Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - daniele22

#1486
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
05 Febbraio 2022, 12:15:02 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Febbraio 2022, 22:34:31 PM
Citazione di: daniele22 il 04 Febbraio 2022, 21:15:06 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Febbraio 2022, 17:31:55 PM
L'unico punto interrogativo riguarda la tua idea che l'utopia e un progetto economico o tecnico siano la stessa cosa, e mi pare di averti già spiegato adeguatamente che non lo sono. Non si può confondere la società, con l'economia o con la tecnica.

Certo anthonyi, o ci si chiarisce su questo punto oppure c'è un punto di rottura. E bisognerebbe a quel punto tornare indietro a cercare da dove origina il momento che poi porta al punto di rottura divenuto evidente. Potrebbe essere il concetto di economia il motivo delle nostre incomprensioni. Allora io penso che la vita di un individuo coincida con la sua economia. Tutto nell'individuo si svolge in funzione economica, compresi i suoi valori. La tecnica coincide quindi con il potenziale sviluppo della propria economia (vita). La società è l'insieme degli individui che si confronta ciascuno con la propria economia e la propria tecnica. A te
Daniele, tu puoi anche dire che per te societa=economia=tecnica.
Non mi sembra però che a questo livello fai un grande lavoro dal punto di vista filosofico e teorico.
Marx viene studiato come economista e come sociologo, e ti posso garantire che la differenza tra contenuti sociologici ed economici è abbastanza chiara.
Non è questione di concetto di economia, perché l'economia in tutti i principali paradigmi è comunque vista come distinta e in un certo rapporto con la società.
E comunque ti ripeto, parlando di economia si  va nell'OT perché il topic parla di decadenza, e la decadenza è argomento sociale. Io l'ho relazionato alla caduta del comunismo perché quello fu un evento sociale, distruttivo del sistema ideologico e mitologico sul quale si basavano quei sistemi, è quindi potenzialmente produttivo di uno stato di decadenza.
Anche da noi in occidente la decadenza segue il crollo di un sistema ideologico, quello della cristianità.

Riporto qui la parte iniziale dell'aforisma 291 tratto da "Umano troppo umano" di Nietzche.


"Prudenza degli spiriti liberi.
Gli uomini di spirito libero, viventi unicamente per la conoscenza, troveranno ben presto raggiunto lo scopo esterno della loro vita, la loro definitiva posizione verso la società e lo Stato, e per esempio si contenteranno volentieri di un piccolo impiego o di una sostanza che basti strettamente alla vita; perché si aggiusteranno per vivere in modo che un grande rivolgimento nei beni esterni, e persino un rovesciamento delle istituzioni politiche non rovini la loro vita.".


Certo è che io sono ben trincerato in questa posizione, dipendendo però da un pc, da uno smartphone e da un'autovettura. Sempre in riferimento all'aforisma 291, ci si trova oggi in una profonda crisi energetica. Per quel che riguarda il computer etc. etc. dico allora che non me l'ha mica ordinato il dottore di avere tutte queste cose. Infatti potrei vivere benissimo anche senza, dato soprattutto che non lavoro più. E allora perché ne sono provvisto? Sostanzialmente perché non voglio vivere nell'emarginazione sociale. Questo tipo di emarginazione è generato da politiche economiche di stampo liberale, così come si potrà generare l'emarginazione di chi abbia problemi coi costi dell'energia. Il riflesso di tale mentalità cieca che conduce queste politiche economiche lo si vede pure nell'emarginazione sociale generata dalla politica liberal con cui si è introdotto il green pass. Tu vorresti pretendere invece che economia e sociologia debbano tenersi separate posizionandoti nel rifugio dal quale evochi l'interprete (Marx)

#1487
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
04 Febbraio 2022, 21:15:06 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Febbraio 2022, 17:31:55 PM
L'unico punto interrogativo riguarda la tua idea che l'utopia e un progetto economico o tecnico siano la stessa cosa, e mi pare di averti già spiegato adeguatamente che non lo sono. Non si può confondere la società, con l'economia o con la tecnica.

Certo anthonyi, o ci si chiarisce su questo punto oppure c'è un punto di rottura. E bisognerebbe a quel punto tornare indietro a cercare da dove origina il momento che poi porta al punto di rottura divenuto evidente. Potrebbe essere il concetto di economia il motivo delle nostre incomprensioni. Allora io penso che la vita di un individuo coincida con la sua economia. Tutto nell'individuo si svolge in funzione economica, compresi i suoi valori. La tecnica coincide quindi con il potenziale sviluppo della propria economia (vita). La società è l'insieme degli individui che si confronta ciascuno con la propria economia e la propria tecnica. A te
#1488
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Decadenza
04 Febbraio 2022, 16:18:38 PM
Rileggiti il post Anthonyi. C'è un punto di domanda nella seconda o terza riga, con esempio esplicativo allegato. Quando rispondi a quello posso ancora dialogare con te
#1489
Tematiche Filosofiche / Caso e necessità.
04 Febbraio 2022, 16:10:20 PM
Citazione di: paolo il 04 Febbraio 2022, 14:36:30 PM
Un saluto a tutti voi. Mi sono iscritto giusto ieri e questo è il mio primo post.

Mi presento: avanti negli anni , diplomato tecnico , insegnante in pensione, neuroni stanchi ma ancora più o meno collegati, conoscenza della filosofia quasi nulla ma comunque interessato.


Avendo scarsa dimestichezza con concetti astratti vi propongo  un esperimento mentale relativo comunque ad una situazione concreta:
Casinò di Sanremo.  Il croupier effettua una serie di mille lanci. Chiamo  questa  serie Prova1.     La Prova 1 da il seguente risultato: 200 rossi, 800 neri.                                                            Al rapporto 200/800 = 0,25 appiccico l'etichetta "Caso1"(nella eventualità di 800 rossi e 200 neri avrei considerato identico risultato).  Alla differenza 1- 0,25 = 0,75 appiccico l'etichetta "Necessità1".


Le prove continuano con risultati ovviamente diversificati.


La prova33 da come risultato: 0 rossi, 1000 neri.                                                              Caso33 = 0(minimo) ,    Necessità33= 1(massima).


La prova75 da come risultato: 500 rossi, 500 neri.                                                              Caso75 = 1(massimo),   Necessità75= 0(minima).
Cosa pensereste dopo aver assistito alla sola Prova33?    Probabilmente nella vostra mente comparirebbe un omino nascosto che, con una calamita, ha costretto la pallina sempre sul nero. Chiamo questo omino  "Causa".


Cosa pensereste dopo aver assistito alla sola Prova75?   Probabilmente nella vostra mente non comparirebbe alcun  omino.  La parola Causa neanche comparirebbe nel vostro vocabolario.


Cosa pensereste dopo aver assistito sia alla Prova33 che alla prova75 e solo a quelle? Avanzo le seguenti opzioni:
a)  La Causa opera nel corso  della Prova33                                                                             b)  La Causa non opera durante la Prova75.                                                                            c)  La Causa opera in entrambe le  Prove.                                                                                 d)  La Causa non opera in alcuna delle due.                                                                      Quale delle quattro?


Cosa pensereste dopo aver assistito a tutte le Prove?                                                             Non avanzo alcuna opzione. Non ne ho la più pallida idea!

Se l'esperimento non vi risulta del tutto strampalato avrei piacere in un vostro riscontro.
Per intanto vi ringrazio dell'attenzione e vi saluto.



Ciao Paolo e benvenuto. Non so quanto tu sia novellino nell'arte di pensare. Si vedrà. A prescindere dal fatto che uno non conosca la roulette è chiaro che sei cmq costumato a pensare che a ciò che tu consideri causa debba in qualche misura corrispondere un effetto. Quindi la risposta è la "c". Però tu assisti innanzitutto alla prova 33. La domanda diventa quindi: dopo quanti lanci sul nero cominci a pensare che vi sia una causa diversa che agisce rispetto alla causa della ruota che gira e che determinerà la casella in cui finirà la pallina?
#1490
Sono senz'altro d'accordo con viator, da uomo concreto che sono, però a me piace addentrarmi nei regni delle fedi e delle teorie.
Io non prescrivo pratiche da attuarsi sulla terra, però prescrivo pratiche mentali, che consistono nel riuscire a raggiungere una parità di consapevolezza tra gli umani. Solo allora si potrà parlar di pratiche e dare un giusto valore a tale parità di consapevolezza rispetto ai centoventi centesimi offertimi da viator illo tempore. Sarà quando si svelerà lo stato sconosciuto del sistema precedente l'esperimento, cosa che preoccupava Majorana al cospetto delle evidenze messe in luce dalla meccanica quantistica. Sarà quando sarà chiaro che il fenomeno della luce non sia stato ancora ben compreso. Le patologie verranno allora meglio comprese. Ciò che dico lo dico a fronte delle mie esperienze
#1491
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
04 Febbraio 2022, 09:37:44 AM
Citazione di: iano il 03 Febbraio 2022, 23:31:11 PM
@ Daniele.

E se l'ignoranza fosse un difetto di contenuti dovuto ad un eccesso di contenitori?



Ciao iano, finalmente posso riprendere il dialogo con te che avevo interrotto. Per andare avanti bisogna rispondere alle domande e rispondo contestualmente pure ad anthonyi. Alla tua domanda, se ne ho inteso il senso, rispondo certamente sì.
La storia della filosofia è una storia di tesi ed antitesi, ma la sintesi non è mai giunta. Ovvio, la sintesi non può che derivare dalla critica alla nostra conoscenza, e la nostra conoscenza è fondata sul sostantivo della lingua.
Io mi sento presocratico, kantiano e husserliano. Da quel che so (lezione del professor Sini reperibile you tube) Husserl criticò Heidegger sostenendo che il suo pensiero, pur entusiasmante, fosse però privo di fondamento. Anthonyi non ha risposto alla mia domanda, lanciandosi invece a criticare quel che io sostenevo circa l'utopia. Ovvio che il pensiero liberale sia pragmatico e apparentemente privo di utopie, ovvio che su di esso possano praticarsi anche le prassi di teorie socialiste, ma non si rende conto che la sua utopia l'ha già realizzata fondandola sul concetto di proprietà privata, che, prima di esistere, rappresentava un'utopia. Concludendo con un pensiero un po' slegato, penso che non sia consentito alla nostra ragione l'essere atei. Vi sarebbe un difetto nella ragione dell'ateismo, certamente di natura emotiva
#1492
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
03 Febbraio 2022, 22:30:54 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 14:42:23 PM
Citazione di: daniele22 il 03 Febbraio 2022, 14:24:42 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
L'idea di decadenza non è poi così negativa. Solitamente la decadenza segue un periodo nel quale il mito della grandezza di un popolo e dei suoi valori è stato forte.
Il mito, appunto, non necessariamente i valori.
La decadenza, quindi, coincide col disincanto rispetto al mito ed è segno di una visione della realtà più concreta.
Vogliamo fare un esempio: quella cultura di sinistra democratica e liberale che ha ampliato il suo spazio nella sinistra in generale, a danno della visioni marxiste ortodosse, a seguito del crollo dei regimi comunisti dell'89.


Perfetto Anthonyi, fino all'esempio, come ha detto pure atomista. Marxismo ortodosso a parte, il fatto è che questa cultura di sinistra fa parte della decadenza. Non è innovativa di fronte ai supposti miti crollati
Infatti io credo che il pensiero liberale sia una struttura tipicamente decadente, pragmatico e privo di utopie.
Le utopie infatti sono parte delle strutture mitologiche, di destra come di sinistra. Quello è il suo limite, perché purtroppo gli uomini hanno in maggioranza bisogno di un'idea alla quale legarsi, Dio, patria o eguaglianza che sia.


Il pensiero liberale privo di utopie ... utopia, che parola affascinante ... Da un punto di vista diciamo fenomenologico, l'utopia, così come la distopia, corrisponde né più né meno ad un luogo nel futuro. Non trovi che un progetto corrisponda a un'utopia? Fare un ponte è la posa in opera di un progetto. Un programma politico è la posa in opera di un progetto. Il mito non è una invenzione tratta dal nulla, corrisponde invece ad uno svelamento simbolico delle vicende umane. L'essere umano svela, svela, svela e non può impedirsi di svelare, altrimenti rinuncia ad una verità che lo precipita nell'ignoranza più sordida. Porteremo infine alla luce, tramite una tragedia in diretta, il mito della nostra (mia no, a dire il vero) ignoranza catatonica. Nella Bhagavadgita, in relazione alla conoscenza umana si svelano le qualità che pertengono all'individuo (traduzione dedicata al lettore italiano): la purezza, la passione, l'ignoranza. Queste giocano tra loro per quel che riguarda il dominio dell'una rispetto all'altra nella vita dell'individuo. Quando la fisica ha rinunciato ai problemi con la relatività per proseguire con altre teorie (utopie) siamo per me entrati nel dominio dell'ignoranza, giacchè mi prendo la libertà di estendere le qualità dell'individuo alle qualità delle discipline umane. Sento spesso Ipazia parlare di liberal-liberismo. Non vorrei che anche l'economia, e tu ne sai sicuramente qualcosa più di me, fosse incappata negli stessi problemi della fisica, e li abbia risolti a modo suo, perché, se così fosse ... beh, per la fisica passi (fino ad un certo punto), ma per l'economia il discorso cambia. Tutto questo naturalmente in merito alle utopie
#1493
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
03 Febbraio 2022, 14:24:42 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
L'idea di decadenza non è poi così negativa. Solitamente la decadenza segue un periodo nel quale il mito della grandezza di un popolo e dei suoi valori è stato forte.
Il mito, appunto, non necessariamente i valori.
La decadenza, quindi, coincide col disincanto rispetto al mito ed è segno di una visione della realtà più concreta.
Vogliamo fare un esempio: quella cultura di sinistra democratica e liberale che ha ampliato il suo spazio nella sinistra in generale, a danno della visioni marxiste ortodosse, a seguito del crollo dei regimi comunisti dell'89.


Perfetto Anthonyi, fino all'esempio, come ha detto pure atomista. Marxismo ortodosso a parte, il fatto è che questa cultura di sinistra fa parte della decadenza. Non è innovativa di fronte ai supposti miti crollati
#1494
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
Citazione di: Eutidemo il 03 Febbraio 2022, 12:51:02 PM
Ciao Daniele22. :)
L'arsenale bellico dei due paesi non ci è noto con precisione, ma quasi; ed infatti, a meno che non spostino truppe e carri armati sotto terra, ormai con i satelliti si vede quasi tutto.
Il resto, comunque, lo sappiamo benissimo attraverso altre quattro fonti:
- HUMINT (human intelligence)
- SIGINT (signals intelligence)
- IMINT (imagines intelligence)
- MASINT (measurement and signature intelligence)
Ma un discorso approfondito su tali fonti ci porterebbe troppo lontano; sebbene meriterebbe anch'esso un topic a parte.
***
Quanto alla NATO, l'Ucraina non ne fa parte nè ha chiesto di farne parte; per cui, così come nel 2014, questa è solo una scusa di Putin per "sbocconcellarsela" un po' alla volta (un po' come la favola del lupo e dell'agnello al fiume).
L'idea che i Paesi della Nato abbiano intenzione di invadere la Russia, per cui questa è giustificata a "prevenirla" invadendo l'Ucraina, è semplicemente "ridicola"; solo un ingenuo potrebbe abboccare ad una simile "fake news" da "troll".
***
Quanto alla Scandinavia, la crisi ai confini tra Russia e Ucraina, ha ovviamente  suscitato  la preoccupata attenzione della Finlandia e della Svezia; le due nazioni scandinave avevano fatto una scelta "equilibrista" nel corso della Guerra Fredda e finora avevano sempre mantenuto tale posizione, pur collaborando sempre, in materia di sicurezza, con i partner dell'Alleanza Atlantica.
I recenti sviluppi hanno tuttavia portato nuovamente alla ribalta il tema dei rapporti fra Stoccolma, Helsinki e il quartier generale di Bruxelles, coinvolgendo al contempo gli Stati Uniti e la Nato.
Soprattutto la Finlandia, infatti, non ha dimenticato l'aggressione russa del 30 novembre 1939, quando Russi e Tedeschi si erano alleati per spartirsi sia la Polonia che gli altri territori di quell'area (in particolare i Paesi Baltici).
***
Quanto ai Tedeschi, visto che la Russia si è annessa l'intera Prussia, che stava alla Germania come il Veneto sta all'Italia, non è certo che possano vedere di buon occhio l'espansionismo imperiale Putiniano (però vedi nota).
***
Tuttavia è vero che, storicamente, la Russia ha forse subito più tentativi di invasione da occidente di quanti non abbia cercato di effettuarne; a partire dai Cavalieri Teutonici e da Carlo XII di Svezia, fino a Napoleone e ad Hitler.
Ed è anche vero, come dici tu, che i Russi (in genere) giocano molto meglio "di rimessa"!
Però non dimentichiamoci che le truppe russe non solo sono arrivate fino a Berlino, ma persino fino a Parigi: dove, per qualche tempo, governò direttamente lo zar (vedi il proclama affisso ai muri della città di Parigi, firmato da Alessandro I Romanov, il mattino del primo aprile 1814, il giorno successivo all'ingresso in città delle truppe russe).
Roma, invece, almemo fino adesso, se l'è cavata!
***
Però hai ragione nel ritenere che la Russia non manderebbe mai giù l'adesione dell'Ucraina alla Nato; ma quanto a questo non c'è pericolo, perchè è la stessa Ucraina a non volerlo, per paura della reazione russa.
Il presidente, Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, lo hanno ribadito più volte.
D'altronde, lo stesso numero due del Ministero della Difesa ucraina, Hanna Maliar, attraverso i social network ha smentito, mentendo, le ultime rivelazioni dell'intelligence Usa riguardo ai movimenti al confine di truppe russe; i quali sono indubbiamente reali, ma il Ministero della Difesa ucraina ha tutto l'interesse a smentirli.
Il che, per due ordini di ragioni:
- non irritare ulteriormente Putin, sperando che così non li attacchi;
- far credere a Putin che le loro informazioni sui movimenti di truppe russe non siano aggiornati, per meglio reagire in caso di effettiva aggressione.
***
In effetti, anche considerando che un intervento NATO al massimo riuscirebbe a fermare l'avanzata russa sul Reno, ma non certo sul Don, Zelensky deve prima di tutto evitare che il suo paese sia trascinato in guerra, o che alcuni settori delle sue forze armate possano addirittura provocarla; per questo ora sta addirittura accusando l'Amministrazione Biden di usare l'arma della disinformazione contro il suo paese, per carpire come meglio può la "benevolenza" dello Zar Putin, ed evitare che lo aggredisca infuriato.
***
Spero proprio che gli riesca, poveraccio!
***
Un saluto! :)
***
NOTA:
A dire il vero, anticamente, i "Prussiani" (o meglio, i "Prussi") erano una popolazione slava, successivamente conquistata dai Tedeschi; anzi, a dirla tutta, originariamente al centro del Brandenburgo (dal nome slavo Brennabor: bor "foresta"), la stessa Berlino non era  altro che un villaggio di pescatori slavi ("berl" o "brlog", in slavo significava di "villaggio di pescatori")

P.S.
Siamo andati troppo OFF TOPIC; per favore rientriamo ON.


Ciao Eutidemo. Stultum est dicere putabam. Pensavo che l'Ucraina volesse entrare nella Nato.
Nota sulla nota: non sapevo di questa incursione slava fino al centro, che però è stata nel tempo fagocitata dai germani.
Dal discorso che fai ne deduco che il tuo topic sia dedicato ad un far finta che la Russia attacchi la Nato. Beh, allora attendo il prossimo, sempre che nel frattempo la Russia non invada l'Ucraina
#1495
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 09:31:37 AM
Citazione di: Eutidemo il 03 Febbraio 2022, 04:44:13 AM
Ciao Daniele :)
Le tue sono considerazioni molto interessanti, ma, come ho detto, mi riservo di valutare tali questioni a tempo debito con un apposito TOPIC; lo farò non appena una delle due parti avra mosso il suo "pedone di re".
Questo TOPIC, invece, è circoscritto solo all'aspetto strategico-militare dello specifico scenario (o "scacchiere", se preferisci).
Un saluto :)


Mi spiace Eutidemo ritornare in campo off topic. Se la faccenda si sviluppasse attraverso gli eserciti dovrai considerare che a noi non è noto l'arsenale bellico dei due paesi nella sua interezza. Dove si andrebbe a finire? Intanto la Nato si presenta più a nord suscitando le giustificate proteste russe, e Biden fa pressione sull'indecisione finnica e svedese rispetto alla Nato. I tedeschi non vedono l'ora di rompere le palle ai russi, anche se ultimamente sono un po' più cauti. Penso comunque che la Russia le sue guerre le abbia vinte giocando più in difesa che in attacco, dove tra l'altro ha subito clamorose sconfitte. Concludo esprimendo il pensiero che la Russia non accetterà mai (teoricamente) di avere una serpe in seno alla propria cultura (l'adesione dell'Ucraina alla Nato), giacché la madre Russia è nata a Kiev coi suoi rapporti con gli scandinavi, e la lingua ucraina, a differenza di altre lingue slave, sta nello stesso bussolotto del russo. Non di solo pane vive l'uomo, e la Russia di pane ne ha molto
#1496
Perdona la mia ambiguità. Penso metaforicamente, da quel che ho capito, ma non lo so, non lo specifica o non vi ho fatto caso. All'inizio della fiaba si parla di un "incidente" che ha prodotto la morte di tutte le persone maggiori dei 15 anni. Nel sito di ibs, ma anche in altri penso, trovi le prime pagine in anteprima. In pratica ci si tuffa in un mondo in cui ha prevalso la fantasia infantile incontrandosi con i residui culturali del mondo precedente l'incidente. Il resto ovviamente non te lo dico ... non per farti un dispetto, sempre ovviamente
#1497
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
02 Febbraio 2022, 14:23:05 PM
Ciao Eutidemo, mi chiedevo da qualche settimana come mai non fossi ancora sceso in campo nel merito della questione in oggetto. Eccoti qua infatti. Risponderò alla domanda che poni all'inizio senza addentrarmi nelle forze in campo. Naturalmente parto dal pregiudizio che i russi abbiano un livello di consapevolezza in un certo senso superiore rispetto a quello americano. Questa è una classica partita a scacchi dove i russi sicuramente possiedono competenze maggiori rispetto agli americani. Chiaro è che ciascuno dei due vorrebbe vincere, in subordine fare pari. Come dici qui si scherza col fuoco. Putin predica ufficialmente da tanto tempo la distensione, ma in cambio di cosa? Ho come l'idea che gli schieramenti siano solo fumo negli occhi, e, che Biden, a differenza di Putin, non se ne renda conto. Oppure se ne rende conto, ma allora non mi fido delle sue motivazioni volte alla protezione di uno stato sovrano
#1498
Ovviamente la scrittrice ammette di essere stata anche influenzata dall'evento covid19.


Letto qualche giorno fa, si tratta di una bella fiaba fantascientifica con risvolti di natura antropologica. Portata avanti con un linguaggio diciamo furbesco certamente allusivo. Il punto di vista è quello della donna. Non capita tutti i giorni di leggere buona letteratura
#1499
Tematiche Filosofiche / Della fede e della verità.
02 Febbraio 2022, 10:56:56 AM

Una premessa: Touring proponeva per la coscienza un modello computazionale. Questo contrasta con critiche che giungono da qualche neuroscienziato che avvversano tale modello sostenendo che la vita non è un nastro che sottopone la coscienza a scelte obbligate. Naturalmente io mi associo alle critiche.
Citandoti:
"Per come la vedo io la domanda è: una volta che sulla fiducia accettiamo che non bastano due valori per fondare la matematica, ma c'è ne vogliono almeno tre, verità, falsità e indecidibilta', da cosa nasceva la nostra fede che ne bastassero due? Perché' su questa fede si fondava la verità."


Immagino perché non si rendevano conto che se solo 1 cosa apparteneva alla realtà della mente di ciascuna delle due cose, ciascuna di queste 2 cose non poteva scorgere l'eventuale differenza tra loro. Uno guarda l'altro senza rendersi conto che lui stesso è. Accade così che manchi loro un punto di riferimento per scorgere una diversità dell'uno rispetto all'altro. Arriva il terzo incomodo. Chi, tra loro, può a questo punto stabilire quale sia tra i tre il diverso? E' forse per questo che la matematica, se non erro, pone il 2 come primo numero primo
#1500
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
01 Febbraio 2022, 18:51:32 PM

Metafisica, essere, Dio, faccio di tutto questo un fascio ... parole ... sostantivi appunto. Nego cose, nego fatti, eppure tutte queste cose e questi fatti li vediamo ogni giorno. Nego quindi pure il virus. Ecché !! Siamo impazziti? Da sempre sento dire che i virus ci attaccano, e giù farmaci, tra le quali come si suol dire gli antibiotici. Immagino che pensassero che in conseguenza di un'infezione virale un antibatterico potesse esser utile in caso che un'infezione batterica potesse sormontarsi a quella virale. Ma il verso dell'azione non può essere quello giusto solo se si nega che il virus sia un "agente patogeno". Vale a dire se si ammette che la cellula si mangia qualcosa. Genoma e sistema immunitario incontrano il virus. Se lo lasciassero lì senza relazionarsi con lui, come potrebbe il virus replicarsi? Allora, se il nostro genoma rappresenta la nostra storia compressa, cosa rappresenta il nostro sistema immunitario? Probabilmente un intreccio tra genoma e qualcosa d'altro. Lecito dubbio filosofico, almeno dal mio punto di vista, visto che di storia si tratta, che possa essere la storia della nostra psiche, e quando parlo di psiche parlo pure di gente che dice che il virus non lo può sconfiggere, mentre in realtà se la fanno sotto e si alleano con altri sotto l'egida di bandiere anche incognite. "Esistono scuole di pensiero in seno alla medicina che sostengono tale via". Me l'ha detto il barbiere ... suo figlio è bravissimo a suo dire negli studi, auguri a lui, e anche al barbiere dai ...  Ovvio che io opti per la via del siamo noi che attacchiamo, in fondo era per quello che non mi fidavo, più che alle più che legittime accuse di Ipazia, ma almeno finora ho avuto buona sorte ... fin qui tutto bene diceva quello mentre precipitava dal trentesimo piano