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Messaggi - daniele22

#1381
Citazione di: Eutidemo il 22 Febbraio 2022, 04:30:45 AMSOLUZIONE
La soluzione è in tre fasi:
1)
L'abitante di Ladronia A invia lo scrigno al suo amico B, con il lucchetto della catena debitamente chiuso con la sua specifica chiave A.

2)
L'amico B avvolge lo scrigno  con una ulteriore catena, dopo di che la blocca con il suo lucchetto e con con la sua specifica chiave B; dopo di che rispedisce il tutto al mittente, doppiamente incatenato.

3)
Una volta ricevuto indietro lo scrigno doppiamente incatenato, A non dovrà far altro che aprire il lucchetto con la sua chiave, togliere la sua catena, e rispedirlo al suo amico B; il quale, questa volta, non avrà alcuna difficoltà ad aprirlo, perchè nel viaggio di ritorno lo scrigno sarà ormai chiuso solo con la sua catena e il suo lucchetto, di cui possiede la chiave.

***
E, ovviamente, durante i tre tragitti, nessun altro sarà in grado di aprirlo!
Dopodichè, B rinvierà ad A lo scrigno vuoto; per cui, anche se qualcuno durante questo quarto tragitto dovesse aprirlo, dentro non vi troverebbe niente!
***
Un saluto a tutti i partecipanti! ;)
***
Bello!! ... tra qualche mese forse ci sarei arrivato, ma anche no
#1382
Mi sfugge il pensiero di bobmax, ma mi è difficile dialogare con chi non veda una tautologia nel pensiero di Russell. Dedico quindi a te iano questo post dato che sei l'unico tra nessuno che non veda tale fatto. In altri post ho sostenuto che si viva mentalmente come se fossimo ancora ai tempi di Hegel. Come già fece la filosofia, sembra pure che da un po' (un centinaio d'anni o poco più) anche la fisica sia andata nel pallone. Dovrai convenire che meccanica quantistica e relatività non si integrino tra loro. Ti faccio un altro esempio e vediamo se riesci a rispondere senza perderti:
Supponiamo di trovarci a due ore di luce dalla terra. Ci stiamo guardando le notizie in prima serata che giungono da mamma rai uno. E' ovvio che noi riceviamo il segnale con un ritardo di due ore. A un certo punto riceviamo da mamma rai l'inizio di un film che dura treoremmezzo. A quel punto noi partiamo a grandissima velocità tanto che arriviamo sulla Terra cinque minuti prima che il film finisca e ci godiamo la fine nel bar della base. Ecco, ti chiedo. Come l'abbiamo visto, noi, il film? Dato cioè che noi partiamo con due ore di ritardo temporale dal suo inizio e riusciamo a vedere la fine del film senza alcun ritardo temporale
#1383
Mi sembra strano che nel pensiero di Russell non si veda una tautologia, ma lasciamo perdere.

Mi viene a mente il paradosso di Achille e la tartaruga in cui il prode non raggiunge la tartaruga. Allora pongo questa riflessione: Supponiamo di essere posizionati in una cabina di regia sul sole (per comodità). Mettiamo anche, sempre per nostro agio, che l'asse terrestre sia perpendicolare al piano dell'orbita intorno al sole. Dalla nostra postazione guardiamo la terra mentre ci transita davanti col suo bel meridiano dell'Etna ben illuminato. Ci sono poi due congegni posti all'equatore. Uno lungo il meridiano dell'Etna. E l'altro lungo il meridiano posto a novanta gradi verso Est. Nel momento esatto in cui il congegno posto lungo il meridiano dell'Etna transita davanti alla nostra postazione sul sole, scatta un meccanismo che agisce contemporaneamente sui due congegni per cui vengono registrati e trasmessi alla nostra postazione contemporaneamente due filmati in cui si vedono due bandiere che si alzano da una posizione orizzontale a una verticale. La distanza dal sole del congegno situato lungo il MdEtna di fatto è inferiore di un raggio terrestre (circa 6300 km – circa due centesimi di secondo luce) rispetto al congegno posto lungo il meridiano a novanta gradi Est. Io dico, contrariamente a quel che sosterrebbe Russel (non nel pensiero del Topic), che noi che ci troviamo nel sole li vedremmo accadere contemporaneamente, e non con un ritardo di due centesimi di secondo. Conseguenza di ciò sarebbe forse (non sono un fisico, forse se ci fosse sarebbe meglio) che la luce in natura non sarebbe continua, ma quantizzata.
Nel pensiero espresso da Russel l'informazione che si porta il raggio di luce quando su tutti gli orologi sarà trascorso un secondo, non sarebbe pertanto di natura spaziale, bensì temporale. Le persone non sarebbero cioè a trecentomila km distanti, ma sarebbero distanti un secondo luce (che non corrisponderebbe semplicemente a 300000 km). Lo stesso accadrebbe per Achille, che parte un istante successivo alla tartaruga e non potrà mai raggiungerla, non spazialmente come peraltro dimostrato sul campo, ma temporalmente. Nel senso che, se Achille compie la sua vita riferendosi alla tartaruga, questa sarà sempre un istante temporale più avanti di lui
#1384
Citazione di: niko il 21 Febbraio 2022, 12:52:40 PME' come dice Russel non puoi "porre rimedio" allo sfasamento di velocita' degli orologi, perche' e' la velocita' locale di scorrimento del tempo stesso che cambia, quindi puoi accorgerti del tuo personale sfasamento di orologio sempre e solo comunicando a posteriori con un'altra persona il cui orologio sia rimasto altrettanto sfasato, non mai durante il processo di sfasamento stesso, e anche dopo l'avvento della comunicazione nessuno dei due avra' mai ragione sull'ora "vera" in senso assoluto.

Le trasformazioni di Lorentz si basano sull'idea (sbagliata, ma comunque geniale) che l'esposizione al vento d'etere (cioe' il movimento relativo delle singole cose  rispetto al mezzo invisibile ma esistente in cui si supponeva che viaggiasse la luce) deformi fisicamente gli oggetti esattamente in modo tale da far apparire illusivamente la velocita' della luce come costante per ogni osservatore.

Insomma, per Lorenz, se tu vai incontro, muovendoti, ad esempio in macchina, a una fonte di luce, la luce emessa si muove piu' velocemente verso di te come normalmente succede quando si va incontro a qualsiasi altra cosa o oggetto, oppure rallenta relativamente a te, se tu la fuggi e te ne distanzi. Ma tu, purtroppo, non te ne accorgi e non ne puoi accorgere, perche' temporaneamente ti schiacci e ti accorci (in maniera microscopica e impercettibile, ma reale) nella direzione del tuo movimento, e dunque la luce ci mette quella frazione di secondo in piu' a raggiungerti che compensa esattamente "in negativo" la velocita' relativa "positiva" che essa ha guadagnato su di te per il solo fatto che tu gli sei andando incontro; e tu misuri erroneamente velocita' della luce costante (la stessa identica quando ti muovi e quando non ti muovi) perche' non puoi accorgerti che sei tu, e tutti gli oggetti in moto solidale con te, che si stanno ingrandendo e rimpicciolendo a seconda di come si muovono.

Chiaro e interessante, ma io resto nel titolo della discussione. Autocitandomi:
"Se io ritenevo scorretto il discorso di Russel era perché in esso, a mio giudizio, si afferma quantomeno una tautologia. Non si potrebbe infatti riferirsi agli orologi nell'affermazione dell'enunciato e al tempo stesso concludere che ciò dipenda dal fatto che gli orologi vengano influenzati dal moto (la conclusione sarebbe già ovvia nell'enunciato, altrimenti all'interno dell'enunciato diverrebbe illogica). Sarebbe come dire che il mondo è così perché è fatto così, cosa questa inoppugnabile. Ma non si può concludere dicendo che ciò accadrebbe solo supponendo che il mondo sia così, visto che l'ho già detto nell'enunciato".
Pertanto chiedo ancora, a tutti e non solo a te, un'analisi formale del pensiero di Russell e null'altro, o almeno null'altro prima di riparlare di quello che qui sopra hai scritto
 
#1385
Un'altra soluzione, forse, sarebbe quella di mandare alla polizia baulesca una lettera anonima in cui si riferisce che il mio amico riceverà un baule pieno di chiavi passpartout e manuali per procurarsi bauli, lucchetti e catena falsi, e che sempre il mio amico ha intenzione di aprire un traffico illecito di tali cose. Così la polizia baulesca interverrà ad aprire il baule solo dopo che l'amico l'abbia ricevuto, e contestualmente gli presenterà pure un mandato di perquisizione per la casa intera. Accortisi dell'equivoco non dovrebbero avere problemi a rimandarmi il tutto, salvo chiedermi come il mio amico avrebbe aperto il baule, ma penso che ciò non costituirebbe reato nel caso non rispondessi
#1386
E allora Eutidemo non posso far altro che arrendermi ... facciamo così: tu mi mandi il tuo baule e dopo mi spieghi come farò ad aprirlo. Buon pomeriggio
#1387
Ciao Eutidemo. MI chiedo come mai dovrei spedire qualcosa dato che poi resterei sprovvisto di tutta la mia dotazione personale. Infatti mi verrebbe sicuramente il pensiero che il mio amico possa rompere almeno la catena, o il lucchetto, o il baule stesso. Potrei forse avvisarlo che One of these days  potrei andarlo a trovare con la mia chiave e aprire insieme il baule. Ma anche in tal caso rischierei che, una volta fuori di casa, mi venisse rubata la chiave. Meglio quindi lasciare tutto fermo e rinunciare alla spedizione
#1388
Comunque avevo espresso un parere sulla correttezza del pensiero di Russell, non delle spiegazioni sulla teoria 
#1389
Se io ritenevo scorretto il discorso di Russel era perché in esso, a mio giudizio, si afferma quantomeno una tautologia. Non si potrebbe infatti riferirsi agli orologi nell'affermazione dell'enunciato e al tempo stesso concludere che ciò dipenda dal fatto che gli orologi vengano influenzati dal moto (la conclusione sarebbe già ovvia nell'enunciato, altrimenti all'interno dell'enunciato diverrebbe illogica). Sarebbe come dire che il mondo è così perché è fatto così, cosa questa inoppugnabile. Ma non si può concludere dicendo che ciò accadrebbe solo supponendo che il mondo sia così, visto che l'ho già detto nell'enunciato
#1390
Mi scuso, ma ho aperto il Topic un po' alla Carlona. Mi spiego meglio. Qualche anno fa ebbi modo di iniziare il testo "L'abc della relatività" e mi soffermai un bel po' (forse cinque minuti) a cercare di capire quel che Russel dicesse in quel pensiero citato nel testo del Topic. Rigettai il testo poiché mi sembrava che quel pensiero non fosse corretto. Se non fosse corretto, e per questo chiedo lumi, tutto quel che verrebbe esposto dopo sarebbe solo fuffa. Quindi avrei dovuto aprire il topic nella sezione Tematiche Filosofiche. Però c'è pure da dire che il pensiero qui esposto, pur ricordandolo uguale e anche in lingua italiana, proviene da un riassunto. Come dire: AdDaniè! ... che ce fai commentà 'na cazzata tua? Por lo tanto chiedo perdono
#1391
Riporto qui un estratto da un riassunto tratto dall'Abc della relatività di B.Russel:


"Prendiamo un uomo che cammina per la strada e viene sorpassato da un automobile. Supponiamo che in quel punto della strada vi siano parecchie persone, alcune a piedi e alcune in auto. Tutte procedono a velocità diverse e chi in una direzione e chi in un altra. Dico che se viene emesso un raggio di luce dal punto dove si trova tutta questa gente, dopo che sull'orologio di ciascuno sarà trascorso un secondo, le onde luminose si troveranno a 300.000km da ciascuno di loro per quanto non siano più tutti nello stesso posto. Quando il vostro orologio avrà scandito un secondo, il raggio luminoso sarà a 300.000km distante da voi; e il raggio sarà sempre a 300.000 anche dagli altri, persino a chi va in direzione opposta e che il suo orologio abbia scandito sempre un secondo (supponendo due orologi perfetti). COME PUO ACCADERE?
Il solo modo di spiegare simili fatti è di supporre che gli orologi vengano influenzati dal moto. Non si intende dire che vengono influenzati in maniera tale da potervi rimediare ma è qualcosa di molto più fondamentale."

Mi piacerebbe sentire qualche vostra opinione in merito a questa specie di enunciato con premessa e conclusione

#1392
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
16 Febbraio 2022, 14:12:54 PM

Il libero arbitrio, posto cosi com'è, sarebbe ben poca cosa. Basta infatti che uno si renda conto che ciascuna scelta è subordinata a scartarne almeno una e il gioco è fatto.
Per venirne a capo in modo più fruttuoso dovremmo considerare le sfere di influenza, o come io chiamo il fenomeno, sapere sotto quale occhio si sta agendo. Sarà l'occhio dell'appetito? Sarà l'occhio del desiderio sessuale? Sarà l'occhio della stanchezza?
Nel nostro caso è l'occhio della filosofia, però se quando uno scrive è sotto l'occhio della stanchezza il risultato sarà forse scarso.
Noi pensiamo e ragioniamo in subordine a tutti questi occhi che ci tengono sotto il loro cono senza che magari noi ci si renda pienamente conto.
La filosofia ha generato coll'uso della lingua un grande caos suo malgrado. Le intenzioni forse erano diverse. Ma la lingua non si presta molto a questi usi, essendo la sua natura un po' diversa. Eppure sarà proprio la lingua a doverci trarre d'impiccio.
E' ovvio che l'occhio più grande di tutti gli occhi che ci guardano sia proprio il nostro caro linguaggio.
Quelli che vanno allo stadio ad assistere la propria squadra perdere e poi vanno a casa e picchiano la moglie, o i figli (libera interpretazione da Iannacci).
Ecco allora comparire il libero arbitrio. Temporalmente la scelta potrebbe cadere nel picchiare l'allenatore, scartatala, potrà presentarsi nella potenziale lite con l'automobilista di turno, scartata pure questa, la scelta si esercita quindi sulla moglie o i figli.
Insomma, o compi subito una determinata scelta o prendi tempo, si può cioè cercare di dissipare nel tempo la forza della scelta da compiere (naturalmente in questo esempio si è dissipato il tempo, ma non tanto la forza. Forse bastava spaccare un paio di piatti)
#1393
Tematiche Filosofiche / Pensieri e parole
15 Febbraio 2022, 21:44:18 PM

Sono d'accordo con Galimberti, anche se non serve a molto tale affermazione. Di certo compie un discrimine. Infatti molte persone dissentono dal suo giudizio.
Ho conoscenza quasi zero per le lingue orientali, però vi era un pensatore, Eric Avelock, che era convinto che la filosofia prettamente speculativa fosse nata in Grecia a cagione dell'esistenza della lingua alfabetica. Non giudico.
Anch'io penso che gli orientali stiano molto sul presente, ma non penso sia dovuto alla loro lingua. Per me la lingua è un'espressione del comportamento, ne sarebbe un'accentuazione. C'era anche un topic aperto da Jacopus in proposito, ma è caduto in disuso.
Se non c'è parola, non c'è pensiero, oppure vi è un pensiero che produce una parola quando un comportamento fa approdare un individuo al cospetto di una novità. La nuova parola verrà convalidata da altri se la novità a cui si riferisce è accettata. In tal modo la parola entrerebbe di fatto nel circuito del pensiero comune.
Il pensiero pre-umano penso che possa costituirsi al più come ricordo, là dove sono sufficienti le immagini ricordate a costituirlo. Nel linguaggio umano, penso che nello studio di etnìe isolate un punto di distinzione in seno alla lingua da loro parlata possa rappresentarsi sul fatto che esista o no il periodo ipotetico, o anche di un uso articolato dei numeri
#1394
Ciao Eutidemo, cercherò di non uscire dai paletti. Le tue considerazioni sono più che plausibili, ciò nonostante ritengo che non succederà nulla. Non sottovaluterei Luigi, il profeta compromesso dei cinquestelle, il quale da steward giunse in un baleno a ministro. Per conto mio la Russia avrebbe tutto da perdere invadendo l'Ucraina, perciò attenderà l'evolversi della situazione. Non so però quanto siano lucidi gli americani, nel senso che potrebbero essere loro gli agenti provocatori, loro e gli inglesi, storici nemici dei russi nel "grande gioco"
#1395
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
15 Febbraio 2022, 14:08:34 PM
Citazione di: JE il 15 Febbraio 2022, 13:02:53 PM
Non credo che chi pensa come me che sia preferibile pensa che sia privo di rischi, o egualmente confortevole come situazione.


Mi fa anche sorridere che sono bastati 200 anni di elettricità o quelli che sono per far dimenticare a tutti che l'uomo è cominciato un pochino prima  :D


E non ho capito dove é spuntata la questione delle bacche. Comunque io il medico non lo vedo da quasi 20 anni (l'ultima volta che mi ci portò mia madre), e sto benissimo, meglio di molti che stanno sempre a fare dei check e hanno pare e disagi a destra e manca.


Sono anche oltre le bacche: Per quanto mi riguarda la mia medicina é il cibo buono, respirazione cosciente, pensiero positivo. Le bacche le mangio anche quando sto bene!


Caro JE, sono senz'altro più traviato di te, ma non sto poi così male di salute a parte i polmoni, solo sulla carta però giacché respiro benissimo. Sono stato in un centro oncologico a fronte di una sospetta neoplasia alla parotide. Li abbandonai quando mi resi conto che volevano a tutti i costi che vi fosse una neoplasia. Gli esperti di pneumologia li ho abbandonati ad altri più bisognosi di cura cinque anni orsono, quando continuavano a prescrivermi Tac per controllare due noduletti di due millimetri di diametro. Oggi sto ancora bene, fumo con moderazione, e in montagna son sempre abbondantemente sotto i tempi previsti dai cartelli dei sentieri.
Diciamo che ho un po' di fede nei dettami di Gesù quando nel vangelo di Tommaso dice che non sono le cose che l'uomo butta dentro a guastarlo, bensì quelle che butta fuori.
Il grande guaio, caro JE, sta nel fatto che gli esseri umani non accettino il fatto di essere una specie qualunque.
Quousque tandem Catilina ... etc etc. Chi è Catilina? Tra l'altro oggi andrò dal barbiere, luogo che assomiglia un po' ad un autogrill delle idee