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Messaggi - anthonyi

#1486
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
22 Aprile 2024, 15:14:36 PM
Per me la morte fisica é un fatto reale, tutti la sperimentiamo come osservatori avendo la coscienza che riguarderà anche noi. Il resto, cioè il dopo morte, chiaramente non lo sperimentiamo, e fa quindi parte di quella dimensione ignota della quale, comprensibilmente, si ha paura, anche se si ha una fede. Personalmente io paura non ne ho, a volte la vita ti porta certezze di sofferenza che possono farti addirittura desiderare l'incertezza della morte. Io, comunque, credo molto nelle narrazioni di esperienze NDE e queste sembrano evidenziare che quelle stesse angosce che una persona si portava in vita, continuano ad agire sullo spirito. La morte sarà anche la fine delle sofferenze fisiche, ma non di quelle dell'anima. 
#1487
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
22 Aprile 2024, 11:40:55 AM
Citazione di: Gyta il 22 Aprile 2024, 10:29:40 AMIl nostro governo per la politica relativa alla salute pubblica era stato informato dall'aifa :
1) sugli effetti avversi gravissimi in percentuale dell'1 su 5,



Che vorrebbe dire uno su cinque? Che uno su cinque vaccinati ha effetti gravissimi? Guarda gyta che questa ecatombe di malati e morti non l'ha vista nessuno, quello che si é visto é stata la riduzione significativa di malati, sia leggeri che gravi, e di morti per covid nelle popolazioni vaccinate, in proporzioni che vanno anche oltre il 90 %.
Poi certo casi gravi di reazione ai vaccini ci saranno pure stati, ma stiamo parlando di casi che si misurano sui milioni di vaccinati, l'aspirina, in proporzione, fa danni maggiori.
Comunque, cara gyta, Chissenefrega lo dico io rispetto alle assurdità che tiri fuori, valle a raccontare al circolo dei terrapiattisti che certamente le ascolteranno. 
#1488
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
21 Aprile 2024, 14:35:09 PM
Citazione di: niko il 21 Aprile 2024, 13:47:12 PMChissa', se i contribuenti americani sono contenti, di avere appena stanziato sessanta miliardi di dollari per prolungare di qualche mese e fino alla prossima campagna elettorale una guerra gia' persa.

Io sono un po' limitato nella mia prospettiva e non riesco a immagginare bene di preciso quanti siano sessanta miliardi di dollari, probabilmente perche' non riesco a immagginare il primo per poi moltiplicarlo per sessanta, ma secondo me ci sono modi migliori di spenderli.


Nel decreto é riportato che gli aiuti all'ucraina sono parte integrante della strategia di difesa e sicurezza USA, questo serve formalmente per oliare i procedimenti burocratici, ma é comunque un concetto al quale la maggioranza degli americani crede, soprattutto ci credono quelli dell'intelligence che inquadrano sempre di più la pericolosità della Russia di putin.
Negli ultimi tempi si sono registrati strani incidenti in alcune fabbriche di attrezzature militari di area NATO, sia in Europa che negli USA che hanno rafforzato questa convinzione. 
#1489
comunque avevano una specie di imperatore che assumeva tratti divini, avevano una casta sacerdotale anche loro. Non dimentichiamo, poi che loro una certa democrazia se la potevano permettere perchè non avevano competitori bellici sul territorio. La democrazia è un lusso che non ti puoi permettere quando il nemico ti attacca, e questo accadeva spesso in Europa.
#1490
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
21 Aprile 2024, 10:25:05 AM
Ieri é stata una bella giornata, finalmente gli aiuti militari USA all'Ucraina sono stati sbloccati dalla camera USA. ho scoperto che nel decreto ci sono alcune postille che rinnovano gli aiuti nei prossimi anni. In altri termini anche nell'infausto caso in cui Trump dovesse riuscire a vincere comunque il pentagono avrebbe una certa autonomia nell'inviare aiuti all'ucraina.
Putin sembra che abbia detto che "adesso ci saranno più morti", ma sarà poi vera questa tesi dei pacifinti? 
In questo periodo, nel quale  gli ucraini non potevano contare sull'aiuto USA la Russia ha cercato di sfruttare l'occasione con tanti attacchi, perdendo uomini e mezzi in abbondanza. E naturalmente ci sono anche morti tra gli ucraini.
Adesso invece che la Russia sa che gli ucraini hanno le dotazioni per reagire é ragionevole pensare che si dia una calmata, che smetta di mandare migliaia di uomini al macello quasi inutilmente, visto e considerato che poi le conquiste sono veramente limitate. 
#1491
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
20 Aprile 2024, 09:05:26 AM
A me sembra, gyta, che questo professore che non ho il piacere di conoscere di fama, è che comunque si allarga abbastanza dalla sua competenza medica in considerazioni di stampo politico e amministrativo delle quali evidentemente non é competente, comunque non affronti la questione della quale stavamo parlando, cioè l'efficacia dei vaccini nel rendere meno statisticamente contagiosi i vaccinati rispetto ai non vaccinati. 
#1492
Secondo me, Eutidemo, proprio per ragioni simboliche, per me è opportuno che la Meloni mantenga la sua querela. Negli ultimi anni assistiamo ad un problematico sdoganamento del concetto di Nazista, che viene utilizzato un po su tutto come il prezzemolo. Le parole di Canfora sono offensive non solo per il contenuto, ma per l'idea che contengono che la motivazione del sostegno della Meloni agli Ucraini sia l'ideologia nazista. Credo che il fatto che dette parole siano state proferite da una persona che, a quanto dicono, è dotata di cultura, sia un aggravante, perchè si tratta di persona che dovrebbe aver maggiore coscienza del significato delle parole, e del loro abuso.
#1493
Oggi la parola "comunismo" ha solo contenuti nostalgici. Chi vuole vedere nei conflitti di oggi una riproposizione dell'ormai antico conflitto ideologico non può che suscitare un compassionevole sorriso.
Naturalmente i conflitti ci sono lo stesso, perché ci sono uomini che li vogliono, e quando li vogliono trovano sempre una scusa per farli, che sia il comunismo o altro. 
#1494
Citazione di: Pensarbene il 17 Aprile 2024, 10:42:23 AMnon è così.Ci sono buchi neri al centro delle galassie, buchi neri stellari e buchi neri primari massicci formatisi nei primi tempi dopo il big bang.
Questi ultimi non possono essersi formati dal collasso di stelle giganti e supergiganti e in un tempo così breve.
Gli astrofisici non li sanno spiegare e sono proprio loro a proporre l'ipotesi secondo la quale essi sarebbero stati originati da concentrazionidi materia oscura.
Inoltre ci sono buchi neri che si sarebbero formati nello scontro tra stelle di neutroni e altri ancora.
.




Non so perchè ti poni in contraddizione dove la contraddizione non c'è. Siamo entrambi d'accordo che il buco nero origina da una concentrazione di materia, oscura o meno che sia. Per me è evidente che certi livelli di concentrazione sono tali che tutto il processo di vita delle stelle è accelerato, e quindi può diventare estremamente breve, senza bisogno di scomodare la materia oscura, concetto ad hoc sul cui utilizzo già si potrebbe discutere, e credo che anche su questo tu sia d'accordo.
#1495
Citazione di: PhyroSphera il 17 Aprile 2024, 07:37:20 AMDèmone o demonio? Una piccola differenza di scrittura, ma una radicale diversità ontologica.

Mauro Pastore
Piu che altro si tratta di una diversità culturale, il demone fa parte di culture più antiche e meno sistematizzate nella dicotomia bene-male. Oltretutto il demone é tipicamente visto in una attività di manifestazione nella realtà, frutto di un approccio di tipo esoterico, mentre il demonio é concepito come parte di una gerarchia spirituale in un approccio tipicamente soterico.
#1496
Ma come non si sa come si sono formati i buchi neri? Essi sono dati dal collasso della materia ad alte concentrazioni che genera una forza di gravità che fa collassare tutte le altre forze. Questa grande quantità di materia l'abbiamo nelle stelle, e si é creata anche all'inizio dell'universo, generando i buchi neri massicci dei quali parli. 
Poi Pensarbene, la tua idea della presenza di materia oscura é certamente un eventualità possibile, che non cambia la sostanza dell'origine dei buchi neri. 
#1497
Storia / Re: IN CHE SENSO UNA STORIA CRISTIANA?
13 Aprile 2024, 19:01:16 PM
In questi ragionamenti, Ipazia, c'è una scarsa considerazione della natura umana, che si muove sempre tra l'interesse e l'abitudine. Il mondo romano era un mondo equilibrato e gestito con grande oculatezza tra necessita economico belliche e tradizioni, religiose e politiche, che poi si confondevano. A quei tempi le comunita cristiane avevano contro tutti, i sacerdoti che vedevano i templi svuotarsi e le entrate ridursi, tanti uomini che vedevano il mondo femminile sempre meno propenso a soddisfare le loro esigenze per questa invenzione della castità, le parti politiche, che si rendevano conto che quell'ideologia allontanava il popolo dai piaceri della violenza e della guerra, creando i presupposti per un progressivo indebolimento della forza bellica di Roma. Essere cristiano era una scelta irrazionale, che comportava un alto rischio di morte violenta, una rinuncia alla libera soddisfazione dei propri istinti e, per chi era benestante, la necessità di mettere in comune con gli altri le proprie ricchezze.
Temo che tutti questi siano argomenti concreti e molto immediati contro i quali nulla possono i raffinamenti intellettuali ai quali fai riferimento, gran parte dei quali, oltretutto, sono stati sviluppati nei secoli successivi.
Il cristianesimo è un'affermazione storica contro ogni logica di comportamento umano prevedibile.
#1498
Storia / Re: IN CHE SENSO UNA STORIA CRISTIANA?
13 Aprile 2024, 16:22:42 PM
Citazione di: Ipazia il 13 Aprile 2024, 14:55:29 PMNo, io dico che la storicità della figura di Cristo è così labile e priva di riscontri oggettivi da rendere precario l'enorme apparato ideologico su cui si reggono le varie sette cristiane. 
Non sono i documenti antichi a fare la fede di oggi. La fede di oggi é fatta delle parole di oggi, e della disponibilità di ciascuno a credere a queste parole. 
Piuttosto se, come tu dici, la storicità di Cristo é labile, ancora più straordinaria é l'avventura del cristianesimo in questi duemila anni. 
Già l'idea di partire da un fondatore e 12 seguaci, e arrivare a plasmare la storia dell'uomo occidentale, é difficile da credere. 
Se invece supponiamo che il fondatore neanche esisteva, quale forza avrà mai agito, in questa duemila anni, per permettere all'uomo occidentale di creare tutte le cose che vediamo oggi? 
#1499
Citazione di: Eutidemo il 13 Aprile 2024, 12:12:01 PM
Ed infatti "provocare la morte di chi è già nato" (come vieta espressamente il giuramento), ed "impedire la nascita di chi ancora deve nascere" (come, invece, non vieta affatto il giuramento), sono due cose completamente diverse non solo sotto il profilo del "formalismo verbale", bensì anche sotto il "sostanziale profilo logico, etico e giuridico".
Altrimenti la maggior parte dei ginecologi e degli ostetrici, che praticano legalmente l'aborto, dovrebbero essere radiati dall'Albo, per aver violato il "Giuramento di Ippocrate".
Cosa che, invece, non si verifica affatto!
***
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Credo che sia errato confondere i principi etici con le norme giuridiche. Il diritto sanziona ciò che é reato, è nel caso dell'aborto ha definito delle date convenzionali, oltre le quali il non nato é considerato titolare del diritto alla vita, anche se non é stato ancora partorito.
Sull'etica, poi, puoi dire quello che vuoi, ma rimane la tua posizione etica, che chissà su quali convinzioni é fondata, visto che di solito l'etica si fonda su convinzioni religiose. Comunque permetti che i medici siano liberi di avere la loro, di etica. 
Sul piano logico, poi, fammi ridere, eutidemo, Qual'é l'argomento logico e indiscutibile che sancisce il passaggio dalla non vita alla vita umana. Nella nascita il corpo del bambino non cambia in alcun modo particolare se non nella recinsione del cordone ombelicale. 
#1500
Citazione di: PhyroSphera il 13 Aprile 2024, 10:57:43 AMQual è il rapporto che fede in Dio e credenze nell'aldilà hanno con le fedi e il credere in cose di questo mondo?
Credere in Dio, credere nella forza della politica...

E riguardo alla credenza nell'esistenza del diavolo? Certo è ovvio che porre fede nel demonio sarebbe un tragico sproposito... Neanche credere nel diavolo funziona. Ma credere nella sua esistenza? È un modo più opportuno per pensare tale realtà negativa? O è meglio provare direttamente paura per essa?

La credenza nell'esistenza del diavolo è parte della religione o del mondo non religioso o di entrambi? È tramite una forma di credenza che nel monoteismo si teme e si pensa il diavolo? O senza questo tramite? O in tutti e due i modi? O esso è il modo che i politeisti hanno nel rapportarsi alla questione? E gli atei? Ci credono ma pensano diversamente, o non ci possono proprio credere, né pensarci?

Non esiste solo la teologia, c'è anche la demonologia ed è uno studio che la filosofia può compiere con molto vantaggio.


Mauro Pastore
Nelle tue domande, phyrosphera, non ne hai inserita una molto importante, ma i preti all'esistenza del diavolo ci credono o no? Non so se sai che qualche anno fa ci fu un interessante dibattito al riguardo, sui tanti preti che in privato affermano di non credere all'esistenza del principe del male. Questo in un contesto di fede positiva, il maligno viene spesso visto come una costruzione pedagogica, che funziona un po' come l'uomo nero con i bambini.
Naturalmente io non credo a questa tesi, sono una persona esorcizzata, e mi trovo a convivere quotidianamente con il sibilo del male nella testa. In particolare in questo momento in cui sto scrivendo di lui.
Molti sostengono che la tesi demonologica sia stata una costruzione delle religioni monoteistiche, io non condivido questa tesi. 
Per dirla meglio, certamente il monoteismo ha creato una separazione netta, potrei dire manichea, tra i concetti di bene e male, questo ha modificato la posizione del mondo demoniaco in una chiave puramente negativa. 
Se guardiamo alle culture religiose antiche, ma anche a quelle animistiche che arrivano fino ai giorni nostri, notiamo una continua presenza di spiriti più o meno maligni dai quali bisogna difendersi oppure bisogna ingraziarseli, il tutto quindi in una chiave molto incerta del confine tra bene e male. 
Per riportare un esempio di questa incertezza abbiamo l'esperienza di San Paolo che negli atti incontra una donna schiava che, infestata da uno spirito, profetizza e infatti si mette a seguirlo parlando continuamente della sua missione, nel nome di Gesù. Paolo la libera e il padrone della schiava si arrabbia perché quella, con le sue profezie, gli faceva guadagnare soldi.
Ora proviamo a riflettere su questo spirito che infestava la donna, possiamo definirlo malefico? E'  uno spirito di profezia, che riconosce il messaggero di Cristo, e lo proclama a voce alta, fa cioè più o meno quello che faceva Giovanni battista.