Il salmo 42 dice: "Abyssus abyssum invocat, in voce cataractarum tuarum; omnia excelsa tua, et fluctus tui super me transierunt.." ("L'abisso chiama l'abisso al fragore delle tue ondate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passate! " )
L'abisso dell'essere è come quello del mare: tutti i flutti e le onde delle vite individuali, passate, presenti e future, non sono altro che epifenomeni del mare, nel cui abissi sono destinati a rientrare e poi a risorgere sotto altra forma!












