ma forse più che abbandono dell io, tornando al discorso sul buddhismo, è la consapevolezza che non vi è alcun io autossussistente , che tutto esiste perchè è in relazione con altro. In base a questa teoria ciascun sè , sia esso inteso come semplice elemento fisico o come singolo individuo vivente , non è ne costituito ne pensato come unità separata , come ente autonomo, come "atomo" indipendente. Questa acquisizione teorica non va assunta in senso "debole" per il Buddhismo. Cioè il pensare che ciascun ente entra in relazione con altri enti. No, va considerata in senso "forte" , considerando cioè ciascun ente è , sempre e necessariamente , costituito da relazioni. Questo che ho appena scritto è una vera e propia analogia con la rete di relazioni che tesse la realtà di cui parlo di continuo. Il Logos, cioè il principio costitutivo dell essere, l archè in senso forte.