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Messaggi - Duc in altum!

#1396
Tematiche Spirituali / Re:Oggi, qui da noi...
01 Maggio 2016, 23:53:02 PM
**  scritto da cvc:
CitazioneMa i giudizi sono viziati dai pregiudizi.

Anche dall'onestà intellettuale e dall'esperienza trascendentale.

CitazioneSecondo me sulle cose che non si possono conoscere come Dio o cosa c'è dopo la morte, la sospensione del giudizio è l'opzione migliore.

Hai appena espresso un giudizio, e secondo me neanche viziato dai tuoi pregiudizi, ma sì dalle tue esperienze spirituali.
A dimostrazione che è impossibile sospendere il giudizio, forse, pensandoci bene, rimandarlo un po' (Morte permettendo, anche se poi quel rinvio diventerebbe, casomai giungesse l'attimo finale, il nostro verdetto giudicabile, se per caso Dio e una vita post-mortem risulterebbero essere la verità che libera).
#1397
Tematiche Spirituali / Re:Oggi, qui da noi...
29 Aprile 2016, 20:15:32 PM
**  scritto da Sariputra:
CitazioneNel caso dell'osservazione dello spettacolo della Natura cosa diresti Duc...è buona o è cattiva? O non è né buona né cattiva? Non sospenderesti il giudizio ?...
Non sto parlando di un giudzio che parte da una fede. Un giudizio così come ti viene...a sensazione...su quello che hai potuto osservare nella tua vita. Che effetto ti fa questa Natura?...

Perché dovrei sospendere il giudizio sulla Natura?  :o    ...per me è meraviglioso lo spettacolo della Natura, mi fa un effetto di sentirmi  sempre più consapevole che la mia speranza è certa...  ;)




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**  scritto da cvc:

CitazioneIo penso esattamente il contrario, ad auto ingannare sono i pregiudizi, non la sospensione del giudizio,

I pregiudizi, forse, ma non il giudizio; quello non solo non si può sospendere (giacché diventerebbe già in esso un auto-giudizio), ma è inevitabile nei propri confronti.
Senza contare che io non parlo di pregiudizi ma di giudizio.
CitazioneAncor di meno sono d'accordo con la tua opinione che il kamikaze avrebbe sospeso il giudizio, è esattamente il contrario

Ma io non ho detto che il kamikaze (o un gimnosofista) ha sospeso il giudizio, ma che l'ha perso completamente, che è diventato pazzo da legare, non è più in grado di giudicare, così come quando si rinchiude, purtroppo, qualcuno nel manicomio.


CitazioneE' proprio il suo giudizio profondo e radicato di odio (verso di noi) a spingerlo a suicidarsi pur di sterminare quanti più infedeli possibile.


...come volevasi dimostrare !!  :-[
#1398
Tematiche Filosofiche / Re:Che cos'e' la Liberta'?
29 Aprile 2016, 19:56:59 PM
**  scritto da acquario69:
Citazionedue persone che hanno due (se pur rispettabilissimi) punti di vista diversi non vuol per questo significare che esistano due o più Verita,perché LA Verita non e' un semplice punto di vista (che continua a rimane esterno) ed e' sempre corrispondente.

Esatto, quindi uno dei due, supponendo che una libertà sia vera, è nella menzogna  ...altro che corrispondente !!
#1399
Tematiche Spirituali / Re:Oggi, qui da noi...
27 Aprile 2016, 11:34:08 AM
**  scritto da cvc:
CitazioneSui legami fra filosofia greca ed orientale trovo molto suggestiva l'immagine di Pirrone che, al seguito del grande Alessandro, osservò in India un gimnosofista darsi fuoco rimanendo impassibile, senza emettere un lamento. Da qui ebbe l'ispirazione per fondare lo scetticismo, la sospensione del giudizio. Ciò che ci fa soffrire non è il dolore in sé, ma il nostro giudizio riguardo alla tal cosa.

Penso, secondo me, che non esista, a meno che uno non decida di auto-ingannarsi, la sospensione del giudizio. Perché se fosse possibile sarebbe come sedersi a bere un caffè con Dio al bar.

Se all'uomo fosse stato consegnato, metafisicamente, la facoltà di sospendere il giudizio, ossia di fermare la personale decisione su qualcosa o qualcuno in particolare, automaticamente esisterebbe, sempre metafisicamente, la sospensione, la rimozione dall'essere giudicato a sua volta per il giudizio espresso.
Quindi la probabilità dell'esistenza del noumeno (che io definisco lo Spirito Santo) sarebbe zero: 0.

Inoltre, e non per fare polemica, ma solo per esprimere la mia opinione, una persona che si dà fuoco senza emettere un lamento potrebbe anche non aver sospeso il giudizio, ma averlo perso completamente, più o meno come un kamikaze militare o terrorista.
#1400
Tematiche Filosofiche / Re:Che cos'e' la Liberta'?
27 Aprile 2016, 11:17:31 AM
**  scritto da acquario69:
CitazioneDuc,io non sono nessuno per provare a darti una risposta alla tua domanda,a modo mio ci avrei provato facendo un ragionamento Che poi si sarebbe sviluppato nel rapporto inscindibile come riconosci pure tu tra Liberta e Verita...l'unica cosa Che posso aggiungere e' Che non la trovi fuori ma dentro di te.
Ciao

Sì, potrei anche trovare la Libertà/Verità "solo" dentro di me, ma è proprio nel momento di relazionarmi con l'altro che analizzo che anche l'altro pensa di averla incontrata, pur essendo, la mia Libertà/Verità e la sua Libertà/Verità, non corrispondenti.
Ciao

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**  scritto da memento:
CitazioneNon è detto che la verità,ammesso di sapere quale sia,renda liberi più di una menzogna.


Esatto, lo scontro, anzi, la difficoltà, non consiste nel distinguere d'essere libero o schiavo, ma tra cosa è vero e cosa è menzogna.
Se sono nel "vero" automaticamente sono davvero libero, se esisto nella menzogna, quella libertà è il riflesso di un inganno, quindi una libertà truccata, una libertà coperta da un velo, ma uno non sa che è manovrato dall'inganno, neanche se l'immagina.


CitazioneLa domanda più interessante rimane dunque : a che scopo noi desideriamo essere liberi? E quanto siamo disposti a pagare?

Secondo me perché senza l'essere libero non sarò mai davvero me stesso, per quel che posso essere al 100% in questo pianeta e non solo dopo la morte.

Al secondo quesito, anche se è un po' da scostumato, rispondo con un'altra domanda: perché siamo sicuri che siamo noi a pagare per la nostra libertà?
#1401
Tematiche Filosofiche / Re:Che cos'e' la Liberta'?
26 Aprile 2016, 15:53:28 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazioneSecondo me, la libertà, non è poter fare ciò che desideriamo, e nemmeno quello che vogliamo; la libertà è fare quello che "veramente" ci serve.
Ed è per questo che solo la verità ci rende liberi.

Il mistero è proprio questo: Libertà e verità sono inscindibili; domandarsi cosa è la Libertà e come chiedersi qual è la Verità? ...cosa è sta Verità?
#1402
**  scritto da giona2068:
CitazioneForse non mi sono spiegato, ma ho detto che sarebbe meglio non perdere il nostro tempo (il mio e il tuo) perché non sono  disponibile a seguirti nel tuo immaginario.  

Insisti nel voler estendere i "tuoi problemi" d'intransigenza anche agli altri.  :o  
Se per te è una perdita d tempo seguirmi nel mio immaginario, è molto semplice la soluzione: non rispondere alle mie riflessioni..
Ma non puoi pretendere di confutare alle mie utopie con una tua ragione di fede personale, tentare di farla passare come una regola con validità erga omnes, e quando uno ti fa notare questa tua incoerenza, alludi, vaneggiando, a show e perdite di tempo.  ???

Mi dispiace.  :-[
#1403
**  scritto da giona2068:
CitazioneStrana affermazione riferita a chi ha detto innumerevoli volte che la fede non è un sapere ma un sentire che supera ogni ragione.

Certo, per poi diventare, inevitabilmente, ragione di fede ed esistere in funzione di essa.
Ecco perché si può anche non credere nell'ecumenismo universale, e quindi "credere" che Allah non è Budda e Budda non è Manitù e Manitù non è Yawhe, diventando ragione di fede personale ed esistere di conseguenza.


CitazioneIn ogni caso credo sia  meglio non perdere tempo in due, continua pure  il tuo show.

...se per te il tempo in Riflessioni.it è poco proficuo ...amen e così sia (problemi tua!) ..io, nel frattempo, apprendo e comprendo, anche dalle tue stravaganze!!
#1404
**  scritto da Mariano:
CitazioneMi sembra che l'affermazione del teologo, forse pronunciata in modo provocatorio, non faccia una piega.
Ma perché: c'è una differenza tra libri sacri? sono sacri solo i libri della religione alla quale si appartiene?
Ribadisco la mia opinione (che avrei piacere di confrontare con altri): i libri sacri sono stati scritti da persone sagge, probabilmente ispirate dal Dio in cui credevano, forse anche parenti stretti di scribi e farisei o paragonabili ai partecipanti "violenti" di questo forum, ma da considerare in buona fede e con la predisposizione a comprenderne il significato in relazione alle condizioni culturali e sociali dell'epoca, altrimenti evitare di leggerli.

Mi sento in sintonia con la tua valutazione, sì era un'affermazione provocatoria, ma non per evitare di leggere i passi violenti o scellerati della Bibbia, anzi, (personalmente, più li leggo, più distinguo che non solo l'uomo se non si trasforma non raggiunge il suo scopo, ma che anche Dio si è trasformato nel corso della storia, pur restando sempre Io sono colui che è ) per puntualizzare che il cristiano è l'ebreo odierno, e non grazie alla circoncisione o ai 10 comandamenti, ma in virtù dei meriti acquisiti sulla Croce dal Cristo redentore.


Dire "credete" in un Dio che giustifica la schiavitù, e le bastonate agli schiavi, senza meditare sull'azione unica (nessun'altra religione ha un Dio/Uomo giudice e salvatore) di Gesù redentore del genere umano dalla schiavitù, è come credere che la donna adultera, Zaccheo e Saulo, in chiave moderna, mai potranno redimersi e trasformare la loro esistenza scandalosa in una vita piena e larga, addirittura modello morale per i secoli dei secoli.



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**  scritto da giona2068:
CitazioneIn ogni caso il Signore Dio della Bibbia e il Signore Dio del Corano non sono  due Dei diversi, il Signore Dio è uno per tutti. Le religioni sono solo una via per avvivare a Lui.
Questo non è un giudizio sul teologo che hai incontrato, ma una regola con validità erga omnes.

No, questa è una tua ragione di fede, quindi rito con validità personale.
#1405
**  scritto da Jacopus:
CitazioneVorrei chiedere e la mia domanda non è sarcastica ma animata dal desiderio di comprendere, come si fa a considerare la Bibbia un libro sacro, quando contiene un passo come il seguente:

Esodo 21-20/21: Per la legge di Dio "se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito" - ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perchè sono denaro suo".

Sarà il caso o una Dio-incidenza, ma ieri sera, durante un incontro in oratorio, un teologo, dopo averci letto vari brani biblici, in particolare Qoelet, Giobbe e Libri Storici (quest'ultimi definiti, in continuazione: guerrafondai), affermava che se una persona volesse conoscere o fare "esperienza" del cristianesimo, e leggesse "solo" l'Antico Testamento, preferirebbe il Corano.

Penso che la scelta dei suoi volumi, specialmente quelli molto contraddittori al messaggio evangelico, che ne costituisce il centro, l'apice e il per sempre, sia stata opportunamente selezionata per sottolineare che Dio è presente in ogni aspetto della quotidianità umana: nella Bibbia c'è scritto tutto e il contrario di tutto, e in che contesto storico-sociale si sia rivelato Gesù il Cristo.

Non è coerente che uno ponga nel Manuale d'Istruzione dell'Amore Universale (La Bibbia), scritti e dichiarazioni di odio e crudeltà, eppure, anche dandosi la zappa sui propri piedi, sono stati voluti e rilegati in Essa, forse perché: "In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto". - (Mt 5, 18)
#1406
**  scritto da InVerno:
CitazioneCi sono ipotesi dove si suppone le leggi della fisica possano mutare, ma mai interrompersi e non esistere perchè intrinseche alla materia ed energia stessa, quindi agisci sempre in un ambiente intellegibile. Sulla terra peraltro non mi risulta siano mai mutate o interrotte, salvo che in rari casi di moltiplicazioni dei pesci o di profeti che volavano sulla luna con un cavallo alato.
Sì, ma come Darwin, continui a partire da una zuppa di elementi, ovviando come mai si siano avute queste leggi della fisica: per Caso o per volontà di Dio?
Non se ne esce con la scienza empirica, puoi solo schierarti e scommetterci il senso dell'esistenza., con una fiducia irrazionale: la Fede.

CitazioneAggiungo solo, che il tuo voler interpretare inequivocabilmente la questione chimico-biologica come originate o dal divino o dal "C"aso senza via di scampo, è esattamente quello stupro del mistero, originato da ciò che tu chiami "fede", ma che fede non è ma solo antropocentrismo.
Quindi, forse, tu supponi una terza alternativa (molto interessante)? Né Dio né il Caso. E quale potrebbe essere?

Sarà anche antropocentrismo, ma ha le stesse probabilità di essere la Verità Assoluta, per quel che riguarda la formazione del "Tutto", quante ne ha il tuo essere stato fortunato di nascere.
Come puoi ben constatare è solo e sempre questione di fede, inevitabile per dar-e (-si) una spiegazione logica alla nostra condotta irragionevole.
#1407
**  scritto da InVerno:
CitazioneAtteniamoci in topic per ora.
Guarda che sei tu che hai scritto: "In soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se" - dove io posso ben intendere, per il mistero della fede, che è Darwin ad essere stato ridicolizzato dalla cultura (visto che non se ne necessita tanta per distinguere che la sua teoria, per me più che giusta, valida e coerente, parte da una zuppa di elementi, la cui origine per me è divina, ma potrebbe anche, con le stesse probabilità, essere grazie al deismo Caso/Fortuna).
Quindi, signori, lasciamo fare il lavoro dei mediatori ai mediatori (visto anche l'intervento di sostituto di ieri dell'amico @Sariputra, cosa ovvia e logica nell'operare di chi s'illude d'essere Diamante senza l'intervento del Diamante), tu incomincia, sempre se vuoi (il libero arbitrio è un altra grazia che in molti pensano dovuta per chi sa quali meriti), a rispondere alla mia riflessione.


CitazioneVisto che stiamo andando offtopic, ti dico solo che io capisco il tuo problema, tu immagini un esistenza senza la presenza dello schema di interpretazione religioso come caotica perchè basata sull'idea che gli eventi siano frutto del "C"aso o della "F"ortuna. Continui a ripetermelo perchè immagini cosi che debba essere giusto? Difficile trovare valori reali in una tale ipotesi giusto? Dove sono le fondamenta per poterli dedurre senza la possibilità che essi crollino da un giorno all'altro? Dove sono le Verità con la V maiuscola sulla quale fondare la propria esistenza? Per ora ti rispondo con una formula che si usa in chiesa: "mistero della fede".

Ma che fai adesso mi togli pure il mio cavallo di battaglia? E' da sempre che io sostengo che è impossibile non avere fede, obbligatorio credere in deismi (anche il Caso/Fortuna è tra essi), e che non decidiamo nulla senza di essa





Pace&Bene
#1408
**  scritto da InVerno:
Citazione"sono stato molto fortunato", era riferito al fatto che tu "avevi fatto tutto da solo" nel descrivere la qualità delle tue argomentazioni mettendo insieme quei tre concetti nella stessa frase, la mia fortuna è che mi avevi fatto risparmiare tempo.
E mica sono un indovino? Ti ringrazio per il chiarimento.


CitazioneIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Quindi, visto che ci vuole l'interprete per decifrare i codici reconditi nelle tue riflessioni, e pattuito che non "credi" nel Caso/Fortuna, in questa affermazione la cultura a chi ha ridicolizzato?


Buona domenica.
#1409
**  scritto da InVerno:
Citazionenon vorrei sbagliare ma in 25 messaggi abbastanza lunghi non ho mai fatto menzione di questa parola.
Mi dispiace, sono "maieuticamente" un provocatore, ma sempre con dati di fatto.

Tratto dal post #58 in questa soddisfacente discussione:
Citazione@Duc in Altum - Evoluzione , Caso (maiuscolo, infilato nei ragionamenti come una divinità ellenica) e terza media. Hai detto tutto da solo, sono stato molto fortunato.
#1410
**  scritto da Sariputra:
CitazioneNell'istante stesso che gli dai un nome lo poni esterno a te. Non è decisivo che la sua presenza sia percepita all'interno. Lo hai nominato...e non ha il tuo nome. Sorge così il concetto di divinità. Di qualcosa più grande di me.
Sì che è decisivo, altrimenti non si ha fede più nel concetto Creatore/creatura. Se non fosse qualcosa più grande di me potrei incominciare ad avere fiducia che Io sono il Diamante, con le conseguenze megalomani facilmente osservabili ...il male principale del momento aggiungerei.

CitazioneLa differenza che scorgo però è che, dal tuo punto di vista, questo diamante è una persona
Tre in uno per essere precisi, tre persone ben differenti ma un unica "luce".

CitazionePosso lasciarlo splendere senza cedere all'inganno del dargli un nome ? Senza cedere alla richiesta del pensiero di dargli uno spazio (Dentro di me,fuori di me, sia dentro che fuori di me) ? Senza cedere alle categorie del tempo (c'era prima in me, era prima fuori di me,era prima sia fuori che dentro di me, ecc.)? Si può semplicemente Stare con questa purezza del diamante?
Belle riflessioni, ti ringrazio per propormele, ma siamo sempre nel caso della fede ed essa è direttamente disciplinata dall'esperienza personale. Nella mia (di esperienza) l'inganno (la Bugia) è proprio il cedere a credere che il Diamante è in noi solo per nostro merito o "fortuna".

CitazioneLa domanda invita alla ricerca ...

Non dobbiamo sempre considerare la ricerca spirituale con i metodi della ricerca scientifica. Nella ricerca scientifica la risposta è necessaria. Nella ricerca spirituale non c'è necessità di risposta.
... e il dubbio alimenta la fede!

Invece ce la diamo la risposta, illogica, irrazionale, sconclusionata: il Diamante senza nome, il Diamante al di fuori di uno, ecc. ecc.  ... e come se ce la diamo!
La risposta è nell'azione che esercitiamo per fede. Nella scelta di come esistere. Sarà quella che io ho preferito perfettamente in sintonia con la verità assoluta del Diamante? Boh!?!? Intanto io ci credo, tu ci credi, noi tutti dobbiamo obbligatoriamente esistere e quindi avere fede che il senso della vita  sviluppato in essa sia quello ideale.

CitazioneSe affermo perentoriamente:- IL diamante esiste ed è...quello che è scritto nel tal libro che molti mi assicurano essere vero...nonostante, francamente, a volte mi lascia un pò perplesso...ma devo crederci...perchè se no dicono che rischio di andare in un brutto posto pieno di tanta sofferenza...e io non sono scemo...mica ci voglio andare in quel posto...è meglio che ci credo...e poi mi hanno detto che, se ci credo, capirò tutto...basta che segua i loro consigli...che mi comporti come mi insegnano..."- ecco sorgere la tipica fede per Paura. E siamo perduti, lontano dalla luce del diamante.
Non biasimo chi giunga ad una conclusione perentoriamente, ma non è il mio caso.
La mia esperienza è differente, potrebbe riassumersi in quell'aforisma Cheyenne: "La religione è per quelli che hanno paura dell'Inferno, la spiritualità per quelli che sono passati per l'Inferno".
Ecco, io sono giunto a conoscere e riconoscere la verità recondita nel Libro non per paura di morire ed essere condannato (sono uno di quei "casi" di pre-morte clinica), ma perché avevo timore di amare, l'assenza totale d'amore è l'Inferno, e non c'è bisogno di andare in un brutto posto, poiché è uno stato dell'essere.
Ecco, la mia esistenza è cambiata quando ho chiesto al Diamante d'insegnarmi ad amare davvero le persone, una moglie, dei figli, mia mamma, le mie sorelle. Sembrerà banale, ma la bellezza e la luce del Diamante sono nella sua semplicità, siamo noi a rendere artificiose le cose.


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**  scritto da InVerno:
CitazioneNon degno di risposta chi si arroghi la possibilità di riabilitare, anche solo lontanamente nella più lontana delle accezioni, che siano esse storiche, filosofiche, morali o qualsiasi altra "gerarchia interpretativa".... la schiavitù, tramite equivalenze posticcie. E lo stesso vale per le eresie e tante altre pratiche della stessa risma sono certo subirebbero lo stesso mite giudizio. Ben inteso, ho sentito equivalere la schiavitù all'impiego capitalista anche da Chomsky recentemente, e ha perso un altro lettore per questo. Ma la riabilitazione, anche solo vaga e parziale, di queste pratiche non ha bisogno ne di mie risposte, ne in tutta umiltà le merita.

Non comprendo il perché di tanto accanimento contro la schiavitù da parte di chi si ritiene "molto fortunato".
Se uno esiste nella condizione di schiavo, per la stessa fede nel Caso, è soltanto un individuo sfortunato. O no?!?! :-\

Citazione...per me sacra è la vita umana...
Ma cosa c'è di sacro nell'essere fortunati di esistere? O credere che la verità sia una maggioranza di voti che decreta una "costituzione occidentale"? :o