Un intervento OT che mi sembra però doveroso. Nessun popolo, nazione o cultura può essere ridotto a definizioni come assenza di valori, o amore per i valori dittatoriali. I russi se non sbaglio sono 195 milioni. Difficile rappresentarli come un unico monolite, privo di valori, osannante Putin e che magari beve vodka e alleva orsi nella dacia. Gli stereotipi sono una forma sottile di soft-war, di cui noi italiani siamo spesso vittime, in quanto tutti mafiosi, suonatori di mandolino e forti mangiatori di spaghetti, oltre che latin lover, infidi e vigliacchi. Almeno in questo forum mi piacerebbe evitare questa stereotipizzazione. Il che non vuol dire che non vi siano dei comportamenti ricorrenti in certe popolazioni, ma quella ricorsività non deve mai essere considerata totalizzante.
