Salve bobmax. Naturalmente l'ottica di chi ha una certa età risente di un saggio detto che ereditai dalla mia ottima madre e che affermava "Ah, se gioventù sapesse !............Ah, se vecchiaia potesse !".
L'ottica di chi è più giovane di noi invece fa dire : "Questo mondo non va bene, e la colpa è dei vecchi, sia perchè son loro ad averlo fatto senza interpellarci, sia perchè essi sono ormai inadeguati e rimbambiti sia perchè essi insitono nell'esserci di peso visto che non producono più nulla e continuano a consumare, anche se poco !".
Il problema è la spersonalizzazione. La persona singola non deve avere più voce perchè :
L'ottica di chi è più giovane di noi invece fa dire : "Questo mondo non va bene, e la colpa è dei vecchi, sia perchè son loro ad averlo fatto senza interpellarci, sia perchè essi sono ormai inadeguati e rimbambiti sia perchè essi insitono nell'esserci di peso visto che non producono più nulla e continuano a consumare, anche se poco !".
Il problema è la spersonalizzazione. La persona singola non deve avere più voce perchè :
- non c'è bisogno dell'esperienza, delle nozioni dei singoli : tutta l'informazione che serve è ormai digitalizzata ed a disposizione di tutti, quindi gli ignoranti sono (almeno potenzialmente) allo stesso livello degli esperti. Basta saper usare un PC (o lo smartphone, che io definisco il PC degli asini frettolosi) e saper cercare ciò che interessa (e gli effetti di ciò si vedono benissimo!)
- Possedere o vantare delle capacità spiccate, delle abilità, delle conoscenze non convenzionali è aspetto che - in nome degli ideali sessantotteschi e della democrazia, risulta del tutto discriminatorio. Solo i nazifascisti possono pensare che - oltre alle razze diverse - esistano anche intelligenze ed abilità diversificate.
- la quantità di parole che si riescono a proferire nell'unità di tempo, moltiplicata per il numero degli ascoltatori (logorrea x audience = successo)
- la carenza di sfiga
- le raccomandazioni
- la cerchia di amicizie, conoscenze,relazioni
- la capacità di usare la lingua per detergere altrui parti del corpo