@anthonyi
A questo mondo sembra che ognuno si droghi a suo modo.. la misura fa la differenza.
Dal punto di vista della ragione la fede coincide con la speranza, ovvero, un individuo che ne abbracci una aspetta qualcosa.
In questo suo abbraccio egli convoglia il suo agire nella direzione della sua speranza.. ovvero pone in pratica la sua etica rivolgendosi, più che al presente, alla sua propria speranza... ovvero ancora, nell'atto di fede il presente è subordinato al futuro (il fine giustifica i mezzi).
In questa situazione l'individuo trova spontaneamente amici e nemici di dubbie fedeltà alla causa, e con questi amici genera guerra agli altri.
Se è questo che desidera nel suo profondo è probabile che per lui la fede sia una terapia. Fermo resta che il Dio di Abramo è un Dio che genera guerra.
Se non è questo che desidera nel suo profondo si casca allora nella malattia, e allora in questo senso la scienza sembra essere l'ultimo oggetto di fede a cui si dedica l'umana insipienza. La scienza dovrebbe tornare quindi a essere semplice tecnica di indagine e non un inconsapevole oggetto di culto.
Sempre dal punto di vista della ragione
Saluti dal tuo discepolo
