Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - green demetr

#1426
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Ottobre 2022, 01:51:01 AM

Citazione di: iano il 17 Ottobre 2022, 01:11:11 AMCorreggetemi se sbaglio, ma l'economia russa è basata, e se và bene continuerà ad essere basata ancora nel tempo medio, sullo sfruttamento delle risorse naturali.
Ma chi oggi andasse a sostituire Putin si troverebbe  senza gasdotti da cui far transitare gran parte di quelle risorse.
Sarà un caso o è la strategia di un gruppo dirigente che certo di perdere la guerra, per sopravvivere ne abbia iniziata  un altra contro la propria nazione ?
Assisteremo allora adesso ad una denazificazione della Russia?
L'Ucraina è culturalmente un pezzo di Russia .
Chi avrebbe potuto prevedere che  ''la Russia'' avrebbe fatto richiesta di adesione all'Europa?
Alle nazioni che non si rassegnano alla globalizzazione non resta che vendersi al miglior offerente, ma tutti gli esempi finora avuti sono quelli di una svendita.
La Siria alla Russia, e la Russia alla Cina come nel gioco delle matrioske.


Se leggi LIMES ti spiegano che la Russia stia chiedendo da almeno un ventennio di entrare in EUROPA, ma all'america serve uno stato "nemico" (per finta).

Il risultato è quello che la RUSSIA è costretta (per scelta o per errore politico) ad aprire a PECHINO.
Vista la velocità con cui lavorano i CINESI, per esempio hanno trasformato l'isola di CEYLON, implementando una sovrastruttura a un ritmo impressionante, tipo 2 anni di lavoro. La cina cambia di peso le cose materiali, non bisogna guardare semplicemente all'oggi.
Il vero problema della RUSSIA sono gli oligarchi, o meglio il probabile passaggio da quelli che avevano la villa a Como, come documentato da LASETTE, a quelli rampanti filo-cinesi.

Stanno già costruendo gasdotti che uniranno RUSSIA e CINA.
La Siberia grazie al cambiamento climatico sta trasformando terre una volta incoltivabili, in kilometri e kilometri di coltivazione a Grano.

Il blocco occidentale ha voluto così, questa in linea di massima, non cambia più.
Eurasia contro Occidente a livello economico (quello politico non conta nulla).

Ne parliamo per piacere di discussione, ma ormai i giochi sono fatti.  ;)
#1427
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Ottobre 2022, 01:28:26 AM
Citazione di: anthonyi il 14 Ottobre 2022, 03:49:41 AMDirei che la propaganda putiniana l'hai sintetizzata ad hoc, vero green. Era un po' che non le sentivo tutte queste storielle in fila.
Riguardo ai nostri padri costituenti é chiaro che si preoccupavano anche dell'eventualità della guerra, perché purtroppo bastardi che vogliono farla ne trovi sempre e devi comportarti di conseguenza, per proteggere la nostra libertà, il nostro benessere, la nostra vita.
Vedi risposta a Sapa sopra, per quanto riguarda i preamboli (a me paiono ovvi, ma forse non è cosi')

Quindi secondo te, non vi sarà alcuna pace, suppongo.
#1428
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Ottobre 2022, 01:25:59 AM
Citazione di: sapa il 14 Ottobre 2022, 11:09:18 AMAmmesso e non concesso che l' Ucraina sia governata dai nazisti, come si considera il governo russo di Putin? Ammesso, e sempre non concesso (per mia ignoranza...), che Zelenski sia un fantoccio nelle mani di forze antidemocratiche, Putin è un democratico? Noi ci scaldiamo nelle discussioni su questa guerra, perchè ne sentiamo gli effetti, da lontano, in termini di benessere e, ironia della sorte, temiamo il freddo e buio inverno che ci attende. Il nostro timore non sono le bombe atomiche, perchè sappiamo che atomica o meteorite sarebbero la stessa cosa, verremmo bocciati come una biglia su panno verde del biliardo e, oplà, finiremmo in buca. Quando sento dire che noi siamo in guerra....La recessione, le bollette che aumentano, il PIL che scende, tutto questo è ben altro che guerra. Noi siamo in guerra come lo eravamo contro il covid, non scherziamo con le parole. Se questa guerra non influenzasse il nostro tenore di vita, come succede per tutte le altre guerre che si combattono in questo momento nel mondo, sarebbe un passatempo televisivo per chi ha la passione delle armi  e per le operazioni belliche, o al massimo una serie di notizie da quarta o quinta pagina. Se proprio devo essere sincero e appassionarmi a questo argomento, che mi repelle in quanto tale (una guerra), io mi chiedo perchè non intervenga l'ONU, che per me sarebbe deputato alla ricerca di soluzioni a queste situazioni. La motivazione che la Russia mette il veto a qualsiasi decisione, per me dovrebbe essere poco meno che risibile
Ma cosa c'entra il fatto che la Russia sia nazista, io non ho mai sentito di azioni contro la propria popolazione, ma a parte quello, per caso mandiamo armi a Putin per massacrare la propria popolazione?

Un conto è dire che vita politica in Russia è molto difficile, forse impossibile a sentire alcuni.
Un conto è vedere un problema enorme in Ucraina e farlo passare come totalmente irrilevante.
Un problema mai affrontato fino ad oggi, portarlo dentro l'Europa, che già se la deve barcamenare con la Polonia, per non parlare dell'espansionista reale, che è la Turchia.

Se poi dobbiamo parlare di quei gruppi, che ingenuamente o con cattiva coscienza cercano di far passare l'ideologia russa, che lì va tutto bene...quello è altra storia.

Capisco tutto ma lo nostra storia è diversa, e il passaggio dai progetti socialisti a quelli democratici sebbene liberali, dovrebbe essere uno scudo molto importante, per tranquillizzare tutti sulla democrazia.

Basta vedere come stanno attaccando la Meloni. Il livello di attenzione della sfera nostra europea, è molto alto.

Se dobbiamo però enfatizzare i gravi problemi che stanno nell'area euroasiatica, per poi non fare i conti con quelli DENTRO (o in prossimità di esserlo) la nostra area, a me pare follia.

Dispiace sempre questa incapacità (io non conoscendo la realtà di questi gruppi eversivi, suppongo sempre sia molto ridotta) di distinguere i piani del discorso politico.

Magari se si dicesse che la realtà di questi gruppi è molto estesa...beh magari io per primo per non essere l'utile idiota di  turno, mi asterrei dall'esprimere opinioni del tutto.

Ripeto a me pare che si facciano delle generalizzazioni veramente oltre il livello della decenza, in effetti ormai il mondo social sta diventando un problema serio.

Chissà forse un giorno non lontano non si potranno più nemmeno fare affermazioni di quelle che si fanno tra persone che amono ragionare sull'attualità.
(perchè i social la ridurrebbero a qualche meme, virale, dalla parte opposta della storia, degli scotri per benificiare di un minimo di libertà).

Ma appunto ormai sembra che bisogna fare questa distinzione, lunga ed estenuante ogni volta.
#1429
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
17 Ottobre 2022, 01:03:29 AM
Citazione di: Ipazia il 16 Ottobre 2022, 19:21:00 PMCon lentezza borbonica, e mi scuso coi Borboni, si è svegliato pure il giudice di Berlino. A Bruxelles:

https://www.google.com/amp/s/amp.today.it/europa/attualita/procura-europea-indagine-vaccini-von-der-leyen.html

Posto che la corruzione è abbondantemente sdoganata nella politica liberal-liberista come "legittimo interesse" degli sponsor,  punterei più sulla frode del covaccino "sperimentato, immunizzante e sicuro".
Ma poi l'indagine contro PFiZER negli USA condotta da Kennedy jr e altri come è finita?

(suppongo in un nulla di fatto, ma non ho piu avuto notizie).
#1430
Citazione di: hystoricum il 16 Ottobre 2022, 13:08:57 PME quella bombardata dal sonoro ...all'esplosione!
C'è anche una terza cosa: il cervello.umano non riesce a capire più di 7 bit contemporanei,quindi è "scemo" dal punto di vista logico matematico ,razionale.
Per il resto sorvolo,ma io dico che la maggior parte dell'intelligenza umana viene da altrove e non è umana.
La prova di questo è la quasi totale mancanza di intelligenza emotiva e affettiva negli esseri umani:l'altrove che fornisce l'input se ne fotte di emozioni e sentimenti mentre l'umanità, senza un  input di intelligenza emotiva,mostra di essere ignorante in materia
 
La presenza di una relazione con Dio (o alieno che dir si voglia, ma così facendo si dò conto di una materialità che dovremmo conoscere immediatamente) è fondamentale.

Il sentimento si costruisce ampliando la conoscenza, meno ne abbiamo, meno evoluti siamo e saremo.
#1431
Citazione di: Phil il 16 Ottobre 2022, 10:08:54 AMNon vorrei "spoilerare" sviluppi post-hegeliani sul tema, ma, passando da una fenomenologia all'altra, la questione assumerà anche i panni della sintesi passiva in Husserl (v. ad esempio qui).
Dammi il tempo di leggerlo, vanno benissimo anche altri autori, siamo qui per pensarci su in fin dei conti  ;) . 
#1432
Citazione di: daniele22 il 15 Ottobre 2022, 22:03:05 PM
@Green: penso sia necessario, almeno per me, sintetizzare quel che scorgo nella polemica tra il mio pensiero e il tuo (o quello di Hegel). Nel tuo post 90 del dodici giugno tu dici:
"La mela è sempre dentro una relazione con te che la vedi e la riconosci come tale.
 Dunque nel concetto di mela ci DEVE essere anche il concetto dell'osservatore e del conoscitore.
 Lasciare andare uno dei due capi, significa avere una visione del mondo diversa da Hegel. "
Al punto in cui ci si trova oggi col nostro dialogo penso sia ancora in piedi la questione e quindi torno a questo nodo per vedere se ne esce qualcosa di più chiaro. Dal mio punto di vista, come già ti risposi, osservatore e conoscitore sarebbero temporalmente coincidenti, nel senso che non vi sarebbe un intervallo temporale che dia vita a due figure temporalmente in successione (osservare e conoscere). In pratica significa che esiste solo il conoscere. Questo accadrebbe perché il concetto (generalizzazione) di mela giungerebbe alla nostra mente (e trattenuto) non in quanto oggetto percepito dai sensi (la mela), ma in quanto la mela compie un'azione significativa dal punto di vista del conoscitore. Tale fenomeno che si compie sarebbe determinato dall'attenzione rivolta al significato (o senso) per la mela nell'imminenza del suo apparire in scena, non all'immagine, restando pertanto l'immagine dell'oggetto semplicemente una traccia mnemonica per poterlo in seguito riconoscere e quindi eventualmente manipolare.
Tutto questo corrisponde a sostenere che l'oggetto si presenta al soggetto come "storia di un oggetto", e sarebbe a partire da questa storia che si sviluppano potenzialmente altre storie all'interno di altre esperienze con l'oggetto anche contradditorie tra loro (ampliamento della conoscenza).
Mi sembra infine che le due posizioni siano antitetiche e forse valide entrambi, sempre che il mio pensiero non rechi con sé un errore (mi sembra improbabile che possa averlo compiuto Hegel). C'è però da dire che le due visioni danno un'idea della realtà nettamente contrapposta. In una ci viene detto che noi siamo in un certo senso costretti a conoscere per vivere, cioè che la nostra azione intelligente si determina più che altro come reazione alla pressione ambientale (difensiva), nell'altra che vi sia arbitrarietà da parte dell'intelligenza nel condurre il gioco (offensiva)

No il tuo ragionamento fila perfettamente, non trovo errori per quanto possa trovarli.
All'inizio devo dire che avevo grossi problemi con la parola conoscenza, non ho un buon rapporto con la gnoseologia.
Però ero io che non ero in grado di pensare correttamente, la conoscenza è diversa dalla cognizione (sensoriale, nel caso dei riduzionisti, o psichica, come nel caso mio, prima di essere investito da Hegel  ;) ).
Non posso parlare di una coscienza, senza presuppore una conoscenza.

Rimane il gap della temporalità, da pensare più approfonditamente, perchè il sentimento del tempo esiste, non è una semplice delegazione agli altri.

Ne ha parlato Agamben nel suo ultimo meraviglioso libro (di pura teoresi), che rimanda ad un approfondimento che sfonda nella metafisica più abissale di Dante Alighieri, e dell'opera postuma di Kant, che evidentemente era andato oltre i primi suoi lavori.

Ma questo è forse troppo  ;) sentieri solitari di vita.
#1433
Citazione di: atomista non pentito il 14 Ottobre 2022, 14:29:45 PMGli esperimenti sulla deprivazione sensoriale hanno confermato che LA MENTE umana senza stimoli esterni e' prossima all'implosione in tempi molto brevi ( e la totale assenza di stimolo e' impossibile quindi sarebbe ancora piu' evidente il risultato) tuttavia questo non significa che "fuori" non continuasse ad esistere UNA realta' fisica che e'........ in quanto esiste...... in quanto "dasein". Il resto mi pare un seppur utile sofisma.
E no! il sofisma è di quello che pensano (e sottolineo pensano) che noi siamo cervelli in una vasca da bagno.
#1434
Citazione di: atomista non pentito il 14 Ottobre 2022, 11:45:41 AMViator ,molto bella l'analisi pero'..... immagina che quello stesso albero sia l'unica forma di vita rimasta sulla terra dopo la guerra termonucleare totale che sarah connor non e' riuscita ad evitare , nessuno per anni se lo potra' rappresentare , quindi secondo la tua ( non originale ) teoria in sé l'albero non esiste ( non e' ),  poniamo pero' che una missione aliena decida di dare un'occhiata alle condizioni del ns pianeta compatibilmente con le loro tecnologie e che trovino quell'unico albero ancora in vita e quindi rappresentandoselo e , magari toccandolo o tamponandolo con l'astronave............ nel periodo "buio" evidentemente l'albero e' comunque esistito ... o no ?
Grazie per chiarire
Ti rubo una risposta: il buion non è dell'oggetto, ma dell'osservatore, ossia il pensiero.
#1435
Citazione di: viator il 14 Ottobre 2022, 11:31:36 AMSalve. Citando qualcuno : " Il famoso passaggio su cui medito da anni:
Se io vedo un albero, so che quell'albero è lì, ma se io mi giro, l'albero non è più e invece c'è una casa (un non albero).
Cosa mi garantisce che l'albero è sempre lì, nel frattempo?
Infatti noi viviamo sempre nell'immediatezza (ma nell'attesa e nella procrastinazione)".

Chi medita da anni chi non riesce a snidare il significato e la definizione del verbo "essere".

L'albero "è" (esiste) soggettivamente in quanto e sinchè la sua esistenza è causa dell' effetto di impressionare la retina oculare di chi lo osservi (o di produrre altri fenomeni che coinvolgano chi lo osserva).


Girandovi la spalle, l'albero cessa di esistere soggettivamente (per noi soggetti valutanti la sua esistenza) ma magari continua ad esistere per altri sguardi (anch'essi però soggettivi) che lo osservino.

In mancanza di osservatori, nulla esiste oggettivamente.

L'ESSERE E' IL FRUTTO DELLE CAUSE CHE LO GENERANO ED IL SEME DEGLI EFFETTI CHE L'ESSERE STESSO GENERERA'.

Nessun osservatore, dicevo,.............nessuna causa osservabile e nessun effetto osservabile.Saluti.

 
Si ma chi "osserva non è il percepiente, bensì il pensiero".
Altrimenti non vi sarebbe alcuna mediazione.
#1436
Citazione di: Ipazia il 14 Ottobre 2022, 20:37:58 PM1. Il capitalismo necessita di una crescita infinita di profitto, indipendentemente dalle cagate degli ambientalisti.

2. Leggiti il primo libro del Capitale, e le relazioni degli ispettori del lavoro britannici del tempo, e ne riparliamo.

3. Che errori ?

4. Dalla scienza all'utopia ? (con falsa coscienza distopica)

5. E perché mai dovrebbero ? "cosa sia l'uomo non so, conosco solo il suo prezzo"(cit.)

6. Contemporanee un ciufolo. Leggiti il Capitale e il patema strappalacrime della dodicesima ora.


1. Il profitto è legato anche alle idee, non solo agli oggetti materiali.

2. Si l'ho già letto, ma non capisco stiamo dicendo la stessa cosa.

3. Il post-marxismo sopravvive solo dentro qualche blogger nostalgico.
Le percentuali di voto dei "no-vax"(categoria farlocca dell'oggi) sono sotto il 4%

4. E perchè io non sono come Zizek, non ho mai detto, tanto se tutto è merda, allora smettiamo di pensare. Io penso lo stesso ( certamente nella categoria dell'utopico, in quanto per me il pensiero è collegato allo spirituale.)
Il distopico non mi interessa.

5. Si ok, facessero quello che vogliono. A me non cambia nulla se gli altri vogliono continuare a non pensare, che lo facciano, io ho smesso di farmi il veleno dentro.

6. Dicevo contemporanee, per dire che da allora qualcosa è migliorato, ma non tanto, sopratutto non tanto quanto sarebbe possibile.

#1437
Citazione di: Ipazia il 15 Ottobre 2022, 20:34:04 PMIl marxismo serve per fondare su basi "scientifiche" la critica alle contraddizioni e alle verità inconfessabili del capitalismo. Per rendere trasparente il connubio indissolubile tra struttura economica classista e ideologia liberal-liberista, evoluzione in divenire della falsa coscienza borghese.

La quale, appena vede rosso, si lancia contro, non a caso, come un toro scatenato. Anche qui.

Le contraddizioni del capitalismo male interpretato dall'ideologia liberalista in verità.

Se vi fosse una ideologia della fratellanza, forse i numeri avrebbero altra funzione.

All'interno della dittatura sanitaria, l'individualismo esasperato dell'altro ieri, sta diventando psicosi maniaca sul corpo, sul bios, sulla vita.
Direi che le contraddizioni del capitalismo, sempre superate con un bella iniezione di denaro (sia nella sua forma corrente, che quella del pagherò delle derivate e similia) sono niente al confronto.

Se la socialità non paga per via dell'ideologia (di questa sopratutto) è necessario qualcosa che vada oltre la socialità, che è appunto una politica economica.
Questa è la tesi del film il Giovane Marx. La sposo.
#1438
Citazione di: InVerno il 15 Ottobre 2022, 14:39:04 PMLa diseguaglianza economica è uno dei più importanti, se non il più importante, predittore del collasso di un sistema sociale. Il marxismo in questo è irrilevante, le società collassavano anche prima di Marx, non serve una sinistra marxista per avere cambiamenti egualitaristici nella società, accade perchè è sempre accaduto. Anche le cosidette rivoluzione rosse, sono semplicemente saltate su una barca convieniente, il declino dei sistemi dove hanno attechito non ha niente a che fare con quanti credessero nel marxismo, il 99% di chi vi ha partecipato probabilmente credeva che Marx fosse il nome di un musicista. Capitava pure che Marx si adirasse perchè le rivoluzioni iniziavano prima che avesse finito di scrivere il capitale. I liberisti si illudono che mettendo all'angolo i marxisti tutto continuerà secondo i loro piani, pare che alle facoltà di economia lo studio della storia sia molto superficiale se non inesistente. Il marxismo al massimo potrebbe essere utile per costruire una società nuova, potrebbe, ma in quanto è dimostratamente disfunzionale è irrilevante anche in questo. Non ha avuto successo perchè tutto il globo non l'ha adottato, dicono, beh anche il deficentismo avrebbe successo se non esistessero alternative sul globo. A che cosa serve perciò Marx  alla sinistra? Nè la pars costruens, nè quella destruens, portano alcunchè di utile, è un divertissement borghese, il popolo degli abissi sa già a chi rivolgersi quando servirà ribaltare il tavolo, l'avanzare delle teorie "rossobrune" è in questo esemplare.
Ti do ragione, il capitalismo marxista è soltanto uno dei mezzi con cui le classi meno abbienti si possono affrancare (dalla schiavitù, se non di diritto, di fatto).

Ma il fatto di non studiarla, e il fatto che in un forum politico (non qui) i leninisti danno contro gli stalinisti e viceversa, con i trotkisti che vanno contro tutti e con tutti che li rilegano a fanalino di coda, sinceramente non leggo nulla di valido teoricamente.

Il depensamento del fallimento del post-marxismo, e il ritorno in auge del neo-marxismo, porta fatalmente, di nuovo, perchè depensata nelle categorie storiche, generali dell'antropologia, della sociologia e financo dell'ideologia, all'avanzamento del rossobrunismo, che è una cosa indegna, e ovviamente fallimentare, infatti a questo punto se devo depensare divento nero e basta, e infatti è quello che sta succedendo.

No io non credo affatto che la teoria venga dopo, ma forse è la mia deformazione, per via delle letture filosofiche.
Ciò nonostante è ciò che sto facendo, rileggere le categorie teoretiche alla luce della storia. (ossia per come sto vivendo i primi passi, come la categoria teoretica venga subito piegata all'ideologia storica del momento, oggi come oggi naturalmente questa ideologia è puro veleno, ma forse lo era anche ieri).
#1439
Citazione di: Ipazia il 14 Ottobre 2022, 20:25:15 PMPerchè il capitalismo è la formazione economica di cui il liberal-liberismo è l'ideologia: struttura e sovrastruttura visceralmente accoppiate.

Il neoliberismo affossa la convivenza umana, non certo le zoppicanti potenzialità del capitalismo di cui è la stampella ideologica funzionale all'attuale infelice stato - nel duplice significato (condizione e istituzione) - capitalistico.
Eppure è il capitalismo che ha affrancato il popolo nonostante il liberalismo.
#1440
Citazione di: anthonyi il 14 Ottobre 2022, 04:02:11 AME cosa c'é di più ideologico del concetto di "fratellanza". Se c'é un sentimento di fraterna comunione tra gli uomini non servono regole, neanche quelle dell'organizzazione socialista.
Se quel sentimento non c'é allora servono regole e quella meritocratica si rivela efficiente in quanto realizza il principio, anche Marxiano, "da ciascuno in funzione delle sue capacità".
La fratellanza è un lavoro sul campo, altrimenti è pura ideologia, hai detto bene, è per questo che non mi sono mai impegnato.
Però vivo in tempi allucinanti, e cerco di fare il mio dovere, laddove è possibile.