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Messaggi - Suttree

#16
Citazione di: Loris Bagnara il 31 Marzo 2018, 22:08:28 PM
Buona questa!  :D
E' vero, ma questo significa dire che il cristianesimo è stato inventato dai Padri della Chiesa, quelli che peraltro hanno selezionato i testi che supportavano la teologia da loro elaborata, e scartato gli altri come apocrifi.
Questo significa mettere in crisi un bel po' di cose.
Intanto ci sarebbero tutti gli apocrifi da considerare, con tutti i diversi punti di vista.
E poi, potrei mettere in dubbio la realtà stessa della resurrezione: e se fosse frutto di una manipolazione per supportare una certa teologia?
Aggiungiamoci quel che dice Angelo, e cioè che l'AT è un atto di accusa contro Dio. Sono pienamente d'accordo.
Tanto d'accordo che, a mio avviso, l'AT non è nemmeno da considerare in generale un insieme di testi di ispirazione divina.
Ma allora? L'AT è inservibile. Quanto al NT, come detto sopra, si spalancano molti dubbi e incertezze.
Stando così le cose, mi pare impossibile trarre dalla storia di Gesù Cristo più che un messaggio di carattere etico. Elevatissimo, certo.
Ma nessuna delle grandi risposte che io, ad esempio, cerco, e che mi fanno propendere per altre dottrine (la teosofia, nello specifico).

Concordo con te, il cristianesimo come religione istituzionalizzata fu confezionata dai padri della Chiesa, e credo debba il 90% del suo successo a Paolo. Questo però è altro discorso sia dal messaggio di Gesù, sia dalla realtà o meno di ciò che lui affermò di essere, resurrezione compresa.
Devo dire che proprio le differenze tra i vangeli canonici, mi fanno pensare ad una trascrizione più o meno veritiera. Se invece fossero stati tutti più o meno concordi nella narrazione
avrei pensato ad un riediting pesante. E' come per gli alibi, quando son troppo perfetti, quasi sempre hai trovato l'assassino :D Oltretutto, a differenza di quanto si pensasse, la loro datazione è stata retrodatata e gli storici li ritengono scritti nell'attuale forma già dal primo secolo.
Anche la non eliminazione di passi francamenti scomodi mi fa ritenere che si sia tentato di non alterare le parole di Gesù. Cosa dire infatti del passo di Luca in cui preannuncia il suo trionfante ritorno imminente, per giudicare tutti e in quella stessa generazione?
L'esegesi di quelle frasi ha fatto andare ai matti generazioni di teologi, con notevolissime arrampicate sugli specchi :)
#17
Citazione di: Loris Bagnara il 31 Marzo 2018, 16:07:59 PM
Rispondo in particolare a Angelo e a Suttree.
Premetto che non sono qui a difendere il cristianesimo, poiché non sono cristiano.
Vorrei solo stabilire la verità storica e teologica del cristianesimo.
E allora, quale fonte migliore del catechismo ufficiale della Chiesa Cattolica?
A questo indirizzo http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c1p7_it.htm trovate la seguente citazione:
Citazione
389 La dottrina del peccato originale è, per così dire, « il rovescio » della Buona Novella che Gesù è il Salvatore di tutti gli uomini, che tutti hanno bisogno della salvezza e che la salvezza è offerta a tutti grazie a Cristo. La Chiesa, che ha il senso di Cristo, 506 ben sa che non si può intaccare la rivelazione del peccato originale senza attentare al mistero di Cristo.

Mi pare molto, molto chiaro.
E' la Chiesa cattolica a dirlo, non sono certo io.
Chi la pensa diversamente, può farlo, ma non è cattolico.

P.S. InVerno, non sono io a ragionare dogmaticamente. E' la Chiesa che lo fa. E chi non accetta questo, non è cattolico. Tutto qui.
So che il magistero della Chiesa afferma ciò. Ma Cristo non era mica cattolico :)
#18
Citazione di: Angelo Cannata il 30 Marzo 2018, 18:25:22 PM
Citazione di: Suttree il 30 Marzo 2018, 12:14:17 PMSi, ma se il buon Saulo fosse nato qualche anno prima, probabilmente sarebbe stato in piazza a votare Barabba :D Gesù non ha mai parlato di peccato originale.

Infatti ho ben precisato che si è rimesso alla volontà del Padre. Ha chiesto se potesse essere esentato dal sacrificio, e questo lo rende umano. Ma lo ha accettato.
Il paragone con i giudici non regge, puoi ben dire di essere un cadavere che cammina, ma se ne sei davvero convinto tanto varrebbe rinunciare alla scorta ed evitare altre inutili morti. In realtà la speranza di scamparla l'avevano ben chiara, come ben chiaro il pericolo che correvano.
Paolo non aveva bisogno di nascere anni prima, perché fu contemporaneo di Gesù.

Riguardo al tuo ragionamento sull'accettazione della morte, sia da parte di Gesù che di Falcone e Borsellino, io lo trovo fallace per il fatto che trascura la presenza in ogni essere umano di più spinte che possono anche essere opposte e conflittuali. In questo senso risulta errato compiere scelte preferenziali e privilegiare l'uno o l'altro aspetto, cioè concludere che ci sia stata sola accettazione oppure solo rifiuto nei confronti della morte. Sia in Gesù che in Falcone e Borsellino non ci fu né sola accettazione né solo rifiuto; ci fu conflitto tra la personale scelta di coerenza e la condizione umana che porta chiunque a temere la morte. Quindi non si può concludere né che i due si basassero esclusivamente sulla possibilità di scamparla (il che non renderebbe giustizia all'altezza del loro spirito di coerenza), né che si ritenessero talmente certi della loro morte da rendere immotivata la scorta (il che non renderebbe giustizia al fatto che erano esseri umani, con la conseguente paura della morte che ogni essere umano ha normalmente).

Non proprio, è nato una decina d'anni dopo, e soprattutto allora facevano la differenza.
Continuo a trovare il tuo paragone assolutamente fuori centro. In Gesù ci fu piena e totale accettazione della morte, nonostante la preghiera al Padre, e infatti si consegnò volontariamente ai suoi assassini. Ed al cospetto del Sinedrio e  di Pilato non tentò nessuna difesa.
Falcone e Borsellino ovviamente non l'accettarono, pur mettendola in conto, ben consapevoli della sua possibilità. Anzi, umanamente fecero di tutto per sfuggirle.
#19
Citazione di: Loris Bagnara il 30 Marzo 2018, 11:13:26 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 28 Marzo 2018, 17:55:39 PM
Non è questione di essere o non essere assurdo, il fatto è che già il testo stesso non dice affatto che ci fu una colpa, né di Adamo, né di Eva. Quindi ragionare in questi termini significa già fabbricare su fondamenta inventate da noi, dal nulla, piuttosto che riflettere su ciò che si trova nel testo.

Anche l'idea che i primi esseri umani creati godessero di un contatto con la divinità più diretto rispetto agli esseri umani successivi è una nostra fabbricazione che non ha basi sul testo.

Allora prima bisogna stabilire se vogliamo procedere fantasticando in libertà, su una Bibbia immaginaria totalmente inventata da noi partendo da zero, oppure cercando di basarci sul testo.

Per eventuali approfondimenti specifici sul racconto di Adamo ed Eva, sono stati già effettuati in lungo e in largo in questa discussione su Logos.
In quell'occasione ho anche scritto un commento dettagliato del racconto, esaminandolo in alcuni punti anche parola per parola.
Ancor prima di discutere se è vero che "il testo stesso non dice affatto che ci fu colpa, né di Adamo, né di Eva", vorrei fare la seguente considerazione.
Se non c'è colpa da parte di Adamo ed Eva, non c'è il peccato originale.
Se non c'è il peccato originale, non c'è l'umanità da salvare.
Se non c'è l'umanità da salvare, cade il senso dell'incarnazione e sacrificio di Cristo, figlio di Dio.
In poche parole, il Cristianesimo stesso perde le sue basi.

Quel che resta è, naturalmente, l'altissimo valore etico del messaggio evangelico; ma nessuna teologia cristiana si può costruire se non sulla base del peccato originale.
O meglio, uno può costruire la teologia che crede, ma non è più cristianesimo, se non c'è il peccato originale.

Venendo al punto dell'interpretazione, io in questo caso non vedo alcuna incertezza nel testo biblico.
C'è un divieto che Dio impone alle sue creature: Non mangiate di quell'albero.
C'è un "cattivo consigliere" apertamente qualificato come ingannatore: il Serpente.
Eva segue il cattivo consiglio del serpente, e Adamo poi segue il cattivo consiglio di Eva.
Dio, scoperta la disobbedienza delle sue creature, reagisce come segue:

  • maledice il serpente
  • punisce espressamente Eva
  • punisce espressamente Adamo
  • rende entrambi mortali
  • caccia entrambi dal paradiso terrestre
Ora, ci si deve aspettare - soprattutto da Dio, somma giustizia - che una severa punizione segua proporzionalmente una colpa.
Quindi, non vedo proprio come si possa intendere diversamente il testo biblico.
Ho letto il tuo commento sulla narrazione biblica, ma a me pare che la lettera del testo invece sia ben chiara.

Parti da un assunto del tutto arbitrario: che l'incarnazione e il sacrificio fossero necessari a cancellare il peccato originale. Chi l'ha detto? Non citarmi Paolo, sarebbe come citare la release 1.0 del magistero della Chiesa.
Gesù immagino sarebbe stato sufficientemente preciso su ciò. Invece, caso strano, non ne parla affatto.
Evidentemente per lui la sua presenza e la sua morte avevano ben altro significato.
#20
Citazione di: Angelo Cannata il 30 Marzo 2018, 09:45:59 AM
Non si trova nei vangeli, si trova in san Paolo, ad esempio 1Corinzi 15,22 "come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo".

Riguardo alla preghiera di Gesù nel Getsemani, essa non può essere interpretata come se Gesù fosse stato disposto a tutto pur di non morire in croce; al contrario, le narrazioni evangeliche consentono di pensare che egli era del tutto consapevole di quello che rischiava con i suoi comportamenti; nonostante ciò, egli non cercò nessun compromesso, non consentì neanche a Pilato di aiutarlo a sfuggire alla croce. In questo senso si può affermare che Gesù si consegnò volontariamente alla croce, per totale coerenza col suo insegnamento; questa coerenza andava ovviamente contro il suo istinto alla sopravvivenza e ad evitare la sofferenza; si trovava quindi in una situazione conflittuale: la coerenza esigeva da lui di portare fino in fondo le sue provocazioni, a costo di morire in croce; la sua umanità lo spingeva a fare di tutto per sottrarsi a ciò. D'altra parte, una situazione conflittuale del genere non è stata esclusiva di Gesù: possiamo pensare, ad esempio, a Falcone e Borsellino, i quali furono perfettamente consapevoli di quello che li aspettava, al punto che giunsero a dire che erano dei cadaveri ambulanti, per indicare che sapevano benissimo che ormai per la mafia la loro sorte era segnata, era solo questione di tempo; ma preferirono la coerenza totale.
Si, ma se il buon Saulo fosse nato qualche anno prima, probabilmente sarebbe stato in piazza a votare Barabba :D Gesù non ha mai parlato di peccato originale.

Infatti ho ben precisato che si è rimesso alla volontà del Padre. Ha chiesto se potesse essere esentato dal sacrificio, e questo lo rende umano. Ma lo ha accettato. 
Il paragone con i giudici non regge, puoi ben dire di essere un cadavere che cammina, ma se ne sei davvero convinto tanto varrebbe rinunciare alla scorta ed evitare altre inutili morti. In realtà la speranza di scamparla l'avevano ben chiara, come ben chiaro il pericolo che correvano.
#21
Ma scusate, in quale punto dei vangeli Gesù evidenzia la correlazione tra il suo sacrificio e la liberazione dal peccato originale? Mi dev'essere sfuggito qualcosa :)
Oltretutto, nella preghiera al Padre nell'orto del Getsemani è evidente che speri gli venga risparmiata questa prova, pur rimettendosi alla sua volontà.
#22
Citazione di: green demetr il 26 Marzo 2018, 19:56:47 PM
La relazione tra potere e figura spirituale gesuana, nasconde nel suo seno l'enigma, salvo poi sconfessarlo nella piazza.

Capire come la figura gesuana metta al centro non più il Dio, ma l'uomo, e la sua spinta a Dio. è senza dubbio il mistero.
Accertare a colpi di bolla quale sono le caratteristiche del sacramento fa invece parte del scontro ideologico.

La presa di posizioni di JsBach contro Giovanni e in favore degli ebrei mi lascia piuttosto insoddisfatto.

Sembra infatti che il nodo dell'enigma sia più legato alla divinità o meno del Gesù.

A me paio strambi più i sinottici che Giovanni.

Giovanni si addentra nell'enigma, i sinottici sono una somma di azioni e sommarie reprimenda.

Ma l'enigma riguarda il Dio o l'uomo?

Che ne pensate?

A mio modo di vedere non può che essere l'uomo.

Sono d'accordo con te, riguarda l'uomo, e l'enigma è nella figura umana di Gesù.
#23
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
22 Marzo 2018, 10:49:26 AM
Citazione di: Loris Bagnara il 22 Marzo 2018, 09:54:56 AM
Citazione di: Suttree il 22 Marzo 2018, 08:36:42 AM
Citazione di: Loris Bagnara il 21 Marzo 2018, 22:50:24 PM


No, Dio non può compiere una mostruosità del genere. Dio potrebbe solo creare anime buone che vanno in paradiso. Dio dunque non sarebbe onnipotente. E il suo inferno sarebbe spaventosamente vuoto...
Mi piacerebbe che ci fosse qualche convinto cristiano a commentare queste riflessioni...

Infine, Apeiron, non afferro il tuo riferimento all'Universalismo nell'ultima frase del tuo post: a quale punto delle precedenti discussioni ti riferisci?
Immagino che un cristiano, ma non solo un cristiano, ti risponderebbe che Dio non vuole un esercito di schiavi cloni, ma esseri liberi. E che quindi necessariamente ti fa nascere in questo folle caravanserraglio itinerante tra fango e sangue per vedere cosa combinerai. Dico necessariamente, perchè penso che l'onnipotenza di Dio sia ampiamente fraintesa.
Sull'animuccia del bimbo morto, immagino ti risponderebbe con le parole di Gesù: la casa di mio padre ha molte stanze. Se non ha fatto nè male nè bene perchè non ha potuto scegliere, ha comunque sperimentato la sua dose di dolore, come qualunque essere vivente. Starà ridendo, giocando con cani e gatti nel cortile :)
Sì Suttree, ma io ho anche detto che se davvero Dio è onnisciente, conosce già tutto in partenza, e quindi non ha bisogno di farti "nascere in questo folle caravanserraglio itinerante tra fango e sangue per vedere cosa combinerai". Lo sa già cosa combinerai. L'universo sarebbe solo un inutile baraccone, una farsa, una presa in giro.

E sul fatto dell'individuo che muore prematuramente, senza poter scegliere né in bene né in male, ha comunque sofferto e quindi si merita il paradiso, non sono poi molto d'accordo. Innanzitutto perché in molti casi non c'è neanche grande sofferenza in queste morti premature (pensa alle morti bianche); neanche paragonabile ai dolori che si può andare incontro in una lunga vita vissuta. E in secondo luogo, anche nei casi in cui c'è sofferenza, perché uno dovrebbe guadagnarsi il paradiso eterno al prezzo di un po' di sofferenza? Direi che è quasi regalato, il paradiso, in questo modo. Perché allora ad alcuni il paradiso è quasi regalato, mentre ad altri no? Un altro paradossalmente potrebbe dire: Signore, perché non hai trattato così anche me? Il cristiano è costretto a rispondere che l'infinita saggezza di Dio conosce anche i meriti in potenza della anime, ma allora io ribatto nuovamente con l'obiezione che in questo modo si toglie valore alla vita vissuta, che non serve realmente più a nulla.

E po è deviante l'idea che sia la sofferenza a renderti meritorio del paradiso, come se fosse un indennizzo pagato dall'assicurazione per un torto subito.
Ma quale indennizzo? L'individuo deve costruire se stesso per rendersi degno del "paradiso", è a questo che serve la vita vissuta.

Per non parlare poi della grottesca idea della resurrezione dei corpi: con quale corpo va in paradiso, un individuo morto prematuramente' E uno con gravissime infermità?
E' chiaro allora che non si va in paradiso con il corpo effettivamente posseduto in vita (e poi, quale corpo, di quale età?). si va con un corpo ideale.
Ma allora, mi domando, perché parlare di resurrezione dei corpi? Non si tratta del corpo che possedemmo in vita. Si tratta di un altro corpo.

Ma Dio se davvero esiste non è onnisciente, nè onnipotente (se davvero è Logos, non può far si che 2+2=5 ad esempio, sarebbe negare la sua natura) come comunemente e umanamente intediamo questi due termini. Di ciò sono convinto. Quando si dice che l'uomo ha creato Dio è versissimo, ed ora il termine "Dio" è ancorato a millenni di tradizioni, dogmi, schemi mentali, che sicuramente son lontani dall'inquadrarlo.
O quando si dice: Dio è amore. Cosa vorrebbe dire? E prima di tutto allora, cos'è l'amore?
Io non so dirti nemmeno se Dio c'è per me, figurati se immagino, nel caso esista, quali possano essere i suoi criteri per differenziare sofferenza ed azione umana in un aldilà :) Non mi riferivo però ad un indennizzo, ovviamente. Ma semmai ad una conclusione per il fatto stesso di esser stati nell'immanente.
Sulla resurrezione dei corpi, davvero non saprei cosa dirti... non ha alcun significato per me.
Insomma, per farla breve, non so praticamente nulla, ed il poco che so è probabilmente sbagliato :D Però sento profondamente il mistero di un'esistenza che non riesco a ridurre a puro caso e ad una totale mancanza di senso. Potrei chiamare questo mistero e questo senso ultimo, Dio. Che poi vuol dire poco o nulla, ne sono cosciente.
#24
Citazione di: Assenzio il 22 Marzo 2018, 09:29:32 AM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 22:08:15 PM
Citazione di: Assenzio il 21 Marzo 2018, 21:26:57 PM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 18:30:49 PM
Ciao :) Ma il frigorifero non è un sistema chiuso, per creare ordine al suo interno ottiene energia dalla rete elettrica. L'universo, per quel che oggi sappiamo (lasciamo le divagazioni matematiche del multiverso ai fisicifilosofi), invece è un sistema chiuso, e non è possibile allacciarlo a nessuna rete elettrica per diminuirne l'entropia. Quindi non vedo come si possa tornare indietro ad uno stato più ordinato. Si è passati da un singolo inindagabile start, nascosto oltre il tempo di planck in cui il cosmo era ordinato semplice e ricco di informazione, al casino attuale. Indietro non si torna.
Allora l'entropia resta costante in un sistema isolato mentre aumenta nel caso di trasformazioni reali, ma essa può comunque diminuire all'interno di una trasformazione, per esempio con una che comporti la condensazione.

Localmente può certamente diminuire, ma in un sistema chiuso come l'universo ad ogni evento globalmente aumenta. A questo punto, tornare ad uno stato entropico più basso, in un sistema chiuso mi pare impossibile: da dove trarresti l'energia necessaria per questo cambiamento di stato?
Sono d'accordo. Per sistemi chiusi e isolati.

Si, e per quanto ne sappiamo oggi l'universo è un sistema chiuso ed isolato.
#25
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
22 Marzo 2018, 08:36:42 AM
Citazione di: Loris Bagnara il 21 Marzo 2018, 22:50:24 PM


No, Dio non può compiere una mostruosità del genere. Dio potrebbe solo creare anime buone che vanno in paradiso. Dio dunque non sarebbe onnipotente. E il suo inferno sarebbe spaventosamente vuoto...
Mi piacerebbe che ci fosse qualche convinto cristiano a commentare queste riflessioni...

Infine, Apeiron, non afferro il tuo riferimento all'Universalismo nell'ultima frase del tuo post: a quale punto delle precedenti discussioni ti riferisci?
Immagino che un cristiano, ma non solo un cristiano, ti risponderebbe che Dio non vuole un esercito di schiavi cloni, ma esseri liberi. E che quindi necessariamente ti fa nascere in questo folle caravanserraglio itinerante tra fango e sangue per vedere cosa combinerai. Dico necessariamente, perchè penso che l'onnipotenza di Dio sia ampiamente fraintesa.
Sull'animuccia del bimbo morto, immagino ti risponderebbe con le parole di Gesù: la casa di mio padre ha molte stanze. Se non ha fatto nè male nè bene perchè non ha potuto scegliere, ha comunque sperimentato la sua dose di dolore, come qualunque essere vivente. Starà ridendo, giocando con cani e gatti nel cortile :)
#26
Citazione di: Assenzio il 21 Marzo 2018, 21:26:57 PM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 18:30:49 PM
Ciao :) Ma il frigorifero non è un sistema chiuso, per creare ordine al suo interno ottiene energia dalla rete elettrica. L'universo, per quel che oggi sappiamo (lasciamo le divagazioni matematiche del multiverso ai fisicifilosofi), invece è un sistema chiuso, e non è possibile allacciarlo a nessuna rete elettrica per diminuirne l'entropia. Quindi non vedo come si possa tornare indietro ad uno stato più ordinato. Si è passati da un singolo inindagabile start, nascosto oltre il tempo di planck in cui il cosmo era ordinato semplice e ricco di informazione, al casino attuale. Indietro non si torna.
Allora l'entropia resta costante in un sistema isolato mentre aumenta nel caso di trasformazioni reali, ma essa può comunque diminuire all'interno di una trasformazione, per esempio con una che comporti la condensazione.

Localmente può certamente diminuire, ma in un sistema chiuso come l'universo ad ogni evento globalmente aumenta. A questo punto, tornare ad uno stato entropico più basso, in un sistema chiuso mi pare impossibile: da dove trarresti l'energia necessaria per questo cambiamento di stato?
#27
Citazione di: InVerno il 21 Marzo 2018, 20:51:02 PM
Per essere coerente con ciò che ho scritto sopra dovrei scriverti semplicemente che non lo so, o meglio che non lo posso comprendere.
Ma "lasciamoci andare".. Non penso, perchè dovrebbe? Spiegati, perchè non capisco questi due automatismi del tuo pensiero, io le trovo considerazioni arbitrarie, non vedo un nesso cosi stringente come lo esplichi tu..
Non sono automatismi, ma dubbi che ho. Una Verità aperta ad ogni possibilità, disorganizzata, inafferrabile, illimitata, in cosa si differenzia dal caos primigenio? Non dovrebbe la Verità, ammesso che esista,  essere invece una stella polare che almeno ogni tanto spunta dalle nubi per indirizzare e dare un senso al nostro vivere?
#28
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
21 Marzo 2018, 20:45:22 PM
Citazione di: Apeiron il 21 Marzo 2018, 19:55:01 PM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 19:48:48 PMEsatto: pur completamente diverso, sarei presente a me stesso come lo sono ora? Avrei coscienza di esistere? So che è difficile esprimere correttamente questi tarli di pensiero...

Siccome di fatto sarebbe stata la stessa "corrente mentale" a "scendere" altrove, sarei orientato a risponderti "sì".    

Ma come dicevo altrove, non ci si dovrebbe identificare nemmeno con la "corrente mentale" per il Buddhismo.

Anche io propenderei per il si. Con buona pace delle correnti mentali buddiste e gravitazionali di Franco Battiato :)
#29
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
21 Marzo 2018, 19:48:48 PM
Citazione di: Apeiron il 21 Marzo 2018, 19:29:10 PM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 19:21:36 PMCiao Apeiron, grazie per la risposta :) che la coscienza non sia un prodotto del nostro cervello, ma che venga da esso ricevuta ne sono quasi convinto anch'io (più su facevo l'anologia con un decoder ricevente e forse trasmittente verso un Hub). La cosa che mi ha sempre fatto sbroccare è il pensiero che se fosse arrivato prima un altro spermatozoo al traguardo, sarei stato comunque qui? Fisicamente no certo, sarei diverso... sarei stato magari più alto, più intelligente, biondo (o magari bionda). Avrei avuto un'altra vita, altre esperienze e memorie... ma tutto questo conta poco o nulla. Sarei stato cosciente di me, come lo sono ora? Per farla breve: sarei nato e sarei presente a me stesso/a ora? C'è da sempre qualcosa che non mi torna, ma non lo so spiegare... e sicuramente non mi son fatto capire :)

Figurati :)

Tra l'altro ho scritto male la parte rivolta a te. Non so perchè ma a volte mi capita di scrivere in un'altra lingua  ;D

Ad essere sincero, non capisco dove vuoi arrivare con queste domande. Vuoi sapere se saresti "te stesso" anche se un altro spermatozoo fosse arrivato prima?
Nel Buddhismo da quanto ho capito oltre a spermatozoo ed ovulo serve anche che la coscienza "scenda" nell'utero... Spero d'essermi fatto capire stavolta.
Ma non saprei cosa ti risponderebbe un Buddhista a questo tuo dubbio  ;)...

Addendum: Forse ti direbbe questo: la "tua" coscienza sarebbbe "discesa" in un altro utero, forse.

Esatto: pur completamente diverso,  sarei presente a me stesso come lo sono ora? Avrei coscienza di esistere? So che è difficile esprimere correttamente questi tarli di pensiero...
#30
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
21 Marzo 2018, 19:21:36 PM
Ciao Apeiron, grazie per la risposta  :) che la coscienza non sia un prodotto del nostro cervello, ma che venga da esso ricevuta ne sono quasi convinto anch'io (più su facevo l'anologia con un decoder ricevente e forse trasmittente verso un Hub). La cosa che mi ha sempre fatto sbroccare è il pensiero che se fosse arrivato prima un altro spermatozoo al traguardo, sarei stato comunque qui? Fisicamente no certo, sarei diverso... sarei stato magari più alto, più intelligente, biondo (o magari bionda). Avrei avuto un'altra vita, altre esperienze e memorie... ma tutto questo conta poco o nulla. Sarei stato cosciente di me, come lo sono ora? Per farla breve: sarei nato e sarei presente a me stesso/a ora?
C'è da sempre qualcosa che non mi torna, ma non lo so spiegare... e sicuramente non mi son fatto capire :)