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Messaggi - Alberto Knox

#1471
Citazione di: Ipazia il 25 Aprile 2022, 08:26:09 AMla verità rimane inafferrabile nella sua essenza come un disco inceppato in se stesso.
Puoi esplicare esattamente a quale verità ti rifierisci? cioè alla domanda precisa che tende a voler conoscere tale verità
#1472
Salve Paul, direi che hai toccato diversi punti fondamentali riguardo l'argomento essere-ente (essente) . E hai toccato anche le domande di senso, rispetto alla vita . Allora mi chiedo, può la ragione impiegando la logica, venire a capo alle domande di senso? la mia risposta è no, non può perchè la ragione, debitamente esercitata, conduce infine al mistero della vita. Perchè mi è dato di vivere questa vita, che cos'è questa cosa che viviamo e perchè la viviamo? qual'è il senso di tutto questo. Ecco si arriva a un punto che la ragione gira a vuoto e cosa fa ?...inventa. E quando la ragione inventa può essere anche pericolosa. Ma la ragione, e vado a concludere perchè poi voglio parlare di essere e divenire, non è esaustiva nemmeno per quanto riguarda la conoscenza del mondo fisico. Naturalmente la ragione fornisce dati, esattezze. Ma quando si tratta poi di pensare a queste esattezze, e di dare un significato complessivo a loro, Per giungere esattamente al significato complessivo della natura dell universo , dove solo all interno del quale può prendere ragione e consistenza la domanda sul senso dell esistenza.
Ebbene, quando si tratta di capire il significato ultimo della natura , ecco che le esattezze che la ragione consegna , vengono interpretate diversamente dagli stessi che la producono, dagli stessi scienziati.
 
Quando si tratta di dare un significato complessivo e filosofico alle certezze che la ragione consegna ecco che la ragione non è in grado di chiudere il cerchio.
#1473
Citazione di: green demetr il 24 Aprile 2022, 16:23:06 PMMa Nereo fa notare proprio che il giroscopio del gps nega la relatività di einstein.
Ascoltato prima di dire.
Inoltre per far tornare l'equazione di einstein i matematici hanno aggiunto una costante a caso.
Ma è ovvio che quella costante ha a che fare con l'etere.
Ma oggi l'etere NON si può studiare...bisogna aggiungere altro?
Comunque oggi come oggi non sono più interessato a questi lidi curiosi del mondo.
Mi sta bene che tu non sia più interessato a questi aspetti "curiosi" del mondo, ma se dici che è stata confutata la relatività ristretta e generale di Einstein da questo Nereo che dice che il gps nega la relatività di Einstein mentre invece è un classico esempio concreto di relatività applicata , vorrei sapere come, in che modo sto giroscopio nega la relatività . Certo questa non è la sede adatta. Quindi torniamo in topic che è meglio per tutti
#1474
Citazione di: viator il 30 Marzo 2022, 21:18:55 PMSalve Alberto Knox. Potrei provocatoriamente replicare che - a livello ontologico - l'unica differenza tra uno di noi ed un sasso (quindi cioè l'unica differenza tra ogni ente) consiste nella diversa velocità con cui gli enti si trasformano.
Procederei col rispondere a Viator ad esempio. La replica provocatoria che dici non tiene conto dell informazione fisica contenuta nel sasso e dell informazione fisica presente in un essere vivente. Non sono la stessa cosa , nel primo caso l'informazione è contenuta tutta nelle propietà degli atomi e dei loro legami atomici che formano infine il sasso fatto da un certo tipo di materia e di energia condensata in massa. Nel caso di un essere vivente l'informazione non si ferma alle propietà di ogni singolo atomo alcuni atomi che costituiscono il sasso ce li portiamo dentro anche noi, voglio dire che dal punto di vista fisico-chimico siamo del tutto equivalenti ad un ammasso di acqua , plasitica e metalli . Ma nel primo caso ciò che conta è la materia del sasso , nel secondo è l'informazione che immagazzinata nella materia. Certo anche il sasso ha una sua esistenza , ma la sua esistenza non va oltre alla massa e all energia atomica  in esso contenuto. Cioè , il numero di connessioni neurali che si possono stabilire nel nostro cervello , è un numero di gran lunga maggiore rispetto al numero di protoni, neutroni ed elettroni esistenti (non in tutti i sassi del mondo)  nell intero universo! ma è una cosa incredibile e questo è quello che ci portiamo dentro, è il lavoro dell universo che in noi si realizza in consapevolezza, in ragione e coscienza. Ma come si fa a dire " a livello ontologico - (che è la branca della filosofia che studia l'essere ) l'unica differenza tra uno di noi ed un sasso consiste nella diversa velocità con cui gli enti si trasformano".
#1475
Citazione di: viator il 23 Aprile 2022, 14:14:41 PMSalve Alberto. Ben detto. Purtroppo solo alcuni eletti riescono a percepire il calore brillante del cuore delle stelle diverse dal Sole.
Non credo che sia solo per pochi eletti, è qualcosa di cui tutti sono provvisti, come ho detto si tratta di riscoprire l'uomo interiore, la luce dell uomo interiore. Non ci sono altre vie per la vita spirituale la quale è fatta di interiorità.
#1476
Citazione di: Freedom il 23 Aprile 2022, 12:37:18 PMCitazione di: Alberto Knox il 23/4/2022, 00:29:58è quello di scendere nelle profondità di noi stessi e sentire quel sacrario , quel santuario della coscienza che ti richiama al bene e alla giustizia. E qui che si da la nobiltà degli uomini , è in quel luogo della coscienza che noi siamo a immagine e somiglianza di Dio.


Il tuo scritto è condivisibile ed ho citato questa parte per poterti domandare "come".
Quale dunque tu ritieni la strada giusta per arrivarci?

Non è che si può indicare una via unica e efficente per ognuno di noi, ogni persona è unica nel suo genere. Di sicuro occorre fare un lavoro su se stessi, fare un percorso spirituale. non si può pretendere che basta volerlo e si ha una vera esperienza Spirituale con Dio. Poi che Dio ti aspetti di incontrare? se non quel bene e giustizia che già sono radicate nel profondo del tuo essere? il quale bene e giustizia è la logica stessa del cosmo che permette agli stati della materia di aggregarsi in stati complessi e poi da tali stati complessi evolversi in vita, in vita consapevole , in anima poi in anima spirituale . E' tutto un lavoro, di gratis e di immediato non c'è niente.
E se noi sentiamo di far parte di quella logica, che in noi stessi è presente quella logica allora, a quel punto, si può continuare nell interiorità fino a sentire il calore brillante del cuore delle stelle. Che è la luce dell uomo interiore. Tu mi chiedi dei metodi, ma di metodi se ne possono indicare più di uno, come la meditazione, il respiro il vuoto interiore. Ma poi alla fine , chi ci deve mettere il cuore , siete voi, e nessuno può farlo al vostro posto
#1477
Citazione di: bobmax il 23 Aprile 2022, 08:46:56 AMHo fatto il bene?
Non ho fatto nulla!
Se hai fatto la cosa giusta , hai fatto la cosa giusta. punto
#1478
Il dialogo deve essere una parte costitutiva nella ricerca della verità. non si può pretendere che questa arrivi e la si riceva in modo passivo, cioè io leggo la bibbia, un pastore me la spiega , io ricevo il messaggio e questa è la verità perfettamente preconfezionata , impacchettata e spedita al mittente. Ci sono persone che questo modo di ricevere la verità può andare bene, perchè vedono un ordine delle cose e si sentono bene e aposto se entrano in tale ordine. Vado a messa, mi confesso, cerco di essere retto , faccio opere di bene, aiuto la chiesa con le mie offerte , ascolto la parola e va bene , io non sto criticando tale atteggiamento . Ma cosa vuol dire amare Dio? amare Dio è il primo comandamento ma che cosa amo quando dico amo Dio? bhè , di certo non vuol dire amare la Chiesa, di certo non vuol dire amare la Bibbia , tantè che Agostino stesso nella lettera 10 delle confessioni non parla ne di bibbia ne di chiesa . Sapete cosa rispose a se stesso a proposito di questa domanda? la luce dell uomo interiore. Cioè quel luogo , quella dimensione di cui ho parlato  ,dove noi siamo a immagine e somiglianza di Dio. L'unica maniera di amare Dio, non in maniera astratta, non sognando chissà che cosa , non pensando ad apparizioni mariane celesti , è quello di scendere nelle profondità di noi stessi e sentire quel sacrario , quel santuario della coscienza che ti richiama al bene e alla giustizia. E qui che si da la nobiltà degli uomini , è in quel luogo della coscienza che noi siamo a immagine e somiglianza di Dio. E quando tu fai questo , quando tu entri in quel Santuario allora stai facendo esperienza con il Divino. Bene, allora dov'è la verità?
#1479
Citazione di: Kephas il 22 Aprile 2022, 17:50:19 PMUnendosi al suo spirito divino, si avvicina sempre più al centro vitale nel suo cuore, , dove incessantamente scorrono, Luce e Misericordia divine.
Questo lo si trova in diverse tradizioni spirituali il buddha lo chiamava "prendi rifugio nell isola del Sè"  il taoismo parla di "cuore dentro il cuore" Giovanni nei vangeli parla di "l'essere nascosto nel cuore" sempre nei vangeli Gesù dice ai suoi apostoli "il regno di Dio è dentro di voi" nell antica Grecia era "conosci te stesso" come base della filosofia socratica e poi platonica e poi Aristotelica . Tutti indicano un luogo interiore dove la dimensione del sè sale oltre l'io e sente che fa parte di qualcosa di più grande dell ego, dell io. E quando l'uomo fa un esperienza di questo tipo io la chiamo esperienza spirituale.

#1480
Citazione di: bobmax il 20 Aprile 2022, 13:55:08 PMNon la chiamerei comunque "via di mezzo".
Perché non si tratta di destreggiarsi tra bene e male. Bensì di seguire il bene.
Ossia ciò che sinceramente crediamo ora sia bene.
E come fai a distinguere il bene se non vedi il male? il camminare sulla via di mezzo significa camminare con discernimento .Una parola importantissima nella vita spirituale, importantissima anche per la lettura stessa della  Bibbia. Se la bibbia non diventa essa stessa oggetto di discernimento ecco che allora diventa la peggiore delle prigioni.
 
#1481
Citazione di: bobmax il 22 Aprile 2022, 15:37:51 PMSecondo me, nella ricerca della Verità è indispensabile evitare di forzare il gioco. Cioè occorre resistere alla tentazione di affermare cosa la Verità sia.
"Ci sono due tipi di verità. Le verità semplici il cui contrario è chiaramente falso e le verità profonde, il cui contrario...è un altra verità"
(  Erwin Schrödinger )

Questo per dire che per quanto riguarda la vita Spirituale , non esiste un punto di vista privilegiato che possa dire "ecco adesso vi dico come sono le cose" non si può avere quella prospettiva razionalista che dice "ti dimostro la verità di Dio" . Se avessi voluto parlare di verità oggettive avrei parlato di Newton. Ma se parlo di anima  e Spirito quello che conta è ciò che è vero per me. Poichè non c'è nessuna verità più profonda della  vita del singolo.
#1482
Citazione di: bobmax il 20 Aprile 2022, 13:55:08 PMMa me ne sono mai allontanato per davvero?
Sono mai esistito, in quanto "io" separato dal Padre?
Deus non est corpus, è anima, è spirito. E se sappiamo che in noi è presente questa dimensione dell anima che diventa Spirituale in Dio è chiaro che è qualcosa che ci portiamo dentro come attributo di Dio e non dell io . Penso che l'uomo ha una duplice soggettività, una che dice "io" e una che dice "natura" .Se si risale alla natura di Dio troviamo che essa è Spirito e quando l anima umana diventa anima spirituale ecco che avviene la relazione con Dio.
#1483
I miei studi riguardo la condizione umana mi hanno infine portato a dedurre che l'uomo cammina sul confine delle antinomie , fra male e bene, cielo e terra, amore e odio e la lista la si può continuare fino a riempie una pagina intera. è il punto di equilibrio fra gli estremi che mi interessa. Questo lo insegna la sapienza vedica ma pensate al buddhismo, pensate alla grande spiritualità che il buddha presenta e che egli definisce come "la via di mezzo". Ciascuno di noi è chiamato non solo a conoscere se stesso ma conoscere il rapporto più equilibrato di se stessi con gli altri e con il mondo. E questo punto di equilibrio lo si ottiene esattamente ricercando la via di mezzo. Che non è la prudenza dilplomatica che non fa mai le scelte ma è la modalità di fare le scelte e di essere anche radicali tenedo presente tutte le componenti che sono in gioco. è la modalità di scegliere che vuole seguire l'equilibrio non la passionalità, non la parzialità ma il giusto. che cos'è il giusto? se non equilibrio? la giustizia, i due piatti della bilancia. E ciascuno di noi è chiamato a pesare se stesso prima di essere sottoposto alla pesatura nell ultimo giorno.
Qualunque cosa voi pensiate, credenti o non credenti, animisti o materialisti, il mondo prenderà possesso di voi.
La logica cosmica che vi ha portato all esistenza prenderà possesso di voi. Quando cesserà questo quantum di energia libera che è la libertà  che ti può mettere in relazione al mondo ma anche in indipendenza e autonomia rispetto al mondo. Nell ultimo giorno cesserà questa libertà e la logica cosmica prenderà possesso di noi, c'è poco da fare o da dire a riguardo.
E la presa di possesso di noi si chiama "giudizio" cioè quello che non solo il cristianesimo ma tutte le grandi spiritualità e le grandi filosofie hanno sempre sostenuto. C'è un giudizio che ci attende, ovvero saremo vagliati alla giustizia. Non si tratta di giustizia in senso legislativo umano o ciò che per noi è legale o illegale. Nel 1940 fino al 1945 era legale la legge mariziale ad esempio. Non si tratta di cose legali o illegali in base al metro di giudizio della ragione. Ma più del cuore , della coscienza. di quella legge morale universale che kant descriveva. Quando tu fai del bene per seguire il bene che senti che ti spinge a farlo allora stai agendo secondo la legge della morale universale, quando tu fai del bene per apparire stai seguendo il tuo ego. quando tu fai del bene come se fosse una spugnetta che lava i tuoi peccati allora sei un ipocrita. Servire il bene per il puro valore che il bene ha dentro di te. Questa è la morale di cui parlava Kant. Tendere all equilibrio è tutto ciò che di meglio un uomo può aspirare nella sua vita.
#1484
Tematiche Filosofiche / Re: La sindrome da utopia
19 Aprile 2022, 11:47:12 AM
Citazione di: niko il 19 Aprile 2022, 10:55:04 AMOgni cosa è riducibile e riconducibile all'insieme delle sue relazioni con le altre cose, non esiste di per sé. Per buona parte, faccio mio il concetto, appunto orientale, di vacuità e affermo che alla realtà del divenire non è necessario che qualcosa divenga; e non esiste nessun essere in divenire; semmai esiste l'essere del divenire, che è un ritornare.
Trovo molto interessante approfondire questo spezzone del tuo discorso...in particolare ci sono alcune parole che han catturato la mia attenzione, come vacuità, realtà, essere, divenire e..ritornare.
#1485
Tematiche Filosofiche / Re: La sindrome da utopia
19 Aprile 2022, 10:50:37 AM
Mi sento di introdurre, nella vostra discussione, Jean-Paul Sartre , filosofo esistenzialista vissuto fra il 1905 e il 1980.

Per tutta la storia della filosofia i filosofi hanno cercato di rispondere alla domanda riguardo a cosa sia un essere umano, o di individuare quale sia la natura umana. Secondo Sartre,invece, l'uomo non possiede nessuna "natura eterna"  cui fare riferimento. In altre parole, siamo condannati a improvvisare; siamo come attori che vengono mandati in scena senza avere un ruolo, un copione e un suggeritore che possa sussurrarci all'orecchio cosa quello che dobbiamo fare. Noi stessi dobbiamo scegliere come vogliamo vivere. Sarebbe troppo bello se bastasse consultare la Bibbia , o gli scritti del buddismo o un manuale di filosofia per scoprire come si deve vivere. Sartre dice inoltre che l'uomo si sente estraneo in un mondo privo di significato. Quando descrive l'alienazione dell uomo Sartre descrive l'uomo del xx secolo. La sensazione umana di essere un estraneo nel mondo crea un sentimento di disperazione, noia, nausea e assurdità. è molto diffuso sentirsi depresso e frustrato.
Mi piace parlare a tu per tu col lettore mentre scrivo , come si parla al tavolo di un bar.
Ricordi che gli umanisti rinascimentali avevano affermato quasi trionfalmente la libertà e l'idipendenza dell uomo?  Sartre sentiva la libertà umana come una maledizione. "L'uomo è condannato a essere libero" disse. E questa libertà fa si che , per tutta la vita, l'uomo è condannato a scegliere. Non esistono ne valori eterni ne norme alle quali possiamo appellarci . Per questo è ancora più importante quale scelta facciamo, perchè siamo totalmente responsabili delle nostre azioni. Sartre mette in evidenza il fatto che l'uomo non può mai sfuggire alla propria responsabilità. Deve fare le proprie scelte, e non può, per sottrarsi a quelle responsabilità, dire che "tutti dobbiamo lavorare" o " che tutti dobbiamo adeguarci a determinate aspettative borghesi circa il modo in cui dobbiamo vivere". Chi scivola così nella folla anonima è soltanto un massificato e impersonale: è in fuga da se stesso e vive una vita di menzogne.
La libertà umana , invece, ci impone di fare qualcosa di noi stessi, di esistere "autenticamente".
Sartre non era un nichilista , per lui la vita deve avere un significato , ma siamo noi che dobbiamo crearlo per la nostra vita. esistere è creare la propria esistenza. Per concludere Sartre ha toccato un punto importante quando ha detto che le domande esistenziali non troveranno mai una risposta definitiva: una domanda filosofica è per definizione qualcosa che ogni generazione, si, ogni essere umano deve porsi ogni volta.
Non deve essere motivo di sconforto. Non è propio il porsi queste domande che ci fa sentire vivi?