Citazione di: paul11 il 23 Ottobre 2018, 13:27:55 PM
ciao Sgimbo,
Mi limito a dirti che già Bacone, tralasciando quindi i greci, e siamo all'inizio dell'Umanesimo si pose il problema di come potesse sussistere l'identità con i passaggi di tempo.
Mi limito a dirti che il divenire è pensare che veniamo dal nulla per nascere ,vivere e infine morire e di nuovo tornare al nulla.
C'è un problema di razionalità logica, perchè ontologicamente se una cosa "è", lo è da sempre così come non può svanire per "non essere".CitazioneMa quale mai problema di "razionalità logica" ? ! ? ! ? !
Ontologicamente se una cosa esiste realmente può benissimo esistere realmente da qualsivoglia intervallo di tempo precedente il presente e può benissimo cessare di esistere realmente in qualsiasi momento: nessunissima regola logica impone che debba esistere realmente da sempre e per sempre!
Se invece per "essere" intendi l' "essere pensato come", allora ovviamente una cosa deve essere pensata come tale (come é stata arbitrariamente definita per convenzione) in qualsiasi tempo (salvo eventuali modifiche del lessico): ma si tratta di definizioni arbitrarie e di regole logiche del corretto pensare che nulla ci dicono nulla su come é/diviene o non é/non diviene la realtà, ma solo qualcosa su come si debba correttamente pensare.
Tu dici che il ragionamento, opinione, è svincolato dalla cosa (o ente filosofico)? Ti rispondo che se un fenomeno (un essente in filosofia) appare si pongono problemi di ordine ontologico ed epistemologico, e quando la stessa epistemologia popperiana accetta la falsificazione degli enunciati, postulati o meglio assiomatizzazione della conoscenza, significa che le leggi fisiche seguono gli stessi andamenti del divenire, vale a dire ,la conoscenza umana si muove, procede diveniente, quanto l'ordine naturale ci appare con i suoi essenti e quindi nulla si può affermare razionalmente come vero.Citazione
Credo che Popper si stia rivoltando nella tomba.
L' assiomatizzazione delle teorie scientifiche (che non é certo la stessa cosa della loro falsificazione -o meno- empirica) non nega affatto il divenire.
Non vedo proprio come caspita si possa (pretendere di) dedurre che nulla si può affermare razionalmente come vero dal fatto che la conoscenza umana (come il resto della realtà) diviene
Il relativismo per me non è una"bruttura", è semplicemente una forma di conoscenza,quanto lo è l'assolutismo che per il relativista magari è una"bruttura". Perchè accetta che non possono esservi certezze o verità assolute.Citazione
Quindi sei un relativista, dal momento che (se ben capisco) per te una qualsiasi (pretesa) conoscenza vale una qualsiasi altra.
Non mi piace chiamare principi quello che sono invece regole :la regola della non contraddizione viene applicata a quella dell'identità.
Quindi :
A non può essere anche -ACitazione
Benissimo: infatti può diventare successivamente (dopo, in futuro rispetto a quando era A) non A (per esempio il ghiaccio -acqua solida- portato a temperatura maggiore di 0° diventa -successivamente a quando era ghiaccio- non ghiaccio ma invece acqua liquida).
Cosa vuol dire dimostrabile? Cosa vuol dire conoscere limitatamente?
Non prendiamoci per il naso, perchè antropologi, etnologi, hanno fatto soldi spacciando per vere e proprie teorie
delle cose che per Hume sono invece indimostrabili? Ma ci rendiamo i conto del circuito illogico in cui si cade, dove l e"fake"
sono già a livello scientifico? Perchè tanto tutto è falsificabile..........Poi ci lamentiamo di un mondo culturale di "plastica" e "liquido"?
Se si inizia dicendo per Hume le premesse sono indimostrabili, come si possono enunciare e postulare i primitivi di una qualunque teoria? Come si è pervenuti a leggi fisiche: dimostrando come e cosa?Citazione
Di questa invettiva comprendo ben poco.
Che si possano fare soldi con balle o bufale -anche da parte d scienziati che le spacciano per verità scientifiche- mi pare evidente, ma non pertinente la questione gnoseologica (o epistemologica).
Non tutto é falsificabile (per esempio l' esistenza da qualche parte del Dio dei deisti).
Lo scetticismo humeiano non premette arbitrariamente ma rileva e argomenta il fatto che che conditiones sine qua non della conoscenza scientifica come la concatenazione causale degli eventi fisici sono indimostrabili.
Ma non vedo quali problemi ponga la consapevolezza di tutto ciò all' enunciazione di qualsiasi teoria scientifica, e alla sua falsificazione o meno dimostrata empiricamente (alla condizione del divenire naturale secondo concatenazioni di cause-effetti: fatto che, per non poter essere dimostrato non impedisce affatto di elaborare e sottoporre a falsificazione -infatti, non a caso non a verifica- o meno le teorie scientifiche).
Dammi un fondativo della morale e smettiamola di mischiarlo con gli istinti, perchè gli animali non hanno morali, ma regole naturali, e Nietzsche in questo ,ribadisco , è l'unico coerente a crederlo, infatti nega totalmente la morale. Non può esservi un criterio giustificativo nè di bene e nemmeno di male. a quel punto "i pruriti di coscienza",nell'ambito nitzscheano, sono metafore culturali divenute inibizioni condizionanti della natura umana, così come quando addomestichiamo un animale selvatico, perdendo la sua naturalità.Citazione
Ho sempre detto e ripetuto che la morale non si fonda razionalmente (non si dimostra) ma si avverte di fatto universalmente nei suoi aspetti più generali e astratti (variamente declinati culturalmente nei loro caratteri particolari e concreti) in conseguenza dell' evoluzione biologica.
Sono istinti naturali (culturalmente declinati) in ultima analisi, e questa é verità scientifica.
Se Nietzche non riconosce negli istinti comportamentali di animali non umani l' embrione dell' etica, allora (anche) a questo proposito non ha capito nulla.
Contrariamente agli anomali selvatici (forse; ma non ne sarei del tutto sicuro...) , l' uomo sviluppando la sua cultura certamente non perde (né contraddice), ma semplicemente sviluppa, "supera dialetticamente" la sua naturalità
Ma personalmente credo ad altro........CitazioneBene: ci mancherebbe che non fosse possibile dissentire da chichessia!