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Messaggi - viator

#1471
Attualità / Re:Integralismo Islamico
01 Novembre 2020, 17:43:39 PM
Salve Mariano. Eh, certo che le Società debbono possedere una morale (le Leggi) per poter essere una comunità.Solo che - suppongo - secondo il tuo parere non sono le Leggi a stabilire cosa sia lecito (bene) od illecito (male).

Per te - suppongo sempre - la distinzione tra bene e male sociale non sta all'interno dei codici poichè probabilmente tendi a confondere le etiche individuali (che possono essere di qualsiasi genere ed origine) con la morale, la quale altro non è che l'espressione collettiva - democraticamente espressa in forme democratiche (si spera) di una sintesi maggioritaria (appunto democratica) dei milioni di etiche individuali, cioè della interpretazione soggettiva e relativa dei concetti di bene e dimale.


Secondo me invece sono appunto le Leggi ciò che deve stabilire a livello collettivo ciò che è bene oppure male, e le Leggi francesi sanciscono il diritto - tra le altre manifestazioni - della satira. La satira quindi in Francia è un bene, la sua limitazione o divieto è un male. Saluti.
#1472
Attualità / Re:Integralismo Islamico
01 Novembre 2020, 13:15:06 PM
Salve. Assai bene dice InVerno. Citandolo : "La questione è molto semplice, per avere libertà di parola bisogna rischiare di offendere l'altro, senza questo rischio potenziale, la libertà di parola è limitata automaticamente a dove l'altro sostiene di essere offeso. Se passasse l'idea che le parole non possono offendere,  il concetto di libertà di parola sarebbe nullo, un amenicolo estetico senza prassi".
Il problema è l'ignoranza. Più si è ignoranti più ci si attacca maniacalmente (fanaticamente) a quel poco che si crede di sapere.Circa la suscettibilità di quasi tutti i fedeli delle principali religioni, essi - secondo loro stessi - rappresentano la o le maggioranze che hanno sempre ragione.
Personalmente - essendo credente e fedele di una mia personale confessione fideistica (quella della Dea Miseria) - io dovrei esigere il rispetto delle mie personali sacralità mettendomi a strillare e denunciare contro coloro che esclamano "Porca miseria !". Oppure io solo ho torto nel credere certe cose mentre gli altri, se superano un certo numero, hanno ragione ? Saluti.
#1473
Scienza e Tecnologia / Re:Abbasso le astrattezze
31 Ottobre 2020, 21:34:53 PM
Salve Aumkaara. A me il concetto di "spazio quadrimensonale" fa tanto scuotere il capo, per non dire ridere. Parchè mai lo spazio dovrebbe possedere tre......(dimensioni è termine oscenamente errato !)...direzioni ortogonali (di direzioni variamente orientate lo spazio ne possiede una infinità) ed il tempo solo una ? Casomai lo spazio "quadridirezionale" risulterebbe invece "pentadirezionale" (altezza, ampiezza, profondità, passato, futuro - manca il presente il quale funge solo da equivalente temporale del punto spaziale).


Io sono serenamente convinto che il fondamento sia delle due dimensioni (spazio e tempo), sia ovviamente quello delle cinque direzioni che infine quello dei dieci "versi" (ovvero cinque direzioni aventi ciascuna un verso in avanti e l'altro all'indietro) non sia altro che il corpo umano , corredato delle proprie misure, dei propri sensi, della propria psiche (sede della percezione dello spazio e del tempo attraverso l'interpretazione del metabolismo corporeo, della propria fisiologia e delle proprie misure corporali) e della propria coscienza (sede della percezione del presente (la nostra identità) attraverso la memoria).


Credo proprio che se le nostre dimensioni (misure corporali) fossero molto diverse da quelle mediane attuali (ad esempio chilometri anzichè centimetri - ovviamente a parità di misure attuali del resto dell'universo) con tutto ciò che fisicamente ne consegue (ad esempio, metabolismo migliaia di volte più lento) avremmo sviluppato ben altre teorie, convinzioni, interpretazioni della natura, esoterismi e parametri scientifici di quelli che popolano attualmente le nostre vite.Altro che "stringhe", "vortici" e "multiversi". Viaggiare nel tempo significa variare il suo contenuto in eventi, e gli eventi di corpi umani alti 180 chilometri evidentemente sarebbero assai diversi di quelli di corpi alti 180 centimetri. Saluti.
#1474
Attualità / Re:Il valore della scuola
31 Ottobre 2020, 13:26:31 PM
Salve atomista. Il problemino piccolo piccolo sarebbe che medicina. infettivologia, statistica sarebbero argomenti che richiedono tempo per poter giungere a diagnosi (od anche solo ad ipotesi sensate), mentre natura e virus non stanno ad aspettare i nostri comodi.


Circa il Covid possediamo nozioni generali (da esperienze passate) circa la sua natura ef effetti, ma ti assicuro che sul pianeta NESSUNO è in grado di prevedere nel particolare la sua evoluzione futura.


Sono almeno TRE i grandi argomenti nei cui confronti siamo impotenti circa i loro comportamenti PARTICOLARI.



       
  • le EPIDEMIE-PANDEMIE
  • la DEMOGRAFIA
  • la METEOROLOGIA.........
e circa i quali possiamo solo lanciare allarmi, moniti, preghiere, auspici oppure, come fanno moltissimi Governi, gestire il tutto nel nome della demagogia che allontani da essi Governi le responsabilità politiche non desiderate. Saluti.
#1475
Scienza e Tecnologia / Re:Abbasso le astrattezze
30 Ottobre 2020, 20:32:13 PM
Salve Aumkaara. Sorvolando sul resto, che a mio parere contiene qualche opinabilità (per carità, tutto è sempre opinabile ed io comunque voglio rendere omaggio alla tua inesausta fluidità intellettuale).....ma, a propositito di "Ma a rallentare sono solo le attività psicofisiche di quest'ultimo, non il tempo in sé."..................................vorrei farti notare la mia tesi (assai poco originale) secondo la quale il tempo altro non è che il flusso degli eventi, in mancanza dei quali non solo sarà impossibile ammettere l'esistenza di qualsiasi tempo, ma semplicemente il "mondo" risulterebbe annichilito.

Le attività psicofisiche - piaccia o dispiaccia - consistono in eventi.

Impossibile quindi considerare una separata accelerarazione o rallentamento di un "puro tempo in sè" dal momento che - appunto la velocità dello scorrere del tempo è appunto regolata dalla quantità e densità di eventi, la cui registrazione sensoriale e quindi poi psichica rappresenta l'unico e relativo orologio a disposizione.

Che poi fisica e matematica (strumenti concettuali umani sempre basati sulle NOSTRE e solo nostre funzioni psicomentali) riescano a stiracchiare tempo e spazio a NOSTRO piacimento, è sufficiente utilizzare le equazioni adatte, dal momento che le equazioni sono semplicemente dei rapporti di uguaglianza al cui interno, introducendo nella parte sinistra dei fattori e nella parte destra degli adeguati simmetrici controfattori.............si può soddisfare quasi qualsiasi appetito, ovvero visione psicointellettuale o persino ideologica del mondo fisico. Saluti.
#1476
Attualità / Re:Il valore della scuola
29 Ottobre 2020, 16:48:50 PM
Salve anthony. Citandoti : ".....................se ci fossero popoli socialmente più ordinati come quelli dell'estremo oriente, il virus sarebbe stato già sconfitto anche nel nostro occidente".
Capisco benissimo che tu - da credente - sia ostile al fatalismo e pure filosoficamente poco ricettivo - ma il dilemma da te presentato è - filosoficamente parlando - semplicissimo : meglio morire (di Covid) da liberi o sopravvivere da soldatini ben subordinati ?.


In Occidente c'è un caso strano : quello della Svizzera ordinatissima che non riesce a sconfiggere il virus.
In Oriente c'è un caso strano : quello della Cina, educatissima ma solo relativamente ordinata, Paese nel quale di fatto vige la censura, per cui dal punto di vista epidemiologico le notizie e le statistiche sono solo quelle che piacciono al Governo. Saluti.
#1477
Salve Dante. Dunque, io sarei per la totale libertà di parola visto che per me le le parole non sono pietre ma solo strumenti per comunicare CHI SI E', COME SI E' e COSA SI VUOLE.

Su tale base però ha ragione Freedom. Nel senso che la libertà di parola (e di esprimere, attraverso di questa, chi si è, ad esempio dei saggi piuttosto che dei buzzurri).............la libertà di parola dovrebbe essere un diritto, mentre l'ELEGANZA restèrà una facoltà per sempre e per chiunque. Saluti.
#1478
Sale Niko. Tu mi attribuisci una qualche mia - esplicita o sottintesa - definizione, connotazione, descrizione del concetto di benessere. Purtroppo, all'nterno di quanto ho scritto non c'è nulla di tutto ciò. Non ho parlato nè di benessere materiale, nè di abitudini consumistiche, nè di benessere esistenziale, nè di benessere salutistico e corporale.


Ho solamente osato sostenere che - secondo me- a questo mondo alcuni si credono o vengono creduti vivere in condizioni di benessere sociale (qualsiasi cosa tale espressione significhi per me o per te)........per passare poi a valutare la eventuale relazione tra tale condizione e le possibilità-facoltà libertà esistenti all'interno dei corpi sociali del cosiddetto "primo mondo". Saluti.
#1479
Salve Dante. Hai ragione circa la "equanimità" (io lo chiamo "distacco", cioè visione razionale piuttosto che emozionale) la quale è difficile da raggiungere, impossibile da mantene a lungo, paralizzante circa le conseguenti scelte che dovremo comunque fare, rende cinico chi la pratica........................

Anzitutto il distacco bisognerebbe esercitarlo (anzi, in realtà è possibile esercitarlo) sono verso ciò che non ci riguarda da vicino (comodo, vero ?). Poi, in ogni caso, dopo aver esaminato con distacco la questione, potremo prendere le decisioni del caso che risultino completamente estranee e diverse dalle conclusioni di "equanimità intellettuale" che magari abbiamo appena fatto, e che saranno servite comunque a "chiarirci le idee", affiancando e confrontando la visione emozional-psichico-sentimental dei problemi con quella appunto razional-mentale.
Poi, svolto tale atteggiamento, qualsiasi medico potrà anche passare al versante "psico-compassionevole" utilizzando la propria etica personale per celare, edulcorare etc. etc. le diagnosi magari fatali che il suo distacco dottrinale che ha permesso di raggiungere. Saluti.


Nella realtà dovrebbe succedere quello che deve succedere al buon medico : egli può fare il bene del paziente solamente "distaccandosi" dalle proprie emozioni e preoccupazioni ed utilizzando solamente le crude conoscenze fornitegli dalla sua scienza ed esperienza medica. Saluti.
#1480
Attualità / Re:Il valore della scuola
28 Ottobre 2020, 18:59:19 PM
 Salve a tutti. Non riesco a capire se in circolazione ci sia più "corona" o più ingenuità.


Ci si chiede quale fosse il tasso di positività al "corona" per le classi giovanili e durante il periodo febbraio-settembre, e se lo stesso tasso abbia poi preso a crescere - e in qual mai misura - all'apertura delle scuole.




Provo a fare qualche mia come al solito maligna e cervellotica ipotesi :




       
  • All'inizio i tamponi venivano fatti solo di fronte a casi conclamati. Pochi e generalmente riguardanti gli almeno ultracinquantenni. In ogni caso - ripeto - troppo pochi per poter esprimere valutazioni demografiche precise (si era nella fase di novità quasi assoluta, figuriamoci !).
  • Man mano che le settimane passavano, si assisteva al moltiplicarsi dei casi, caratterizzati da focolai geografici ben precisi (che portavano a concentrarsi sulla geografia e non sulla demografia - d'altra parte Wuhan insegnava) e comunque l'età media dei malati diagnosticati aumentava, fornendo così in "automatico" la percezione-sensazione del fatto che i soggetti colpiti dal virus fossero in GRANDISSIMA maggioranza anziani, immunodepressi, pazienti multipatologici etc. Figuriamoci se qualcuno avesse proposto di partire con "screenings" che includessero anche i baldi giovani ! Avrebbe avuto contro gli "scienziati" (sarebbero stati tacitati dalla evidente mancanza di casi giovanili), i politici (va tutto bene), gli imprenditori (il "corona" doveva restare affare di pensionati e dell'INPS), gli stessi giovani ("noi siamo quasi immortali"). Secondo me il "corona" stava invece allegramente strisciando in modo demograficamente democraticissimo (o stava per cominciare a farlo dopo un pò di settimane di propri assestamenti evolutivi), solo che nessuno poteva (numeri troppo grandi), ma poi comunque avrebbe voluto, che si stabilisse quanti fossere e quale età avessero le sconosciute percentuali di popolazione (secondo me elevatissime) che risultavano contagiati ma asintomatici.
  • Trascorso qualche mese, mentre le diverse classi di potere annaspavano alla ricerca della miglior sistemazione possibile dei propri interessi (occorreva minimizzare la situazione - in ciò soccorsi dalla profonda ignoranza (certo non solo nostrana) circa essa. Lo vedete voi un Governo che ammetta di non saper quali pesci prendere (o che pesca soltanto profughi nelle acque di Lampedusa)?)............e dopo che la politica ebbe mostrato i propri muscoli agli elettori, all'opposizione, al resto del mondo con un "lockdown" da operetta che provvide certamente a bloccare..........solo l'economia.........si giunse infine all'estate.
  • Ovvio che con l'estate si presentò il problema degli spostamenti e degli introiti turistici. Approfittando della clemenza del virus (il quale decise di prendersi una vacanza negli USA) che venne immediatamente contrabbandata come efficienza governativa combinata con la saggezza e l'eroismo delle italiche genti), venne inaugurato il "liberi tutti" (molti al mare a mostrar le chiappe chiare, tanti ai monti perchè mica siamo tonti !). Ora, se forse i misteri meteorologici prevedevano che sole ed aria facessero male al COVID rimasto sulle italiche sponde..........le chiarezze epidemiologiche prevedevano che un incauto precipitoso, esultante ritorno alle dinamicissime consuetudini trascorse (ombrelloni, code agli impianti funiviari, abbuffate in compagnia, "strusci" di folle sorridenti, "happy hours" e "yes party".........al COVID avrebbe invece giovato assai.



Arriviamo così a tempi più seri e più prossimi, con la riapertura delle scuole. Sorpresa !  Ma il ritorno della morbilità del virus (la quale MORBILITA' consiste nella sua capacità di produrre sintomi ed esiti della malattia, e non ha un rapporto diretto ed immediato con la presenza del virus all'interno dell'organismo, la quale da sola si chiama SIEROPOSITIVITA' ) secondo me non è affatto in relazione con la reciproca più intensa frequentazione dei giovani tra di loro, la quale può produrre sì alcuni contagi (l'epidemiologia è pur sempre dottrina basata sulla statistica) in funzione di moltissime variabili individuali ed ambientali.



Riunendo mille persone (es. dei giovani) sieropositive ma asintomatiche, e tenendole isolate dal resto della società, tra di loro la diffusione (lo scambio di virus tra i loro corpi) non produce – in linea di principio e salvo le eccezioni qui appena sopra accennate – nessun ulteriore contagio avente effetto morbile (quindi nessun sintomo in chi tra loro (cioè in questo caso tutti e mille) risultasse già asintomatico).



Certo, nella realtà quello che qui cito è solo un principio, poichè esiste in realtà una importantissima variabile costituita dalla "carica" virale di cui è portatore ciascuno dei soggetti.



Sono personalmente convinto che il contagio asintomatico abbia riguardato e riguardi tuttora una percentuale (quale ? Penso però assai alta) di giovani più o meno uguale a quella della intera popolazione.



Il problema resta che si è in grado di valutare la percentuale di morbilità per le diverse classi di età, ma non si è mai indagato abbastanza sulle percentuali di sieropositività al COVID delle classi giovanili.



Una volta contagiato e pur in assenza – come detto – di sintomi, il giovane diventa veicolo di ulteriori contagi ma – sempre secondo me – la virulenza (velocità ed ampiezza numerica della diffusione del virus) del COVID – ad inizio anno come altrettanto sta succedendo adesso – dipende da condizioni termo-meteorologiche ed ambientali che poco o nulla hanno a che vedere con gli assembramenti di persone composti da grandi maggioranze di individui magari sieropositivi ma asintomatici (i giovani, appunto). Saluti.








#1481
Salve Freedom. Citandoti :"Tanti anni fa un utente, di straordinaria acutezza e capacità espositiva, fece un Thread nel quale dimostrava, matematicamente, come il Nulla ed il Tutto fossero equivalenti. Io, purtroppo, feci l'errore di cui mi pento almeno una volta al mese, di non stamparmelo e incorniciarmelo.
Ne ricordo solo un passaggio importante, forse decisivo: se sommiamo tutti gli infiniti negativi a quelli positivi otteniamo 0. Cioè il nulla. Cioè il tutto. § = 0".
Disgraziatamente la matematica (la figlia) non è la filosofia (la madre di tutte le considerazioni mentali).
"infinito negativo" è espressione filosoficamente assurda, la cui logicità è priva di dimostrabilità (all'infuori della convenzione puramente matematica), perciò non potrà venir utilizzata per alcun genere di "sotto-" o "sovra-" dimostrazione filsofica. Saluti.
#1482
Salve Freedom. Una vecchia ma inossidabile tesi afferma che la realtà non esiste, oppure che la realtà "vera" sia celata dietro le spoglie di una qualsiasi delle migliaia di miliardi di illusioni che popolano il mondo, , ma che nessuno riesca a capire e dimostrare quale di esse sia.

Facile porre delle domande ma talvolta (più spesso di quanto si creda) impossibile darvi una sensata risposta. Saluti.
#1483
Salve niko. Citandoti : "Guarda che quando pensi di poter definire oggettivamente il benessere, ti rendi ridicolo.
E' un livello veramente basso di discussione in cui non voglio farmi trascinare, secondo te un detenuto al 41 bis siccome mangia beve e non ha freddo è in una condizione di benessere?"
.


Come.....non vorresti farti trascinare ad un livello il quale viene inaugurato da te che, partendo dalla mia precedente GENERALISSIMA posizione, che qui ricito :  (Scusa ma, quando affermi di non vedere alcun benessere intorno a te (guarda che io mi stavo occupando delle cosiddette "società del benessere" o del "primo mondo", cioè di collettività di molte centinaia di milioni di persone...........non della tua, mia o specificatamente altrui condizione o definizione di "benessere")..................partendo da tale mia considerazione. dicevo, tu scendi invece appunto all'analisi  di casi personali (detenuti), particolari, etc. etc. ?



Ennesima immarcescibile dimostrazione di come sia difficile discutere di situazioni, concetti, estesi ed impersonali senza cadere in particolarismi i quali, se pur singolarmente veri e sacrosanti, non dimostreranno mai nulla circa le categorie (ripeto : folle di centinaia di milioni di persone) delle quali viene avviato il complessivo esame. Saluti.
#1484
Salve Lou. Citandoti : "( la dimensione interiore "puramente" psichica è luogo, non spazio, o quantomeno non meramente spaziale - luogo come spazio proprio. Forse può starci come dizione, per ciò che intendi. Oggi son particolarmente in vena di puntiglio espressivo, abbiate pazienza )".
Puntiglio per puntiglio (stiamo giocando con le parole, non è vero ?) :Se lo "spazio" (e pure il tempo) sono, come io sostengo, dimensioni (cioè estensioni geometriche oppure interiori, cioè concettuali) puramente psichiche ed immateriali (quindi nel nostro caso, appunto puramente concettuali).............ne discenderà che un "luogo" (geografico oppure interiore) non sarà altro che una porzione di uno "spazio" (geografico oppure interiore). Saluti..
#1485
Salve Aum. Citandoti : "Ottima formulazione, anche se io preferisco dire che il punto è adimensionale, e quindi corrisponde ad uno spazio adimensionale, presupposto di ogni spazio determinato solo dagli elementi delineati in esso (tridimensionale quando le delineazioni sono tridimensionali, ecc.).".
Io invece preferisco dire che il punto è un concetto, ovviamente immateriale ed ancora più ovviamente (data la mia convinzione circa lo spazio come "dimensione "interiore"" puramente psichica) privo di dimensioni "esteriori" e/o "geometriche". Saluti.