non so come ma non riesco ad inserire immagini
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Mostra messaggi MenuCitazione di: iano il 21 Gennaio 2020, 07:03:00 AMsi, dici che manco di coerenza od ordine mentale nello scrivere, insomma che non si capisce e che di conseguenza non trovo interlocutori o che se me ne capita uno che venga interrotto e si è vero , non ho avuto il tempo , non me ne sono dato, ho scritto di getto anche perche desideroso molto di scrivere, comunicare perche molto represso appunto perche interrotto dalla vita e dagli altri ma non perche non mi si capisca solamente o almeno non come tanti anche tra di voi che non vi capite perchè è una torre di babele sto mondo, forse tu vedi che molti si capisconoCitazione di: enrico 200 il 20 Gennaio 2020, 12:51:48 PMCiao Enrico.
non è facile la coerenza assoluta ma necessaria a lungo termine si cambia che lo si voglia o no
credo
essere coerenti significa impazzire
si impazzire per rinsavire
ricostruire
forse
tipo come quando nel vangelo dice se no morite non potete rinascere, se non muore l'incoerenza sarà quest'ultima a farlo
cioe di ammazzarci
o forse essa è la verità
non si sa
cose che credevo incredibili son pazzie e viceversa
chi non vuol perdere la propria vita per la coerenza disse quelo la perderà, ma chi vorrà perderla per amor suo, cioè della coerenza la ritroverà migliorata anche
cosa sto dicendo non lo so
Il tuo post esemplica bene cosa si può fare con un forum in generale , e in particolare nel produrre filosofia.
Il poter mettere su tastiera con tempismo il corso dei pensieri.
Il diverso tempismo consentito da altri media , è gia' esso stesso un filtro.
Se devo scrivere su pergamena penserò ben bene a cosa scrivere.
Se anche io mi riprometto di avere versoquesto forum lo stesso rispetto che si deve a una preziosa pergamene , per la quale una pecora è stata sacrificata , va' da se' che il media poi prende la mano.
È una questione di tempismo.Perche' ?
Perché se ia tua risposata l'avessi scritta su carta per spedirmela , avresti avuto tutto il tempo per ripensarci , magari decidendo di non spedirla , o spedirla dopo averla riscritta aggiungendo un po' d'ordine e coerenza.
Nel bene e nel male però sarebbe stata una cosa diversa , e anche molto diversa.
Se poi provi a fare discorsi filosofici con un amico ( sempre che prima ne trovi uno disposto) , quindi usando lo stesso tempismo di un forum , non riuscirai mai a completare una frase , venendo interrotto.
Insomma , attraverso il forum ci si trova ad interloquire in modo diverso e peculiare.
Tutto questo quanto influenza il nostro modo di fare filosofia ?
Citazione di: Sariputra il 18 Gennaio 2020, 11:30:34 AMsi è così, le dispute in famiglia anche tra i miei son di ostacolo, il buon esempio, l'armonia ecc...miraggio,
'Far innamorare' è anche un chiedere e quindi stabilire una relazione con l'altra/o. Spesso non riusciamo ad aprirci ad una relazione autentica per la paura di restarne feriti. Su questa paura grava tutto il peso della nostra infanzia, con tutte le sue ferite che ancora bruciano, ancorché crediamo dimenticate. Infatti i conflitti che possono sorgere all'interno di un rapporto amoroso non sono mai conflitti puramente oggettivi. In essi è la psiche delle persone ad essere coinvolta. Le ferite psichiche subite vengono sempre a galla, prima o poi...
Bisogna confrontarsi con queste sofferenze e non illudersi di risolverle all'interno della coppia in modo puramente 'oggettivo'. Chi lo fa non compie nient'altro che un atto di rimozione che finisce per produrre altri conflitti.
Ci sono tante persone che sembrano incapaci di percepire la loro mancanza di relazioni e le proprie difficoltà in questo senso. Di solito si considerano brave ad allacciare nuovi rapporti, sono gioviali e disinvolte in società. Non hanno difficoltà a rivolgere la parola agli altri. Sembrano cioè 'aperte' e adeguate. Questa affabilità nasconde spesso una mancanza di relazioni profonde, autentiche. Si è gentili ma , proprio usando la gentilezza, si mantengono le distanze dagli altri. Interiormente non ci si lascia avvicinare. Però, se non riconosci la tua assenza di relazioni profonde, nemmeno ti attivi per cercare di superarla. Ovviamente.
Per un pò di tempo si può anche chiudere gli occhi davanti a questo vuoto profondo di relazioni, ma la solitudine, prima o poi, ti piomba addosso dolorosamente. Una presa di coscienza che può allora portare a cupe depressioni. Riconosci di avere molti rapporti, ma nessuno profondo. Nessuno si rivolge a te indirizzandoti i suoi sentimenti. Un senso di straniamento, anche con te stesso, insorge. Il mondo sembra perdere 'solidità' proprio perché sei privato di solidi legami con l'altra/o.
Naturalmente la paura ha un ruolo fondamentale nella difficoltà di intrecciare rapporti profondi. La paura di essere feriti ci porta a chiuderci come un riccio. Una paura di questo tipo si manifesta quando la nostra fiducia infantile è stata tradita: dai genitori, dalla compagna/o di scuola, dall'amico o da una persona a cui volevamo bene da piccoli. Se questa fiducia che si aveva, aprendoci al mondo, è stata 'violentata', ferita dalla freddezza delle persone che amavamo naturalmente, da un mondo senza amore, se è stata mal riposta, ecco sorgere la paura di ogni nuova relazione. Privati di un'esperienza di fiducia positiva nella prima infanzia , da adulti diventa arduo legarsi ad un'altra persona. Si arriva a deridere l'amore per nascondere la propria ferita d'amore...
Fare esperienza della fedeltà di un amore come qualcosa di positivo è determinante per un bimbo, così da non aver paura d'amare nel futuro. Se un bimbo vive la relazione tra i suoi genitori come un conflitto continuo, farà naturalmente una gran fatica ad aprirsi realmente con qualcuna/o. Senza quest'apertura profonda però finirà forse per ripetere le stesse dinamiche conflittuali della coppia genitoriale. Ecco quindi l'importanza per chi è genitore, di riuscire a trasmettere la positività dell'amore, pur nelle difficoltà. E' una sfida enorme. Fare il genitore sul serio è un percorso spirituale di altissimo livello, forse il più alto e difficile...
Naturalmente anche la perdita della dimensione spirituale si ripercuote sulle relazioni amorose. Questa perdita porta a fissarsi esclusivamente sull'altro. Ci si fissa ad un punto tale che quasi ci si aspetta da lei/lui qualcosa che non è in suo potere darci. Se il mio sguardo è rivolto solo verso l'altro rischio di diventare un suo 'controllore', un analista sempre intento ad osservare e giudicare, oppure...mi annoio! E' bellissimo guardarsi teneramente negli occhi, ma non tutto il giorno!... Bisogna avere un riferimento esterno alla coppia dove rivolgere attenzione. Ideale sarebbe condividerlo insieme, come una passione comune o come un comune sentire. Obiettivi legati ad una famiglia si possono esaurire ( e di solito così avviene..), ma obiettivi rivolti verso una dimensione spirituale no...
Jean Gebser , filosofo e psicologo svizzero, sostiene che il fenomeno contemporaneo del materialismo rafforzi questa tendenza all'assenza di relazioni, alla loro farraginosità, perché ogni accentuazione troppo marcata del lato materiale dell'esistenza nutre l'egocentrismo, finchè questo degenera diventando fantasma relazionale. E' chiaro che, una persona che passa la vita ad alimentare e appagare il proprio egoismo, sbarra la strada per rapporti autentici prima di tutto a se stesso. Paradossalmente, per cercare solo il tuo piacere, ti neghi così ad un piacere più profondo e duraturo, ma soprattutto ti neghi all'amore...
Citazione di: Lady Joan Marie il 02 Gennaio 2020, 19:40:33 PMsi è vero, accorgersene è stata anche una mia paura di non riuscirci a farlo anche se ho sperimentato poco il contatto diretto
Io vi voglio raccontare la mia esperienza...
Sia a scuola che ad una comitiva di chiesa sono stata sempre la più corteggiata, anche dal ragazzo più bello che c'era e facevo finta di non interessarmene perchè avevo paura che mi prendesse in giro...
Ma ora me ne pento perchè con lui potevo essere veramente felice, perchè era come a me: timido e bisognoso di un legame. A volte non basta essere belli e corteggiati per avere successo, bisogna anche capire chi si ha di fronte a capirne le sue vere motivazioni.
Citazione di: Lady Joan Marie il 16 Gennaio 2020, 16:42:20 PMsi il porre, be li dipende dicono dal livello evolutivo, dall'esperienza fatta e ancora da fare eventualmente che c'è per l'avanzamanto di coscienza
L'amore può essere interpretato in tanti modi: c'è l'amore per i propri cari, per la persona amata o persino per un oggetto o per una bella situazione. E' una questione di carattere ma anche di sapersi porre.
Citazione di: Ipazia il 14 Gennaio 2020, 17:10:46 PM
Evvai con Platone. Anche se la sua esegesi è alquanto più sulfurea di quella cristiana, che anche in questo caso si mostra come platonismo edulcorato.