Hystoricum. In realtà, a proposito delle due domande che poni, nel tuo post #228, alla prima ha già risposto Darwin, fin dal libro, appunto, "l'origine della specie". Una spiegazione confermata dalle scoperte genetiche degli ultimi venti anni. Le specie nascono per differenziazione di parti del dna nel corso di centinaia di migliaia di anni o milioni di anni. La differenziazione nasce dall'esigenza di organismi autotrofi ed eterotrofi di adattarsi ad un ambiente fisico sempre mutevole. Una volta avviata la catena della vita è la stessa interazione delle forme vitali a condizionare, a sua volta, l'ambiente, in una rincorsa senza fine, e fatti salvi i traumatici eventi distruttivi globali, come quello di 65 milioni di anni fa, che permise ai mammiferi di sostituirsi ai dinosauri.
Su di questo, a meno di non voler definire la scienza una eresia e gli scienziati dei fanfaroni, non ci sono più dubbi. Mettere in dubbio l'evoluzionismo è una scelta rispettabile ma antiscientifica. Bisogna riconoscere all'evoluzionismo lo stesso livello veritativo della teoria della relatività o del motore elettrico o della statististica assicurativa.
La seconda domanda, ovvero come è avvenuto il passaggio dall'inorganico all'organico è ancora avvolto nel mistero. Sono state fatte molte ipotesi, un po' come per la nascita dell'universo, ma nessuna di queste ipotesi ha minimamente raggiunto il livello di certezza che ha ormai ottenuto l'evoluzionismo.
Su di questo, a meno di non voler definire la scienza una eresia e gli scienziati dei fanfaroni, non ci sono più dubbi. Mettere in dubbio l'evoluzionismo è una scelta rispettabile ma antiscientifica. Bisogna riconoscere all'evoluzionismo lo stesso livello veritativo della teoria della relatività o del motore elettrico o della statististica assicurativa.
La seconda domanda, ovvero come è avvenuto il passaggio dall'inorganico all'organico è ancora avvolto nel mistero. Sono state fatte molte ipotesi, un po' come per la nascita dell'universo, ma nessuna di queste ipotesi ha minimamente raggiunto il livello di certezza che ha ormai ottenuto l'evoluzionismo.