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Messaggi - daniele22

#1426
Ciao eutidemo, chissà quale sarà la parte in cui non sei d'accordo, ma non è di questo che si tratta. Quel che voglio dire è solo che Il boomerang è una tecnica che si appoggia ad un altra tecnica. Si tratta della medesima logica dell'escalation militare, oppure di quella delle guardie e ladri, oppure di quella dell'Agenzia delle entrate e l'evasore. Ma mi sembra che ormai gli spazi di gioco siano esauriti.
Quando generi un nemico il gioco è fatto e vai sapere dove finisci.
In sintesi, se vuoi la guerra fai la guerra, se vuoi la pace fai la pace. In ogni caso il conflitto esisterà comunque, però con toni e modi diversi.
Le vie di fuga, polarizzate, sono due: o un solipsismo parossistico, o un solipsismo moderato, quello degli altri animali per fare un esempio. Personalmente pratico la seconda via, però ognuno è libero di scegliere la propria strada. Infatti vi sono molte persone insofferenti al branco, o gruppo, o sciame, ma forse non sanno nemmeno a cosa sono insofferenti. Certamente ve n'è tra questi qualcuno di verace, ma per la mayorìa sarebbe forse facile che si confonda l'intolleranza verso gli altri con l'angoscia personale del sentirsi soli. Ma allora basterebbe sentirci in compagnia nel nostro sentirci soli e dismettere quelle sciocche bandiere di cui abbiamo tanto bisogno
#1427
Mi sa che i boomerang di oggi siano quelli che sono stati lanciati qualche millennio fa da qualche grande capo. Ma non sono ancora tornati indietro!! Tant'è che ci saremmo addirittura dimenticati che siano stati lanciati!!! Ma one of these days colpiranno voglia la buona sorte.
D'altra parte alla gente non interessa un fico secco delle bufale, già lo sanno che son bufale. Si divertono solo a fare il gioco delle antipatie e delle simpatie usando semplicemente le bufale (ma anche le cose accertate) per dirsene su di tutti i colori. Poi la bufala più grossa di tutte forse è ancora la tv, ma non sono più giovane, forse è demodé. Se si prendono i talk-show sembra più che evidente un certo monopolio di pensiero, chiaro, il contentino per l'altra sponda c'è, ma d'altra parte siamo in democrazia e qualcosa si dovrà pur concedere ... Da lì a filtrare le notizie, usando sapientemente le parole giuste il passo è più che breve, anzi, che non si sia partiti da filtrare le notizie e si sia giunti ad un più sofisticato mezzo come un talk-show.
Le polpette avvelenate son più cosa da militari, che si divertono a fare i soldatini e a complicarsi la vita.
Cmq, mi spiace il piccolo fuori tema, ma arrivare a far passare per de-escalation l'invio di armi mi sembra renda conto chiaramente dei livelli della perniciosità delle tempeste informative sulla nostra mente
#1428
Attualità / Re: Democrazia Cristiana ed URSS
24 Febbraio 2022, 23:19:48 PM
Illustrissimo è solo un gesto di simpatia o viator. Non so cosa passi per la testa a Putin. Come lasci trapelare, forse ha solo sfruttato la debolezza dell'occidente, quindi sì con azzardo, ma calcolato. Per far cosa? spero l'abbia fatto solo per cautelarsi da brutte sorprese (ucraina nella nato), che complicherebbe di molto le cose per lui. Comunque, dato che do molto peso alla psiche, provate a pensare cos'ha vissuto il popolo russo negli ultimi cento e vent'anni. Dopo quattro secoli di zarismo ufficiale salta fuori il comunismo ... che bèo, che bòn ... Ma lì viene violentato ancora una volta. L'individuo coinvolto nella pratica della delazione ... che sfregio ancora! Gente confinata in luoghi mai visti. Dopo, calano le braghe di fronte all'occidente. Questa è esperienza di popolo. Pensate che certe cose non lascino il segno nella mente?
Chissà dove si situa Putin in questo cerchio?
#1429
Attualità / Re: Democrazia Cristiana ed URSS
24 Febbraio 2022, 16:13:46 PM
Buongiorno illustrissimo. Ti dirò che non rimpiangerei certo la Dc e l'Urss. Debbo dire che la notizia mi ha sorpreso, forse anche perché conosco pochissimo il peso degli interessi in campo. Ho pensato .... o Putin è un pazzo scatenato, oppure è un genio della strategia. Propenderei ancora per la seconda ipotesi, ma come dici ben tu non esiste alcuna certezza. Se fosse buona la seconda ipotesi però, non penso che sarebbe mossa da pretese imperialistiche. Sicuramente da pretese economiche in Europa
#1430
Mi oppongo ancora Vs. onore. E mi appello all'etica. Voi dite che di indovinello non si tratta mentre io vi scorgo un ritornello.
Agii di fatto con istinto ben accorto.
Una volta che l'elicottero si fosse alzato da terra, la bella miss avrebbe potuto dirvi: o Adam, tu 'ssi proprio 'na capasciacqua!! Mica volevo stare con te nel canotto! ... ma per favoreeeee ..
Feci tutto, col senno di poi, stando coi piedi a terra. E di qui un'etica sana, piuttosto che quella fondata sull'illusione
#1431
Mi oppongo Vs.onore. La mia scelta è stata determinata da tre fatti. Primo, gli occhi languidi della miss in una situazione di disagio non mi hanno colpito favorevolmente. Anche al punto di farmi riflettere se quella dovesse diventare veramente la mia futura sposa, ma questo non l'ho fatto. Secondo, il pilota era quello più messo male di tutti, e giudicavo certamente che il fatto che mi avesse salvato la vita non fosse determinante in questa particolare situazione. Terzo (daniele22 non è un pilota), per me l'elicottero in dotazione, anche occasionale, è un po' come l'arma per il militare: non si molla mai.
Per questi motivi chiedo una revisione del giudizio
#1432
Ciao Eutidemo, senza dubbio alcuno mi sarei portato via l'altro pilota bagnato fradicio, lasciando ad Alfar la soddisfazione di essere tratto in salvo da un suo idrovolante ... inoltre la bella Freya era ben bene al caldo
#1433
Insomma ... lo psichiatra andossene ... peccato. Avendo parlato di terapia, volevo infatti proporgli la mia, che ora spiegherò ai più curiosi. Avevo tempo fa sfogliato un testo dal titolo "La politica dell'esperienza" di un certo Laing e ricordo che l'avevo trovato un testo degno di nota. Volevo anche riprendere il pezzo finale di un post di inVerno fatto recentemente nel Topic "Breve intermezzo sul potere delle parole":
"Dicono che la penna ne ferisca più della spada, ma è una balla, la spada ti ferisce sempre e comunque, l'unico che invece può determinare se è stato offeso dalla penna, è chi offeso si sente, e stando a sentire certa gente ogni parola è un pugnale."
E' vero quanto dice.
In questo mondo altamente linguistico succede di tutto. Allora la mia terapia consiste nel dire al paziente che lui in realtà è un folle anche se non sa di esserlo, e di dirgli inoltre che anch'io sono un folle, però so di esserlo. Per scoprire la sua follìa dovrà sforzarsi di pormi delle domande sulla follìa, alle quali io dovrò rispondere in modo adeguato. Il fine sarebbe che lui possa specchiarsi nel mio stato di folle rendendosi conto della sua follìa. In tal senso gli risparmio pure di confidarsi con me, a meno che lui non lo desideri
#1434
Citazione di: Eutidemo il 22 Febbraio 2022, 04:30:45 AMSOLUZIONE
La soluzione è in tre fasi:
1)
L'abitante di Ladronia A invia lo scrigno al suo amico B, con il lucchetto della catena debitamente chiuso con la sua specifica chiave A.

2)
L'amico B avvolge lo scrigno  con una ulteriore catena, dopo di che la blocca con il suo lucchetto e con con la sua specifica chiave B; dopo di che rispedisce il tutto al mittente, doppiamente incatenato.

3)
Una volta ricevuto indietro lo scrigno doppiamente incatenato, A non dovrà far altro che aprire il lucchetto con la sua chiave, togliere la sua catena, e rispedirlo al suo amico B; il quale, questa volta, non avrà alcuna difficoltà ad aprirlo, perchè nel viaggio di ritorno lo scrigno sarà ormai chiuso solo con la sua catena e il suo lucchetto, di cui possiede la chiave.

***
E, ovviamente, durante i tre tragitti, nessun altro sarà in grado di aprirlo!
Dopodichè, B rinvierà ad A lo scrigno vuoto; per cui, anche se qualcuno durante questo quarto tragitto dovesse aprirlo, dentro non vi troverebbe niente!
***
Un saluto a tutti i partecipanti! ;)
***
Bello!! ... tra qualche mese forse ci sarei arrivato, ma anche no
#1435
Mi sfugge il pensiero di bobmax, ma mi è difficile dialogare con chi non veda una tautologia nel pensiero di Russell. Dedico quindi a te iano questo post dato che sei l'unico tra nessuno che non veda tale fatto. In altri post ho sostenuto che si viva mentalmente come se fossimo ancora ai tempi di Hegel. Come già fece la filosofia, sembra pure che da un po' (un centinaio d'anni o poco più) anche la fisica sia andata nel pallone. Dovrai convenire che meccanica quantistica e relatività non si integrino tra loro. Ti faccio un altro esempio e vediamo se riesci a rispondere senza perderti:
Supponiamo di trovarci a due ore di luce dalla terra. Ci stiamo guardando le notizie in prima serata che giungono da mamma rai uno. E' ovvio che noi riceviamo il segnale con un ritardo di due ore. A un certo punto riceviamo da mamma rai l'inizio di un film che dura treoremmezzo. A quel punto noi partiamo a grandissima velocità tanto che arriviamo sulla Terra cinque minuti prima che il film finisca e ci godiamo la fine nel bar della base. Ecco, ti chiedo. Come l'abbiamo visto, noi, il film? Dato cioè che noi partiamo con due ore di ritardo temporale dal suo inizio e riusciamo a vedere la fine del film senza alcun ritardo temporale
#1436
Mi sembra strano che nel pensiero di Russell non si veda una tautologia, ma lasciamo perdere.

Mi viene a mente il paradosso di Achille e la tartaruga in cui il prode non raggiunge la tartaruga. Allora pongo questa riflessione: Supponiamo di essere posizionati in una cabina di regia sul sole (per comodità). Mettiamo anche, sempre per nostro agio, che l'asse terrestre sia perpendicolare al piano dell'orbita intorno al sole. Dalla nostra postazione guardiamo la terra mentre ci transita davanti col suo bel meridiano dell'Etna ben illuminato. Ci sono poi due congegni posti all'equatore. Uno lungo il meridiano dell'Etna. E l'altro lungo il meridiano posto a novanta gradi verso Est. Nel momento esatto in cui il congegno posto lungo il meridiano dell'Etna transita davanti alla nostra postazione sul sole, scatta un meccanismo che agisce contemporaneamente sui due congegni per cui vengono registrati e trasmessi alla nostra postazione contemporaneamente due filmati in cui si vedono due bandiere che si alzano da una posizione orizzontale a una verticale. La distanza dal sole del congegno situato lungo il MdEtna di fatto è inferiore di un raggio terrestre (circa 6300 km – circa due centesimi di secondo luce) rispetto al congegno posto lungo il meridiano a novanta gradi Est. Io dico, contrariamente a quel che sosterrebbe Russel (non nel pensiero del Topic), che noi che ci troviamo nel sole li vedremmo accadere contemporaneamente, e non con un ritardo di due centesimi di secondo. Conseguenza di ciò sarebbe forse (non sono un fisico, forse se ci fosse sarebbe meglio) che la luce in natura non sarebbe continua, ma quantizzata.
Nel pensiero espresso da Russel l'informazione che si porta il raggio di luce quando su tutti gli orologi sarà trascorso un secondo, non sarebbe pertanto di natura spaziale, bensì temporale. Le persone non sarebbero cioè a trecentomila km distanti, ma sarebbero distanti un secondo luce (che non corrisponderebbe semplicemente a 300000 km). Lo stesso accadrebbe per Achille, che parte un istante successivo alla tartaruga e non potrà mai raggiungerla, non spazialmente come peraltro dimostrato sul campo, ma temporalmente. Nel senso che, se Achille compie la sua vita riferendosi alla tartaruga, questa sarà sempre un istante temporale più avanti di lui
#1437
Citazione di: niko il 21 Febbraio 2022, 12:52:40 PME' come dice Russel non puoi "porre rimedio" allo sfasamento di velocita' degli orologi, perche' e' la velocita' locale di scorrimento del tempo stesso che cambia, quindi puoi accorgerti del tuo personale sfasamento di orologio sempre e solo comunicando a posteriori con un'altra persona il cui orologio sia rimasto altrettanto sfasato, non mai durante il processo di sfasamento stesso, e anche dopo l'avvento della comunicazione nessuno dei due avra' mai ragione sull'ora "vera" in senso assoluto.

Le trasformazioni di Lorentz si basano sull'idea (sbagliata, ma comunque geniale) che l'esposizione al vento d'etere (cioe' il movimento relativo delle singole cose  rispetto al mezzo invisibile ma esistente in cui si supponeva che viaggiasse la luce) deformi fisicamente gli oggetti esattamente in modo tale da far apparire illusivamente la velocita' della luce come costante per ogni osservatore.

Insomma, per Lorenz, se tu vai incontro, muovendoti, ad esempio in macchina, a una fonte di luce, la luce emessa si muove piu' velocemente verso di te come normalmente succede quando si va incontro a qualsiasi altra cosa o oggetto, oppure rallenta relativamente a te, se tu la fuggi e te ne distanzi. Ma tu, purtroppo, non te ne accorgi e non ne puoi accorgere, perche' temporaneamente ti schiacci e ti accorci (in maniera microscopica e impercettibile, ma reale) nella direzione del tuo movimento, e dunque la luce ci mette quella frazione di secondo in piu' a raggiungerti che compensa esattamente "in negativo" la velocita' relativa "positiva" che essa ha guadagnato su di te per il solo fatto che tu gli sei andando incontro; e tu misuri erroneamente velocita' della luce costante (la stessa identica quando ti muovi e quando non ti muovi) perche' non puoi accorgerti che sei tu, e tutti gli oggetti in moto solidale con te, che si stanno ingrandendo e rimpicciolendo a seconda di come si muovono.

Chiaro e interessante, ma io resto nel titolo della discussione. Autocitandomi:
"Se io ritenevo scorretto il discorso di Russel era perché in esso, a mio giudizio, si afferma quantomeno una tautologia. Non si potrebbe infatti riferirsi agli orologi nell'affermazione dell'enunciato e al tempo stesso concludere che ciò dipenda dal fatto che gli orologi vengano influenzati dal moto (la conclusione sarebbe già ovvia nell'enunciato, altrimenti all'interno dell'enunciato diverrebbe illogica). Sarebbe come dire che il mondo è così perché è fatto così, cosa questa inoppugnabile. Ma non si può concludere dicendo che ciò accadrebbe solo supponendo che il mondo sia così, visto che l'ho già detto nell'enunciato".
Pertanto chiedo ancora, a tutti e non solo a te, un'analisi formale del pensiero di Russell e null'altro, o almeno null'altro prima di riparlare di quello che qui sopra hai scritto
 
#1438
Un'altra soluzione, forse, sarebbe quella di mandare alla polizia baulesca una lettera anonima in cui si riferisce che il mio amico riceverà un baule pieno di chiavi passpartout e manuali per procurarsi bauli, lucchetti e catena falsi, e che sempre il mio amico ha intenzione di aprire un traffico illecito di tali cose. Così la polizia baulesca interverrà ad aprire il baule solo dopo che l'amico l'abbia ricevuto, e contestualmente gli presenterà pure un mandato di perquisizione per la casa intera. Accortisi dell'equivoco non dovrebbero avere problemi a rimandarmi il tutto, salvo chiedermi come il mio amico avrebbe aperto il baule, ma penso che ciò non costituirebbe reato nel caso non rispondessi
#1439
E allora Eutidemo non posso far altro che arrendermi ... facciamo così: tu mi mandi il tuo baule e dopo mi spieghi come farò ad aprirlo. Buon pomeriggio
#1440
Ciao Eutidemo. MI chiedo come mai dovrei spedire qualcosa dato che poi resterei sprovvisto di tutta la mia dotazione personale. Infatti mi verrebbe sicuramente il pensiero che il mio amico possa rompere almeno la catena, o il lucchetto, o il baule stesso. Potrei forse avvisarlo che One of these days  potrei andarlo a trovare con la mia chiave e aprire insieme il baule. Ma anche in tal caso rischierei che, una volta fuori di casa, mi venisse rubata la chiave. Meglio quindi lasciare tutto fermo e rinunciare alla spedizione