Se le teorie matematiche sono in contrasto col nostro intuito, nel senso che nessuna di esse lo soddisfa, possiamo costruirne una più vicina ad esso, ma una volta costruita l'intuito va messo da parte, e bisogna lasciar parlare la sola logica che a partire dai nostri assunti dedurrà cose che potranno non essere per nulla intuitive per noi, ma che dal nostro intuito non potremo negare che siano discese, perchè si tratta dei nostri assunti in diversa forma, tale da farceli intuitivamente disconoscere come nostri, ma allo stesso tempo non potremo negare che di quegli assunti si tratti.
Viceversa se, come è lecito fare, volete affidarvi al vostro intuito in modo continuativo, evitate allora di usare simbologie prese a prestito impropriamente dalla matematica, creando confusione fra i vostri lettori, a meno che non specifichiate il nuovo senso che intendiate dargli.
In particolare non chiamiamo enigma la confusione che puntualmente deriva dall'uso dell'intuito in modo continuativo, a meno che la confusione non sia creata ad arte perchè un enigma appaia come per magia, magari nell'intento di mettere in luce le fallacie cognitive diffuse in chi al solo intuito si affida.
Viceversa se, come è lecito fare, volete affidarvi al vostro intuito in modo continuativo, evitate allora di usare simbologie prese a prestito impropriamente dalla matematica, creando confusione fra i vostri lettori, a meno che non specifichiate il nuovo senso che intendiate dargli.
In particolare non chiamiamo enigma la confusione che puntualmente deriva dall'uso dell'intuito in modo continuativo, a meno che la confusione non sia creata ad arte perchè un enigma appaia come per magia, magari nell'intento di mettere in luce le fallacie cognitive diffuse in chi al solo intuito si affida.


, che i matematici hanno risolto a modo loro.
