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Messaggi - Ercole

#16
Tematiche Filosofiche / Re:La morale dei positivisti
24 Luglio 2018, 09:27:00 AM
Citazione di: Raffaele Pisani il 23 Luglio 2018, 20:51:22 PM
Senza i presupposti della coscienza e della libertà, così come sono comunemente intese da gran parte del pensiero filosofico e teologico, ha senso parlare di agire morale?
Era la questione che mi ero posto all'inizio di una riflessione su Roberto Ardigò, le risposte che ho trovato mi hanno convinto di più per ciò che riguarda la pars destruens che per quello che il filosofo cremonese propone.

Coerentemente non se ne potrebbe parlare; Aristide Gabelli pone invece alla base della sua Filosofia dell'Educazione proprio la libertà e la coscienza individuale e quindi l'agire morale, ma mi sembra più che altro che li presupponga e non li deduca...
#17
Rispondo io per primo: Montale (Forse un mattino), Nietzsche (Così Parlò Zarathustra), Stirner (Antologia de L'unico e la sua proprietà), Schopenhauer (Parerga e Paralipomena).
#18
Riprendo un'obiezione di Pietro Pomponazzi: qualora si dovesse ammettere il miracolo anche solo una volta non esisterebbe più la regolarità della Natura e di fatto qualunque cosa potrebbe accadere; aggiungo io che mi sembra che la sola ammissione di un Miracolo (in qualunque tempo o luogo) violerebbe anche:

  • L'Intersoggettività della Scienza: non sarebbe più possibile nessuna forma di controllo nella comunità di scienziati; se si ammette la possibilità di infrazione delle Leggi di Natura (anche solo con la transustazione che in teoria avviene ogni domenica) giocoforza il concetto di controllo perderebbe il suo significato.
  • Il metodo scientifico: il concetto stesso di metodo perderebbe ogni sua specificità rispetto a procedimenti del tutto casuali o basati sulla semplice osservazione e deduzione.
In definitiva: come è possibile conciliare la fede nei Miracoli con la Scienza?
#19
Pongo io una domanda: e se il significato di questo mito non avesse nessuna interpretazione? Perchè il simbolo deve richiamare ad altro e non deve essere qualcosa di assurdo, gratuito e in un certo senso minaccioso rispetto alla sua intraducibilità?
#20
Citazione di: Lou il 17 Luglio 2018, 22:11:26 PM
Citazione di: Ercole il 17 Luglio 2018, 21:13:18 PM
Propongo una riflessione: come si può fondare razionalmente il fatto che il Mondo continuerà ad esistere dopo la fine del Soggetto? Da dove deriva la certezza che la Realtà non cessi interamente con la fine della mente che la pensa?
Partirei dal fatto che innanzitutto siamo testimoni della morte di altri soggetti. È alla vita e al mondo che si muore.
Possiamo non escludere che tale esperienza non faccia parte dell'onirico? Sia ben chiaro, se usiamo il senso comune non abbiamo bisogno di discutere... ma è esperienza comune è che il mondo onirico si dissolva e con esso anche l'intersoggettività avuta con i personaggi onirici... non si dissolverebbero in quel caso gli eventi di morte di altre persone?
#21
Ho visto che questo sito era pieno di suggerimenti culturali e mi sono iscritto: di me dico solo che sono un laureato in filosofia non pentito e che amo molto l'agone filosofico.
Ciao e grazie a tutti
#22
Grazie per i due contributi; per quanto mi piaccia questa professione al momento non è certo che io possa continuarla per ragioni burocratiche ma l'entusiasmo ci sarebbe.

@Pisani: anch'io quest'anno ho trattato Ferrari, Gioberti e Cattaneo, ma Rosmini lo trovo abbastanza difficile e per ora lo escludo; una curiosità: indicativamente quante ore hai dedicato all'Estetica di Croce? E quale manuale avevi in adozione negli ultimi anni?
#23
Propongo una riflessione: come si può fondare razionalmente il fatto che il Mondo continuerà ad esistere dopo la fine del Soggetto? Da dove deriva la certezza che la Realtà non cessi interamente con la fine della mente che la pensa?
#24
Grazie dei suggerimenti! Probabilmente la prossima supplenza arriverà chissà dove e quando ma alcuni di queste idee vorrei svilupparle.
#25
Ho lavorato per quattro anni nei licei come supplente di Filosofia e Storia e ho potuto vedere molte strategie e decisioni in merito a quegli autori da trattare con cura, pur nel drammatico calo delle ore (nel mio indirizzo sono due a settimane); le linee guide per i licei affermano di trattare per il Novecento quattro nuclei tematici a scelta (Esistenzialismo, Fenomenologia, Marxismo critico ecc...). Voglio dirvi le mie scelte e conoscere quale avreste svolto voi )

1. Freud - Jonas - Bergson - Popper.

2. Freud - Scuola di Francoforte - Popper

3. Freud

4. Freud - Rawls e Nozick - Popper e Khun - Simone Weil.