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Messaggi - bobmax

#1471
Tematiche Filosofiche / Re: La malafede
11 Marzo 2022, 12:20:06 PM
Anche se può sembrare paradossale, l'esistenza è esclusivamente comunicazione.

Pura comunicazione, non esiste nulla che non sia comunicazione.

Al punto, che i poli che appaiono comunicare... sono parte integrante della stessa comunicazione, di per se stessi non esistono! Perché la loro esistenza è funzionale alla comunicazione.

Anche il pensiero altro non è che un dialogo tra me e me.
Per pensare mi scindo e quindi comunico tra me e me.

Me chi?

Ma è proprio quella stessa comunicazione che è me stesso!
Che altro sarei mai?

Un io funzionale all'unità del pensiero, nient'altro che questo.
..................

E la Verità... è lo stesso Essere!

Che forse vogliamo mettere in dubbio che l'Essere non sia l'Esser Vero?

Suvvia...

E la materia non c'entra assolutamente nulla.
Perché la materia è espressione anch'essa della comunicazione. Che altro mai potrebbe essere?

Essendo la comunicazione ricerca della Verità, indubbiamente la ricerca è possibile solo in quanto la Verità non c'è.

Non c'è... in quanto è!

Essere = Verità
................

La malafede non tocca la Verità di per se stessa, che evidentemente prescinde da qualsiasi fede.

La malafede è la scelta consapevole di opporsi alla Verità, di cui si è però consapevoli!
Si vede il male, lo si riconosce come male, e lo si persegue comunque!

Altro che Caino...
Caino è l'eroe archetipo della umanità, che si rende conto del male commesso e si autocondanna.

Ma chi è in malafede... rinnega la propria umanità! Compie la scelta opposta a quella di Caino.

Prego Dio che mai sia possibile una autentica malafede...
#1472
Tematiche Filosofiche / Re: La malafede
10 Marzo 2022, 17:34:27 PM
Quando ci ritroviamo davanti il male, e questo male è a causa nostra...
Non vi è più alcuna giustificazione che tenga, nessuna motivazione razionale. Non vi è più nulla che possa toglierci la colpa.

Perché l'Etica viene prima di tutto!

Di fronte a bambini innocenti uccisi, donne stuprate, ospedali bombardati, non vi è alcuna giustificazione possibile.
Si è colpevoli, punto!

E si va all'inferno.

Si va all'inferno per molto meno, una volta presa coscienza delle proprie colpe.

Ma il male più grande, è il non volerci andare, all'inferno. Nonostante sia evidente che ce lo meritiamo.

E questa è la malafede.

Dio abbia pietà di Putin.
#1473
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
10 Marzo 2022, 15:56:10 PM
Non so, Viator, se si possa però parlare di ideologie...
Perché una ideologia si fonda su idee forti. Magari non approfondite, ma comunque in qualche modo delineate.

Qui abbiamo invece un rifiuto anarchico dell'esistente, senza però una filosofia che lo sostenga.
Ribellismo, che magari ha come suoi campioni esponenti del totalitarismo!

Ma non è un rifiuto solo politico.
È infatti soprattutto culturale.

Visto che non c'è la Verità, uno si sente autorizzato a dire la sua a prescindere dalla propria effettiva competenza.
Tanto è lo stesso, visto che la Verità non c'è...

La caduta del dogma ha lasciato molti orfani.
#1474
Tematiche Filosofiche / Re: La malafede
10 Marzo 2022, 10:14:01 AM
Vi sono momenti in cui cade ogni illusione di essere comunque nel giusto.

Ci ritroviamo allora di fronte alla nostra inequivocabile colpa.

Ma rimane un ultimo passo da compiere: ammetterla a noi stessi.

Perché possiamo invece negare l'evidenza. E cadere così nella malafede.

Evitiamo così di andare all'inferno. L'inferno della colpa. Il destino di Caino.

Ma quale è il prezzo?

Il male assoluto.

Abbracciamo il male assoluto pur di sfuggire all'inferno.

Putin è in malafede?

Anche solo l'ipotesi non può non suscitare orrore.

Se ciò non avviene, dovremmo iniziare a preoccuparci..
#1475
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
10 Marzo 2022, 06:10:21 AM
Ciao Viator,
non mi sembra si tratti di ideologia...

Perché gli scontri ideologici, tanto diffusi alcuni decenni or sono, avvenivano in effetti come li descrivi. Non vi era confronto, bensì scontro.
Lunghe discussioni sterili che non portavano da nessuna parte.
Idee preconcette che si contrapponevano con la convinzione di essere nella Verità!

Tuttavia, sebbene non fossero che dei pregiudizi, erano comunque idee. Prese per partito preso, rigide e in sostanza irrazionali, ma erano comunque idee.

Ora è invece avvenuto un salto di qualità.
Non vi sono più ideologie.

Le ideologie di allora, per quanto rigide e ottuse, obbligavano ad una qual coerenza almeno con le stesse idee sposate acriticamente.

Ma adesso, questo bisogno di mantenere almeno un po' di coerenza si è rarefatto. In quanto non ci sono più idee fisse a cui render conto.

È un liberi tutti.
#1476
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
09 Marzo 2022, 15:37:48 PM
@InVerno

Ai moderatori va il riconoscimento del loro contributo a mantenere attivo questo forum. Senza di voi non avrebbe potuto continuare.
Quindi il vostro è il dono più prezioso. Dopo chiaramente quello di Ivo.

Ci ho riflettuto più volte, e ritengo di essere inadatto. Sono intollerante. E molti interventi non riesco proprio a leggerli.
Non vi è alcun rispetto per un eventuale lettore. E il moderatore è però costretto a sorbirseli...
Mentre io li eliminerei di getto.

Perché il regolamento è importante, bisogna farlo rispettare. Ma non è tuttavia sufficiente, né potrebbe esserlo, per impedire sproloqui. Che a volte si susseguono senza sosta, allontanando dal forum, temo, chi magari avrebbe intenzione di partecipare.

Quindi che fare?
Non si può certo instaurare una censura basata su quanto è vuoto un contenuto, o sulla forma sciatta di esprimersi.
Dovrebbero essere gli altri utenti del forum a intervenire indignandosi.
Perché così avviene in ogni società civile, chi ciurla nel manico viene emarginato dallo stesso consesso.

Ma ciò non avviene...
D'altronde basta vedere come personaggi alla Salvini ottengano ancora apprezzamento nonostante tutto!
È il sonno della ragione.

Apprezzo il tuo spirito pragmatico, che riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Dal mio punto di vista, invece, ve ne sono rimaste solo poche gocce.

Pensavo di continuare comunque a partecipare, escludendo però definitivamente dalla lettura fonti che hanno, a mio parere, ormai dato prova di inaffidabilità.

Per sveltire la selezione ho utilizzato largamente la funzione degli utenti ignorati.
Ma poi, perché non si sa mai, tornavo comunque a leggerli.
Ecco, mi sa che è meglio rischiare di perdere una improbabile perla, e lasciarli perdere del tutto.
Ridurrò l'elenco ma poi lo rispetterò.

La pubblicità mi sembra ormai appurato che non è la soluzione.
E poi vi è un aspetto che forse passa inosservato e che invece è essenziale:
Se sostanzialmente non vi è nessuno, che si sente in dovere di contribuire economicamente ad un servizio prezioso come questo, comunicare qui che c'azzecca?
#1477
Tematiche Filosofiche / Re: La malafede
09 Marzo 2022, 13:45:45 PM
Anche solo l'ipotesi di trovarsi di fronte la malafede, suscita un profondo disagio.

Se poi, come nel caso di Putin, si sospetta che vi sia malafede. Ossia che egli sia pienamente consapevole dell'essere nel torto, e vi persista nonostante il dolore causato dal suo agire...
Ecco l'orrore!
#1478
Tematiche Filosofiche / La malafede
09 Marzo 2022, 11:57:57 AM
Nella ricerca della Verità occorre comunicare. Perché l'esistenza è comunicazione, e nient'altro.

Scopo della comunicazione, e perciò dell'esistenza, è far emergere la Verità.
Non vi è altro scopo.

E la comunicazione è possibile solo in quanto fondata sulla stessa Verità.

Tuttavia la Verità non c'è. Ossia non appare.
D'altronde, se si mostrasse non ci sarebbe più necessità di comunicare...

La comunicazione affronta ogni tipo di difficoltà. E per affrontarle può contare solo sulla fede nella Verità.

La fede è indispensabile.

Di modo che, se non solo manca, ma addirittura al suo posto vi è malafede... allora nessuna autentica comunicazione è possibile!

La malafede non può però mai essere accertata del tutto.

Anche nei comportamenti più ambigui, contraddittori, volgari... vi è sempre la possibilità che questi non dipendano da un'effettiva malafede.
Cioè non si può mai essere certi che siano davvero animati dalla consapevole volontà di sbeffeggiare la Verità.

Tuttavia, per evitare di cadere in una finta comunicazione, perché  animata dalla malafede, occorre operare delle scelte.

Evitando di comunicare laddove vi è, seppur soggettivamente, il motivato sospetto di trovarsi a che fare con la malafede.

Una esclusione necessaria, per evitare di cadere in un gorgo vuoto di senso.
#1479
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
08 Marzo 2022, 21:52:22 PM
Comunicare veramente si deve.
Perché noi siamo comunicazione.
Nient'altro che comunicazione.

Persino il pensare è comunicazione. Un dialogo tra me e me. E più sono sincero con me stesso e più sono.
Ma più mento a me stesso e meno sono.

Sì, vedo tante maschere in giro. E in effetti, un po' d'ipocrisia è necessaria. Se non altro perché nessuno possiede la Verità.

Tuttavia la maschera è necessaria proprio per il dovuto rispetto verso l'altro, perché non si può sempre farsi vedere nudi!

Ma il rispetto, quello vero, sostanziale, è ormai raro. Si discetta impunemente su argomenti senza averne alcuna cognizione.
Si abbozza giocando con le parole.
Si butta la palla fuori campo non appena colti in contraddizione.
Insomma, vi è un diffuso chiacchericcio inconcludente.

Ma tutto questo sarebbe in una certa misura anche accettabile, se sotto trasparisse comunque un desiderio, seppur confuso, di comunicare.
Perché vorrebbe dire desiderio di Verità!
E invece, spesso ciò proprio non si nota. È allora solo mero desiderio di esserci?
#1480
Varie / Mai dire mai, tuttavia…
08 Marzo 2022, 15:03:32 PM
L'esistenza è comunicazione.
Perciò per esistere davvero occorre comunicare. Ma la comunicazione deve essere autentica, se non lo è non vi è neppure vera esistenza.

Certo occorre credere nella comunicazione, perché non si sa mai...
Ma fino a che punto bisogna crederci?

Fino a quando si riesce a scorgere un possibile barlume di fede nella Verità.
E se quel barlume fosse solo una pia illusione?

Vi è qui, in questo forum, una minima autentica comunicazione?
Cioè vi è fede nella Verità?
O ciò che compare è sostanzialmente vuoto chiacchiericcio?
Perché un conto è il confronto di pareri diversi, indispensabile linfa alla comunicazione.
Un altro il non reale confronto, il non approfondimento, ma un semplice parlarsi addosso.

Quando è comparso l'invito a sostenere Riflessioni.it, ho immaginato che molti avrebbero senz'altro contribuito, se non altro per almeno riconoscere l'impegno e i costi di chi generosamente mette a disposizione il forum.
E invece, in 15 mesi due soli utenti hanno contribuito...

Ma allora davvero qui vi è della comunicazione?
#1481
Non può esservi alcuna salvezza tramite la conoscenza.

Innanzitutto perché "salvezza" implica sempre il salvare qualcosa.
Ma poiché questo qualcosa, l'io, è un'illusione, non vi è proprio niente da salvare.

Se poi ciò a cui si tende non è la salvezza del proprio io, ma il Bene, anche in questo caso non è comunque una semplice questione di conoscenza.
Perché non è conoscendo che si giunge al Bene, bensì essendolo.

La conoscenza può favorire il nostro diventare il Bene, cioè Dio, ma può viceversa essere inutile.
Lo favorisce, forse, costringendoci a condannarci all'inferno.

Di modo che ciò che siamo, veramente, può essere risvegliato dalla conoscenza in sé, ma solo indirettamente.
E tramite la sofferenza.

Che al di là della conoscenza, possa avvenire l'uscita dall'inferno, dipende solo dalla Grazia.
#1482
Eutidemo, l'atto è atto del pensiero.
La determinazione è frutto dell'atto del pensiero.
Non vi è alcuna determinazione di per se stessa.

Un conto è esserci ma un altro è essere.

È inutile leggere o copiare tutti i sermoni di Eckhart, se ne non ci si avvede di questa fondamentale differenza.

Inoltre, pure qui non fai che riconfermare la incoerenza.
Non si può stare con un piede in due staffe.
O Dio (Nulla) o l'esserci.

Torno a dire, e per l'ultima volta, che la questione è Etica.

Ma pure su questo sorvoli...

L'inutilità di partecipare a questo forum si fa sempre più evidente.


#1483
Eutidemo, nessuna determinazione esiste di per se stessa. La determinazione è sempre il risultato di un atto.
Il supporre che la realtà sia determinata a prescindere, cioè che sia composta davvero da enti distinti uno dall'altro, è la grande illusione.

Non solo il divenire è apparenza, lo è pure il molteplice. A maggior ragione il molteplice!
Ossia l'illusione della separazione.
Se nomini Parmenide, poi ne devi essere conseguente.

E se ne sei conseguente, allora occorre mettere in discussione la effettiva realtà delle categorie.

1!= 0
Siamo nel molteplice

Ma...
Essere = Nulla
Questa è la Realtà.
Cioè il Tao.

Dove il principio di contraddizione non ha alcun valore, con buona pace di Severino e del suo Parmenide.

Mi stupisce questo tuo rifiuto della coincidenza Essere - Nulla.
Incoerente con la tua pur apprezzata mistica.

Dio = Nulla

È una necessità Etica.
#1484
Mi sa non è chiaro cosa sia una categoria.
Il non bianco è una categoria, per esempio.

Forse è proprio questa non chiarezza a far supporre che le parole abbiano significato di per se stesse.

Parole che vivono di vita propria...

Buona continuazione.
#1485
Sì Eutidemo, sul fatto che inizialmente Tizio sia un non nonno ho esagerato.
Perché pure questa è una categoria, la categoria dei non nonni.
Mentre Tizio non appartiene ad alcuna categoria.
È infatti indeterminato.

Comunque la positività, cioè l'affermazione che Tizio è nonno, nasce necessariamente dalla negazione del suo eventualmente essere un non nonno.
Tizio viene determinato attraverso la negazione di ciò che avrebbe potuto viceversa essere.

Non vi è alcuna differenza tra gnoseologia e ontologia. Perché se prescindi dalla conoscenza vi è solo l'indeterminato.

Questa non è una considerazione capziosa, un ragionamento di lana caprina. Perché riguarda ciò che c'è di più prezioso: la verità.

Occorre sempre tenere presente che la verità, nell'esserci mondano, può essere ricercata e approfondita quanto si vuole, ma vi è un limite invalicabile. Che vanifica ogni nostra velleità di giungere a Dio.

Questo limite è che la verità, per esserci, è costretta a costantemente negare ogni possibile falsità contraria.

La verità è tale solo perché nega ogni possibile falsità!

Quindi sì, la verità dell'uno è nel suo negare di essere zero.

Ma questo aspetto, che può sembrare banale a un occhio superficiale... è invece ciò che l'Assoluto deve necessariamente superare.

La Verità non necessita di negare alcunchè!