Tra quelli che danno la colpa alla NATO c'è uno dei pesi massimi del rossobrunismo, Dugin, lo stesso che solo pochi mesi prima invocava la "prigonizzazione" della Russia a partire dalle scuole, ora vede Prigozhin come un prodotto della NATO. Se un filosofo si giudicasse dalla coerenza, Dugin meriterebbe un nobel. Il fascino per questi uomini barbuti non passa mai, Da Marx a Dugin, ben oltre al primato della politica, un vero e proprio primato della filosofia, gente con grandi pensieri e piccole mani per realizzarli. Passati alcuni giorni, e visti gli scomposti e nel complesso ridicoli interventi di Putin e del Cremlino, Putin ne esce sicuramente indebolito in maniera grave ed indelebile, l'aereo privato di Mevdeved è volato in una oasi araba, Gerasimov scomparso, e molti altri segnali che dimostrano la genuinità, assurda, di quanto avvenuto. Prigozin è la faccia "buona" di Utkin, ma come ha detto Prigozihn a Rostov "l'operazione è pianificata da Utkin, il miglior stratega militare del mondo". Utkin, per chi fosse distratto, è quello con i tatuaggi neonazisti sul petto. Ci troviamo di fronte alla situazione che il comando militare di una nazione che ha 6.000 testate nucleari è assediato, letteralmente, da un neonazista con i tatuaggi sul petto. Denazificazione, la chiamavano, e c'era anche chi lo ripeteva.
