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Messaggi - viator

#1441
Salve InVerno. Citandoti : "Oddio, forse il mio cane è malato, è sempre malizioso, egoista di un livello tale che tra gli uomini sarebbe in galera, ti ascolta solamente se pensa di avercene da guadagnare.. come curarlo?".

Sai benissimo distinguere l'egoismo naturale di base istintiva (di tutti i viventi) dall'egoismo malizioso (proprio unicamente di noi umani). Infatti solo gli uomini rischiano - giustamente - la galera. Salutoni.
#1442
Salve paul11. Ti ringrazio dell'augurio. Poi non saprei, ma dal mio punto di vista il nulla è il non-esistente e non ho alcuna paura di sparirvi.


Alla mia umiltà basta inchinarmi al volere del primo principio della termodinamica, il quale - sempre secondo me - contiene tutta la saggezza di ogni tempo e dell'intero "creato" (non prendere alla lettera il significato di quest'ultimo termine, ti prego) : "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Ancora saluti.
#1443
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Equilibrio sociale
10 Novembre 2020, 21:17:48 PM
Salve Daisi. C'è l'equilibrio stabile, costituito dall'immobilità, poi c'è quello dinamico che appunto si potrebbe anche definire "squilibrio permanente" oppure "equilibrio provvisorio" oppure ancora, con sempre identica pertinenza, "squilibrio provvisorio".

Il buon Mariano si augura che la società trovi quanto prima un'equilibrio stabile ma non si accorge che così auspicando sta augurandosi appunto "l'equilibrio stabile, cioè l'immobilità" della società, e quindi la sua morte.

L'esistenza e la vita sono soggetti alla prima legge della termodinamica : "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma"..................altro che equilibrio stabile !. Saluti.
#1444
Salve paul11. Citandoti . "Per me la vita non  è questa. La fede apre  lo spirito alla qualità e non alla quantità e la materia è culturalmente vissuta come calcolo matematico delle quantità. Questa è la cultura del "come" scientifico, non del "perché" e neppure del "che cosa".

Bellissimo "manifesto" circa la tua visione del mondo. Hai voluto usare la mente quale aratro che tracciasse il solco divisorio tra  scienze fisicistiche e filosofia spiritualistica, e ci sei magistralmente riuscito.

Io sto dall'altra parte, trovando vano chiedersi il "perchè" (l'origine prima di ciò che è sempre esistito) ed irraggiungibile il "che cosa" (il senso dell'esistere). Amichevoli saluti.
#1445
Attualità / Re:Trovato il vaccino!
10 Novembre 2020, 18:15:06 PM
Salve freedom. Citandoti : "Ed anche io e vivaddio mi piacerebbe anche i media (che invece non lo fanno!) spargessero in giro un briciolo di serenità e di ottimismo. Che non cambierebbero di una virgola le difficoltà attuali ma incoraggerebbero ad affrontarle meglio. Perché è di conforto intravedere una luce in fondo al tunnel e un atteggiamento di calma e fiducia aiuterebbe ad affrontare meglio la pandemia".

E' tutto molto bello, ma purtroppo quello che tu citi altro non è che la visione ottimistica di un ottimista.

Mi dispiace assumermi costantemente il ruolo del critico, dello scettico, del pessimista, del catastrofista, del nichilista.............e tutti gli altri ruoli peggiori del mondo.

Purtroppo sono convinto che l'ottimismo, su questo argomento, faccia tanto bene alle anime ma tanto male ai comportamenti delle masse, le quali mordono il freno, spasimando per un rapido ritorno ai comportamenti individualistici e troppo spesso dissennati della agognata "normalità" e di una riconquistata "libertà". Saluti.








#1446
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
09 Novembre 2020, 22:38:43 PM
Salve Ipazia. Scusami ma gli assoluti localizzati e quelli circoscritti a me puzzano tanto di relativo. Sono comunque d'accordo con te circa il fatto che noi possiamo misurarci solo con i relativi, che è vano, dispersivo, inefficiente il postulare l'esistenza e l'efficacia di una metafisica, ma io continuo a venir sedotto dalla indimostrabilità della mancanza dell'inesistente.

"Tutto è relativo, e l'insieme di tutti i relativi si chiama ........". Salutoni.
#1447
Salve sapa. La gente "normale" (cioè "normalmente" condizionata dagli atteggiamenti tradizionali prevalenti nell'ambiente in cui vive) non riuscirà mai a capire che l'amore non è dovuto da nessuno a nessuno perchè non può rappresentare un dovere, ma solamente la più elevata delle FACOLTA'.
C'è un'altra cosa invece che sarebbe dovuta da tutti a tutti, rappresentando il più sacro dei diritti-doveri (anche nei confronti degli animali) : il RISPETTO.

A coloro che si scandalizzano nel trovare facoltativo l'amore verso i propri simili, dovrebbe essere sufficiente ricordare il famoso motto "più conosco gli uomini, più amo le bestie". Saluti.
#1448
Salve Lou. Ovvio e naturale che la oceanica maggioranza delle parole che usiamo abbia un significato codificato e condiviso.

I termini che possono venir "reinterpretati", "ridefiniti" sono solo quelli (abbastanza numerosi ma sempre del tutto minoritari, all'interno della lingua) che risultano i più concettuali, i meno materiali, i meno strumentali.

Cioè quelli che riguardano - dal mio punto di vista - soprattutto "l'essenziale immateriale".

Trovi che le definizioni "ufficiali, enciclopediche, libresche" di concetti come (a caso) : Essere -Amore - Assoluto - Dio - Intelligenza - Psiche - Tutto.............. e qualche altro centinaio..........risultino non controvertibili, certe, logicamente chiare ?.


Oppure che il loro significato corrente (non oso parlare di "definizione"), conversatorio, quotidiano...........al di fuori dell'arena culturale (leggi: tra le masse) sia minimamente noto a chi ne parla ?. Ti saluto con amicizia.

#1449
Salve. Chi ama gli animali e odia (o non sopporta) gli umani, secondo me avrà le proprie personali e - probabilmente giustificate - ragioni per farlo.
Basta considerare il fatto che gli animali sono esseri SEMPRE e COMUNQUE dotati della SUPREMA TRA LE VIRTU' MORALI UMANE : LA PERFETTA INNOCENZA.


Non sarebbe questa da sola una ragione sufficiente per amare esseri SEMPRE SINCERI, INCAPACI DI EGOISMI MALIZIOSI ?

Perchè mai dovremmo amare gli umani più degli animali ? Forse solo perchè ci possono essere (non sempre) più utili o piacevoli di alcuni animali ? Oppure perchè ci piace specchiarci nei nostri simili, attribuendo anche a noi stessi ciò che che di loro ci piace ? Oppure perchè noi siamo "superiori ed immortali" (questo noi diciamo di noi stessi) mentre gli animali sarebbero "inferiori ed indegni" ?.


Lo sai che esistono persone che sono giunte alla maturità o alla vecchiaia ricevendo dai propri simili solo danno, insulto, privazione, sofferenza ? Secondo te costoro dovrebbero amare gli umani o non fanno meglio ad amare un cane fedele e silienzioso ? E tu questa la chiameresti misantropia, vero ? Ma allora è proprio vero che la religione è l'oppio dei popoli !. Saluti.
#1450
Salve donaldduck. Citandoti : "E tutto ciò di cui non si riesce a trovare una descrizione semplice e sintetica spesso è solo spia di scarsa chiarezza mentale. Niente può mettere in crisi un filosofo quanto la domanda di un bambino".

Ottimo. Personalmente, per evitare che mi si domandi "cosa intendi tu con questa parola ?" io cerco spesso di prevenire attraverso una qualche definizione ultrasintetica dei concetti da me affrontati. Non ha la minima importanza se la definizione mia (la quale, per mia SISTEMATICA, non coincide quasi mai con le definizioni canoniche di dottrine e letterature) sia opinabile, ridicola, errata o che altro.
Se, dato un concetto, lo si definisce con parole ragionevolmente ragionevoli...........il discorso poi diventa semplicemente quello del "buon senso" popolaresco, riassumibile nel "chi ha orecchie per intendere, intenda", oppure nel "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".


Naturalmente, sintetizzando, ci si espone al rischio di venir accusati di ingenuità intellettuale, e questa è la ragione per la quale chi ambisca a venir annoverato tra gli "intellettuali"......si guarderà bene dal coltivare la sintesi (cioè la fecondità mentale) preferendogli le immersioni analitiche (cioè la sterilità masturbatoria) le quali immersioni (aspetto quest'ultimo dialetticamente essenziale ) permettono di aumentare a dismisura (infinitamente) la massa dei contenuti culturali che possano enfatizzare la propria intellettualità. Saluti.
#1451
Presentazione nuovi iscritti / Re:Salute a voi
08 Novembre 2020, 20:59:13 PM
Salve Daisi. Benvenuto. Come estimatore della inarrestabilità del vento qui ti troverai certo bene poichè siamo in un ambiente aperto a tutti gli spifferi. Basterà coprirsi con una bella sciarpa.
#1452
Citazione di: Dante il Pedante il 26 Ottobre 2020, 09:03:01 AM
Spesso si dice che chi crede non ha dubbi.Una specie di ingenuo boccalone che, per paura, tradizione culturale,comodità accetta un credo senza mai metterlo in dubbio.Il dubbio invece ha un grande valore nella fede perché costringe sempre a metterla in discussione e così magari riuscire ad approfondirla.Il dubitare è quindi una cosa positiva.Chi non dubita della propria fede è un fanatico.Ce ne sono tanti di così, ma sbagliano.Il fanatismo però non è un problema solo dei credenti in una fede religiosa, è un problema generale degli esseri umani.Guardati quanti fanatici del "mercato! che ci sono adesso, in questi ultimi anni.Tutto ruota attorno al mercato e chi lo mette "in dubbio" viene considerato come arretrato,non al passo con i tempi,o un nostalgico di un mondo che non c'è più.Persoanlmente ho cambiato idea sula fede,ma in generale sul mondo,svariate volte nella mia vita.All'inizio pensavo fosse dovuto alla mia scarsa acculturazione,dovuta all'abbandono scolastico.Adesso,dopo anni,vedo invece che è stato anche una forma di "salvezza" dall'essere  inglobato del tutto nel sistema.Dubitare di tutto,dubitare anche del dubbio infine.Un amico mi ha detto che è una forma di ascesi spirituale.
Salve Dante. Scusa una domanda : sono io che ho interpretato male, pensando che tu voglia sostenere la validità del dubbio quale sistema di verifica delle diverse verità o presunte tali (cioè le credenze radicate, i miti, i luoghi comuni etc.)...........oppure per "fede" tu intendevi proprio quello che hanno "capito" coloro sono intervenuti parlando di Dio e di religione ?. Fammi eventualmente sapere. Grazie e salutoni.
#1453
Salve. A me sembra che il presente topic si trovi erroneamente-arbitrariamente collocato all'interno della sezione "spiritualità".

Dubbio e fede fanno - di per sè- parte dei concetti puramente filosofici e/o degli atteggiamenti psicologici.Il dubbio ha contenuti di per sè sempre e solo razionali, la fede sempre e solo spiritualistici.


Tra gli interventi espressi sino a questo momento, ho letto di Religione (argomento culturale socio-ideologico non necessariamente implicante fede e spiritualità - la Religione altro non è che l'insieme organizzato di certe convinzioni non relative alla materialità), di Bibbia e di Deuteronomio (testi storici poco o nulla spiritualistici).

Ben altre quindi - secondo me - dovrebbero esssere le sezioni interessate dalla titolazione (tra l'altro surreale, e quindi allineata alla estrosità del proponente : "Il valore del contrario della fede all'interno della fede" !). Saluti.
#1454
Salve niko. Osservazioni giuste le tue. La cosa un pò buffa è che la Divinità prima fece punire ed eliminare chi non conosceva bene cosa fosse il peccato e chi fosse il vero Dio,  dopodichè cominciò a spiegare ai sopravvissuti in cosa consisteva il peccato, chi fosse Dio e cosa volesse dai suoi fedeli. Saluti.
#1455
Salve and1972rea. Ma la fine del tacchino è perfettamente naturale. Anche l'uomo che viva a lungo e bene si illude di risultare un prediletto dalla Natura o da Dio.
La vita del tacchino e del'uomo è l'illusione soggettiva, la loro morte la realtà oggettiva.Finchè la scienza produce risultati prevedibili (il prolungarsi di una illusione) essa svolge benissimo il proprio ruolo (soddisfare le nostre illusorie attese).

Tu, io e tutti viviamo di illusioni le quali funzionano meravigliosamente finchè qualcosa non le smentisce. Al cadere delle illusioni in cui crediamo.......noi non correremo affatto a consolarci con la realtà (la morte) poichè non è essa che ci serve. Per continuare a vivere, non potremo che sostituire le illusioni precedenti con delle nuove, augurabilmente più solide delle precedenti.

Infatti il primato della scienza, lentamente e controvertibilmente conquistato, si genera attraverso la fornitura - alla nostra visione del mondo- di illusioni via via meno precarie rispetto a quelle che le hanno precedute. Saluti.