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Messaggi - Andrea Molino

#16
Attualità / Il valore della libertà
04 Luglio 2021, 23:15:37 PM
Citazione di: InVerno il 04 Luglio 2021, 17:23:14 PM
Citazione di: Andrea Molino il 04 Luglio 2021, 15:24:19 PM
La TV fatto credere alla gente che dovevano fronteggiare un reale rischio di morte da Covid, eppure sarebbe bastato leggere davvero gli studi (quelli ufficiali forniti dalle case farmaceutiche), per capire che il vaccino, nella migliore delle ipotesi, aumenta dell' 1% la probabilità di non ammalarsi: per capirci, senza vaccino ho il 99,1% di probabilità di non ammalarmi, ma se ho meno di 60 anni le probabilità aumentano.
Eh, ho capito, ma se non ci linki la fonte come facciamo a "farcelo bastare", o meglio a leggerlo? Io non saprei neanche dove trovare questo studio, figurati che l'altro giorno mi sono sorpreso ci fosse un canale dopo Italia1, tanto sono bravo a cercare le cose, perciò per favore condividilo..


Qui c'è la pubblicazione ufficiale di Pfizer:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33301246/

Questo è il sito del ISS con i riassunti sugli altri:
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/covid-19-vaccino-astrazeneca

In ogni caso provo a spiegare come si calcola l'efficacia.

Prendiamo ad esempio Pfizer:
21000 vaccinati contro 21000 placebo
8 malati tra i vaccinati contro 162 tra i placebo

Efficacia presunta: 8 / 162 % = 95%


Calcoliamo ora il "vantaggio" vaccinale:
Probabilità di ammalarsi se non vaccinati: 162/21000 % = 0,77%
Probabilità di ammalarsi se vaccinati: 8/21000 % = 0,03%

Ergo se non mi vaccino ho il 99,23% di non ammalarmi...


Poi, per i più curiosi, guardate come hanno condotto lo studio:

       
  • NON in doppio cieco
  • I malati sono stati determinati "valutando i sintomi" NON i tamponi!!!
#17
Attualità / Il valore della libertà
04 Luglio 2021, 15:24:19 PM
Citazione di: Andrea Molino il 20 Aprile 2020, 15:43:56 PM
Scrivo questo post, nella speranza di scoprire di non essere il solo a preoccuparmi per la crescente ondata di oscurantismo dogmatico che sta coprendo i mezzi d'informazione "ufficiali".
Guardo allibito, la totale mancanza di qualsivoglia tentativo di capire e spiegare la realtà, da parte dei Giornalisti con la G maiuscola, tesi soltanto a sostenere le versioni governative.
Ma il giornalismo non dovrebbe svolgere una funzione di controllo? Non dovrebbe illuminare i lati oscuri? Non dovrebbe aiutare i lettori a comprendere ciò che sta succedendo?
Forse dipenderà da una mia scarsità intellettuale, ma trovo che la maggior parte di ciò che è stato scritto negli ultimi due mesi, abbia avuto come unico risultato, quello di generare una psicosi collettiva, dalle conseguenze ancora tutte da scoprire, che non ha uguali in nessun'altra parte dei paesi occidentali (ad esclusione, forse della Spagna).
Ho sentito sostenere la tesi secondo la quale "era necessario spaventare gli italiani, notoriamente indisciplinati, per indurli a stare a casa", ma anche volendo ammettere che questo abbia un senso (e io non voglio), il punto che andrebbe discusso è il seguente: non è affatto dimostrato che chiudere l'Italia in casa sia stata la scelta migliore, né che continuare a farlo sia utile.
In ogni caso, anche senza scendere nel merito, penso che sia inaccettabile (che dovrebbe esserlo per tutti) costituire una sorta d'inquisizione che mette alla gogna chiunque si permetta anche solo di sollevare dei dubbi.
L'unica certezza che ho, è che tutti dovrebbero avere dubbi e dovrebbero discuterne con chi ha dubbi diversi.
In questo momento si parla di iniziare una "Fase 2", di consentire agli italiani di utilizzare i propri diritti costituzionali, certo solo in parte, per gradi, con una "App" sullo smartphone per tracciare tutti i loro spostamenti e tutti i loro incontri.
Mi guardo intorno e tranne rarissime eccezioni, vedo solo una grandissima accettazione, sebbene di dubbi, i nostri "burattinai" ce ne abbiano lasciati molti.
Non riesco ad immaginare una situazione, con maggiore attinenza alla "Caverna" di Platone, di quella attuale, anche se qui si tratta sopratutto di catene mentali.
Non vorrei parlare di virus, ma di libertà: ci sono persone disposte a morire per conquistare la libertà che non hanno, mentre noi accettiamo di perdere la nostra senza nemmeno chiedere spiegazioni.

Sono passati 14 mesi da quando ho aperto questa discussione.
I fatti hanno confermato le mie previsioni.... anzi no: è andata molto peggio del previsto!

Qualche giorno fa, mi sono reso conto che ad Aprile dell'anno scorso ero molto ottimista: ero convinto che almeno la metà degli italiani si sarebbero resi conto di ciò che sta succedendo "davvero", ma sono soltanto una strettissima minoranza.

Pensavo fosse giusto contrastare il pensiero unico, cercando almeno di sollevare qualche dubbio, ma quasi nessuno ha voglia di dubitare.
Pensavo, che dopo decine fi falsità eclatanti, di contraddizioni macroscopiche, di comportamenti irresponsabili, di repressioni insensate, molti avrebbero aperto gli occhi, ma l'unico desiderio sembra essere la "redenzione" vaccinale.

Certo, alcune notizie hanno spostato un po' di paure dal virus al vaccino, ma solo nella speranza di ricevere il "vaccino buono" invece di quello "dei poveri".

La TV fatto credere alla gente che dovevano fronteggiare un reale rischio di morte da Covid, eppure sarebbe bastato leggere davvero gli studi (quelli ufficiali forniti dalle case farmaceutiche), per capire che il vaccino, nella migliore delle ipotesi, aumenta dell' 1% la probabilità di non ammalarsi: per capirci, senza vaccino ho il 99,1% di probabilità di non ammalarmi, ma se ho meno di 60 anni le probabilità aumentano.

La TV ha fatto credere alla gente che il Covid è una malattia incurabile che si può evitare solo con uno pseudo-vaccino sperimentale, ma ci sono, per fortuna, centinaia di medici degni di questo nome che hanno evitato il ricovero a migliaia di malati, semplicemente CURANDOLI come hanno sempre fatto.

La TV ha fatto credere alla gente che TUTTI erano ugualmente a rischio, ma le statistiche ufficiali dicono che sotto i 60 anni il rischio è statisticamente irrilevante.

In sintesi, questi 14 mesi hanno confermato ciò che il buon senso diceva all'inizio: AVREMMO DOVUTO PROTEGGERE GLI ANZIANI E CURARE I MALATI A CASA. PUNTO.

Abbiamo rinunciato, alla libertà, ad affermare i nostri diritti, a capire.
Abbiamo riposto la nostra fiducia nella mani di incompetenti, corrotti burattini.
E a settembre si ricomincia...

Forse oggi sono solo depresso dal meteo nuvoloso, ma ok, prendo atto che dalla caverna escono solo quelli che vogliono uscire.

#18
Attualità / Sindrome della capanna
10 Aprile 2021, 01:21:04 AM
Citazione di: viator il 08 Aprile 2021, 13:12:45 PM
Citazione di: Andrea Molino il 08 Aprile 2021, 00:42:52 AM
Io  direi che ci si rifugia nella virtualità dei giochi al computer, perché si può fare affidamento su regole chiare che valgono per tutti!
I giochi al computer sono onesti quindi, se non sei bravo puoi imparare e sei bravo vinci, mentre, molto spesso, nel mondo reale il gioco è truccato...

Salve Andrea Molino. Giusto. Si tratta di cercare di compensare la eventuale mancanza di una abilità innata (genetica, evolutiva), cioè la capacità di sfruttare la realtà e di avvantaggiarsi all'interno dei rapporti con gli altri..........sostituendovi l'abilità acquisita consistente nel rispetto di regole,meccanismi, logiche impersonali.

Ma il risultare più "abili" di altri nel saper sfruttare le opportunità della realtà........secondo te è fatto completamente innatistico, parzialmente innatistico, oppure interamente acquisito od acquisibile culturalmente ?.

Si nasce tutti con le medesime potenzialità mentali oppure è presente - in partenza - una riconoscibile discriminazione tra diversi livelli mental-intellettivi ?. Saluti.

Salve Viator.

Secondo me, ognuno nasce con il potenziale per sviluppare alcune abilità e quando ci riesce, ha la possibilità di condurre un'esistenza soddisfacente.
Secondo la nostra etica, tutti hanno il diritto di fare tutto, ma ognuno è in grado di fare bene solo alcune cose.
Una delle condizioni per avere successo è conoscere se stessi, le proprie abilità ed i propri limiti.

Alcuni hanno più difficoltà di altri perché la nostra società è in grado di dare un valore solo ad alcune abilità e chi le ha risulta essere "superiore", mentre chi ne ha altre viene considerato "inferiore". Poi ci sono le difficoltà derivanti dai diversi tipi di educazione etico-morale ricevuta.

Tornando al tema della discussione, molti giovani si nascondono in un mondo virtuale, quando scoprono che in quello reale, la legge non è uguale per tutti, che la maggior parte degli adulti è ipocrita, che le proprie abilità non hanno mercato, che le conoscenze contano più delle abilità.
Alcuni hanno la forza per continuare a tentare, altri si arrendono.
#19
Attualità / Sindrome della capanna
08 Aprile 2021, 00:42:52 AM
Io  direi che ci si rifugia nella virtualità dei giochi al computer, perché si può fare affidamento su regole chiare che valgono per tutti!
I giochi al computer sono onesti quindi, se non sei bravo puoi imparare e sei bravo vinci, mentre, molto spesso, nel mondo reale il gioco è truccato...
#20
Attualità / Il valore della libertà
15 Marzo 2021, 23:02:43 PM
Il punto è che, in base alla vigente legislazione italiana, ne i DPCM di Conte, ne i DL di Draghi, hanno il potere giuridico di limitare la libertà di movimento dei cittadini italiani, come invece stanno facendo grazie al potere dei media.

Chiunque venisse sanzionato e abbia il tempo e la voglia di arrivare in tribunale, otterrà una sentenza di assoluzione come questa:
https://www.reggionline.com/covid-sentenza-rivoluzionaria-reggio-emilia-autocertificare-falso-non-reato-perche-dpcm-illegittimi-incostituzionali-de-luca/#/?playlistId=0&videoId=0

Qui il testo completo:
https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/tribunale-di-reggio-emilia-27-01-2021-sentenza-n-54/

Dopo di che, ognuno è libero di far valere i propri diritti, di subire imposizioni ingiuste o di credere in ciò che vuole.
#21
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
19 Gennaio 2021, 00:44:38 AM
Citazione di: paul11 il 18 Gennaio 2021, 15:07:19 PM

Andrea Molino
Capisco il tuo ragionamento  e non ho , a mio parere, posto che la sicurezza sia "giusta" nel sistema dei valori. Più che altro mi interessa capire perché la "massa", la gran parte delle persone vi tende.
Tu scrivi: "E' vivo tutto ciò che è in grado di andare contro corrente (o se preferite, di contrastare l'entropia)".
Capisco e in fondo hai delle buone ragioni, ma considera anche che la vita viene dalle stesse regole che formulano l'entropia. Le prime forme di vita dovevano avere condizioni  ambientali opportune e  stabili affinché la vita sorgesse.


Scrivi: La vita "si fa notare" quando agisce in un ambito difficile
Quì semmai avviene una selezione, ma la regola  del sistema non è il caos, ma  è l'ordine, l'ordinarietà.


Il tuo schema è simile al concetto di permeabilità/impermeabilità dei costrutti psicologici/ ragionamento (che non è detto che siano razionali, perché la psicologia gioca un ruolo fondamentale nella stabilità emotiva), vale a dire che se i nostri costrutti non riescono ad anticipare il futuro degli eventi, tendiamo a modificarli. E' una forma di adattamento a eventi, condizioni, ambienti ,che ci hanno prima messo a disagio(psicologia) e anche in difficoltà(logica) e poi non potendo modificare loro (eventi, ecc.) abbiamo in qualche modo modificato i nostri costrutti per "essere accettati", per essere confortati che gli eventi saranno leggibili dai nostri costrutti che sono costruiti sul significato e senso dell'evento. Quando non riusciamo a farlo tendiamo a deprimerci fino all'esaurimento nervoso e in questo stadio la nostra personale lettura dei fatti è asincronica, non riusciamo a ristabilire quella stabilità emotiva/ragionamento che prima ci permetteva di leggere e capire, fino ad anticipare. In altre parole, quando entriamo in crisi o abbandoniamo quel determinato ambiente che è "contrario" ai nostri costrutti, o ci modifichiamo in modo di poterlo comprendere, o ci deprimiamo rischiando una involuzione emotiva interiore perché i nostri costrutti "cozzano" con quella realtà di eventi.
L'impegno e superamento  dipendono quindi da noi, ma anche dal contesto ambientale che detta le condizioni a cui sottostare. La soddisfazione è un'autogratificazione, ma dipende quanto abbiamo "compromesso" di noi stessi per arrivarci. Se per arrivarci bisogna sniffare cocaina.........o sedute psicologiche......
Quale è il connubio fra sicurezza e autenticità?

La noia (meriterebbe un topic a sè) è il presupposto a volte di capolavori artistici. Il non saper fare del proprio tempo  a volte induce a riflettere e pensare a cercare alternative.
Se al contrario bisogna essere adrenalinici per forza, daccapo scambiamo l'ordinarietà con la straordinarietà. Va bene un poco di stress, ma troppo porta all'infarto.

Che ci piaccia, oppure no, gli esseri viventi hanno come scopo primario la riproduzione.
Per raggiungere lo scopo, devono sopravvivere abbastanza a lungo.
Per sopravvivere accettano di barattare libertà per sicurezza.

Gli umani possono decidere che la riproduzione non sia il loro scopo primario.
Se non hanno quello scopo, devono trovarne uno alternativo (edonismo, potere, denaro, sapere, avventura, sport, cultura, contemplazione...).
Se non riescono a trovare uno scopo, la loro vita non ha senso e scivoleranno in una forma qualsiasi di annullamento.
Se vivi in una condizione di totale sicurezza, comodità ed illusione, non hai e non vedi alcun problema da risolvere.
Se i modelli a disposizione, appaiono irraggiungibili o si rivelano fatui e deludenti, è difficile avere passioni forti.

Se i nostri figli non hanno uno scopo, ne delle passioni, la responsabilità (inconsapevole) è nostra.
#22
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
19 Gennaio 2021, 00:20:03 AM
Citazione di: viator il 17 Gennaio 2021, 21:21:47 PM
Salve Andrea Molino. Citandoti : ""E' vivo tutto ciò che è in grado di andare contro corrente (o se preferite, di contrastare l'entropia)".

Perfetto. Ecco dimostrato che ogni e qualsiasi contraddizione è pura apparenza.

La vita è il frutto dell'entropia avente il preciso effetto di contrastare le conseguenze dell'entropia.

Infatti l'entropia è la matrice della diversificazione, uno dei cui effetti è la vita, la conseguenza della quale è la uniformità della morte. Saluti.

Scusa, ma per me, l'idea che la vita sia scaturita dal caos, è la più grande falsità mai prodotta dalla Scienza.
Si tratta di una falsità necessaria per evitare di ammettere l'esistenza di un qualsiasi ente generatore, lo capisco, ma resta un'assurdità.

Sto contraddicendo la scienza moderna riguardo l'origine della vita, ma per fortuna, si tratta solo di una parte della scienza moderna.
Non sono solo. Ci sono molti scienziati che stanno studiando versioni alternative.

In ogni caso, per me entropia e morte sono sinonimi e per definizione l'entropia non può essere matrice di nulla essendo l'annullamento di qualunque energia potenziale.
#23
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
19 Gennaio 2021, 00:03:29 AM
Citazione di: Phil il 17 Gennaio 2021, 18:45:36 PM
Citazione di: Andrea Molino il 17 Gennaio 2021, 17:46:29 PM
Insicurezza -> Difficoltà -> Impegno -> Superamento -> Soddisfazione...

Sicurezza -> Comodità -> Divertimento -> Noia -> Nichilismo...
Senza voler mettere in questione le sequenze proposte, mi sembra comunque che le due "catene" siano in fondo un cerchio (o una spirale?): la «Soddisfazione» porta alla «Sicurezza» (essendo tale soddisfazione un «Superamento» della «Insicurezza» di partenza); poi il «Nichilismo» (sempre senza voler approfondire) può (ri)portare alla «Insicurezza», e così si inizia un altro giro...

Concordo sulla circolarità della prima sequenza, ma alla soddisfazione segue il desiderio di superare difficoltà maggiori, non la sicurezza.
Non concordo sulla circolarità della seconda, perché dal nichilismo non si esce a meno che non intervenga qualcosa o qualcuno a tiracene fuori.
#24
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
17 Gennaio 2021, 17:46:29 PM

Sebbene sia perfettamente logico tendere ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, questa dovrebbe essere considerata una linea guida "locale", da non generalizzare, perché a lungo termine, tende ad elidere il senso della vita, almeno la mia definizione di vita:
"E' vivo tutto ciò che è in grado di andare contro corrente (o se preferite, di contrastare l'entropia)".

La vita "si fa notare" quando agisce in un ambito difficile e mi riferisco a qualunque tipo di vita, dagli esseri unicellulari, agli astronauti.

Insicurezza -> Difficoltà -> Impegno -> Superamento -> Soddisfazione...

Sicurezza -> Comodità -> Divertimento -> Noia -> Nichilismo...
#25
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
17 Gennaio 2021, 01:53:15 AM
Non credo che la propensione alla sicurezza sia un istinto naturale degli esseri viventi.
Credo che l'unico istinto naturale degli esseri viventi, sia quello di riprodursi, correndo qualunque rischio per raggiungere lo scopo, anche a costo di morire.

La sicurezza è un prodotto variamente elargito dai diversi tipi di aggregazione sociale, e viene pagato con porzioni di libertà.
Purtroppo, la sicurezza provoca assuefazione e ci sono molti spacciatori che offrono roba di scarsa qualità.
#26
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
16 Gennaio 2021, 23:01:14 PM
Chi cerca di sopravvivere, cerca sicurezza e certezze.
Chi vuole vivere, accetta il rischio.
#27
Attualità / Re:Il valore della libertà
06 Gennaio 2021, 23:39:02 PM
Quello che mi ha stupito e mi ha indotto a iniziare questa conversazione, è il fatto che la maggior parte della gente abbia rinunciato alla propria libertà senza nemmeno protestare o chiedere spiegazioni. Non lo avrei mai detto, perché non pensavo che ci fossero così tanti italiani "obbedienti".

Evidentemente, la Paura resta ancora il sistema di controllo più efficace e batte anche il bisogno di Libertà.

Ora dobbiamo avere paura dei virus e non possiamo più fidarci del nostro sistema immunitario, ma affidarci al Comitato Scientifico.

La dipendenza dai vaccini, come ogni altro tipo di dipendenza, di sicuro, non ci renderà più liberi.

Paura dell'inferno, paura dello straniero, paura della bomba atomica, paura del terrorismo hanno fatto il loro tempo.
Chissà di cosa dovremo avere paura quando anche i virus saranno passati di moda?
#28
Attualità / Re:Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 23:31:24 PM
Ovviamente conosco la piattaforma grillina e concordo totalmente con te.

La mia proposta (puramente teorica) non contempla nessun partito o movimento o livello intermedio di rappresentanza politica e men che meno, nessuna assemblea di 40 milioni di condomini.

Ci sono:

       
  • la burocrazia
  • il governo centrale e le giunte regionali e comunali tutte composte da professionisti
  • la RAI che svolge davvero il servizio pubblico con un informazione plurale, corretta e rispettosa delle varie istanze.
Poi c'è il televoto quotidiano che tutti gli aventi diritto, loggati tramite SpID, possono esprimere liberamente.

Le discussioni si fanno esattamente dove e come si fanno oggi, al bar, in ufficio, in famiglia, solo che poi si può esprimere un voto immediato.
E i programmi con discussioni becere, risse e opinionisti del menga, continuano a stare sulle TV private e sul Web, perché anche loro hanno diritto di esistere.

E' utopistico non per motivi tecnici o filosofici, ma semplicemente perché i governanti vigenti non si staccheranno mai dalle loro poltrone.
Però possiamo proporlo come alternativa del solito circolo vizioso, alla prossima Rivoluzione ;-)
#29
Attualità / Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 22:42:59 PM
Salve Viator,
   ho sempre detto che per migliorare la situazione italiana, dovremmo dare in outsourcing il governo ad un pool di svizzeri ;-)
#30
Attualità / Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 21:26:26 PM
Lancio una proposta indecente, ma non prendetela come una battuta, perché io sosterrei subito una proposta del genere.

Oggi, per la prima volta nella storia, abbiamo la tecnologia per realizzare su base nazionale una Democrazia Diretta.
Paghiamo delle commissioni di esperti per studiare i problemi e proporre soluzioni, poi ogni giorno, con il nostro amato telefonino, mettiamo un "Mi Piace" sulla soluzione preferita e magari sull'operato della commissione (che può essere sostituita in qualunque momento).

Potrebbe essere la realizzazione di un utopia o un totale sfacelo, ma sarebbe sicuramente democratico (o forse anarchico?).