex preti sposati, la Chiesa cattolica di papa Francesco si differenzia dall'arcigno monito che Pio XII rivolse negli anni '50 dello scorso secolo alle ostetriche italiane riguardo l'aborto. Il pontefice ha ben presente che nei continenti extraeuropei, in particolare nell'America latina e in Africa, l'aborto è largamente praticato a causa della povertà, delle malattie e il mancato controllo delle nascite.

Non si potevano lasciare fuori dalla Chiesa da peccatrici milioni di povere donne che abortiscono, perciò il Vaticano ha optato per questa abile scelta politica rivolta alle masse, senza problemi dal punto di vista teologico dottrinario. 

Come ho scritto ieri sera in un mio post (che poi ho eliminato perché off topic nella sezione "spiritualità"), la Chiesa riesce a sopravvivere nei secoli perché si adatta ai tempi. Perdona e condanna i suoi fedeli secondo le circostanze, con "il bastone e la carota". Allora è meglio essere infedeli ed avere la libertà.