Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#1471
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
06 Gennaio 2022, 12:37:52 PM
Alla lunga Sapa potrebbe essere come dici tu, in fondo al virus conviene replicarsi e le cellule defunte non replicano. Però non c'è una intelligenza del virus, che ha questo obiettivo. Le modifiche genetiche di cov2 sono casuali. Alla lunga dovrebbe vincere, appunto la modifica che abbia più fitness per sopravvivere per una semplice ragione statistica, ma la natura non è un ingegnere statistico ma un bricouler un po' bizzarro e che adatta quel che ha all'ambiente. Potrebbero nel frattempo sopravvenire altre varianti, anzi sono già sicuramente sopravvenute. Che la variante omicron sia più lieve è possibile ma che sia come un raffreddore è da escludere visto il nuovo aumento di morti e terapie intensive.
#1472
Ti consiglio un libro e un autore molto interessante. Telmo Pievani, Imperfezione, Cortina editore. La sua tesi è che l'imperfezione è il motore dell'evoluzione della vita. Non può esserci vita senza imperfezione, perchè l'imperfezione trasmuta i viventi e prova nuovi modi vitali. Non è propriamente la tua tesi ma è comunque interessante concepire la nostra vita cosiddetta "perfetta", dipendere dalle imperfezioni. Ascolta l'esempio iniziale che riguarda lo scontro fra Kasparov e il Computer intelligente.


https://www.youtube.com/watch?v=j7Nu01PuT_I
#1473
Tematiche Spirituali / Etica nel regno animale
01 Gennaio 2022, 22:51:31 PM
La tua posizione Kobayashi mi sembra molto nicio/foucaltiana. A mio parere però un'etica della "libertà" non può essere un'etica della crudeltà. Che vi siano propensioni alla crudeltà da parte dell'uomo è evidente ma non nascono dalla struttura originaria del nostro essere mammaliano. La crudeltà è una invenzione della neocorteccia che si è ingegnata, non solo a livello cognitivo ma anche nel creare nuove emozioni. Inoltre come al solito, questo ingombrante cervello ha continuamente interagito con società sempre più complesse, nelle quali avvengono dinamiche impossibili in natura, come la tesaurizzazione o la specializzazione professionale, che condizionano le nostre relazioni e le psicopatologizzano oltre a ciò che normalmente potrebbe accadere in natura (esistono anche i danni neurologici). Hai citato il "capro espiatorio". È un ottimo esempio di come la crudeltà umana risieda nelle dinamiche e nelle strutture sociali piuttosto che in una crudeltà organica dell'uomo. E non a caso il termine "capro espiatorio" di natura religiosa è comparso all'alba delle istituzioni ebraico/occidentali. Infine anche la crudeltà si può apprendere, sia a seguito di esperienze crudeli subite sia attraverso insegnanti crudeli.
Il tuo desiderio di affrancarti dai pattern comportamentali che identifichi nel "tu devi" kantiano è del tutto legittimo ma fa parte anch'esso del gioco. È un po' come accade nella scienza con il sopravvenire di nuovi "paradigmi". Fra un paradigma e l'altro, si instaurano abitudini, tradizioni che strutturano il paradigma dominante. È semplicemente una constatazione di come funziona il cervello umano nella sua interazione con la società. Gli innovatori proveranno nuove strade etiche e se troveranno terreno fertile creeranno un nuovo modello etico. Oppure dovranno accontentarsi di essere dei novelli don Quixote.
Libertà VS omologazione è un sempreverde delle discussioni sull'etica, ma il mio pensiero non è né omologativo né libertario. È piuttosto utopistico in quanto ritengo che l'ideale sarebbe una omologazione ma di una comunità di "pensanti" in grado di affrontare criticamente la loro stessa omologazione per correggerla a manutenerla. La domanda difficile è pertanto: "come perseguire insieme omologazione, ovvero integrazione sociale (leggi pace o giustizia) e libertà ( leggi pensiero critico, vitalità, riconoscimento delle singole individualità)?"
#1474
Attualità / 2022
01 Gennaio 2022, 22:16:04 PM
Quello che intendevo rappresentare, Ipazia, è la struttura regionale del sistema sanitario in Italia. Vi sono dei livelli minimi essenziali che devono essere garantiti, ma dopo di ciò ( e siamo proprio a livelli basici) ogni regione è libera di organizzarsi come crede. Da un lato questa decentralizzazione è un bene, poiché ogni regione ha le sue peculiarità, dall'altro crea delle disparità incomprensibili. Era anche un "piccolo stimolo" per non pensare la realtà, compresa quella sanitaria, attraverso slogan.
#1475
Attualità / 2022
01 Gennaio 2022, 17:11:32 PM
JE. SSN, sta per servizio sanitario nazionale, un vaso vuoto, con ben pochi poteri, se non in questi casi di pandemia. La sanità è al 90 per cento gestita da 21 poteri regionali (le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano).
#1476
Ultimo libro letto / Isaac B. Singer
01 Gennaio 2022, 14:06:33 PM
Di Singer, in questo periodo ho letto Keyla la rossa. Un testo divertente, dove si avverte un desiderio immenso di vita e nello stesso tempo la considerazione filosofica dell'inutilità di quel desiderio, all'ombra del vanitas vanitatum del Quoelet. Al di là del contenuto anche la lingua formalmente è interessante. Non a caso è stato paragonato alla grande letteratura francese, Balzac, Stendhal e Flaubert.
#1477
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
31 Dicembre 2021, 08:06:37 AM
La polarizzazione delle posizioni non fa bene a nessuno tranne ai politici e ai giornalisti. Però, registrando i fatti, al di là degli occhi feroci, i vaccinisti non hanno fatto molto di più. Sono stati finora i novax quelli più violenti nelle varie manifestazioni. Ad ogni buon conto concordo con quanto ha scritto Viator qui, nel suo ultimo intervento. Il vero problema è la struttura di potere economico. Vorremmo tutti, vax e novax, sconfiggere il virus e tornare al " produci/consuma/crepa". Sarebbe invece ora di "pensare differente". Covsars 2 è stato solo un eloquente segnale di avvertimento e neanche il primo. Ma ovviamente cambiare le cose, significa andare oltre alla miope guerra del vaccino. Significa sostanzialmente ridurre consumi, viaggi, spese inutili, in una semplice e aborrita parola: redistribuire il reddito. Cosa che ovviamente non avverrà, non essendoci più neppure una classe riconosciuta che porti avanti questa battaglia, essendo il mondo ormai dominato dall'ideologia del danaro, che ci rende tutti uguali, interscambiabili, tranne coloro che sono gli "idoli", divinità terrene che ce l'hanno fatta: calciatori, attori, businessmen, finanzieri, alti gradi del potere politico/istituzionale. Ad ogni modo che la situazione sia grave lo dimostra la proposta fatta da alcuni settori di queste "divinità" di abbassare le tasse per i ceti medio-bassi, ovvero dei ceti che mandano avanti tutta la baracca, e a cui sono aggrappati parassiti in alto e in basso. Staremo a vedere se il camaleontico capitalismo saprà nuovamente autocorreggersi come ha fatto in altri momenti storici.
#1478
Tematiche Spirituali / Etica nel regno animale
30 Dicembre 2021, 22:22:12 PM
Indipendentemente dal contenuto dell'etica, che è molto variabile a seconda di chi si interpella, effettivamente, come ogni comportamento umano, anche l'etica è condizionata dall'addestramento, ovvero dalla ripetizione di atti che diventa abitudine. Poniamo come esempio l'atto della carità (ma potrei anche dire lo sterminio degli ebrei). Inizialmente vi è un processo emotivo primario, che possiamo definire compassione/empatia e che affonda le sue radici nello "istinto" alla socievolezza che è tipico della specie umana così come di tutti i grandi primati (Per lo sterminio degli ebrei entrano in gioco altri fattori su cui non posso accennare per motivi di lunghezza dell'intervento, ma che sono comunque simili).
Ad un secondo livello si costruisce sul concetto di "carità", una cultura e una tradizione che la rende ancora più attrattativa e seguita. Ai fattori subcorticali si aggiungono quelli neocorticali. L'etica riflette su sè stessa e sulla sua relatività. A questo livello intervengono gli innovatori, che grazie alle incredibili capacità di calcolo della neocorteccia "inventano" nuove etiche oppure rinforzano quelle esistenti. Ad un terzo livello, infine, finché un ulteriore innovatore non interviene, l'etica dominante o le etiche confliggenti presenti contemporaneamente, si strutturano e si perpetuano attraverso le abitudini, l'addestramento e la trasmissione culturale intergenerazionale. Questo passaggio è tanto più efficace se connesso a legami emotivamente forti. Se noi amiamo nostro padre e nostro padre è un appassionato fautore della legge etica del taglione, la possibilità che anche noi diventiamo sostenitori dell'occhio per occhio è molto alta. Se inoltre viviamo in una società ebraica tradizionale, questa possibilità aumenta ancora. Ad un livello arcaico, o subcorticale, la legge del taglione risponde anch'essa ad un processo emotivo di base legato alla sopravvivenza così come la socialità, ovvero la paura. Fattori "alti", cognitivi e culturali  e fattori "bassi", emotivi e di risposta comportamentale automatica, si intrecciano quindi nella costruzione dei valori etici.
#1480
Ringrazio Viator che ha rimesso in moto il topic, poichè mi ero perso la risposta di Socrate:

CitazioneLa medicina e la scienza sono in EVOLUZIONE, quindi non è affatto detto che quello che si afferma oggi sia definitivo, tra un secolo tutto potrebbe essere molto rivisto,

Assolutamente vero. La scienza moderna ha adottato un metodo dinamico e critico, fondato sulla verificabilità, la dimostrazione e la discussione fra esperti e questo metodo ci ha permesso di vivere di più e più comodamente proprio a quel livello materiale che viene talvolta disdegnato incoerentemente dentro case riscaldate grazie all'applicazione tecnica della scienza, su comodi divani, costruiti attraverso la razionalizzazione che ci ha insegnato la scienza. Ciò che viene rivisto deve essere fondato però su "dimostrazioni" e/o su criteri di efficacia rispetto ad un problema da risolvere, non può essere fondato su libere discussioni poetiche o su pii desideri.

Citazioneperché il cuore stesso ha un cervello di circa 50.000 neuroni, e questi neuroni sono in grado di imparare, prendere decisioni rapide, ricordare, e le informazioni partano non solo dal cervello al cuore, ma anche dal cuore al cervello in un dialogo continuo.

Anche questo è vero, ma si può ripetere la stessa cosa per tutti gli altri organi del corpo umano. Infatti vi è un SNC (Sistema nervoso centrale) e SNP (sistema nervoso periferico). Nell'intestino, ad esempio vi sono non 50.000 ma 500.000 neuroni. A questo punto il cuore diventa non il secondo ma il terzo cervello. Inoltre solo i neuroni del sistema digestivo hanno avuto finora l'onore di accedere al rango di sistema nervoso, chiamato sistema nervoso enterico, proprio in virtù del grande numero di neuroni presenti. Per dare un senso alle proporzioni, il nostro cervello ha mediamente 100 miliardi di neuroni. Che vi sia uno scambio di informazioni di tipo elettrochimico e biologico top-down e bottom-up è riconosciuto e dimostrato dalla medicina da molto tempo. Ovvio che il cuore deve dare delle informazioni di come funziona al SNC, perchè il SNC ha delle funzioni autoregolative che si attivano automaticamente. Non siamo certo noi a ordinare al nostro organismo di produrre serotonina, glutammato o dopamina, ma sono processi complessi e autoregolati.

Citazioneesistono in realtà TRE cervelli diversi: quello della corteccia (sede del giudizio razionale), del sistema limbico e appunto del cuore

La teoria dei tre cervelli fu avanzata da Mc Lean negli anni '60 e per quanto attualmente in parte superata, conserva una sua validità, anche in termini di spiegazione semplificata di alcuni processi mente/cervello. Però i tre cervelli non contemplano la presenza del cuore. Vi è il cervello più antico, definito rettiliano, o romboencefalo, dove sono conservate le istruzioni più arcaiche, gli istinti, i comportamenti automatici, e le connessioni fra sensi e loro interpretazione cerebrale ai fini della sopravvivenza, poi vi è il sistema limbico o mesencefalo, che rielabora le informazioni ricevute dall'ambiente e permette inoltre la socializzazione e l'interazione intra ed extra-specifica. Qui avvengono i processi cognitivi più semplici e una iniziale presa di coscienza del proprio sè. Infine vi è la neo-corteccia, estremamente sviluppata nei grandi primati come homo sapiens, gorilla, scimpanzè ed orang-tang. Grazie a questo ultimo sviluppo del cervello siamo stati in grado di manipolare l'ambiente, di domandarci il senso della nostra esistenza, di creare miti, opere letterarie, domandarci come funzionano le cose e tutto ciò che sperimentiamo nell'ambiente. Grazie alla neo-corteccia siamo in grado anche di interrogarci sulle funzioni primordiali dello stesso cervello per cercare di capire come le emozioni di base ci condizionano e come possiamo intervenire nel caso di disfunzioni comportamentali. Il cervello che riflette sul proprio funzionamento è una prerogativa credo unica nell'ambito delle specie viventi sul pianeta terra. Ma la neocorteccia non è gratuita. Consuma un grande quantitativo di energia e abbiamo dovuto così risparmiare altrove, non abbiamo zanne, non siamo alti 4 metri e abbiamo muscoli piuttosto ridotti rispetto ai grandi predatori. Questi sono i tre cervelli di cui parla la medicina e sono tutti situati nella scatola cranica. Il romboencefalo nei pressi della nuca, direttamente collegato con il midollo spinale. Il mesencefalo al centro della scatola cranica, la neocorteccia è quella strana serpentina che talvolta vediamo nei documentari e che si assiepa nelle parti più esterne della scatola cranica. In questa descrizione il cuore non c'è.
Che questi tre cervelli interagiscano senza che uno riesca a dominare gli altri è assolutamente vero e corrisponde in modo approssimativo alla distinzione freudiana fra es, Io e super-Io.

CitazioneLa psichiatria in particolare secondo me è una PSEUDOSCIENZA, tutti i suoi assunti sono indimostrati assolutamente e non vi è nessuna dimostrazione scientifica secondo cui le malattie mentali derivino da squilibri cerebrali,

In realtà vi sono ormai, grazie alla risonanza magnetica ed altri esami clinici, le prove che nel caso di malattia mentale vi sono squilibri nel passaggio dei neurotrasmettitori, così come vi sono le prove che vi è una certa familiarità genetica nella malattia mentale, allo stesso modo per cui è più facile che un genitore trasmetta un carattere genetico alla propria prole. In ogni caso è anche vero che la psichiatria abbia uno status molto differente dalle altre specializzazioni mediche e che sia molto meno "scientifica". Ma questo deficit corrisponde alla complessità dell'organo studiato. Infatti il cervello è l'interfaccia di coscienza, percezione della realtà, memoria biografica, percezione della propria soggettività in rapporto con gli altri. Inevitabilmente chi studia il cervello deve studiare anche un complesso di altre cose non indifferenti, compresa la religione, la filosofia, la società. Tutti temi per i quali non si può "MISURARE" il livello di infezione batterica, la temperatura corporea o l'emoglobina. La psichiatria è il nesso fra medicina e società ed anche fra medicina e governo della società. Anche l'antipsichiatria di Laing e Basaglia era in realtà una visione medica e psichiatrica della società, ma attraverso una lente innovativa dei rapporti di potere. La psichiatria in fondo si confronta con il malessere determinato dalla complessità delle società ed è il tentativo, fortemente illuminista di poter "riparare" ciò che sembra irreversibilmente malfunzionante.
#1481
Tematiche Spirituali / Etica nel regno animale
21 Dicembre 2021, 21:29:22 PM
Rispondo brevemente. La scelta fra bene e male in effetti non riguarda la coscienza ma la cultura. Credo che Stalin pensasse di fare il bene ed anche gli schiavisti della Louisiana non penso che si reputassero malvagi. Quello che fa l'uomo, a differenza degli animali, è riconsiderare ciò che è Bene e ciò che è male, permettendo di superare la schiavitù o permettendo di ricostituirla in modo diverso. Gli animali si fermano al massimo all'etica appresa, come quando viene loro insegnato a non mangiare in assenza del padrone, o all'etica appresa nei gruppi sociali.
Pertanto il senso etico è presente in tutti i mammiferi ed anche negli uccelli ma la dismisura che si è creata nell'uomo dipende dalla cultura, che mette in campo sempre nuovi modelli, idee, legittimazioni, rimodulazioni dell'esistente. Insomma il bene e il male lo possono fare anche gli animali, noi solo però lo facciamo in modo così esagerato, opere d'arte e campi di concentramento, torture e donazioni assolute. L'etica semplice di base dei mammiferi viene a contatto con una struttura cervello/cultura che ci rende unici per quanto comunque immersi nella stessa sostanza vitale e secondo le stesse logiche di tutti gli altri mammiferi.
#1482
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
16 Dicembre 2021, 18:48:27 PM
"appecorato". Termine interessante e tratto ovviamente dalla "Free Street University". Se fosse vero tutto il mondo persecutorio che leghi al fantastico mondo della Covidemia, controlla, se per caso, dopo questo eclatante attacco agli interessi globali di BIGPHARMA, la psicopolizia non sia appostata dietro quegli alberi giù in fondo.
#1483
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
16 Dicembre 2021, 15:51:13 PM
Noi avremo anche avuto l'hybris di procreare, ma senza questa hybris è più difficile pensare al futuro del mondo. Chi non fa figli di solito appartiene a due categorie, gli egoisti/eterni bambini, e quelli che non li hanno potuto avere e razionalizzano in molti modi questa loro mancanza. Avere dei figli è una delle esperienze essenziali del nostro viaggio mondano. Altro che hybris.
#1484
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
16 Dicembre 2021, 15:08:29 PM
Peccato Ipazia, ma non siamo tutti così radical-chic da poter leggere la sera il libretto rosso di Mao dal nostro buen retiro fra le Dolomiti e chiedendo all'Arnel di turno di andarci a fare la spesa a Canazei. Mandiamo avanti come possiamo questa Italia anche dalla pianura padana impestata di gas. Non possiamo fare altrimenti e per noi comuni proletari, non radical-chic, l'unica soluzione, per quanto precaria e discutibile, è il vaccino.
#1485
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
16 Dicembre 2021, 10:58:20 AM
Rispondo ad atomista. Il problema di questo virus non è il virus in sè ma il processo di globalizzazione, che ha portato molti vantaggi, ma non a tutti, ma quando si tratta di gestire gli svantaggi, risulta più difficile trovare una soluzione.
Mi spiego. In in altra epoca il coronavirus attuale si sarebbe diffuso a Whuan e si sarebbe estinto li. Oggi non più, a causa dello spostamento globale, oltre che delle persone e e delle merci anche dei virus. Ora, per sconfiggerlo bisognerebbe vaccinare 8 miliardi di persone, con i costi che ciò comporta. Ma nessuno si vuole prendere sulle spalle questo costo.