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Messaggi - doxa

#1396
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
14 Ottobre 2016, 14:59:21 PM
Duc, i cristiani dei primi secoli non erano come affermi
Citazioneessi erano, inizialmente, delinquenti, prostitute, strozzini, assassini, ecc. ecc.,
. Il cristianesimo  inizialmente si diffuse tra le persone economicamente agiate e non i paria
#1397
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
14 Ottobre 2016, 14:44:02 PM
Duc ha scritto:
CitazioneInfine, sempre per esaminare meditativamente, visto che Ratzinger dice: "chi vuole trasmettere la fede deve saper ragionare bene", anche il prete francese Jacques Hamel, sgozzato pochi mesi fa in Normandia, secondo la tua fede, è stato raggirato, e non credo che abbia frequentato Gesù come i discepoli, né che abbia pensato di essere sfortunato per morire in quel modo prima di aver celebrato la Parusia.

Duc, sii buono ogni tanto, se ci riesci. Non mischiare più cose non collegate tra loro. Che c'entra la fede con un assassinio e il raggiro ?
Secondo Ratzinger "tu ragioni bene" perché insieme a Giona tentate, inutilmente, di evangelizzare il forum ?

Citazionese avessi maggior coraggio e ti lasciassi scrutare, interiormente, francamente, dai Suoi scritti, e quindi non soltanto per argomentare repliche, potresti incominciare a conoscerti non solo superficialmente.

Scrutare dai suoi scritti ? Duc lo sai che i vangeli scelti sono detti canonici perché congruenti fra loro, ma sai anche che sono stati in parte rielaborati da altre mani. La cosa è notoria. Non l'affermo io ma esegeti e studiosi.

Ti piacerebbe cogliermi in contraddizione, forse col tempo ci riuscirai ma non in questo caso. Ti assicuro che non ho tempo per annoiarmi.  :)
#1398
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
14 Ottobre 2016, 14:21:42 PM
Duc ha scritto:
Citazione"supponendo anche, per esempio, che i martiri siano stati raggirati, non potremmo negare, però, che essi erano, inizialmente, delinquenti, prostitute, strozzini, assassini, ecc. ecc., e che, grazie a quel Vangelo e a quel Messia, sono morti dopo essere divenuti persone decenti, probe, virtuose".
Citazione

Duc, prudenza. Non ti esporre con fandonie. Fra le donne che seguirono Gesù nell'itineranza missionaria e lo accompagnarono fino alla morte per crocifissione ci furono Maria la madre, Maria madre di Giacomo il minore, Maria di Magdala e molte altre.
Le pie donne furono le prime annunciatrici della tomba vuota e della risurrezione di Gesù. E fu Maria di Magdala (o Maddalena) assieme a Salome e Maria la madre di Giacomo il Minore (Mt 28, 1; Mc 16, 1-2) ad andare al sepolcro con gli unguenti per ungere la salma. Ma esse trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero una "visione di angeli" che annunciavano la risurrezione di Gesù (Mt 28, 5). A lei apparve il Risorto, che la designò come prima destinataria e annunciatrice della sua risurrezione. (Mc 15, 40 e ss.).

Maria di Magdala è stata identificata per lungo tempo con altre figure di donna presenti nei vangeli.
Alcune tradizioni l'accostarono a  Maria di Betania, la sorella di Marta e del risorto Lazzaro (Lc 10, 38-42). Altre la collegarono all'anonima peccatrice liberata da Gesù dai demòni di cui narra Luca, perché anche la peccatrice (come Maria di Betania a casa di Simone il lebbroso) unse i piedi a Gesù, ma a casa di Simone il Fariseo: "Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio" (Lc 7, 36 – 50).  La donna ottenne la remissione dei peccati.
Dalla lettura dei brani evangelici alcuni pensarono l'esistenza di tre donne distinte (Maria Maddalena, Maria di Betania e la peccatrice anonima), altri due donne, altri una sola.

Maria di Magdala venne anche scambiata per l'anonima adultera salvata da Gesù dalla lapidazione. L'errore fu compiuto nel 591 da papa Gregorio Magno, che per un suo sermone si basò su alcune tradizioni orientali.

Contestualmente alle Lettere pastorali di Paolo di Tarso circolava in Asia Minore (l'attuale  area occidentale della Turchia) in un altro scritto autorevole, gli "Atti di Paolo e Tecla", si afferma la leadership femminile di Tecla, discepola di Paolo, protomartire delle donne ed isoapostola (uguale agli apostoli).  Questa donna si vestiva da uomo per seguire l'apostolo e non avere impedimenti; ella battezzava, insegnava, predicava, rappresentava per la donne un modello di apostolato lontano dalle codificazioni che si stavano determinando nelle comunità cristiane.
Negli "Atti degli apostoli"  e nelle lettere di Paolo di Tarso sono indicate delle donne che offrivano ospitalità nelle loro abitazioni: la commerciante Lidia di Filippi (At 16, 13 – 15), la vedova Tabità (At 9, 36 – 43), Priscilla (At 18, 2 – 4), Cloe (1 Cor 1, 11), Ninfa (Col 4, 15).

L'apostolo Paolo durante i suoi viaggi missionari trovava accoglienza in abitazioni private, dove aveva la possibilità di fare proseliti per la fondazione e l'edificazione delle comunità cristiane, nelle quali le donne che collaboravano con il tarsita avevano specifiche mansioni: nell'ambito della carità, nel diaconato, nella catechesi, nell'evangelizzazione e l'apostolato. Ciò emerge nel capitolo conclusivo della Lettera ai Romani (Rom 16, 1 – 17), dove Paolo saluta 12 donne, di cui 10 chiamate per nome. Tra esse c'è Febe che s'interessa del diaconato nella comunità cristiana di Cencre, vicino Corinto; la missionaria Priscilla, che con il marito Aquila collabora con questo apostolo nell'attività missionaria ad Efeso, mettendo a disposizione la propria casa e svolgendo attività di catechesi per i neofiti; Giunia, inviata in missione per fare proseliti; le evangelizzatrici Trifena, Trifosa e Perside; Maria, la madre di Rufo, che Paolo considera come sua madre; Pàtroba, Giulia, la sorella di Nereo e Olimpas.

A queste donne vanno aggiunte le missionarie di Filippi: Evodia e Sintiche. Nella Lettera ai Filippesi Paolo tra l'altro scrive: "Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche ad andare d'accordo nel Signore. E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita" (Fil 4, 2 – 3).
 
Il tarsita non dimentica le benefattrici, come Apfia (Fm 1, 2), che lo ospitò a Colossi, e Ninfa, che lo accolse nella casa di Laodicea per la celebrazione eucaristica (Col 4, 15).

Erano donne attive ed autonome, spesso economicamente benestanti, altro che prostitute e derelitte come tu pensi. Molte di loro furono anche diaconesse.
#1399
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
13 Ottobre 2016, 22:22:18 PM
Duc ha scritto:
Citazionesenza fede, la Bibbia, diventa un bel grattacapo
Per me leggerla è una perdita di tempo, altro che "grattacapo". La considero noiosa. I salmi sono illeggibili. Ma ti rendi conto che la Bibbia la regalano perché sono poche le persone che la leggono ?

Con te e Giona scherzo per la vostra fede, ma vi ammiro. Anche se Giona si perde nei meandri dell'Inferno ed insiste a scrivere Satana con la lettera minuscola per sminuirlo, come se fosse un'entità esistente.

Giona, il male, la cattiveria umana, chiamala malvagità delle persone, senza coinvolgere Lucifero o chi per lui. Rassegnati, non esistono i diavoletti tentatori. Lo so, ora stai gridando "anatema".

Duc, il bello della Bibbia, Vecchio e Nuovo Testamento, è la possibilità di frammentarla, prendere soltanto la frase che serve per argomentare e dare la possibilità all'interlocutore di trovare altre frasi per replicare.
Così hai fatto te, estraendo dal capitolo 13 del Vangelo di Matteo il brano 10-17.


"beati gli occhi di coloro che vedono, e le orecchie che riescono a comprendere tutto ciò".

I martiri cristiani dei primi secoli convinti di aver compreso il linguaggio spirituale di quanto avrebbe detto Gesù andarono incontro alla morte con serenità d'animo, preferirono essere uccisi piuttosto che rinunciare all'imminenza del regno di Dio.  Quelle persone sfortunate furono raggirate.

Quanto materiale umano sprecato per colpa della religione.


Duc, senza ricorrere ad altri brani del Nuovo Testamento, secondo te quando avverrà la parusia ?  :D  :D
#1400
Percorsi ed Esperienze / Re:Crisi esistenziale
13 Ottobre 2016, 21:41:48 PM
Apeiron ha scritto:
CitazioneLo spirito competitivo è necessario ahimé per tutti, perfino per chi vuole "andare fuori dal mondo". Io ho sempre visto la verità del fatto che "la vita è sfida" non come una bella cosa come ci vorrebbero far credere quelli che dicono "cavalca il cambiamento". No, questa verità è una verità terribile. Detto questo se si vuole però riuscire a raggiungere un qualche obbiettivo anche quello della realizzazione spirituale si deve combattere e quindi soffrire.

La mia esperienza di vita è diversa dalla tua. A te la vita sembra un'arena con i gladiatori che lottano per la sopravvivenza, chissà perché.
Se ti vuoi realizzare nell'ambito della fisica o della filosofia nessuno può ostacolarti. Ti piacerebbe l'autorealizzazione ma non hai l'autostima necessaria. Come già ti ho detto nel precedente post, se non riesci da solo ad accrescere l'autostima puoi farti aiutare da un psicoterapeuta, ma da quanto leggo nei tuoi post,  eviti di argomentare su tale possibilità. Ciò mi fa pensare che già sei stato dallo psicologo e sei rimasto insoddisfatto. Sbaglio ?

Spiegami che necessità ha di essere competitivo "chi vuole andare fuori dal mondo", chi vuol fare l'eremita o altro. Un mio parente, monaco benedettino, ogni volta che lo incontro lo trovo sereno, in pace con tutti.

Nell'ambito lavorativo c'è competizione, ma non in modo esasperato nella maggior parte dei casi.

Dedicati a diventare bravo in ciò che ti piace fare, senza entrare in competizione con nessuno.
Il problema solitudine ? E' una tua scelta ! Ci sono tanti modi per farsi degli amici. Se ci non ci riesci fatti un esame di coscienza.
#1401
Percorsi ed Esperienze / Re:Crisi esistenziale
12 Ottobre 2016, 21:07:09 PM
Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo, nello spazio temporale tra i due eventi è necessario costruirsi un percorso di vita, fare dei progetti, cercare di realizzarli, senza farsi condizionare da pensieri pesanti come macigni. Se non ci si riesce da soli è necessario l'aiuto del psicoterapeuta.

E' importante l'autoconoscenza per avere la consapevolezza di ciò che si vuole. E poi agire per soddisfare i propri desideri.
Tendere all'autorealizzazione o rimanere statici insieme ai rimpianti ed ai rimorsi ?  

Provare ad essere contenti, non dico felici, è un diritto, ma soprattutto un dovere per non morire spiritualmente, lentamente....
"lentamente muore" dice in una sua poesia la giornalista e scrittrice brasiliana Martha Medeiros, che l'ha pubblicata l'1 novembre del 2000 sul quotidiano "Zero Hora", edito a Porto Alegre.
La poesia evoca la filosofia del "yourself it" ed è denominata "A Morte Devegar", ma in Italia è conosciuta col titolo "Ode alla vita", oppure "Lentamente muore". In Internet la si trova erroneamente attribuita a Pablo Neruda.

Ode alla Vita

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore ed ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette, almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

(Martha Medeiros)
#1402
Tematiche Spirituali / Parusia
12 Ottobre 2016, 16:10:32 PM
Giona, Duc, ed altri credenti, aiutatemi a capire questo passo evangelico di Matteo:
"Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno"
(Mt 16, 27 -28).

Circa duemila anni fa Gesù promise il suo imminente ritorno sulla Terra, i seguaci suoi contemporanei attendevano la parusia, la presenza di Dio, invece rimasero delusi. Da cosa dipese l'assenza ?

Gesù non era Dio-Figlio di Dio-Spirito Santo ma solo un predicatore itinerante illuso ?

E come doveva essere quel regno del Figlio dell'uomo ?

Se Gesù era Dio-Figlio di Dio, perché non sapeva la data ?

Forse ha sbagliato Matteo o chi ha successivamente rielaborato il testo ?

Nell'imminente ritorno di Dio sulla Terra ci  credeva Paolo di Tarso. Nella prima Lettera ai Corinzi scrisse che sperava di essere ancora vivo nel momento della Parusia e conclude la sua missiva con la frase "maràna tha" (= vieni Signore; 16, 22).

Anche l'evangelista Giovanni insiste sulla parusia di Cristo: "Colui che attesta queste cose dice: 'Sì, verrò presto'" (Ap 22, 20)

La parusia di Dio è citata anche negli Atti degli Apostoli, scritti nei primi decenni dopo Cristo.
#1403
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
11 Ottobre 2016, 13:50:04 PM
Duc ha scritto:
CitazioneNon basta riconoscere che Dio esiste, giacché nessuno ha fede in ciò più del diavolo".
Citazione
Lo vedi Giona, quando ti dico che "messer lo diavolo" è un santo tu non mi credi. E continui a frequentare le bolge dantesche con ardita fantasia.

Duc e Giona, ma è vero che solo Dio conosce Dio ?

Un prete mi ha detto che per credere in Dio basta tenersi lontano dalla curia vaticana e di considerare i dogmi come ideologie della Chiesa cattolica.  Ha ragione o è un cinico ?

Datemi un consiglio. La mia anima è piena di stimmate, come posso cicatrizzarle ?


#1404
Giona, per virare verso la spiritualità  ti consiglio di leggere un libro scritto dal cardinale Robert Sarah: "La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore".

Il cardinale Sarah è africano, nato in Guinea, e dirige la Congregazione per la Sacra Liturgia.  


Questo prelato dice che "si può tentare di parlare di Dio cominciando dalla propria esperienza di silenzio, perché Dio è avvolto nel silenzio e si rivela nel silenzio interiore...".


Il silenzio e la solitudine (interiore ed esteriore) sono le vie per accedere all'amicizia con Dio, ma tu preferisci il "rumore" delle discussioni virtuali e ti distrai dalla retta via.


Il silenzio ti permette di entrare nello spirito della preghiera, ti dispone a stabilire continue relazioni con Dio, a metterti all'ascolto del tuo Dio.  Preghiera e silenzio sono inseparabili. Ma tu Giona, persona pia, preferisci "peccare", facendoti distrarre dai post altrui che ti contestano. Chi possiede lo spirito di preghiera ama il silenzio, invece tu preferisci la mondanità, anche se virtuale. Sei diventato incapace di fare silenzio attorno a te e dentro di te per ascoltare la voce del Dio in cui credi e che vuole parlarti nel silenzio della tua coscienza.


Molti peccati scaturiscono dalle "chiacchiere" e "molte anime si perderanno nel giudizio finale  perché non hanno tenuto a bada la loro lingua", dice il cardinale Sarah, e se lo dice lui ci ci puoi credere.
Ovviamente Giona sto scherzando.  :)  ;)  
#1405
Giona, lascia perdere l'Io. Non è cosa per te. All'Io non si può rinunciare, ed esso "non è la causa di ogni nostra malefatta".
Leggendo i tuoi post comprendo il male che può fare una religione. Sforzati di trovare nel cristianesimo la spiritualità e non la superstizione, il diavolo, l'inferno, ed altre amenità
#1406
Giona, vorrei tanto leggere cosa pensi con la tua mente e non brani di altri: Giovanni dice questo, Gesù dice quest'altro, ecc. E tu cosa dici. ? Qual è la farina del tuo sacco ?
#1407
Attualità / Re:casi Marino - Cota
09 Ottobre 2016, 12:11:16 PM
Donquixote concordo con la tua opinione.

La strumentalizzazione mediatica delle inchieste giudiziarie crea il rischio che molti cittadini siano indotti a pensare che la responsabilità penale sia stata già accertata.

Detesto il giustizialismo, la giustizia usata per la lotta politica, l'uso distorto dell'avviso di garanzia da parte dei partiti politici e dei mass media loro compiacenti.

La politica si fa con i giudizi politici; è forcaiolismo becero farla con gli avvisi di garanzia.
#1408
Attualità / casi Marino - Cota
08 Ottobre 2016, 18:46:43 PM
E' "normale", tollerabile, che l'ex sindaco PD di Roma, Ignazio Marino, e l'ex governatore leghista del Piemonte, Roberto Cota,  vengano prima accusati  dai magistrati di alcuni reati, rinviati a giudizio e poi assolti ? E nel frattempo ? Nel frattempo la loro carriera politica è finita !
L'hanno distrutta anzitutto i mass media, in particolare i giornali quotidiani, specie quelli di opposizione ai due predetti personaggi politici. Ed anche la magistratura è censurabile.

Fa bene Paola Muraro, assessore all'ambiente nel Comune di Roma, a non dimettersi, a respingere i "forconi" del PD e dei numerosi grillini che la vogliono dimissionaria prima del tempo. E se poi viene assolta ? Il PD fa il suo gioco "sporco" come partito di opposizione, ma da che pulpito viene la predica ?

Oggi, 8 ottobre, sul quotidiano "Il Messaggero", c'è in merito un interessante articolo del magistrato Carlo Nordio,  titolato: "La rincorsa giustizialista punisce la politica".

Nordio ha scritto: "Talvolta il destino, diceva un filosofo, realizza disegni buoni  servendosi di strumenti cattivi.  La caduta –di fatto la destituzione- del professor Ignazio Marino dalla carica di sindaco di Roma, sarà anche stata una soluzione propizia, viste le difficoltà e il degrado in cui versava la Capitale ma avrebbe dovuto essere dettata da ragioni –e ce n'erano tante- squisitamente politiche. Nondimeno è stata conseguita attraverso il mezzo improprio di un'indagine giudiziaria.

Improprio, come ripetiamo da tempo, per vari motivi: perché confligge con la presunzione di innocenza; perché trasferisce il potere di controllo politico dall'elettorato alla magistratura; e infine perché, a ben vedere, costringe anche quest'ultima,  ad assumersi responsabilità di cui farebbe volentieri a meno. L'iscrizione nel registro degli indagati e la conseguente informazione di garanzia sono, infatti, atti dovuti, e conseguono anche a una semplice denuncia; cosicché il destino di un sindaco, e magari di un ministro e di un governo, possono dipendere, prima ancora che dall'iniziativa di un Pubblico ministero, da quella di qualche solerte cittadino. Non è solo pericoloso. E' dannatamente stupido.

Ora il professor Marino, assolto con clamore, lamenta l'assurdità di questo sistema. Il fatto che i partiti suoi sostenitori non abbiano mai brillato per garantismo, nulla toglie all'evidente stortura di una estromissione fondata sul motivo spurio di un processo penale, checché ne dicano oggi i protagonisti di ieri. Tuttavia, temiamo che la lezione servirà a poco.

Nell'attuale debolezza della politica la tentazione di far fuori l'avversario invocando la verginità dei carichi pendenti è ancora forte e radicata.

E' vero che qualcosa sta cambiando: ma sta cambiando in modo ambiguo, e in un contesto assai dissimile. Alludiamo alla vicenda dell'assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Paola Muraro, per la quale, a differenza delle altre, la presunzione di innocenza sembra funzionare. Eppure la sua situazione processuale e politica non è paragonabile a quella dell'ex sindaco, e per varie ragioni. La prima, che la Muraro non ha avuto un mandato elettorale, e quindi non deve rispondere a chi l'ha votata ma a chi l'ha nominata; la seconda, che Marino è stato processato da privato cittadino, mentre lei è ancora in carica, e quindi teoricamente a rischio di reiterazione del reato; la terza, e la più significativa, che il movimento pentastellato ha fatto dell'onestà una sorta di feticcio rituale.

Intendiamoci: Muraro può essere la persona più onesta del mondo, e tra qualche tempo forse festeggerà anche lei un'assoluzione, o addirittura un'archiviazione. Ma il punto non è questo. Il punto è che dopo anni di martellamento maniacale sull'incompatibilità tra cariche pubbliche e pendenze penali, il garantismo tardivo che ora la protegge non è soltanto sospetto, ma anche rischioso. I grillini saranno tante cose, ma non acritici trinariciuti, disposti a ingoiare un contrordine così bruciante. Staremo a vedere. Per ora, da garantisti antichi e sinceri, siamo lieti di questa inversione, quantunque circoscritta a una dei loro, e un po' contestata. Anche se questo atteggiamento ci ricorda quanto disse il gesuita al liberale, che gli rimproverava la contraddizione di chiedere una libertà che loro, quando erano al potere, negavano agli altri: 'Appunto –rispose il gesuita- la libertà la chiedo in nome di vostri principi, ma la nego in nome dei miei'".
#1409
Tematiche Filosofiche / Re:Tecnocrazia
02 Ottobre 2016, 11:26:51 AM
A proposito di economia..., sul quotidiano "Il Sole 24 Ore", di oggi, 2 ottobre, c'è un articolo di Fabrizio Galimberti titolato: "Impariamo a leggere l'economia",  in cui fra l'altro dice: "Non si finisce mai di imparare", recita un antico detto. E quel che è vero per le lezioni delle scienze, delle lettere e della vita, è specialmente vero per l'economia. L'economia è sempre stata una disciplina che reagisce agli eventi. Da quando le teste pensanti dell'umanità si sono chinate su quel "formicaio impazzito" che è il sistema economico (milioni di individui che producono e consumano, comprano e vendono, si affannano e lavorano) hanno elaborato varie teorie su come funzionano ingranaggi e rotelle di questo complesso meccanismo. Ma poi gli eventi si incaricano di gettare in faccia crisi impreviste e costringere gli economisti a tornare alla lavagna e cambiare quelle leggi economiche che erano meno cogenti di quel che si credeva.
Il primo grosso evento che le fece cambiare pelle fu la Grande depressione degli anni Trenta. Fu allora che l'economia scoprì, grazie al genio di John Maynard Keynes, il ruolo della domanda e degli "spiriti animali" nel determinare il cammino di un sistema economico.

Il secondo grosso evento è la recente Grande recessione. Una crisi imprevista anch'essa. E proprio questa imprevisione ha costretto ancora una volta gli economisti a rinnovare la 'cassetta degli attrezzi'. Questa volta fu riscoperta l'interazione cruciale fra finanza ed economia.

Fra Grande depressione e Grande recessione c'è un filo rosso di comunanza. Nella crisi degli anni Trenta teneva banco l'ingenua convinzione che l'economia non si potesse adagiare in un equilibrio di sottoccupazione: il sistema economico si sarebbe risanato da solo. Del pari, all'origine della crisi finanziaria che debordò nella Grande recessione, ci fu un'altra versione di quell'ingenua convinzione: i mercati finanziari sono super-efficienti e si aggiustano da soli.

Da allora molte iniziative sono state prese per irrobustire l'architettura finanziaria. Ma ancora siamo alle prese con le ferite profonde di questa crisi, mentre siamo entrati nella terra incognita delle politiche monetarie non convenzionali.
#1410
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
30 Settembre 2016, 14:22:52 PM
Duc ha scritto "Perché lo studio è già riuscito a rivelare cosa sia davvero l'Io?"
Simpatico Duc, ti devi rassegnare. Fin dal 1923 Sigmund Freud con la pubblicazione del suo saggio "L'Io e l'Es"  formulò la sua teoria sulle strutture psichiche. Egli considerò l'Io l'istanza psichica che media tra l'Es ed il Super-Io.

Nell'ambito della psicologia e della filosofia l'Io designa l'individuo che ha coscienza di se stesso, rappresenta la nostra personalità cosciente, il modo in cui noi ci conosciamo.

Tu dici che l'Io non ha "il permesso di potersi sostituire a Dio". L'Io non ha nessuna intenzione di sostituirsi a Dio, anche perché sono due entità diverse. Perciò non tentare di stravolgere l'Io usandolo come categoria religiosa.  

"Quindi è più che logico che se non si crede nell'esistenza del demònio, neanche si può pretendere di capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana (ripeto: "nisi credideritis, non intelligetis" - Sant'Agostino), e molto meno si può esigere nel voler far credere che la cultura umana sia in grado (per adesso) di poter sapere e conoscere perfettamente cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza".
Duc, lascia perdere Agostino vescovo di Ippona, non mescolare il sacro ed il profano. Non c'è da "capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana".

Purtroppo per te si sa bene "cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza".  Non farti annebbiare il logos dalla religione.