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Messaggi - Dario

#16
Citazione di: iano il 24 Agosto 2023, 14:45:49 PMDal punto di vista di chi deve esercitare il libero arbitrio ciò che conta è poter prevedere in modo efficace, cioè con buona approssimazione, gli eventi, e perchè ciò possa accadere non solo non è strettamente necessario che il mondo sia deterministico, ma anzi ciò renderebbe impossibile una libera scelta.
Si può dimostrare che gli eventi non sono prevedibili nemmeno in un mondo determinista. Per lo meno gli eventi che dipendono da esseri senzienti, in quanto l'essere senziente è imprevedibile. Per questo se il mondo fosse determinista ( e non si può dimostrare che lo è ) sarebbe un determinismo debole, dove si è presente il destino, ma è inconoscibile.
#17
Quando mi sono imbattuto in questo libro sono rimasto incuriosito, è scaricabile gratuitamente da il sito di un associazione no-profit, mentre le copie cartacee sono introvabili e costano diverse centinaia di euro (se solo ne avessi comprati una decina all'epoca adesso le avrei potute rivendere). Per quanto incredibili i fatti narrati in questo libro scritto da due avvocati canadesi, sono reali. Lo stesso governo cinese ha ammesso questi fatti promettendo provvedimenti.

Il libro parla dell'eccidio dei praticanti della religione Falun Gong (ho letto il libro Zhuan Falun, assomigliano molto ad una setta new age) da parte di non meglio precisate entità cinesi. Questi omicidi sarebbero stati perpetrati con lo scopo di ottenere organi da espiantare per il mercato nero degli organi. Mercato che è nutrito dall'occidente che è co-responsabile di questa situazione. Insomma questo fatto si aggiunge ai fatti compiuti come il genocidio culturale degli Uiguri e ai crimini commessi contro il Tibet. Un peccato per un popolo di una grande cultura come la Cina.

Il libro è diviso in una parte dove sono raccolte decine di testimonianze, e una parte dove vengono tratte le conclusioni su questi fatti.
#18
Esiste una teoria matematica che spiegherebbe la meccanica quantistica in modo deterministico, si tratta appunto di una teoria, non è dimostrabile, comunque è quanto meno molto interessante avere un origine deterministica della casualità.
#19
Secondo voi gli USA hanno avuto successo nell'esportare democrazia? Oppure hanno fallito? Ci sono casi positivi e casi negativi che testimoniano il risultato di questo loro tentativo di intereferenza? (Premetto che questo topic mi serve per capire se il Tao applicato alla politica è indicativo o no)
#20
Attualità / Re: L' India ha ragione o no?
24 Agosto 2023, 10:42:57 AM
Be sono passati un sacco di anni da quel referendum, qui ci pentiamo dei governi già dopo 2 mesi che li abbiamo votati. ;D :D  Non sto scusando la Russia e mi spiace se il mio commento passa per persona soverchiata dalla propaganda Russa. Dico solo che se lo avessero fatto nuovamente questo referendum la Russia non avrebbe avuto nessun casus belli. E quindi non ci sarebbe stato nessun appiglio per la sua propaganda. Invece l'appiglio propagandistico esiste eccome. Senza questo su cosa si sarebbero potuti agganciare? Ne ho visto video Russi a sentirli sembrano dei salvatori (cosa che ovviamente non sono).
#21
Be per me il fatto che ci sia un attività cerebrale anticipatoria è un segno del fatto che sia stata compiuta una scelta comunque. Sarebbe molto strano se non ci fosse un attività anticipatoria, in quel caso dovremmo chiederci se la scelta non derivi da qualche "etere oscuro". Che poi questa attività richieda 11 secondi (questa mi è nuova, io sapevo di 7/8 secondi dalle mie ricerche precedenti) o pochi millisecondi forse non ha una importanza così fondamentale.
#22
Nel libro che sto scrivendo metto in luce come ci sia un determinismo "forte" e un determinismo "debole". Quello forte praticamente ci dice che è possibile prevedere il comportamento umano data la conoscenza di tutte le concause. Quello debole (e dimostro che noi ricadiamo nel determinismo debole, ci ho speso parecchio tempo ::) ), ci dice che anche conoscendo tutte le concause non è possibile prevedere il comportamento umano. Io ovviamente ho una posizione non-determinista (anche se a onor del vero non si può dimostrare ne che siamo in un mondo determinista, ne che siamo in un mondo non-determinista) e quindi ho tutto l'interesse del mondo a indebolire il determinismo il più possibile. Credo inoltre che il libero arbitrio sia un continuum. Ovvero possono esistere persone con più o meno libero arbitrio, ci sono infatti persone vittime di schemi cognitivi ripetitivi e anche qualora rese consapevoli di questi schemi non riusciranno ad uscirne. L'unico modo di uscire da questi schemi ripetitivi è comprenderne la cause profonde, si tratta quindi di fare un lavoro su noi stessi di tipo psicodinamico.

Lo studio ci avvicina al libero arbitrio, per questo piacciono materie complesse come matematica, filosofia e psicologia. Quindi nella mia prospettiva mantenere il libero arbitrio è un lavoro complesso, difficile, ma possibile. Per libero arbitrio intendo essenzialmente la capacità di poter agire in modo imprevedibile (che non può essere predetto, che non esclude purtroppo la presenza di un eventuale Destino, ma ne esclude la conoscibilità). Dando ovviamente un intervallo di qualche secondo di latenza (le nostre scelte sono intelleggibili tramite risonanza magnetica fino a 7/8 secondi di anticipo).

#23
Attualità / Re: L' India ha ragione o no?
24 Agosto 2023, 08:44:01 AM
L'india si sta muovendo saggiamente, se si stia muovendo eticamente è da vedere. Io penso che che Zelens'kyj avrebbe dovuto fare dei referendum in cui area geografica per area geografica desse libertà a ogni popolazione dell'Ucraina di autodeterminarsi per decidere se fare parte della Russia o dell'Ucraina. La Russia ha usato come casus belli la scusa che il popolo volesse essere liberato, se quindi Zelens'kyj avesse fatto questo referendum la Russia se ne sarebbe dovuta stare di qualsiasi risultato. Sarebbe stata una mossa molto scaltra da parte di Zelens'kyj  per evitare spargimenti di sangue e per screditare la Russia. Io penso che sia stato sbagliato interagire in questa guerra e sia stato sbagliato non fare pressione su Zelens'kyj  per tale referendum. L'unica ragione per cui mi viene da pensare che lui non abbia proposto il referendum è che effettivamente una buona parte dei territori si sarebbe schierata con la Russia. Mentre noi abbiamo interessi ad indebolire la Russia e allora siamo condiscendenti verso questo massacro. Ora sarà la Russia a fare referendum nelle zone conquistate con il rischio di fare referendum "farsa" (resta comunque da vedere). La Russia ha sbagliato ad attaccare anche se provocata, ma la nostra reazione è stata non diplomatica ed errata. Le altre grandi potenze, Cina e India sono sagge ad interferire il meno possibile perchè ovviamente fanno il loro interessi. A me sembra che i dazi imposti si siano rivelati un arma a doppio taglio, stiamo sacrificando la nostra economia per cercare di abbattere quella Russa che nel frattempo stringe accordi con mezzo mondo iniziando a delineare una nuova egemonia. L'italia ha doppiamente sbagliato non solo perchè è da vedersi se sia sensato partecipare alla guerra, ma perché l'ha fatto in un momento di grave crisi, quei fondi erano meglio spesi nella sanità. Abbiamo liste di attese lunghissime per le visite nel pubblico e decine di medici e infermieri che stanno lasciando i pronto soccorso a causa delle condizioni di lavoro disumane. Io credo nella visione egotista, quindi aiutare gli altri va bene, ma prima bisogna aiutare noi stessi. Quindi l'India ha ragione? Alla luce di queste mancate diplomazie da parte di Zelens'kyj e Occidente ha ragione eccome. Se ci fosse stato il referendum e la Russia avesse comunque continuato l'invasione allora l'India avrebbe avuto torto. Questa via non è stata tentata purtroppo e ci sono stati i morti che ci sono stati. Evitando il referendum l'Occidente ha dimostrato che pone l'identità nazionale al di sopra del bene delle persone.
#24
Citazione di: iano il 23 Agosto 2023, 21:02:06 PMForse gli insegnamenti non vengono prima della filosofia, ma dopo, e tendono a distruggere la filosofia.
In sostanza l'operazione filosofica ammette il suo inverso, e viceversa, nel senso che una volta distrutta la filosofia la si può diversamente ricostruire, con una maggior consapevolezza di cosa si sta facendo, consapevolezza acquisita appunto nell'opera di distruzione.
Devi rompere il giocattolo per capire come è fatto, e quando lo rompi spesso ci trovi altro da quello che ti aspettavi.
Quale bambino rompendo un giocattolo non è rimasto deluso dal contenuto, e tanto più lo è quanto  più si immedesima nel giocattolo, legando ad esso le proprie egoistiche aspettative.
Il ricordo del processo di costruzione di una filosofia può essere andato perso, presentandosi come  una serie di apparenti ovvietà, per cui l'impressione è che la filosofia parli di ciò che non occorre dire, e che sia dunque esercizio banale.. Ma l'ovvietà nasce solo dall'abitudine e dalla dimenticanza del processo di costruzione.
Questo processo può essere però richiamato ripercorrendolo al contrario, decostruendo la filosofia e questo mi sembra appunto il compito del Tao, che però è solo metà del percorso ciclico filosofico, e quindi comunque è filosofia, seppur nel suo processo inverso.
Non so se ho capito. Forse può esistere qualcosa che non è una filosofia ma ci si può costruire una filosofia sopra? Per me il Tao è una filosofia a tutti gli effetti mentre tu mi dici che il Tao distrugge la filosofia, riesci ad approfondire?
#25
Citazione di: Ipazia il 23 Agosto 2023, 13:21:15 PMSfido qualsiasi episteme ad emergere in assenza di un cervello senziente. Philo-sophia è l'attività del cervello senziente umano. Magari i marziani sapranno fare di meglio, ma questo passa il convento terrestre. Non c'è episteme senza soggetto senziente, indipendendentemente dalla realtà (e verità connessa) su cui l'episteme si interroga e specula.
Si questo è quello che penso, ma si può provare che non esiste una non-filosofia? Intendo in maniera formale. Se qualcuno mi dice "questa non è una filsofia" vorrei poter argomentare e dirgli, no guarda che questa, comunque tu la chiami è una filosofia, per questa, quella e quest'altra ragione.
#26
Citazione di: Eutidemo il 23 Agosto 2023, 13:14:37 PM
Per quanto ne so quanto scrivi è corretto:  la psicosi da delirio persecutorio non è una schizofrenia in senso stretto anche se fa parte dello spettro schizofrenico.

Si avete ragione, la schizofrenia implica la psicosi, la psicosi non implica la schizofrenia. Tuttavia non ci sono statistiche aggiornate sulla psicosi, ma solo sulla schizofrenia.
#27
Supponiamo che esista una serie di insegnamenti, ci vanno anni per comprenderli appieno. Visti da fuori sembrano una filosofia, ma chi ha capito questi insegnamenti dice che sono la Verità e non sono quindi una filosofia. Può esistere quindi una non-filosofia a livello teorico o devo considerare questi insegnamenti una filosofia comunque, anche se chi li ha compresi appieno dice che non è possibile perchè questi insegnamenti vengono prima della filosofia?

Uno spunto di riflessione, in un certo modo la filosofia soddisfa l'ego, quindi ogni ragionamento è di natura egoistica, questi insegnamenti mirano a dissolvere l'ego, quindi dal punto di vista egoico la non-filosofia può esistere. Esiste come quel fondamento senza ego che non ha bisogno di ulteriori definizioni. (Ovviamente io ragionandoci sopra così distruggo il lavoro di dissoluzione dell'ego, ma vabbè ^^)
#28
Citazione di: Phil il 23 Agosto 2023, 11:38:29 AMTracciare questa linea è proprio ciò che i taoisti (e i loro testi) ti sconsigliano di fare;

Quindi il Tao si potrebbe definire, ma non si dovrebbe definire?
#29
Citazione di: Alberto Knox il 23 Agosto 2023, 11:46:42 AMBisognerebbe anche considerare la mitologia Cinese antica e associarla ai simboli di cui parlava Dario magari.
Il mito è la prima forma di filosofia, è la prima metodologia di pensiero. E il mito è più vero della storia perchè la storia racconta una cosa che è successo una sola volta mentre il mito racconta qualcosa che accade sempre. Naturalmente per capire ciò occorre leggere il mito in maniera filosofica , se la si legge in maniera storica allora è chiaro che è falso. Ma leggendolo in maniera filosofica racconta molto della vita e delle dinamiche umane e interpretative della realtà.
D'accordissimo. Il mito ci dice molto, anche a livello psicologico se vogliamo leggerlo in maniera Junghiana che forse ha più senso per certi miti, mentre per altri miti ha più senso quella filosofica. Mi viene in mente il mito di Pangu che separa cielo e terra.
#30
Se io ho l'insieme delle cose definibili, posso definire qualcosa come un sotto-insieme di questo insieme e allora disegnerò un cerchio al suo interno, oppure posso negare questo sottoinsieme e annerirò l'area intorno al cerchio piccolo ma comunque inclusa nell'area delle cose definibili, ma anche quest'area è un sotto-insieme, quindi con la negazione non mi cavo d'impiccio.

del tao si dice che è alcune cose e che non è altre cose. Quindi dai testi originali si può per lo meno ricavare una serie di proprietà del Tao. Possono questi puntini essere uniti da una linea?

Inoltre secondo me bisogna distinguere bene tra cosa è "indefinibile" e cosa è "inconoscibile" perchè sono due concetti diversi. In un video che ho fatto sull'epistemologia della complessità parlo dei sistemi complessi, di come il comportamento di questi non sia conoscibile (non completamente almeno).. Ok non possiamo conoscerlo, ma possiamo comunque definirlo! come dice Iano il non essere definibile è una definizione quindi forse il tao più che indefinibile è inconoscibile (parzialmente per lo meno visto che qualcosa sul Tao lo sappiamo)?

Il tao dice la cosa opposta tralaltro. Che non può essere spiegato ma può essere compreso. Quindi dovremmo accettare sia l'esistenza di oggetti indefinibili ma conoscibili(tao) sia l'esistenza di oggetti definibili ma non conoscibili (sistemi complessi).
indefinibile vuol dire che non possiamo sviluppare simboli linguistici che possano definirlo, ma accettare questo significa accettare che non tutti i simboli mentali possono essere traslati in parole, allora dovrei riuscire a fare esempi di altre cose indefinibili, ma comprensibili, ma forse è questo solo un limite del linguaggio attuale in quanto ogni simbolo mentale per essere colto da una risonanza magnetica