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Messaggi - InVerno

#1366
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Settembre 2023, 08:19:50 AM
Citazione di: leibnicht1 il 05 Settembre 2023, 02:52:34 AMSiete molto poco informati forse perche' non conoscete le lingue slave, oppure perché vi ostinate a credere nella più corrotta informazione mainstream dell'ultimo secolo, oppure per tifo calcistico.
Io vivo da dieci anni con una giornalista russa con un master in linguistica, se vuoi possiamo organizzare uno scambio culturale, tu vieni a casa mia a spiegarci il russo e come si naviga l'infosfera russa, e io in cambio ti parlo del signor Dunning e del signor Kruger.. mi sembra che almeno uno dei due avrebbe qualcosa da guadagnarci ::) .
#1367
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
04 Settembre 2023, 23:53:34 PM
Prima di introdurre i likes sul forum avevo qualche preoccupazione che lo strumento avrebbe pervertito il forum in una gara di popolarità, non un forte dubbio perchè il contesto su cui è applicato mi sembra comunque "salvo" da queste degenerazioni, ma sarebbe stato un peccato se fosse accaduto, invece toglie molto lavoro alla moderazione che doveva costantemente cancellare messaggi con scritto semplicemente "sono d'accordo" senza aggiungere altro, perciò beccatevi un like!
#1368
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
03 Settembre 2023, 21:48:37 PM
Si, sono pressochè concorde, non voglio addentrarmi nel, pur importante, fenomeno della corruttibilità dei "sacerdoti", ma perlomeno dopo aver prestato tanta attenzione ai sostantivi riportare l'attenzione sul verbo reggente la tua frase, ovvero "rimpiangere". Quando dico che è possibile (nel senso di lecito, e forse auspicabile) rimpiangere comunità dove doni e sacrifici tornino ad essere centrali, effettivamente mi rendo conto si potrebbe interpretare come fosse una sorta di "iniezione" di una sostanza ormai aliena, e questo effettivamente sarebbe se parlassimo delle forme contestuali dove questi fenomeni avvengono, eppure se ci prestiamo con duttilità a concentrarci sull'obbiettivo e lasciare che le forme si adeguino a nuovi contesti, non penso che si tratti di un utopia tanto distante. Prendi per esempio la cosidetta "filantropia" che va di moda nel pur individualista mondo protestante, siamo sgamati  e sappiamo che queste ricche persone donano principalmente perchè pagare le tasse gli costerebbe di più, però dobbiamo anche tenere conto della pressione sociale che fa si che queste cose accadano, e accadano in una certa maniera e non in un altra. Penso anche che i vantaggi delle "micro comunità" siano molto più estesi di quanto si possa elencare qui, e che un certo "progressismo" tenda a soprassedere su certe limitazioni intrenseche, siamo animali estremamente adattabili, ma questo non significa che non vi sono limiti, c'è un deposito "epigenetico" con cui confrontarci. E' noto per esempio che esiste un "limite" alle connessioni umane significative che riusciamo a mantenere contemporaneamente (circa un centinaio), chiunque sta vivendo in una "macro comunità" in realtà interagisce con un numero "micro" di persone, accede certamente ad una moltitudine di servizi incoparabili rispetto a chi vive in comunità più piccole.... ma non credo che si possa individuare un numero minimo di servizi per il benessere umano, ma c'è un numero minimo di persone con cui si è "costretti" ad interagire se si vuole evitare la depressione e l'autodistruzione. E' un pò il paradosso dei cosidetti "dating sites", in teoria dovevano essere questi meravigliosi servizi che ti permettevano di conoscere un numero "macro" di potenziali partner, ma a conti fatti, abbiamo scoperto che hanno completamente devastato i rapporti tra uomini e donne mettendoli in una competizione di mercato individualistica, e che le persone che vi accedono in realtà diminuiscono drasticamente il numero di potenziali partner rispetto a chi apre la porta ed esce di casa. Stessa cosa vale per le città, sono talmente "macro" dall'essere ormai diventate il simbolo del "massimo micro", ovvero delle persone sole (e sotto antidepressivi). Allo stesso tempo, penso che in realtà questa dicotomia sia falsa, non c'è bisogno di contrapporre micro e macro comunità quando possono, come una matrioska, essere contenuti uno nell'altro, e seguendo il principio di sussidiarietà, anche sentirsi "pienamente" rappresentati. C'è questo interessante neologismo, "glocal", che intende infatti suggerire la possibilità che si può coniugare una vita micro con una società macro, specialmente grazie ad internet. Comunque si, se volete non chiudere la porta di casa a chiave quando uscite dovete spostarvi in una micro comunità, non c'è modo di "iniettare" certe cose in contesti che non le contengono.
#1369
Storia / Re: La lezione della seconda guerra mondiale
03 Settembre 2023, 20:43:17 PM
Mi sembra che anche tu, Jacopus, da buon italiano, voglia un pò fare tutto da solo. Il rischio nucleare è europeo, come si è sempre ricordato le centrali del vicino sono anche le tue quando "esplodono". Penso che l'Euratom dovrebbe prendersi carico di selezionare professionisti in tutta europa e distribuirli nelle centrali europee, sono centrali nucleari non caciotte, preservare il "made in Italy" non ha senso (finchè la Meloni non conierà la "sovranità nucleare").. meglio condividere e confrontarsi, cosa che accadrebbe lo stesso fortunatamente, intendo di farlo in maniera più proattiva e organizzata, badando alle questioni in termini europei, non nazionali, visto che condividiamo rischi e carenze. Questo ovviamente non intende accantonare l'educazione degli Italiani, ma l'idea che le centrali non si fanno perchè Mario non studia o perchè c'è la mafia è abbastanza assurda, ce la raccontiamo perchè siamo il regno dei nimby. In fondo, gli stessi problemi che evidenzi a livello socioculturale, perchè cercare di risolverli da soli, anzichè contaminarsi con gli altri, specialmente se in qualcosa sono più capaci?

#1370
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
03 Settembre 2023, 10:17:19 AM
Citazione di: Phil il 03 Settembre 2023, 00:05:51 AM@InVerno

Non sono certo di aver capito il ruolo del "tempio", anche se mi pare di intuire sia centrale: se sacrifico un maiale al tempio, magari senza intermediazione sacerdotale (per evitare "bocconi del prete" anche in versione suina), poi qualcuno (non a caso, suppongo) è chiamato a spartire il maiale per la comunità (che è un singolare ingannevole, essendo fatta di timidi e di volponi, di avidi e di altruisti, etc.), oppure intendi che il maiale viene donato, sacrificato e ognuno poi ne dispone "liberamente" (che è per me una parolaccia se abbinata alla gestire di una risorsa cruciale)?
Per "tempio" intendo un luogo (sociale più che fisico) dove i sacrifici vengono ritualizzati, invogliati e gestiti. Non ci sono più "templi", inteso che il sacrificio è inteso per la comunità ma non ha un ritorno atteso, il tempio più imponente che ho visto in giro è il cassonetto della caritas. La "forza" sociale del tempio è quello di distruggere il ritorno atteso, proprio perchè poi il maiale verrà "gestito" da terzi, non porti un maiale al tempio in attesa di diventare il più famoso "donatore" del villaggio .. Mi viene in mente la chiesa vicino a casa mia, che ogni anno stilava una classifica dei donatori più facoltosi e l'affiggeva sulla porta.. questo è la demolizione del tempio. Ma mi viene anche in mente una piccola comunità cristiana che accettava donazioni di oggetti facendoli inserire in un sacco nero dell'immondizia, non solo per comunicare che i beni materiali erano immondizia, ma perchè così nessuno potesse vedere cosa vi metteva chi vi metteva dentro la mano, quel sacco della spazzatura è "più tempio" di tante chiese.
#1371
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
02 Settembre 2023, 19:50:13 PM
Citazione di: Phil il 02 Settembre 2023, 16:46:48 PM@InVerno

Ammetto che ho usato la "reductio ad barattum" con superficialità, senza essermi adeguatamente informato in merito; carenza che ti ringrazio di aver colmato fornendo per giunta spunti interessanti.
Un passaggio che mi ha colpito è quello fra la citazione di Wikipedia che parla di «economia del dono e del debito» e le tue successive considerazioni su «dono e sacrificio»; in questa sostituzione di «debito» con «sacrificio», fermo restando il «dono», c'è forse qualcosa di esplicativo sulla matrice da cui provengono le tue riflessioni (ma non sono psicologo né tuo biografo, quindi ora lascio da parte il mittente e mi concentro sul messaggio).
Ciao Phil, mi fa piacere che hai notato che ho operato quella distinzione, il dono a mio avviso prevede che una delle due parti contragga un "debito", perciò quel binomio descrive una complementarità che a me sembra un pò pleonastica, ho inserito il sacrificio perchè a mio avviso descrive meglio una seconda modalità di cessione delle risorse che non prevede una continuità nel futuro, anzi scoraggia (nascondere la mano) di rendere "futuribile" l'atto, lo pone nell'immediato presente. Perciò non volevo omettere l'importanza del debito, ma aggiungere una diversa modalità della condivisione di risorse anch'essa svolta nei "templi". Se il problema pratico del baratto è l'emergere di una discordanza di bisogni (a me non servono le pere e a te non servono le mele), il dono e il sacrifio permettono già di "valutare" metafisicamente e permettere lo scambio. In termini poveri, sacrificando un maiale al tempio cedi delle risorse alla comunità senza che nessuno entri in debito diretto con te, questo si paleserebbe se avessi donato un maiale ad una specifica persona della comunità.
#1372
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
02 Settembre 2023, 19:48:54 PM
Citazione di: iano il 02 Settembre 2023, 15:20:40 PMHai ragione.

Ho coltivato pomodori per la prima volta quest'anno.
E' andata bene e non immaginavo di ottenere un surplus.
Ho iniziato a regalarli ai vicini perchè non andassero sprecati.
Io, che non avevo mai capito cosa fossero i soldi, credo adesso di averlo capito.
Ho capito cioè che i soldi sono una tappa di un percorso che viene da lontano, e che non c'è miglior modo per comprendere ciò che viene prodotto da un percorso, che anche solo accennare quel percorso, immaginandolo per il resto.
Ciao Iano, le tue parole mi fanno capire che hai compreso bene ciò che intendevono comunicare, perciò ti aggiungo un dato "provocatorio" se vuoi.. immagina che i pomodori che hai donato all'amico non fossero stati donati ad un amico qualsiasi, ma alla stessa persona che ti ha aiutato mesi prima e ti ha portato le canne per sorreggerli, te le ha donate ovviamente perchè ne aveva un surplus. Tu valuti l'atto singolo, ma devi inserirlo in un "contesto a catena" dove lo scambio di doni avviene costantemente, sei davvero sicuro, tralaltro, che questo amico comincerebbe a pretendere più pomodori, o a lamentarsi della qualità del dono? Penso che questi siano comportamenti tipici di chi i doni è più abituato a riceverli che a contraccambiarli, è normale in una società quasi interamente valutata perchè si tratta di interruzioni non della norma, altrimenti comincerebbe a balenargli il dubbio che l'anno prossimo ti debba dare ancora più canne. Infatti non intendevo dire che senza valute cessa qualsiasi quantificazione dello scambio, perlomeno ad un livello molto generico, i rapporti energetici tra le persone devono rimanere "equilibrati". Ci sono ovviamente i "pirati", o in inglese i "freebooters", che tentano di ricevere il più possibile offrendo nulla o poco, ma questi lo devono fare nell'oscurità e se vengono beccati di solito sono ostracizzati in varie maniere (nelle società sane). Ci sono diverse metodologie per misurare gli "scambi sociali", e solo il sacrificio prevede la totale assenza di "aspettative future" (o perlomeno sono talmente indeterminabili da essere irrilevanti) il dono viene fatto con la consapevolezza di un "credito sociale" che effettivamente verrà riscosso (vedi risposta a Phil), tuttavia essendo inquantificato od inquanticabile, è praticamente impossibile razionalizzare il profitto (meglio due pere o due mele?). Penso che le persone a cui hai donato i pomodori, fossero ben integrati in un contesto di dono e sacrificio, non avrebbero mai preteso un bel niente, ma avrebbero "ringraziato Dio" che gli sono arrivati dei pomodori... infatti nel passato, tendevano particolarmente a "ringraziare Dio" per i pomodori, cioè le dinamiche sociali che gli permettevano di ricevere doni e sacrifici.
#1373
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
02 Settembre 2023, 13:07:05 PM
Nel topic in filosofia ho visto una frase di Phil che mi ha fatto venir voglia di intervenire, però sarei andato OT quindi lo faccio qui

Mi sembra inutile, se si mira ad una prassi concretizzabile, fare i poeti romantici, rimpiangere il baratto o proporre politicamente il reset del globo per  allestire una virtuosa comune autosostenuta.

Rimpiangere il baratto, rimpiangerlo perchè dovrebbe essere la prima forma di economia non valutaria.. almeno questa è la nozione comune, talmente comune che Phil la può usare metaforicamente come iperbole anacronistica (non sto criticando puntigliosamente lui, ben inteso). Penso tuttavia sia una nozione che è il caso di sfidare, e di rivalutare.

Non so precisamente quando sia nata questa nozione, io ricordo di averla trovata in Adam Smith ma è possibile che autori precedenti lo abbiano ipotizzato. Più precedenti sono, più mi sorprenderei. Nella mia esperienza di vita nell'appennino, ho visto diverse forme di economie informali, non sempre le cose hanno un prezzo e sono quantificate, e più indietro si va nelle generazioni più si trovano esempi di come funzionino le cose senza l'aiuto delle valute, e il baratto ha un importanza veramente marginale. Per questo sono abbastanza convinto che Smith avesse avuto ancora più possibilità di me di vedere con i propri occhi come queste cose accadono, eppure avendo solo un martello, tutto gli parve un chiodo. E si può vedere ancora oggi, specialmente nel continente africano, dove spesso vengono  lanciate queste cifre provocatorie di persone che vivono con "un dollaro al giorno" e cose del genere. Spoiler: è impossibile vivere con un dollaro al giorno, gli africani semplicemente hanno una gigantesca porzione della loro economia che non è tracciata tramite valuta. Questo significa che barattano giorno e notte? Non sono un esperto, ma presumerei di no, e il motivo è molto semplice, è tremendamente scomodo ed inefficiente  oltre che ridurre drasticamente la coesione sociale.

Ho fatto delle ricerche più approfondite, ma per questo post mi accontenterò di usare wikipedia che è puntuale.

Tuttavia, nonostante sia radicata la considerazione del baratto come prima fase storica di economia commerciale, non vi è alcuna prova storica, antropologica o etnologica dell'esistenza di una società o di un'economia basate principalmente sul baratto. Al contrario le società non monetarie operavano largamente secondo il principio dell'economia del dono e del debito. Quando di fatto ci s'imbatte nel baratto, si tratta usualmente di scambi tra soggetti completamente estranei o probabili nemici.

E a questo punto potreste chiedervi: ma perchè è importante? E' importante perchè l'idea che gli uomini "primitivi" barattassero è la fondazione di una "teoria antropologica" (meglio economica, ma con importanti riflessi) ovvero quella del cosidetto "homo oeconomicus", l'uomo perfettamente razionale che bada unicamente alle scelte che gli porteranno profitto individuale. Ecco perchè dico che Smith aveva solo un martello e vide solo chiodi. In assenza di soldi, l'uomo razionale alla ricerca del profitto quantificherà le mele e farà un equazione con le pere che vada a suo vantaggio, e nonostante questo fosse stato certamente pratica in uso tra persone che professionalmente commerciavano, è assurdo pensare che fosse la modalità di scambio di intere comunità, quantificazione ed equazione in termini così arbitrari possono solo portare "zizzania" tra persone che forse (ma anche no) troveranno coincidenza nei loro bisogni. Sacrificio e dono, sono invece disinteressati al profitto materiale, si può argomentare che vengano usati per ottenere "credito sociale", ma questo esula immediatamente dalla dimensione individuale del problema.

Un altra ragione per cui questa nozione è importante, è interpretare molte cose del passato. Un esempio semplice potrebbe essere il Vangelo, nel famoso passaggio di Gesù che entra al tempio e rovescia i tavoli dei mercanti. In una visione antropoligicamente "smithiana" il passo praticamente non ha senso, il tempio era da sempre il luogo dove avvenivano determinati scambi di beni pregiati, di che si sta meravigliando Gesù? Presumibilmente, e il cristianesimo non è un eccezione in questo ma la regola, ci troviamo nel punto della storia dove molte economie stavano monetarizzandosi in maniera molto forte, Gesù e altri profeti del cosidetto "periodo assiale" vivono in un contesto fortemente "globalizzato" dove le rotte commerciali si estendono come mai prima d'ora ed i grandi regni battono moneta in maniera mai vista prima.. i "mercanti" in questo caso sono gli "homo oeconomicus"  che stanno desacralizzando il luogo che era destinato precipuamente al dono e al sacrificio "disinteressato". Questa storia però non raccontatela ai devoti protestanti americani, ancora non capiscono il significato dei trenta denari, gli potrebbe esplodere il cervello..

Un altra applicazione di questa nozione sottende quanto sostenuto "da wikipedia" ovvero che il baratto era principalmente usato tra sconosciuti e tra nemici. E ora che viviamo in una cultura totalmente devota al profitto individuale, e la società si sta atomizzando tra sconosciuti e nemici, potrete trarre da voi e vostre conclusioni. C'è una istintuale repulsione verso il profitto come "sterco del demonio" che percorre l'intera società umana, motivo per il quale è normale nella storia vedere che i mercanti sono quasi ubiquamente considerati una delle più infamanti delle professioni, repulsione che sopravvive ancora oggi, con Ipazia che cerca sempre l'argent per trovare la prostituzione intellettuale. E costantemente, allo strabordare del profitto individuale nella società, le popolazioni si ribellano fondando nuove religioni, cercando di ri-legarsi insieme dopo che il profitto li ha divisi.

In conclusione, è assolutamente sbagliato rimpiangere il baratto, perchè è una finzione storica e una perversione ideologica, tuttavia è assolutamente possibile rimpiangere un mondo dove il dono e il sacrificio ricoprano ancora un ruolo determinante nella vita degli individui e delle comunità. Ieri ho portato due bottiglie di vino ad un vicino, non per barattarle o in attesa di un profitto, al massimo se buco una gomma davanti a casa sua spero mi dia una mano, e mi sono realizzato così, perchè più ci avviciniamo all'istintualmente vero, più siamo veramente felici.
#1374
Piccolo OT tanto penso la discussione sia conclusa.. Curiosamente, di tutti i significati esoterici dei labiriti, ce n'è anche uno legato all'attualità e alle famose I.A. infatti il primo esempio di "machine learning" avvenne proprio in un labirinto ed ispirò fortemente lo sviluppo delle intelligenze artificiali.

#1375
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
31 Agosto 2023, 20:43:44 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Agosto 2023, 14:44:11 PMPer quanto la Russia disponga di grandi esempi letterari, dubito che possa raggiungere le cime abissali della narrativa occidentale.
Ti aiuto a sciogliere i dubbi, mi sembra di non averlo linkato perciò lo metto ora.. ;)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/29/boom-di-pseudoscienza-e-teorie-del-complotto-in-russia-dalla-guerra-mentale-alle-armi-genetiche-delloccidente/7170520/
#1376
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
31 Agosto 2023, 14:12:14 PM
Citazione di: anthonyi il 31 Agosto 2023, 12:13:20 PMSoprattutto una figura che fa più paura da morto che da vivo. Non so se sai che per il suo funerale con sepoltura qualcuno si é premunito di rendere pubblico un luogo differente da quello effettivo, ed ha fatto ritrovare in questo luogo un carro funebre con una bara vuota. Nel contempo il luogo effettivo era presidiato da eccezionali forze di polizia.
Il funerale quindi era per pochi intimi, tra i quali anche la moglie del sosia ufficiale di prygogine, senza suo marito.
Non ho la certezza che non sia ancora vivo in qualche buen retiro, in fondo era già morto qualche anno fa in africa, potrebbe essere morto di nuovo.. ho la credenza che è funzionalmente morto, nel senso che se anche è vivo non lo vedremo mai più. Putin l'ha dichiarato morto in televisione abbastanza in fretta, non penso che Putin si esponga così tanto gratuitamente con la possibilità che un giorno non troppo lontano esca fuori una foto di Prigozhin a Bali. Putin ha ribadito decine di volte che l'unica cosa che non può perdonare è il tradimento, è un fatto di coerenza all'interno della struttura gerarchica del Cremlino (che ai più sgamati ricorderà quella della mafia) la morte di "Prigozhin" è necessaria alla stabilità del sistema, se Prighozin "resuscita" vuol dire che è Putin a essere finito nella cassa.
#1377
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
31 Agosto 2023, 11:05:33 AM
I recenti avvenimenti militari vorrebbero gli ucraini aver raggiunto la seconda linea di fortificazioni russe sul saliente di Tokmak. Nelle scorse settimane molti, sopratutto americani, si erano lamentati della strategia di Zaluzhnyi di attaccare su quattro fronti contemporaneamente, nessuno dei quattro fronti aveva ceduto considerevolmente, e pare che siano arrivati "suggerimenti" di concentrare le forze sul saliente che ora sta cedendo, con le brigate meglio attrezzate che si stanno concentrando in zona. Penso tuttavia che sia presto per essere "ottimisti".

Non ho commentato la morte di Prigozhin e Utkin perchè si commenta da sola. Christo Grozev a gennaio disse: Prigozhin in sei mesi o farà un golpe o sarà morto, e ha fatto il golpe. A giugno disse, fra sei mesi o è al Cremlino o è morto, e sta volta è morto. E' una ottima notizia per la Russia che rischiava di finire in mano a Beppe Grillo col bazooka e il suo fido neonazista, una ottima notizia per gli ucraini che vedono dissolversi l'unica compagnia militare russa che aveva avuto successi sul campo. Unica nota: è morto, bando alle dietrologie, se è vivo è morto lo stesso. Fatto curioso per i biografi: l'autore preferito di Prigozhin era Gramsci, con cui sentiva fratellanza per gli anni di prigionia e a sua detta lo ispirò all'idea di una "milizia comunista"...... la parabola dal rosso al nero continua. Prigozhin è una sorta di eroe russo moderno, l'eroe di tutti i vatnik di periferia che ora supportano il conflitto, vodka pancia tonda e un coltello in tasca, uomini veri, sapori di ascella. Una figura tragica quanto rappresentativa... se Netflix volesse fare un film l'idea c'è.. ci vedo bene un Depardieu, sempre che riescono a farlo passare dal vino alla vodka...se proprio devo fare anche il casting.

E' comunque settembre e nella cupola di ipernormalità moscovita reiniziano le scuole, questa volta con i libri di testo redatti dal governo, specialmente quelli di storia, di cui ho avuto alcuni screenshots in anteprima. Ipazia.. hai mica fornito consulenza? Al di là del fatto che la parola "occidente" è menzionata 600 volte in 300 pagine (un pò ossessivo) l'occidente nella storia russa diventa il fautore di mille disgrazie: i carrarmati a Praga? I protestanti erano pagati dall'occidente.. La guerra in Afghanistan (quella sovietica)? l'Occidente.. L'unica cosa che l'occidente non sembra aver fatto, è aver salvato la Russia quattro volte dalla carestia in due secoli. Dell'attuale conflitto il libro chiede ai ragazzi di commentare "Come mai l'assoluta maggioranza dei russi supporta l'Operazione Militare Speciale?" la risposta libera dello studente verrà aiutata dalla supplente, siccome l'insegnate regolare è stata arrestata per avere lo smalto blu e giallo. Citazione topica del testo: "E gli americani dissero: siamo pronti a combattere fino all'ultimo ucraino. Niente di personale, è solo business". L'accelerazione drastica che c'è stata in Russia per cancellare la generazione che è cresciuta negli anni di liberalizzazione è ormai un ossessione, se stanno zitti e spariscono spontamentamente, presto saranno sostituiti dai geni che studiano su questi libri nordkoreani (o almeno è quello che spera Putin).

Nota a margine: In America i repubblicani sono molto eccitati dall'idea di cominciare una loro operazione militare speciale in Messico. Si perchè il Messico  negli ultimi anni è praticamente stato divorato dai cartelli della droga, lo stato sta in piedi per miracolo. Si premurino perlomeno di scrivere sui libri di testo che la droga in Messico ce l'hanno portata i russi.
#1378
Ne hanno esportata così tanta che gli è finita la riseva a casa, stanno grattando le riserve con le prossime elezioni, sono troppo altruisti. Probabilmente il container con la democrazia è stato affondato in mezzo all'Atlantico, non è né arrivato a destinazione nè è tornato indietro, dal 9\11 il livello di democrazia globale è solo che sceso, perciò nessuno l'ha trovato arenato su qualche spiaggia. Col senno di poi sembra chiaro che era meglio se la fossero tenuta per loro, la democrazia, prima di insegnarla agli altri.
#1379
Attualità / Re: L' India ha ragione o no?
24 Agosto 2023, 09:46:29 AM
Citazione di: Dario il 24 Agosto 2023, 08:44:01 AMQuindi l'India ha ragione? Alla luce di queste mancate diplomazie da parte di Zelens'kyj e Occidente ha ragione eccome. Se ci fosse stato il referendum e la Russia avesse comunque continuato l'invasione allora l'India avrebbe avuto torto. Questa via non è stata tentata purtroppo e ci sono stati i morti che ci sono stati. Evitando il referendum l'Occidente ha dimostrato che pone l'identità nazionale al di sopra del bene delle persone.
Premesso che le regioni ucraine avevano già votato nel '91 riguardo indipendenza dalla Russia, posto anche che si consideri necessario un ulteriore referendum (se le nazioni facessero refendum scissativi ogni vent'anni non so dove finiremmo..) tu sembri convinto che Putin avrebbe poi rispettato i risultati di tale refendum? Per "lui" (inteso sempre accompagnato dalla sua cricca) i refendum sono tutti e senza esclusione falsi, non riconosce proprio lo strumento (vale lo stesso per le rivoluzioni) e se lo riconosce lo fa per "falsificarlo" e renderlo ridicolo (99% consensi) non c'è nessun referendum che avrebbe potuto fermarlo, e quanto si interessino dell'opinione pubblica internazionale puoi constatarlo dal fatto che per un anno hanno, orwellianamente, sostenuto che non vi fosse alcuna guerra in corso, rendendosi diplomaticamente ridicoli al globo (come ricorda Anthonyi, al meeting BRICS Lavrov è stato accolto da danzatori in mutande). L'India di Modi ha tutti i crismi dello stato fascista, la società indiana tuttavia è estremamente difficile da manipolare per quanto è liquida, ed i liquidi si sa sono incomprimibili. Appoggiare Modi per fare dispetti agli altri significa consolidare la presa fascista sul paese, se gli americani lo stanno facendo, cadono nella loro solita trappola. Pochi anni fa l'India è andata vicinissima ad uno scontro nucleare con il Pakistan, che ora versa in uno stato semifallimentare, Modi dovrebbe essere tenuto calmo, non ringalluzzito.
#1380
Citazione di: anthonyi il 21 Agosto 2023, 18:26:36 PME quindi, inverno, quando io ho parlato di uso della forza era in tutt'altro Con testo, tu poi mi hai parlato di "attacco alla meritocrazia", le proteste sul caso Floyd non c'entrano nulla né nel primo, né nel secondo caso.
Se hai finito gli argomenti guarda che postare non é mica obbligatorio😔😔😔
Le proteste del caso Floyd non sarebbero mai esistite, non si sarebbero mai protratte e mai esasperate a tal punto, se il sottesto a tali proteste non fosse stato quello antirazzista, che è un messaggio che denuncia, a torto o a ragione, storture sistemiche nel trattare le persone di colore in maniera ben poco "meritocratica". Secondo me è un pò che non torni in america, perchè altrimenti dovresti sapere che è più facile trovare un marxista a NewYork che a Bologna, non si autoidentificano così ovviamente, ma mentre tu ti concentri sui populismi di Trump, dimentichi che a sinistra c'è una radicalizzazione eguale se non più diffusa. Il "centrismo" che regge in piedi la baracca con Biden è sempre più risicato e legato al passato dei baby boomers, le prospettive che la "meritocrazia" offre alle generazioni successive, vengono sempre più spesso rifiutate sistematicamente. Anche perchè della fotografia dell'american dream, la famiglia in un unifamiliare con tre figli e auto, è rimasto un ragazzo indebitato che scorre lo schermo del cellulare e coltiva risentimento sociale. Maschi, celibi, disoccupati...il più importante predittore di violenza in arrivo.