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Messaggi - InVerno

#1441
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
09 Luglio 2023, 23:02:43 PM
In realtà dice tutto quello che serve dire, il resto è prosopopea, la Russia di Putin non offre nulla di alternativo, e se fosse al loro posto farebbe le stesse cose. Un moderato, Yudin. Io direi che offre la metastasi di tutto ciò che gli europei non sopportano degli USA, e fosse al loro posto farebbe di molto peggio. Logico è, per chiunque non sia accecato dal risentimento, e si affidi alla saggia citazione che ho in firma, capire la propria posizione. Tu non hai idea di quanti turbopatrioti russi sono scappati in america all'inizio del conflitto, per far partorire le proprie mogli in america e avere figli con cittadinanza americana. Almeno altrettanti di quanti circolano ancora tra Parigi e Londra e mandano i loro figli a studiare a Cambridge in Maserati, anche loro in televisione berciano berciano, ma farebbero carte false per il tuo passaporto, che comunque tu non gli vorresti dare in cambio del loro. Il limite del risentimento è proprio questo, pars destruens tanta, pars costruens nessuna. Quello che è in realtà importante di questa intervista, è che Yudin a mio avviso capisce benissimo il modus vivendi dell'estabilishment russo, e non è certo l'unico, stesse cose direbbero sia le opposizioni che i turbopatrioti. Gli unici che credono alla fattibilità a lungo termine di un negoziato che riporti il "business at usual", sono quelli, spesso europei, che la Russia di Putin non la vogliono proprio capire, ma ne hanno una versione tutta loro con cui fanno trattati armistizi, credono si calmerà con una fetta di torta, mentre quel risentimento non sarà mai soddisfatto, se non nella tomba dei suoi protagonisti.
#1442
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
09 Luglio 2023, 17:24:56 PM
Quando abbiamo discusso l'argomento di questa conversazione prima dell'intervista, hai commentato lo stato attuale della società russa, la sua atomizzazione e l'azione collettiva bloccata, e hai notato che una conversazione come questa può effettivamente rafforzare la sensazione di impotenza appresa, cosa che non hai fatto t voglio fare. Ci sono modi per parlare alla società che non alimentino questo senso di impotenza?
Se l'emozione principale in Russia è il risentimento, allora l'effetto principale su cui tutto è costruito ora è la paura. È paura esistenziale: paura dell'ira di una persona specifica, o paura della guerra, o paura astratta del caos. La paura è sconfitta dalla speranza. Questo è l'effetto opposto. Bisogna dare speranza alle persone. In questo senso, le accuse [contro il popolo russo] assolutamente comprensibili e fondate sono politicamente miopi. Di nuovo: sono comprensibili, fondate e legittime, ma sono politicamente miopi.  La domanda è come dare speranza alle persone in questa situazione. La speranza è legata alla dimostrazione che tutto può essere diverso, che la Russia può essere organizzata diversamente. La verità è che, finché [i russi] non si rendono conto di essere in un vicolo cieco, non c'è molta motivazione per ascoltare queste cose, perché fanno paura. È collegato a una sfida allo status quo. E questo è abbastanza minaccioso da convincere la gente a non farsi coinvolgere.
In Russia ogni discorso normativo è stato spento. È stato difficile per molto tempo chiedersi come dovrebbe essere organizzata la società, come farlo in modo equo, onesto e bene. Alcuni anni fa, gli intervistati [a un sondaggio sociologico che ho condotto] hanno risposto: "In Russia? Non c'è modo." Questa è la soppressione del discorso normativo, ma ce ne sarà una richiesta, inevitabilmente, quando le persone si renderanno conto di essere in un vicolo cieco. In questa situazione, è importante che le persone abbiano speranza.

Hai presentato il discorso che si sente più spesso sulla cultura russa in questo momento: che è imperiale, che ha generato e nutrito una mentalità da schiavo...
Penso che la cultura russa abbia un grande elemento imperiale ed è giunto il momento di affrontarlo. Il crollo di un impero è un buon momento per farlo. Estinguerà la cultura russa? No. Potrebbe anche non estinguere le opere di un determinato autore. Riesci a trovare idee imperiali nel lavoro di un determinato autore? Puoi e devi. Perché la necessità di rifiutare completamente o accettare completamente? Non sposerai nessuno e farai voto di amore incondizionato.
La cultura si sviluppa rielaborando se stessa, anche criticando se stessa. Ma la critica non può essere un rifiuto totale.
La cultura stessa fornisce le posizioni da cui partire per criticarla. Non c'è niente di umiliante in questo; non c'è alcun problema nel vedere [idee imperiali] nella cultura russa, isolarla ed esaminare come è collegata ad altri elementi.

Puoi fare un esempio di una ricetta per la saggezza e la speranza all'interno della cultura russa?
Ebbene, il classico critico dell'imperialismo nella storia del pensiero politico è Vladimir Lenin. Fu Lenin a parlare di "grande sciovinismo russo" in relazione all'Ucraina, e attaccò l'imperialismo in altri paesi. Oggi, nelle università di tutto il mondo, lo studio dell'imperialismo inizia con Lenin. La Russia ha anche dato al pensiero politico globale la capacità di pensare al di là dello stato: Mikhail Bakunin, Leo Tolstoy, Peter Kropotkin e per certi versi anche Lenin. L'elenco continua. La Russia non ha dato origine a un pensatore statista o centralista significativo. Tutte le idee sulla centralizzazione in Russia vengono importate. Le idee sulla libertà, l'aiuto reciproco e la dignità vanno nella direzione opposta.

Cosa ne pensi del divario tra chi ha lasciato la Russia e chi è rimasto?
Mi sembra che tutti noi, e il nostro paese, siamo nei guai. Sarebbe bello se tutti coloro che ora sono fuori dalla Russia pensassero a come aiutare coloro che sono in Russia. E se tutti in Russia pensassero a come aiutare chi soffre lontano. Ce la faremo, ma possiamo farcela solo insieme. Solo insieme.


[tradotto automaticamente]
#1443
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
09 Luglio 2023, 17:23:41 PM
Al 500 giorni di guerra, una nota un pò più pessimistica riguardo alla possibilità di negoziati, negoziati veri e non foglie di fico, firmata Yudin.

https://meduza.io/en/feature/2023/02/25/russia-ends-nowhere-they-say

Il sociologo Grigory Yudin è stato uno dei pochi esperti russi a credere nel febbraio 2022 che uno scontro militare tra Russia e Ucraina fosse inevitabile. In un articolo pubblicato appena due giorni prima dell'invasione, Yudin ha predetto che una grande guerra si profilava nel prossimo futuro, che i russi avrebbero seguito il Cremlino nell'incolpare l'Occidente e che le sanzioni non avrebbero fatto nulla per fermare Putin, il che si è avverato. Nel febbraio 2023, la corrispondente speciale di Meduza Margarita Liutova ha parlato con Yudin del motivo per cui Putin ha bisogno di una "guerra per sempre" e di cosa potrebbe garantire l'emergere di un ampio movimento contro la guerra in Russia.

C'è un'opinione diffusa sulla politica russa contemporanea che dice che la guerra è un processo senza fine per Putin, e Putin stesso sembrava confermare l'idea nel suo recente discorso all'Assemblea federale: non ha detto nulla su come vincerà la Russia e cosa accadrà dopo. Pensi che il piano di Putin sia davvero una guerra eterna?
Sì, certo, la guerra ora è per sempre. Non ha obiettivi che possono essere raggiunti e portare alla sua fine. Continua semplicemente perché [nell'immaginazione di Putin], sono nemici e vogliono ucciderci, e noi vogliamo ucciderli. Per Putin è uno scontro esistenziale con un nemico deciso a distruggerlo.  Non dovrebbero esserci illusioni: mentre Putin è al Cremlino, la guerra non finirà. Si espanderà solo. Le dimensioni dell'esercito russo stanno aumentando rapidamente, l'economia si sta riorientando verso le armi e l'istruzione si sta trasformando in uno strumento di propaganda e preparazione alla guerra. Stanno preparando il paese per una guerra lunga e difficile.

E poi è ovviamente impossibile che Putin vinca?
È assolutamente impossibile. Nessuno ha fissato alcun obiettivo [per la guerra] o offerto alcuna definizione di vittoria.

Quindi, possiamo considerare che il punto sia la conservazione dell'autorità di Vladimir Putin?
Sono quasi la stessa cosa. Pensa al suo governo come a una guerra costante. Putin e le persone che lo circondano ci hanno detto molto tempo fa che c'è una guerra contro di noi. Alcuni hanno preferito non segnare le loro parole, ma pensano seriamente di essere in guerra da molto tempo. È solo che ora questa guerra è entrata in una fase così aggressiva, e ovviamente non c'è uscita. La guerra stessa è normale, nella loro visione del mondo. Smetti di pensare che la pace sia lo stato naturale e vedrai la situazione attraverso i loro occhi. Come disse il governatore di Khanty-Mansi [Natalya Komarova] , "La guerra è un'amica".

Il 22 febbraio 2022 hai pubblicato un articolo su openDemocracy, in cui hai descritto una grande guerra imminente e l'atteggiamento sprezzante di Putin nei confronti delle sanzioni che i paesi occidentali hanno imposto in risposta. Nella seconda metà dell'articolo, hai affermato che "la guerra con l'Ucraina sarà la più insensata di tutte le guerre della nostra storia". Pensi che la società russa abbia iniziato a rendersene conto nell'ultimo anno?
No, a mio avviso non è così. Era chiaro a molte, molte persone fin dall'inizio, ma da allora quella categoria è cresciuta a malapena. In Russia oggi trovi questo sentimento potente, ed è una di quelle rare occasioni in cui Vladimir Putin entra in contatto con una parte significativa della società. È lontano da tutti coloro che condividono le sue teorie selvagge, ma si connette con le persone. Ancora più importante, produce lui stesso questa emozione. E quell'emozione è il risentimento, un risentimento mostruoso e senza fine. Niente può placare questo risentimento. È impossibile immaginare cosa possa compensarlo. Non permette alle persone di pensare di stabilire alcun tipo di rapporti produttivi con altri paesi.
Sai, è come un bambino piccolo che si offende profondamente e poi ferisce chi lo circonda. Il danno diventa sempre più grande e, a un certo punto, inizia seriamente a distruggere la vita degli altri, oltre alla sua. Ma il bambino non ci sta pensando; non sta pensando di aver bisogno in qualche modo di costruire relazioni. Penso che il sentimento di risentimento, che ultimamente è traboccante in Russia, sia sostenuto a un livello molto alto, e non siamo ancora arrivati al punto in cui qualcuno potrebbe rendersi conto che noi [russi] abbiamo interessi normali e legittimi, e noi bisogno di raggiungerli costruendo relazioni con altri paesi nel modo giusto. C'è un buon detto in Russia: "L'acqua si porta sulle spalle dell'offeso" [intendendo, approssimativamente, che il rancore è un pesante fardello]. Ad un certo punto, capiremo che questo risentimento funziona contro di noi, che ci stiamo danneggiando a causa di esso. Ma al momento, troppi di noi vogliono essere offesi.

Di chi si risentono Vladimir Putin e la società russa? Il mondo intero? L'ovest? Gli Stati Uniti?
[Si risentono] per un ordine mondiale che sembra ingiusto e, di conseguenza, chiunque si assuma la responsabilità di essere "superiore" in questo ordine mondiale, ovvero gli Stati Uniti d'America. Ricordo sempre qualcosa che Putin ha detto a metà del 2021. Ha detto , del tutto non provocato, che non c'è felicità nella vita. È un'affermazione forte per un leader politico, che ovviamente non deve portare le persone in paradiso, ma dovrebbe in teoria migliorare le loro vite.
Ma è come se dicesse: "Non c'è felicità nella vita. Il mondo è un posto cattivo, ingiusto, difficile, dove l'unico modo per esistere è lottare costantemente, combattere e, al limite, uccidere.  Il risentimento verso il mondo esterno è profondamente radicato in Russia e viene proiettato sugli Stati Uniti, che sembrano responsabili del mondo. Ad un certo punto, gli Stati Uniti si sono davvero assunti la responsabilità del mondo, non del tutto con successo. E vediamo che il risentimento di cui sto parlando non è sicuramente solo in Russia (dove ovviamente esiste in una forma catastrofica e orribile). Una parte significativa del mondo ha lamentele fondate sull'attuale ordine mondiale e contro gli Stati Uniti, che si sono assunti la responsabilità, sono diventati un egemone e hanno beneficiato dell'ordine mondiale in molti modi. Vediamo che parti del mondo che sono inghiottite da questo risentimento sono più comprensive nei confronti di Vladimir Putin. Non direi che questa comprensione diventi sostegno, semplicemente perché Putin non offre nulla [al mondo]. Putin vuole fare le stesse cose per le quali critica gli Stati Uniti. Quindi sostenerlo è difficile, ma molti vogliono unirsi al risentimento.

Il risentimento è radicato nella società russa da prima di Putin, negli anni Novanta? O è stato coltivato sotto Putin?
Ci sono alcuni motivi di risentimento [nella società russa]. È legato al ruolo istruttivo assunto dagli Stati Uniti e da alcune parti dell'Europa occidentale. Ideologicamente, [quel ruolo] è stato inquadrato in termini di teoria della modernizzazione, che diceva che ci sono paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, e i paesi sviluppati - gentilmente e solidali - insegneranno a quelli in via di sviluppo: "Ragazzi, dovreste essere organizzati così. " In generale, a nessuno piace ricevere lezioni. Soprattutto un grande paese che ha il suo passato imperiale. In effetti, la situazione che si è sviluppata negli anni '90 era molto più complicata. [Dopo il crollo dell'URSS,] la Russia è stata invitata a unirsi a tutta una serie di importanti club internazionali e la Russia ha influenzato le decisioni su questioni globali chiave. Ma quel tono istruttivo [in relazione alla Russia] c'era. Fu il risultato di un profondo errore ideologico: nelle condizioni del crollo del progetto socialista, sembrava [a molti] che ci fosse un solo percorso corretto, la famosa "fine della storia". Quindi, c'erano i presupposti per il risentimento, ma c'erano anche i presupposti per altre emozioni. C'erano [anche] molte narrazioni contrastanti [sul significato del crollo dell'URSS per i suoi cittadini]. Uno sosteneva che fosse una rivoluzione popolare , un momento glorioso nella storia russa e nella storia di altre nazioni, perché riuscirono a prendere il controllo di un regime odioso e tirannico. Tale concezione, ovviamente, non porta al risentimento. Ma Putin ha scelto il risentimento. In parte, probabilmente, per le sue qualità personali. E il risentimento è contagioso. È un'emozione conveniente: ti senti sempre, prima di tutto, nel giusto, e in secondo luogo, ti senti immeritatamente calpestato.

Hai detto più di una volta che Putin non si fermerà all'Ucraina. Cosa prevedi esattamente? Moldavia, Stati baltici, una guerra autodistruttiva con gli Stati Uniti?
La sua visione del mondo non vede confini. Questa formula è diventata una linea praticamente ufficiale: la Russia non finisce da nessuna parte. Questa è la definizione standard di un impero perché un impero non riconosce confini. Ricorderò a tutti l' ultimatum [di Putin ] [a Stati Uniti e NATO] nel dicembre 2021: è chiarissimo, dice in chiaro che tutta l'Europa orientale è la sfera di influenza di Vladimir Putin. Come andrà a finire, che ciò significhi o meno una perdita formale di sovranità, che differenza fa? E questa zona comprende senza dubbio la Germania dell'Est, proprio perché Putin ne ha ricordi personali. È davvero difficile per me immaginare che pensi veramente a quel territorio come non suo. Putin intende assolutamente ripristinare la zona del Patto di Varsavia . Sento spesso: "È irrazionale. È insensato. Non c'è possibilità che ciò accada! Non molto tempo fa, la gente diceva esattamente la stessa cosa sull'Ucraina . Hanno detto la stessa cosa anche più recentemente sulla Moldavia , e ora sentiamo dire che la leadership della Moldavia , dell'Ucraina e degli Stati Uniti ritiene che la Moldavia sia in grave pericolo. Abbiamo già visto che la Moldova rientrava nei piani dell'attuale operazione militare; semplicemente non è ancora arrivato. La strategia generale della Russia è qualcosa del genere: mordiamo un pezzo, poi quel pezzo sarà riconosciuto come legittimo, e nella fase successiva, sulla base di quel riconoscimento, potremo prendere qualcos'altro. [Secondo la logica di questa strategia,] abbatteremo, all'incirca, l'Ucraina orientale, con l'aiuto di una sorta di tregua. Presto inizieremo a sentire voci dall'Europa che dicono: "Beh, dopotutto era la loro terra. Tutti erano d'accordo, va bene. Bene, aspetta un attimo. Se è la "loro" terra - terra russa - perché la gente parla russo, allora che dire dell'Estonia orientale? Potresti dire: "Ma l'Estonia è nella NATO!" Ma la NATO combatterà per l'Estonia? Putin è assolutamente sicuro che se la durabilità dell'articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico [l'articolo che garantisce la difesa collettiva] verrà messa alla prova al momento giusto, la NATO crollerà.
Per essere chiari, non vedo quello di cui sto parlando come la possibilità più probabile. Sto descrivendo la strategia di Putin, ma Putin non governa il mondo. Otterrà quanto gli è permesso di ottenere. Ma uno scenario del genere non è impossibile da immaginare.


È facile immaginare che Putin e il suo team abbiano avuto tali opinioni, diciamo, il 24 febbraio 2022. Ma è passato un anno e l'Occidente non è crollato e anzi sta fornendo all'Ucraina un notevole sostegno . Gli eventi di quest'anno, inclusi i risultati della campagna militare russa, potrebbero aver influenzato le percezioni che hai appena descritto?
Potevano, e sicuramente l'hanno fatto. L'intero anno ha mostrato a [Putin] che, dal momento che l'Occidente si è impossessato dell'Ucraina, indica chiaramente che è una regione chiave e [l'Occidente] stava pianificando un attacco contro di lui proprio da lì. A parte questo, [secondo Putin] è positivo che i problemi di quest'anno siano venuti alla luce prima della vera guerra, che la leadership russa considera inevitabile. Sarebbe molto peggio [secondo la loro logica] portare un tale esercito in una [futura] grande guerra. Quindi, tutto ciò che accade rafforza Putin, ai suoi stessi occhi. Hanno preparato questa guerra per molti anni. Sarebbe strano se ci entrassero con un solo piano. [La logica di Putin è questa:] "Sì, le cose non sono andate tutte secondo lo scenario migliore – nessun problema, andremo avanti. Siamo pronti a versare tutto il sangue necessario su questo, e loro no. Non sto dicendo che tali tattiche avranno successo. In effetti, penso che la logica di Putin lo condanni alla sconfitta e che inconsciamente voglia perdere. La domanda è quante persone moriranno prima che ciò accada. Ma se vogliamo fare previsioni, dobbiamo capire la logica secondo cui [le persone al potere in Russia] operano.


Pensi che qualcosa possa far dubitare Putin delle proprie percezioni sul mondo?
No niente.
#1444
Le mutazioni sono randomiche nel senso che ci sono eque (?) possibilità che due mutazioni appaiano, ma la selezione per riproduzione non è per niente randomica o casuale.. è come pescare dei numeri casuali da una ciotola della lotteria, solo che il numero vincente deve soddisfacere centinaia di requisiti per niente casuali per essere vincente, il risultato non è per niente casuale, solo l'apparire dei fattori.
#1445
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
07 Luglio 2023, 08:51:17 AM
Citazione di: Jacopus il 06 Luglio 2023, 19:17:51 PMProvo a fare un esame di realpolitik da "profano". Prima congettura: al di là delle ragioni e dei torti delle due parti in guerra, non credo che il fronte si sposterà più di molto. La Russia sarà sempre rifornita o si autorifornirà così come l'Ucraina. All'incirca il confine attuale corrisponde al confine linguistico ucraino/russo. Non vi sembra opportuno chiedere che si faccia una pace di compromesso? Che Putin sia un oligarca lo do per scontato, ma in questo momento rappresenta la Russia e i russi. Dobbiamo per forza umiliarli in questo modo? Chi vince in questo gioco al massacro? Gli Stati Uniti e la Cina. Chi perde in questo gioco? La Russia e l'Europa. Io penso che se l'Ucraina cercasse una pace di compromesso, la Russia accetterebbe. Ma l'Ucraina non lo fa perché è legata a filo doppio a Washington. Al di là dei presidenti , devo riconoscere che la politica estera degli USA ha infilato un doppio successo, prima la brexit ed ora la guerra Ucraina. La possibilità che L'Europa divenisse un soggetto politico non più subalterno agli USA è così sfumato.
PS: per essere chiari, preferisco mille volte essere subalterno agli USA che alla Russia, ma ancor meglio sarebbe non essere subalterni di nessuno.
Il confine potrebbe non muoversi di molto, è ancora presto per dirlo, mi sembra chiaro che gli ucraini stiano usando accuratamente le risorse materiali ed umane, non tanto per qualche slancio umanitario, ma perchè sono le stesse che gli servono per difendersi (a differenza dei russi che non verranno mai invasi da nessuno, a parte i suoi stessi mercenari) e che lo spettro temporale di questa controffensiva prenderà perlomeno tutta l'estate, e alla fine di essa si potranno trarre conclusioni.
Penso anche che è sbagliato ragionare dei "confini linguistici", la lingua è stata usata come arma da ambo i lati, ma l'idea che sia "stato-formante" è una fantasia tutta putiniana (ha pure emendato la costituzione per scriverci questo "stato-formante") quando questo conflitto ha dimostrato che essere "russofoni" non significa automaticamente essere "russofili". Se un confine di compromesso deve essere negoziato, l'importante a mio avviso non è che separi precisamente una popolazione bilingue e spesso con doppia cittadinanza, ma che sia un confine che dia un vantaggio difensivo elevato ad entrambi i lati, in modo tale da evitare di ingolosire i belligeranti in futuro. E se il fiume Dneper sembra fatto a posta per fornire questo servizio, il fiume gira verso Kiev e il Donbass rimane fisicamente collegato all'Ucraina in maniera difficilmente divisibile, se non con una linea nella sabbia come appunto nella famosa soluzione koreana, rimarrà molto semplice per entrambi i lati decidere di varcarlo per risolvere i vecchi problemi. Ma se gli ucraini decidessero di riconoscere la perdita di territorio, smetterebbero di avere "territori contesi", e potrebbero entrare legalmente nella NATO, e questo li metterebbe dietro a cento fiumi. Per il resto, io penso che l'Europa ci perda da questo conflitto solo se decide, e direi quasi si sforza, di perderci.. come effettivamente stanno sforzandosi di fare in tutti i modi. Le singole nazioni ci stanno perdendo sicuramente, ma questo in realtà è un favore all'europa che ne doveva essere il superamento.

Ps. Benvenuto all'olandese volante e grazie per gli interventi puntuali.
#1446
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
06 Luglio 2023, 12:46:12 PM
Citazione di: niko il 06 Luglio 2023, 09:18:21 AME io ho detto proprio che i nazionalisti ucraini, se davvero avessero avuto un consenso trasversale e intrinsecamente democratico paragonabile a quello che si creo' intorno, per dire, alla brexit, magari, in una possibile "storia alternativa" dell'ucraina  avrebbero fatto qualcosa di simile a quello che realmente hanno fatto, come realizzazione di un certo riallineamento internazionale, ma senza spargimento di sangue.

Che poi, la brexit non e' paragonabile, perche' sia Inghilterra che Europa sono di fatto aree di dominio americano (nato...), quindi la brexit e' stata un ricollocamento tattico, non una contesa strategica.
Il bello delle "sfere" è che, essendo artefatti di fantasia con la stessa consistenza della terra di mezzo di Tolkien, uno può immaginarle dove gli pare,  per esempio io potrei sostenere che la sfera d'influenza italiana è in nord-africa... ah già, non è un idea molto originale. La "mattanza sociale europeista" si chiama, nei paesi dell'est europa, dal 5 al 10% del GDP all'anno, e anche espansione se non creazione del wellfare. Eh già, perchè mentre i russi si crogiolano del fatto che "ora c'è la pasta nei supermercati, grazie a Putino" dimenticano che la Russia è il paese che è meno cresciuto tra quelli ex-sovietici, e gli unici a non esserne accorti o ad essersi accontentati sono i Russi che, non avendo alternative politiche, fanno buon viso a cattivo gioco. Non puoi, come sostieni, avere un processo ordinato e democratico, quando una delle due parti detesta i processi ordinati e democratici, ma crede solamente nella violenza. Perchè, se Schmitt ha avuto forse un influenza trasversale (ma neanche troppo) sulla formazione dello stato russo fuori dai '90 e la sua classe dirigente, Ilyin ha tracciato la via, perlomeno per Putin, sul come comportarsi riguardo agli strumenti ordinati e democratici, ovvero usarli come armi. Ilyin sosteneva infatti che le forme democratiche, nello stato fascista che immaginava, non dovessero essere abolite, al contrario, dovessero essere mantenute, semplicemente svuotate di ogni significato, in modo tale da rendere palesi al mondo quanti questi sistemi fossero insignificanti. Se Putin fa dei refendum del 99% di consenso, quando non ne avrebbe alcun bisogno visto che ha la pistola puntata alla tempia di chi vota, lo fa esattamente per screditare lo strumento stesso del referendum, e per ricordare al mondo che altro non esiste che la violenza, il resto è fuffa. E quanti ci sono cascati in questi anni, con il loro gretto cinismo mascherato da "a me non la si fa". Ogni volta che un europeo esclama "tanto qui come là" la manina di Putin si avvicina al glande per masturbarsi pensando a quanto è bravo a minare lo stato di diritto, continuate a dargliele vinte per il solo gusto di apparire degli "sgamati" che non si fanno ingannare da queste pantomime e che il "vero potere" è solo randellate e pugni, non è un caso che i marxisti ci caschino più di tutti, visto che solo con randellate e pugni hanno governato.
#1447
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
06 Luglio 2023, 08:25:43 AM
Citazione di: niko il 05 Luglio 2023, 20:56:32 PM"Liberale" uno stato che perseguita minoranze linguistiche, chiude partiti e giornali, normalizza l'azov e rivaluta Bandera???

Uhahaha, menomale che la verita' esiste, e limita la tua pretesa di dire tutto e il contrario di tutto...
Non ho mai detto che è quello che hanno ottenuto, ho detto che è quello a cui aspiravano. Vedi, a differenza delle dittature, che sono spesso ammantante di concetti altisonanti provveduti da personaggi come Schmitt, ma che in realtà sono sistemi politici talmente semplici e rudimentali che persino degli adolescenti analfabeti potrebbero metterne su una, uno stato di diritto funzionale può richiedere decenni per essere impostato, e non c'è neanche garanzia che accada, la democrazia rimarrà sempre un aspirazione mai uno stato di fatto. Nel frattempo che l'Ucraina usciva dalla "sfera d'influenza" russa, un altro paese, il Regno Unito, decideva, con il solito aiuto di nazionalisti analfabeti come Jonhson e Farage, di uscire dalla "sfera d'influenza" europea, fatto accaduto in maniera ordinata e senza mezzo milione di morti, nonostante i teorici delle "sfere" vorrebbero dar a credere che quando succedono questi fatti sia inevitabile lo spargimento di sangue, un inevitabilità che si trasforma presto in una profezia autoavverante, eventi come la Brexit dimostrano che la legalità può fornire un framework capace di evitare la violenza e rispettare i desiderata popolari. E' invece l'idea dell'inevitabilità della violenza e dell'impotenza della legge, che gli amanti delle "sfere" propugnano, un idea perfettamente fascista, perchè il nucleo principale del fascismo è esattamente la sostituzione della legge con la violenza. Perciò quando leggo che gli eventi attuali sarebbero (descritti o giustificati? la linea di demarcazione è sottilissima) dalla lesa maestà di questa dannata sfera d'influenza, vedo persone che volenti o nolenti giustificano l'idea, fascistissima, che l'unica cosa che conti al mondo è la forza e che le regole siano solo foglie di fico, arrendetevi se volete a questa idea, ma sappiate anche che vi descrive politicamente, e non è una descrizione positiva.
#1448
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Luglio 2023, 19:38:34 PM
Citazione di: niko il 05 Luglio 2023, 17:10:55 PMNon tutti gli ucraini, ma quelli che hanno sostenuto l'euromaidan accettando di farsi strumentalizzare dell'estrema destra e dai servizi segreti usa per me sono nazisti e pupazzi.
Insulti semplicemente un milione di ragazzi che nel tempo si sono avvicendati a Maidan per ottenere, non la ricostruzione del terzo Reich, ma di vivere finalmente in uno stato di diritto, in uno stato liberale, strumentalizzando qualche teppista e soldato, come se negli eserciti degli altri paesi non vi fossero, compreso quello russo che ne è infestato. Continua pure a preoccuparti dei teppisti come fossi un parolaio del tg4, io mi preoccupo della vera eredità del nazismo, quella che non si fa tatuaggi sul petto ma serpeggia, elegamente scritta e cammuffata in pamphlet e concetti altisonanti. Come il concetto di "sfere di influenza", concetto letteralmente nazista perchè ideato da Carl Schmitt, giurista e politologo tedesco cruciale nella formazione dello stato hitleriano, mai pentito e mai scusato, fuggito nella Spagna franchista dove continuava a delirare delle sue "sfere di influenza". Mi chiedo quanti, che usano questo concetto, ne siano a conoscenza, io uso le pinze delle virgolette per usarlo, come uso le pinze per prendere le cose che mi  fanno schifo. Rossobruno antelitteram, sempre piaciuto all'estrema destra e sinistra del mondo come "prove di forza", auspicava una classe diriginte irresponsabile e al di sopra della legge, dal Fuhrer allo Zar, legge da usare solo per coercire i poveracci, uno stato definito non dalle proprie istituzioni ma dal proprio nemico, dagli ebrei alla NATO, uno stato in perenne emergenza e sotto attacco che legittimasse potere assoluto. Qualcuno ha pensato che dal caos degli anni '90 russi se ne dovesse uscire come dalla repubblica di Weimar. Questi sono i nazisti che mi interessano, a te lascio i certamente più coloriti e folkloristici hooligans degli stadi. Le "sfere di influenza" sono una tragica fantasia per cui sono morte milioni di persone, chi vuole associarsi seriamente lo fa attraverso la legalità, non nelle fantasie bagnate di dittatoruncoli terrorizzati dalla loro stessa popolazione che immaginano di governare più territori di quanto la legge gli permetta, prima che vengano presi a pesci in faccia da quelli che dovevano "salvare".
#1449
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Luglio 2023, 14:41:27 PM
Niko, non ho voglia di ripercorrere per l'ennesima volta la storia Ucraina, dovrebbe aver stufato persino chi legge figurarsi chi scrive. Mi riserbo semplicemente due commenti. E' ridicolo che accusi altri di usare il male assoluto con Putin e di manicheismo, quando ad ogni occasione possibile descrivi gli ucraini come dei nazisti, non ti scappa una singola occasione di farlo, quando la smetterai potrai anche accusare gli altri, per ora sei un bue che indica le corna degli altri. Riguardo ai sondaggi, le elezioni, e gli altri strumenti aritmetici per determinare la volontà ucraina, potrai pure (e io pure, entro certi limiti) dubitare delle rilevazioni post-2014, dimenticando che il processo di integrazione inizia nel 1998 e da allora al 2014 ci sono parecchi dati da leggere, e io ricordarti che per quanto possano essere edulcorati o alterati, sempre meglio delle tue "sensazioni" (perchè altro non hai). I paesi ex-sovietici sono i più forti sostenitori dell'EU e della NATO, molto più della "vecchia europa", in questo l'Ucraina ha differito solamente perchè almeno fino al giorno dell'invasione era sì in maggioranza positiva verso l'EU, ma non verso la NATO.. ora si è semplicemente allineata a tutti gli altri. L'immagine panoramica è che la Russia, da trent'anni non fa altro che perdere pezzi e respingere chiunque non riesca a tenere stretto con la violenza, mentre l'EU ha guadagnato membri senza sparare un colpo, membri che ribadiscono ogni giorno la bontà della scelta fatta con consensi bulgari, sia verso l'EU che verso la NATO. La tua crociata contro i sondaggi taroccati, deve cominciare in Croazia e camminare per tremila chilometri prima in lungo, e poi in largo, prima di trovare il sacro sepolcro tarocco.
#1450
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Luglio 2023, 10:24:40 AM
Citazione di: Kobayashi il 05 Luglio 2023, 09:51:16 AMPer noi, gente comune, è importante. Non lo è per Mosca, Pechino, Washington etc.
Non lo sapevi?
Sarà per quello che fanno "guerre di liberazione" e poi vengono presi a sassate dai quelli che dovevano liberare, o essere esportati in democrazia? Washington ha una collezione di guerre perse mica da ridere grazie a questi geni, Putin ha voluto metterne almeno una nel suo medagliere prima di schiattare. E' inutile ragionare l'Ucraina come fosse un unicum senza riferimenti, i parallelismi aiutano a discernere, e non ci sono solo tutti gli altri altri satelliti sovietici del passato, ma anche quelli del presente. In Bielorussia le cose sono andate esattamente nella stessa maniera, protestanti che volevano cambio di passo verso l'europa, Lukashenko stava per cadere, Putin manda  i suoi ominini in nero a bastonare e arrestare (cecchini a Kiev) e 100% se Lukashenko fosse scappato in elicottero come l'omologo ucraino, Putin avrebbe invaso la Bielorussia, i protestanti  si sono ritirati proprio perchè hanno capito sarebbe arrivato l'esercito russo. Cosa c'entrava in quel caso la NATO? Niente, nisba, nada, zero, null. C'entravano persone che si sentono umiliate dallo stato dei fatti e volevano cambiare politicamente il proprio paese.

E in tal senso, vado a confermare e ad accodarmi in fretta con la Nuland, Fuck the EU, che è complice con la sua mollezza e insipienza di questa guerra e di centinaia di migliaia di morti, perchè se nei due mesi che Putin ammassava truppe, e sapeva che gli americani non sarebbero mai intervenuti direttamente, i leader europei avessero messo chiaro che SENZA AMERICANI, avrebbero mandato i loro eserciti in ucraina in caso di invasione, la sola minaccia avrebbe devastato il miraggio di una guerra lampo e  Putin sarebbe tornato a preoccuparsi di colpi di stato e pavoni dorati per la sua villa. E la stessa mollezza e ridicola insipienza i leader europei l'hanno mostrata con la Bielorussia, a riprova che non è che sono scarsi e inetti "perchè la NATO", troppo lusso, lo sono perfettamente senza. Perciò assolutamente, Fuck the EU, accrocchio di leccasoldi e baciaculi incapace di gestire la sicurezza dei propri confini senza la mamma.
#1451
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
04 Luglio 2023, 21:33:20 PM
L'aggressione militare all'Ucraina, spogliata di ogni ideologia, è il plateale atto di ribellione di Mosca al disegno americano di cancellare la sua influenza dallo spazio post-sovietico attraverso l'allargamento della Nato.

Se vuoi mettila così, aggiungi però un "piccolo" dettaglio: stando a tutti i sondaggi disponibili la maggioranza degli ucraini erano d'accordo con questa scelta. E' importante oppure non ce ne frega niente? Questa è la vera ideologia da spogliare, quella per cui le persone non contano una ceppa (chiamasi "realismo", o meglio imperialismo). Così come è avvenuto per tutto  il resto del "spazio ex sovietico", nessuna di queste nazioni è tenuta in ostaggio dai disegni americani, ma la stragrande maggioranza delle persone che le abitano hanno scelto di uscire dalla "sfera d'influenza" russa, l'hanno chiesto ai loro politici, l'hanno ratificato, e non hanno alcuna intenzione di tornare indietro, e avevano tutto il diritto di farlo senza essere invasi(e anche di tornare indietro, se il successore di Putin finalmente trasformasse la Russia in un paese civile capace di attrarre qualcuno).
#1452
Biglino, o chi fa il suo gioco che non è per niente nuovo, restringe il campo contestuale finchè certe cose risaltano.. Altrimenti, rimane il libro con l'asino parlante, i mari che si dividono con un colpo di bastone, i morti che tornano in vita, e il divieto di mangiare ostriche per non offendere il creatore dell'universo... gli "oggetti misteriosi" risaltano molto di meno avendola letta tutta la Bibbia.
#1453
Qualche info aggiuntiva da analisti russi 1 ; 2


Uno degli aspetti più paradossali di questa vicenda, è che Putin, temendo di "darla vinta" ai sostenitori di Prigozhin riguardo al "sottofinanziamento" di Wagner ha finalmente snocciolato quanti soldi ha dato a Wagner in questi anni, e sono tanti tanti. La cosa curiosa è che prima del 2022 entrambe le parti (Wagner e Putin) negavano di avere alcunchè a che fare uno con l'altro, di più, Prigozhin faceva trenta querele al mese ad ogni giornalista che lo accostasse e giurava e spergiurava che Wagner per lui era solo un musicista. Oggi Putin è costretto a tirare fuori i libri contabili, e Prigozhin e la Wagner sono una cosa sola. L'acqua sotto i ponti deve passare, ma prima o poi la verità esce fuori, e questa è solo la punta dell'iceberg, occhio a salire sul Titanic finchè si vede solo un piccolo ghiacciolo perchè il lato grottesco della "denazificazione" ha ancora da uscire fuori. Prigozhin ha anche sciolto la sua holding che pagava gli stipendi alle troll farm, ora Trump e vari citrulli "sovranisti" avranno molti meno commenti e likes sotto le loro boiate, purtroppo sul FQ perdurano. Rimane il re dei troll, Lukashenko, che ha raccontato l'intera vicenda come se Putin fosse un bambino e lui la mente adulta che lo tiene sui binari, la sua capacità di apparire talmente stupido che quelli intorno a lui sembrano ancora più stupidi di lui è qualcosa di eccezionale da osservare.
#1454
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ordini ed Albi
01 Luglio 2023, 12:07:39 PM
Tornate in tema o chiudo il topic...
#1455
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ordini ed Albi
30 Giugno 2023, 11:01:06 AM
Penso che esistano diversi sistemi di associazione e certificazione professionale, taluni migliori di altri, ma tutti perfettibili e perciò giudicabili solamente in relazione alla volontà politica di realizzarne di funzionanti ed efficienti, quando spesso è il contrario (mangiatoie). L'idea mercatista è che nella relazione tra professionista e cliente si riesca sempre a stabilire un equa transazione tra abilità e profitto, la finanza non ho proprio capito cosa c'entri. Nel capitalismo si vuole captare la capacità individuale del soggetto, non quella della casta a cui appartiene, tuttavia, visto gli "esami" ed i requisiti piuttosto "laschi" di molti di queste associazioni, il risultato è semplicemente quello di separare il grano dal loglio. Tipo i dottori succo di limone, o i podologi-virologi, che è giusto facciano i loro esperimenti con ghiandole di rana e mandragola fuori dall'ordine, ben prima che vi sia un danno penalmente rilevante, perchè il danno potrebbe essere la morte della infelice cavia del loro "pensare fuori dal coro". Sostenere come pensarbene, che siccome queste associazioni offrono un immagine a bassa risoluzione del professionista sono inutili,non vero, a parte che rimane un problema di volontà politica, penso al contrario che inutile sia un immagine ad alta risoluzione fatta di esamini e verifiche online (con google aperto) perchè nessun esame può catturare la passione ed l'onestà di un professionista, che sono invece fondamentali. Io mancandone, di passione, per la professione del di cui albo ero isciritto, mi sono infatti recentemente disiscritto.