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Messaggi - doxa

#1411
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
30 Settembre 2016, 08:43:41 AM
Giona, dici che gli umani "hanno il corpo, l'anima e lo Spirito" puoi per favore spiegare in modo dettagliato la differenza tra anima e spirito ? E la coscienza ? Perché non la consideri ?  Eppure mi hai invitato a farmi un esame di coscienza...Cos'è per te la coscienza ?

Alle scuole elementari non ti hanno insegnato che i nomi propri vanno scritti con la lettera iniziale maiuscola ? Satana è un nome proprio !

Chi ti ha detto che gli animali hanno un'anima ?

Leggendo i tuoi scritti mi rendo conto del male che può fare una religione alle persone. Il tuo fanatismo fideistico evoca i fondamentalisti islamici richiamati nel post da Verdeidea.
#1412
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
29 Settembre 2016, 13:38:36 PM
Giona ha scritto:
CitazioneL'io è superbia, orgoglio ed egoismo che inducono l'uomo a mettersi al posto del Signore Dio o, se vogliamo, diventa il "dio" dell'uomo nell'uomo che adora/confida se/in stesso. Tutto questo rende la persona incarnazione di satana. In verità l'io può anche avere una sua positività se l'uomo ha fiducia in se stesso perché ha scoperto di essere il tempio del Signore Dio. In questo caso però sarebbe meglio parlare di fierezza e non c'è superbia perché se sono il tempio del Signore Dio nel contempo lo sono anche gli altri, ma oltretutto chi scopre di essere il tempio del Signore scopre la verità che consiste nel diventare consapevole che da soli non possiamo fare nulla. Questo toglie ogni spazio alla superbia quindi all'io.

Giona ma ti rendi conto di quel che scrivi ? Libera la tua mente dalle sciocchezze e cerca di studiare cos'è l'Io, altrimenti Il tuo fantastico e sulfureo Satana ti metterà nell'Inferno insieme a Savonarola !
#1413
Tematiche Filosofiche / Re:Coscienza
23 Settembre 2016, 20:22:37 PM
Coscienza o anima ?  Per pigrizia li considero sinonimi, anche se meritano la distinzione.

Non sono un credente, perciò quello che il nick Duc chiama "anima" io la chiamo "coscienza".

Come sai il  sostantivo "coscienza" deriva dal latino "conscientia"; questo lemma è composto da "con" + "scientia", sematicamente collegato con "conoscenza" e "scienza" e significa "essere consapevole".

Consapevole di che cosa ? in generale s'intende la consapevolezza che il soggetto ha di sé e dei propri contenuti mentali, del complesso delle proprie attività interiori e degli oggetti cui queste attività si rivolgono. In questo senso, rientrano nella definizione di coscienza sia la semplice percezione sensibile di stati o condizioni interne ed esterne, sia la capacità dell'Io di organizzare e sintetizzare in un insieme organico percezioni, sentimenti e conoscenze. Perciò è limitativo relegare la coscienza a "distinguere il bene dal male o il giusto dall'ingiusto".
Questo tipo di coscienza viene denominata "coscienza morale", la quale ci permette di discernere il valore ed il significato del comportamento proprio e degli altri.


Per la scienza e la filosofia la coscienza è soggettiva, consiste di stati qualitativi di sensazione o di consapevolezza. Nel forum ci sono nick che hanno più conoscenza di me nelle due predette discipline e sono sicuro che approfondiranno il tema.  
#1414
Attualità / Re:Voglio una pistola
23 Settembre 2016, 07:44:06 AM
Complimenti a tutti gli intervenuti.

Il titolo provocatorio a questo topic l'ho pensato per suscitare il nostro dibattito sugli aspetti psico-sociali della violenza e sulle reazioni delle persone che sono casualmente presenti.

Le vostre opinioni sono molto interessanti, riguardano l'ambiente sociale in cui viviamo, gli atteggiamenti ed i comportamenti derivanti dalla personalità di ognuno.


Questa sezione dedicata all'attualità ci dà la possibilità di esternare tratti caratteriali discettando su fatti di cronaca.
#1415
Attualità / Re:Voglio una pistola
22 Settembre 2016, 16:16:48 PM
Concordo con quanto scritto da Paul e Verdeidea.
Si Verdeidea, dal quotidiano "Il Messaggero" di oggi, 22 settembre, si apprende che quel gruppo di malviventi era drogato.

Purtroppo l'indifferenza, il silenzio, la non azione anche davanti le scene violente che coinvolgono le persone che ci sono vicine, crea la distanza tra gli esseri umani.  


Intervenire o non intervenire nell'aggressione per difendere il malcapitato ? La scelta può inibire la decisione per il timore di sbagliare. Allora si sceglie di non decidere per non sbagliare e si rimane indifferente, oppure, se possibile, si sceglie la fuga dal luogo del misfatto.

Il comportamento è la manifestazione o realizzazione di un atteggiamento, è il modo di agire o reagire di un individuo basato su una convinzione o un pregiudizio, che può essere cosciente o incosciente.  

Quando una persona si droga quanto è cosciente ? I due arrestati al giudice istruttore hanno detto che erano drogati: "Eravamo fatti, avevamo assunto sostanze, non ragionavamo".  E' tollerabile che le persone drogate siano libere di circolare e poter fare quello che vogliono ? Di guidare le autovetture, di danneggiare, aggredire, rubare o altro ?

Ho letto che numerosi politici si drogano, allora non si può attendere da costoro una legge repressiva per togliere dalla circolazione tali elementi, confinandoli su un'isola a lavorare.

"Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra ? "Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia ?" (= "Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza ? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi ? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia ?") Questa celebre locuzione latina è di Marco Tullio Cicerone.


Un saggio di Sigmund Freud è titolato  "Psicopatologia della vita quotidiana", che possiamo parafrasare per il nostro dialogo in "Psicopatologia dell'indifferenza quotidiana".
#1416
Attualità / Re:Voglio una pistola
22 Settembre 2016, 08:18:40 AM
L'individuo, animale sociale, ha bisogno di confrontarsi con gli altri, di sentirsi parte di un gruppo e di entrare in relazione, seppur a livelli diversi, con le altre persone. Nel contempo viene "programmato" dalle strutture sociali e condizionato dal suo ambiente sociale. Ed io immagino quale sia l'ambiente sociale in cui sono immersi i quattro che hanno aggredito Maurizio e la madre. Come difendersi da loro ? Con il silenzio ? No ! Con la stessa violenza di gruppo estemporaneo che si dovrebbe formare per pochi minuti nella metro. L'indifferenza fa il gioco dei delinquenti che come un branco di lupi assalgono la preda isolata.


Viviamo in un mondo di "relazioni significative", ci confrontiamocon chi ci sta vicino, ed anche lontano tramite web, abbiamo imparato che alle nostre azioni verso gli altri seguono le  loro reazioni.

Le convenzioni che si stabiliscono fra gli esseri umani si fondano sull'aspettativa che gli altri individui si comportino nel modo considerato "normale".


La devianza, il crimine non sono soltanto trasgressione delle leggi, sono eccezioni del comportamento normale.
#1417
Attualità / Voglio una pistola
21 Settembre 2016, 14:06:30 PM
Voglio una pistola per legittima difesa, per difendermi da delinquenti come quelli che domenica scorsa a Roma hanno selvaggiamente aggredito con calci e pugni il 37/enne Maurizio Di Francescoantonio sulla metro B alla fermata di piazza Bologna, solo per aver detto loro che nelle stazioni e a bordo è vietato fumare.

Anche la madre del giovane, intervenuta per difendere il figlio, è stata malmenata. Solo lei ha tentato di proteggerlo  dalla inammissibile violenza di quei ragazzi mentre Maurizio era a terra inerme con gli occhi sbarrati.  Gli altri passeggeri sono rimasti indifferenti, impauriti, timorosi di mischiarsi nelle faccende altrui. Sono dei vigliacchi ? Molti non conoscono le arti marziali, pochi hanno la pistola per difendersi e temono per la loro incolumità o la loro vita. La paura ci blocca.

Ciò che è accaduto a Maurizio deve far riflettere anche sul coraggio che lui ha avuto nel rimproverare quei giovani.  Il suo protagonismo civico è ammirevole. E' invece disdicevole il detto: " Poteva farsi gli affari suoi !". E Maurizio tornava a casa sano e salvo.
Ma come si fa ad insegnare ai giovani, nel contempo,  rispetto e indifferenza ? Potrebbero trovarsi ad essere vittime o carnefici senza capirne la differenza. Forse, come si dice, in tal modo si può arrivare a cent'anni d'età, ma a quale prezzo ? Rinunciando al coraggio di difendere uno sconosciuto o un amico più debole ?  
Meglio indossare le cuffiette, fissare il display del telefono cellulare e far finta di nulla ? Intorno c'è il vuoto?
Chi ci ha ridotto così ? Le leggi che non permettono ai giudici di punire in modo adeguato ? La cultura dominante ?  Ed i valori ?  Cosa sono i valori ? Chiarire la natura dei valori è fondamentale per il bene comune e la pacifica convivenza sociale, nel rispetto della dignità di ogni essere umano.

I soprusi e le prepotenze fanno parte del vivere quotidiano, lui non lo sapeva ?  Quel che è capitato a lui può succedere anche a me che ho il "vizio"  di rimproverare gli "incivili" che non rispettano le norme di convivenza e si sentono realizzati con le manifestazioni di menefreghismo, intolleranza, aggressività verso le cose e le persone.

L'unico modo per rieducare i delinquenti sono i lavori forzati non le carceri con i comfort. Nel passato, in caso di guerra venivano inviati a combattere al fronte per essere uccisi dal nemico. 



Non ho paura,  ma indignazione, ira.

L'unica soluzione resta la chiamata alle forze dell'ordine  per stare a "posto" con la coscienza. E' meglio farsi i fatti propri, lo so, Ma non è giusto.
#1418
Terra, te la canti e te la suoni, come si suol dire. Non scambiare il forum per il tuo blog, dove puoi scrivere le tue convinzioni. In questo topic nessuno replica ai tuoi post. Io invece per "bontà divina" ti scrivo per farti riflettere. Lascia stare. Non convinci nessuno.
#1419
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
16 Settembre 2016, 09:52:50 AM
Citazione di: giona2068 il 15 Settembre 2016, 16:08:09 PM
Il Signore Dio è Verità, chi crede nel Signore Dio crede anche nella Verità perché sono la stessa cosa. Chi vive nella verità oltre a credere nel Signore della Verità crede nella verità tutta intera e per questo crede anche che il diavolo esista ed ha occhi per vedere il male che semina nel mondo.
Bisogna in ogni caso essere attenti al linguaggio che usiamo quando  parliamo di queste cose.
Credere nel Signore Dio vuol dire confidare 100x100 in Lui e in questo concetto si racchiude la certezza che Lui esiste.
Quando parliamo del diavolo sarebbe opportuno dire credo che il diavolo esista evitando l'espressione credo nel diavolo perché, se alla lunga sbaglio linguaggio, finisco per darmi un messaggio subliminale che contiene la fiducia  nel diavolo e questo sarebbe molto dannoso, a meno che uno non voglia sciaguratamente affidarsi al male.
Il serpente ha tre teste che si chiamano satana, lucifero e belzebul ed è una cosa diversa dal diavolo. Il serpente mira togliere ogni raggio di presenza divina dal cuore dell'uomo per renderlo legno secco per il fuoco dell'inferno, mentre il diavolo/i mira/no a far impazzire l'uomo, in particolare quello più attivo in questa loro opera e l'afarit, specializzato proprio nel portare le persone fuori testa.
L'ateo non vive nella verità quindi non può credere che il diavolo e il serpente  esistano, infatti, come già detto,  chi crede, crede nel Signore Dio e crede che il diavolo esista. Chi è ateo non crede nel Signore Dio e crede che satana non  esta. Chi non crede che il Signore Dio esista, cioè è ateo, non può rigettare il male perché è già sotto il dominio di esso. In altre parole non esiste una terra di nessuno: O con me o contro di me, dice il Signore.
Spesso si crede di credere perché si crede che il Signore Dio esista, ma questo lo crede anche satana. Se il credere nell'esistenza del Signore Dio non è accompagnato dalla fede/obbedienza a Lui, si crede solo come idea ed a nulla giova.
Dalle opere di ciascuno di noi si vede se crediamo oppure no, le parole nulla contano.



 
Giona, sei irresistibile, il tuo mantra con parole ripetute e confuse sono strabilianti. Io cerco di evitare di partecipare ai topic di spiritualità per non perdere tempo con le sciocchezze scritte da cosiddetti cristiani millenaristi, visionari, intrisi di religiosità popolare e non di spiritualità, che hanno nella mente le  bolge dantesche.

 
CitazioneIl serpente ha tre teste che si chiamano satana, lucifero e belzebul ed è una cosa diversa dal diavolo.

Il diavolo è cosa diversa da Satana, Lucifero e  Belzebù ? Da quando  ?

Satana: così denominato in aramaico, in ebraico Satàn, in latino Satanas.
Nella lingua ebraica "Satàn" significa "avversario" (= colui che si oppone).
Dall'ebraico Satàn derivò il termine tardo latino "diabòlus", il diavolo (= colui che divide).

 
Nei vangeli viene denominato con altri sinonimi, fra i quali Belzebù, dal nome della divinità fenicia Baal.

Il cherubino Lucifero è identificato con Satana nel Nuovo Testamento (Lc 10, 18; II Corinti XI, 14) e nel "Targum" Bibbia ebraica).
Lucifero è lo "splendente" angelo creato e decaduto per volontà di dio. In latino è denominato "Luciferus", il "portatore di luce". 



I diavoli sono menzionati con diverse denominazioni nel Nuovo Testamento e nei vangeli apocrifi.

 
CitazioneL'ateo non vive nella verità quindi non può credere che il diavolo e il serpente  esistano, infatti, come già detto,  chi crede, crede nel Signore Dio e crede che il diavolo esista. Chi è ateo non crede nel Signore Dio e crede che satana non  esta. Chi non crede che il Signore Dio esista, cioè è ateo, non può rigettare il male perché è già sotto il dominio di esso.
?
Giona ma ti rendi conto di ciò che scrivi ?  Perché ripeti lo stesso concetto in una proposizione. Non stai recitando un mantra.
#1420
L'invidia è un sentimento bipolare:  


positivo, se  suscita  ammirazione ed emulazione, se dà ambizione e sprona a darsi da fare onestamente per arrivare allo stesso livello di chi è ricco, ha successo, ha un elevato status sociale, ha un oggetto che ci piace molto, ecc.;

negativo se invece provoca afflizione, astio per la fortuna, i beni o le qualità fisiche che ha un altro e li vorrebbe avere. L'invidia può condurre all'omicidio. Infatti è proprio per invidia che avvenne il primo delitto della storia umana, l'uccisione di Abele da parte del fratello Caino.

L'invidia sociale:questo sentimentocosì intimo ed inammissibile si sedimenta sulla relazione diadica che intercorre tra l'invidioso e l'invidiato. L'invidioso avverte con strazio il proprio scarso valore rispetto a colui che, invece, ha successo.  

Di solito l'invidia è inconfessabile, perché socialmente stigmatizzata.

L'invidia sociale ha una figlia legittima, la frustrazione permanente, che si vede sempre sfuggire l'affermazione del proprio Io.


L'invidia sociale motiva l'individuo a pretendere l'uguaglianza sociale: nessuno deve emergere. Chi si distingue deve essere odiato ed emarginato. Siamo tutti uguali.


La scrittrice e filosofa d'origine sovietica Ayn Rand O'Connor, fondatrice della corrente filosofica dell'oggettivismo e sostenitrice dell'individualismo e dell'egoismo razionale, da lei considerati naturali ed importanti virtù, disse degli invidiosi:  "Non vogliono possedere la tua fortuna, vogliono che tu la perda; non vogliono riuscire, vogliono che tu fallisca".
#1421
Attualità / Re:sulla giovane suicida di Napoli
15 Settembre 2016, 14:00:09 PM
Sgiombo ha scritto:
CitazioneCome volevasi dimostrare: i soliti commenti buonisti per cui é severamente vietato vergograrsi di ciò che di vergognoso si fa e cercare di migliorare.

Scusami Sgiombo, mi puoi aiutare a capire dove vedi il "buonismo" nelle affermazioni del giornalista Aldo Cazzullo e del garante per la privacy Antonello Soro ?

In particolare cosa intendi con "ciò che di vergognoso si fa" ? Non è stata la ragazza ad inserire nei social quel filmato di un rapporto intimo e privato ma quel mascalzone del cosiddetto fidanzato. Un rapporto sessuale privato e consenziente cosa ha di vergognoso ?

Acquario ha scritto:
Citazioneper una volta sono d'accordo con sgiombo

sul fatto che alla fine di tutto questo nemmeno ce se ne rende più conto,infatti tutto deve rigorosamente (quanto inconsapevolmente) rientrare nel politicamente corretto di questo sistema del nulla

Anche questa proposizione non mi è chiara. Mi sembra che tutti i mass media ne stanno parlando da due giorni come di un caso eclatante che ha indotto una ragazza al suicidio. Un fatto che fa o dovrebbe far riflettere soprattutto i giovani incoscienti, che con i loro comportamenti non sanno il male che fanno. A loro basta irridere e giudicare il "capro espiatorio".
#1422
Attualità / Re:sulla giovane suicida di Napoli
15 Settembre 2016, 11:51:27 AM
Aldo Cazzullo (Corriere della sera, del 14 9 – 2016)
Cosa resta dell'educazione sentimentale, ai tempi feroci dei social network? Come possiamo capovolgere le regole di questo gioco perverso, in cui i carnefici vincono sempre e continuano a ridere maligni e impuniti, mentre le vittime si ritrovano senza identità e senza difesa? Sono due storie molto diverse, quella di Rimini e quella di Napoli. Ma qualcosa le lega. E ci chiama tutti in causa. A Rimini è stato commesso un reato contro una minorenne, che la diffusione delle immagini ha reso ancora più odioso. A Napoli una donna di trent'anni ha creduto di poter giocare un gioco che l'ha travolta. Entrambe le tragedie confermano che la violazione dell'intimità personale è ormai fuori controllo. La mancanza di un codice dell'amore e del sesso è assoluta. E la combinazione di narcisismo e voyerismo genera una spirale persecutoria cui è molto difficile sottrarsi.
Tiziana Cantone aveva provato a cambiare città; ma la sua città le è venuta dietro, come nella terribile poesia di Kavafis, poiché «sciupando la tua vita in questo angolo l'hai sciupata su tutta la terra». Aveva anche provato a cambiare nome. C'è un elemento comune a tutte le testimonianze delle vittime del bullismo elettronico: è inutile iscriversi a un'altra scuola, trasferirsi in un altro luogo; dopo pochi giorni le immagini arrivano, la fama si diffonde, la persecuzione ricomincia.


Antonello Soro, garante per la privacy: «Introdurre l'educazione civica digitale tra le materie scolastiche»
"Il suicidio della giovane Tiziana ripropone il tema della gogna cui la rete rischia di esporci in mancanza di una adeguata consapevolezza, da parte degli utenti, della natura di spazio non circoscritto e degli effetti lesivi che può avere una comunicazione violenta o la ferocia nella irrisione degli altri".


"La prima questione è quella della consapevolezza delle insidie che affrontiamo ogni volta che consegniamo alla Rete pezzi sempre più importanti della nostra vita privata. Una consapevolezza carente".


La seconda "È la ferocia e la violenza della nostra società. I social network sono lo specchio della mancanza di rispetto nei confronti delle altre persone, il continuo calpestare la dignità degli altri. È una questione che viaggia in parallelo con il diritto alla privacy: quando riguarda noi, lo difendiamo con le unghie e con i denti. Quando riguarda gli altri...".
#1423
Attualità / Re:REFERENDUM sulla Riforma Costituzionale
12 Settembre 2016, 15:35:40 PM
L'istituto del referendum dovrebbe essere uno strumento di democrazia diretta, ma in esso c'è una logica intrinseca alla politicizzazione, intesa come personalizzazione.


Contrariamente a ciò che viene sostenuto da più parti, il referendum non è lo strumento per far emergere il volere del popolo, distinto dalle élite politiche, ma si è dimostrato il mezzo per il regolamento di conti all'interno delle élite stesse.
Far credere che tramite il referendum il popolo possa esprimersi contro le élite, in questo caso contro Renzi, è un'infida, perfida bugia. La politica è sempre uno scontro tra élite, mai tra il popolo e queste ultime.


Non ci sarebbe il populismo senza élite capaci di mobilitare le insoddisfazioni diffuse nella popolazione. Sono dunque le élite ad essere responsabili di un esito politico o di un altro, non il popolo.


Il referendum è diventato un sostituto delle elezioni politiche generali o delle primarie di partito per definire i rapporti di forza tra gruppi di élite politiche o tra i loro leader.


La natura binaria del referendum (si o no) ad una proposta, consente alle élite negative di essere avvantaggiate rispetto alle élite positive. E' più facile fare una campagna referendaria contro che farla a favore. Infatti quando le élite negative vincono segue lo stallo o la confusione. Spesso dietro i successi delle élite contrarie ci sono condizioni sociali ed economiche insoddisfacenti.


Le élite negative si limitano ad utilizzare la democrazia diretta per mettere in difficoltà o per delegittimare chi governa. Per loro la coerenza non ha importanza, non hanno la preoccupazione di precisare cosa succederà se vincerà il no, non dicono qual è il loro progetto alternativo, quali le possibilità di realizzarlo. Il punto è usare il referendum per condurre la "guerra di liberazione" contro il nemico ed occupare il suo posto nel governo.


Il futuro di una nazione dipende dalla qualità delle sue élite e non dai continui regolamenti di conti tra governo e opposizione.


Nel referendum costituzionale del prossimo autunno ci sono in gioco gli interessi dell'Italia e non il destino personale dei capi-partito.

Tra i leader che vogliono bocciare il progetto di riforma costituzionale c'è un ex presidente di una commissione bicamerale che aveva approvato un progetto di riforma costituzionale più audace  di quello oggetto di votazione; c'è un ex ministro per le riforme istituzionali che ha presieduto una commissione di studio da cui il progetto Renzi-Boschi deriva, al punto da averlo votato più volte in Parlamento durante le tre fasi costituzionalmente richieste per l'approvazione.

Il progetto di riforma Renzi – Boschi non è perfetto, ma è migliorabile nella prossima legislatura, possibilmente con un'assemblea costituente. Nel frattempo se vince il si mi sta bene che determinate  leggi vengano approvate dalla sola Camera dei deputati,  senza l'approvazione del Senato e senza le lungaggini e i rimpalli.


Anche se politicamente appartengo ad un partito che invita al no, io voterò si, perché penso con la mia testa e non con quella dei leader politici opportunisti.  
#1424
Attualità / Re:Burkina
11 Settembre 2016, 17:06:22 PM
Mi inserisco brevemente per dire che gli Stati Uniti è  nazione di immigrati  e modello di società multiculturale che mira a diffondersi nel mondo, universalizzando il proprio sistema di valori, in particolare in Europa negli ultimi 50 anni. Ma io non credo che i governanti della nazione americana possano salire in cattedra per dare lezioni all'Europa di convivenza multiculturale. Infatti  in quella nazione sono frequenti le tensioni razziali.


Nell'"impero della libertà" (definizione di Thomas Jefferson) dalla schiavitù si passò alla segregazione della popolazione di colore. L'integrazione razziale negli Stati Uniti non venne risolta neppure dalla Guerra Civile E si è giunti all'oggi. Tra le variegate suggestioni lanciate nella campagna elettorale quella che più lega il candidato presidente Trump ai suoi elettori è la reazione di una parte della classe media bianca, impaurita dall'avanzamento demografico e politico dei non bianchi (afroamericani e ispanici). Mi sembra che la stessa reazione ci sia in questo periodo in Europa, con l'avanzamento nelle elezioni amministrative o politiche dei partiti anti-immigrati  economici, in particolare dall'Africa.


Trump è il personaggio che promette di dare agli americani orgoglio, potere, soldi. Egli è il candidato dell'uomo bianco contro le derive multiculturali, che significano apertura delle frontiere e la commistione tra razze e popoli, per dare vita ad un mondo multirazziale e multiculturale. Papa Bergoglio ed i governanti ci invitano all'accoglienza, alla tolleranza nei confronti degli extracomunitari e del loro modo di esprimere le proprie convinzioni. Paradossalmente, però,  molto spesso accade il contrario.
#1425
Tematiche Spirituali / Re:Considerazioni sulla Fede
09 Settembre 2016, 13:51:51 PM
Una poesia di Trilussa titolata:
"Era la fede" 
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede ... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
(Trilussa)