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Messaggi - Aniel

#16
Nisargadatta ha avuto fiducia nell'insegnamento del suo Maestro. Punto. Ha avuto fiducia ed ha iniziato l'indagine di se stesso e del 'fenomeno' che si chiama vita!!!
La sua era una vita ordinaria, come quella di tutti, e' stato un commerciante , sposato con figli, un accanito fumatore di tabacco fino alla fine, quando il cancro alla gola non gli ha piu' permesso di fumare, viveva in una stanzetta dove giornalmente si cantavano i Veda con i suoi devoti abituali e i visitatori occasionali, i rumori della citta' spesso sovrastavano i canti Sacri...lui stesso non ha mai amato parlare della propria vita perche' la considerava irrilevante rispetto a quella'liberta' dalla sensazione di esistere' che non e' annichilimento ma pienezza!!!, non sei piu' 'te stesso' perche' si oltre, sei il 'tutto'.
Nisargadatta ha spesso detto che la 'realizzazione' e' un'esperienza che trascende qualsiasi tipo di ragionamento e parola, qualsiasi discorso,se noi non siamo in grado di conoscerlo perche' non ne abbiamo fatto esperienza, le strade sono solo due, o intuitivamente ci abbandoniamo a quell'insegnamento perche' sentiamo che e' la giusta via o scegliamo altre vie piu' consone per noi.Il caso non esiste, tutto a una spiegazione al fine dell'Evoluzione.
 Noi siamo anime in evoluzione lo spirito e' un'altra cosa. 
Ogni tradizione mistica esprime questo: nella mistica cristiana soprattutto attraverso l'ascesi, l'abbandono, la trascendenza del Sacro cuore di Gesu', NON DELLA MENTE:  DEL 'CUORE' !! (apertura del plesso solare) per esempio. Vogliamo iniziare ad aprirlo allora, questo cuore? saremo il TUTTO che nell'aspetto manifesto e' AMORE INCONDIZIONATO e nell'aspetto immanifesto e' indescrivibile. 
 Io stessa non sono mica una santa, ho anch'io i miei nemici presunti o reali che mi intossicano giornalmente l'anima, ho a che fare anch'io con questa vita che mi mette alla prova, ma questi insegnamenti sono la mia 'stella fissa' la mia' direzione' per non perdermi ma per ri-trovarmi.
Quindi l'aldiqua' e l'aldila', vita e morte, cambia poco...poiche' ci reincarneremo ancora e ancora per fare esperienza, fino che arriveremo a quella comprensione, che adesso, scusate, non siamo minimamente in grado di comprendere.
Io non sono una persona erudita ma ho capito che la legna che ho mi e' sufficiente per accendere un fuoco che mi scalda il Cuore, un fuoco che se alimentato mi da PACE,molta PACE. Questa e' la mia esperienza.
#17
Nisargadatta Maharaj non era un uomo istruito, cosi' come pure Ramakrishna, eppure a prova che non e' il bagaglio culturale che puo' far arrivare a 'conoscere' cos'e la morte, ma anzi a volte ne e' di ostacolo, perche' manda come in confusione la mente e preclude quell'intimo 'sentire' che ci connette con il trascendente.
Trascrivo qui un frammento di dialogo tratto dal libro' IO SONO QUELLO' di Sri Nisargadatta Maharaj, un libro che io trovo sempre molto 'illuminante' nel percorso di risposta alla domanda 'Chi sono io?':

Visitatore: Quando il corpo muore, tu continui a esistere?
Maestro: Non muore niente.Il corpo e' soltanto immaginario. In realta' non esiste.
V. Prima della fine del secolo,sarai morto per tutti coloro che ti circondano. Il tuo corpo sara' coperto di fiori,cremato,le ceneri saranno sparse al vento:Questa sara' la nostra esperienza. Quale sara' la tua?
M.Il tempo finira' Viene chiamata 'la grande morte', la morte del tempo.
V.Significa che finira' l'universo e tutto cio' che contiene?
M.L'universo e' una tua esperienza personale:Come puo' essere influenzato? Potresti aver tenuto una grande conferenza per due ore:dov'e' andata quando hai finito? e' stata riassorbita nel silenzio in cui l'inizio,la parte centrale e la fine coincidono. Il tempo deve finire,c'era ma non c'e' piu'. IL SILENZIO dopo una vita di chiacchere, e il silenzio dopo una vita di silenzio sono uguali. L'immortalita' significa liberta' dalla sensazione di esistere,dall' IO SONO' Tuttavia non e' una fine.Al contrario,e' uno stato infinitamente piu' reale,consapevole e felice di quanto tu non possa immaginare. Scompare soltanto la coscienza di se'.
V. Perche' la grande morte della mente non coincide con la piccola morte del corpo?
M.Non coincide! Puoi morire migliaia di volte senza che l'inquietudine della tua mente subisca una battuta di arresto:Oppure puoi conservare il tuo corpo e morire soltanto nella mente. La morte della mente e' l'inizio della saggezza.
.......
V. E il testimone'? E' reale o no?
M.Tutte e due le cose.L'ultima briciola di illusione, il primo tocco del reale. Dire 'io sono il testimone' e' vero e falso allo stesso tempo.Falso a causa 'dell'io sono' vero per via del testimone.E' meglio dire:'c'e' la testimonianza'. Nel momento in cui dici 'io sono' un intero universo viene alla luce insieme al suo creatore.
Pag. 276-277  - Capitolo: la morte della mente e l'inizio della saggezza.
#18
Buon giorno a tutti, abbiamo cosi' paura della morte perche' non la conosciamo, ci sono stati dati molti insegnamenti ma non abbiamo nessun tipo di esperienza al riguardo, se non nelle vite passate.
Come saremo in grado di affrontare la morte, secondo me, dipende dal 'lavoro' su noi stessi che abbiamo fatto in vita,una ricerca spirituale che riguarda vita-morte come processi indissolubili.
Anch'io penso che solo iniziando a morire a noi stessi, al nostro EGO -personalita' ,attraverso l'introspezione, frantumiamo a poco a poco ogni identificazione con i vari personaggi che interpretiamo nella vita,
quando si entra in questo tipo di ricerca e' necessario creare un 'Testimone' , come se osservassimo noi stessi da 'fuori', questo testimone e' necessario perche' crea un supporto a cui fare riferimento quando non c'e' piu' un riferimento egoico , e' il rifugio nella verita', nell'amore per il tutto che ci permette di non venire assorbiti da ogni energia che passa..... Cosi' sei come il fiore di loto, non piu' condizionato dalla realta' fenomenica. Gli insegnamenti dicono che solo cosi' puoi vincere la morte, perche' se la morte e' trasformazione, a questo punto non hai piu' niente in cui trasformarti,ed essendo in pace non hai piu' paura. Hai vinto te stesso e hai vinto la morte, sei gia' morto a te stesso prima di morire!!!
Questo insegna il Buddhismo e infondo anche il Cristianesimo nella sua essenza. Cristo dice: 'Io e il Padre siamo UNO' .
Per quanto riguarda la mia esperienza personale di contatto con persone morenti, per lavoro fin da giovane ho avuto possibilita di fare esperienza al riguardo, ho notato che il processo del morire cambia a seconda del cammino spirituale di ognuno, indipendentemente da tipo di morte che ad ognuno e' designato dal destino.Quando il corpo fisico muore l'ambiente e' permeato di energie estremamente 'sottili' ma che si percepiscono in modo tangibile e per molto tempo, e' una continuita' tra il morente e chi resta che non ha a che fare con il 'ricordo' ma con energie 'presenti'. La pace del morente che non ha paura, che e' sereno e' tangibile come un 'dono',  una potente energia che supera la paura.
Che dire poi, sempre nella tradizione Buddhista del LIBRO TIBETANO DEI MORTI dove e' spiegato dettagliatamente il processo del morire e gli 'stati' che si devono attraversare nell'aldila' e dove sono determinanti le preghiere di chi assiste il morente nell'accompagnarlo verso il BARDO (bardo=divenire, processo di trasformazione) , o delle visioni di Dante nella DIVINA COMMEDIA!
Esistono nella tradizione Drochen boddhista , esempi di monaci, con alte capacita' di realizzazioni, che hanno esperienze e  segni particolari che avvengono al momento della loro morte:
-Come lo spazio: il corpo grossolano si dissolve completamente in particelle e si unisce allo spazio assoluto.
-Lo yogi dissolve il corpo grossolano i un corpo di 'luce' che rimane visibile agli esseri per aiutarli.  In questo trovo molta analogia con la Resurrezione del Cristo ,e al fenomeno di 'impregnazione di  energia sul lino della SACRA SINDONE.
-e' pure capitato che i monaci alla loro morte dissolvono parzialmente il corpo, il quale rimpicciolisce.
Sono solo fenomeni che si svolgono nel campo fenomenico della manifestazione ma che rappresentano come le 'realizzazioni' spirituali ' di molti Santi possano indurci a non avere piu' paura, certo e' anche una questione di fede... lascio questo frammento di scritto che puo' essere  utile, la morte come fine indubbiamente non esiste...cerchiamo di indagare, ogni giorno della ns. vita e cosi' forse riusciremo a vincere quella paura cosi' comune a tutti noi.

'Si dice che il corpo di qualche iniziato defunto non sia stato trovato nella tomba. -E' vero?
-verissimo
.
-Quale legge ha potuto applicare l'adepto per fare sparire il corpo?
La legge di EINSTEIN, la quale esiste da quando il mondo e' nato. In altri termini ha risolto la massa in energia.
-Che cosa determina quella trasformazione lungo il ritiro dal fisico solido al pranico e al monaisico?
Sappiamo dalla scienza che tutti i prodotti metallici e chimici si compongono e si scompongono, le molecole si aggregano e si disgregano per cui la materia e' in continua trasmutazione.
...il fuoco dei filosofi, a quel fuoco che e' invisibile, che e' pur attivo, avvolgente, penetrante e risolvente. 

DI LA' DEL DUBBIO - ACCOSTAMENTI ALLA NO-DUALITA' SEPARAZIONE   pagg. 154-155    RAPHAEL ED. ASRAVI-VIDYA.
#19
Attualità / Re:Femminicidi
17 Agosto 2016, 17:19:25 PM
Secondo me il culto della Madonna rappresenta un aspetto poco incisivo sul tema femminicidio, certo e' che poi ognuno interpreta il messaggio della ' divinita' in base a come e' psicologicamente predisposto o al cammino spirituale che sta seguendo, ognuno ha il suo. Io la Madonna la intenderei piu' come aspetto 'materno' della creazione, come compassione in senso Assoluto, come purezza...Nell'induismo o nel buddhismo essendoci piu' divinita' femminili,vengono rappresentate sia come pacifiche o infuriate e percio' si ha una visione piu' completa della donna-Dea.

Secondo me stanno avvenendo grandi trasformazioni a livello di 'coscienza' nell'uomo e questo crea dei periodi di 'caos' che nelle anime meno evolute sfociano in violenza psicologica e fisica, a pagare ancora una volta sono sempre di piu' donne, per natura meno violente . Inoltre il vero dramma e' la sofferenza dei figli che invece di essere 'educati al bene' devono subire energie 'basse' di odio e violenza.
Tante donne hanno gravi colpe in tutto questo, credendo di risolvere i problemi con scelte azzardate  mettono a rischio la stabilita' psichica dei figli, la propria e quella dei mariti. Insomma e' un gran casino...certo e' che sono dati tremendi e tristi , sofferenza su sofferenza, la donna dovrebbe ancora una volta  essere 'prudente' ,' ponderare' le scelte... cambiare il suo ruolo a poco a poco....solo cosi' si puo' evitare tanto dolore...se sara' la donna ad avere un ruolo determinante nell'evoluzione umana, in quanto 'creatrice' e 'intuitiva' questa sara' forse la via piu' saggia da seguire.
#20
Tratto da: La compagnia degli erranti. blogspot.it

'Intrepido FONDO LO SPIRITO CON LE MIE ALI e la fama non mi fa urtare contro mondi tratti da falsi principi, secondo i quali rimarremmo rinchiusi in una prigione immaginaria come se tutto fosse cinto da muraglie di ferro....ma fondo i cieli e all'infinito m'ergo.
                                                                                             GIORDANO BRUNO
#21
Tony, questo tipo di viaggio, di cui hai avuto, come benedizione, di fare esperienza, e' il viaggio che vorremmo fare tutti: il viaggio verso l'Assoluto che per sua natura e' amore e luce e protezione verso il male e le tenebre. Mi ricorda una frase di Sri Yunkestar, il maestro di Yogananda: 'La via si fa buia, affrettiamoci a casa'.
La tua esperienza di pre-morte e' stata sperimentata da molti uomini fortunati che hanno avuto un 'assaggio' della potenza di Dio, lo stesso Dio o SE'superiore che ci accompagna adesso in questo mondo di 'prove' per arrivare, alla fine, tutti a fonderci in quella luce meravigliosa,la chiara luce. Tu lo sai....molto meglio di noi....
#22
Riflessioni sull'Arte / Re:Un termometro per l'Arte
09 Agosto 2016, 08:09:55 AM
buon giorno, in effetti il giudizio estetico in un'opera d'arte  varia in base all'osservatore, ed e' opinabile. Percio' viene da chiedersi se lo scopo che ha piu' valore nell'arte non sia essenzialmente il tipo di 'energia' e 'sentimento' che riesce a trasmettere, per la musica forse e' piu' una questione di 'armonie' o 'risonanze'. 
Quello che io intendevo dire e' che ci sono tanti tipi di arte: quella antica, eccelsa, che trovi nelle cattedrali, nei musei, che ti fa trasalire per tanta magnificenza e bellezza, legata anche nel passato ad una sapienza manuale, gli artisti andavano nel rinascimento a 'bottega' per imparare artigianalmente a scolpire la pietra o a disegnare o a mischiare i colori aquistati dallo speziale fin da giovanissimi, poi solo dopo aver imparato la tecnica applicavano la loro arte, forse per questo ho pensato all'artigiano.
Pensando all'arte della 'preparazione del te' o dei ' giardini zen ' Giapponesi e certa arte di avanguardia, vedi per esempio quella passerella sull'acqua del famoso ' Cristo', che personalmente non mi e' piaciuta, posso supporre che oggi l'arte possa essere coinvolta con rappresentazioni della vita stessa,ma e' un tipo di ragionamento forse un po' troppo audace e 'surreale'....
#23
Tematiche Spirituali / Re:Io chi sono?
09 Agosto 2016, 07:39:29 AM
bUONA GIORNATA A TUTTI, questa domanda: 'CHI SONO IO?' ,e' stata alla base e l'inizio degli insegnamenti del grande realizzato e maestro spirituale RAMANA MAHARSHI, il quale ha avuto anche una grande propensione  per l'insegnamento attraverso il 'silenzio' che avviene principalmente da 'cuore a cuore' ed e' forse possibile per chi e' molto avanzato nella ricerca spirituale.
 Ramana Maharshi dava insegnamenti e rispondeva alle domande in base alla comprensione di ognuno, e' stato un grande realizzato dell'India del sud ed ebbe moltissimi devoti in tutto il mondo. Solo il ricordo della sua Santa presenza, per chi lo conosce, da' una pace difficile da descrivere. Questo insegnamento che voglio proporvi e' tratto da uno scritto di un suo devoto, che, pare si sia realizzato alla presenza del Maestro:

H.W.L. POONJA - IL VUOTO CHE DANZA-     - Ed. Psiche 2 - pag.62 -

A causa dell'abitudine di farti coinvolgere dagli oggetti,
dimentichi che cio' in cui ti coinvolgi e' solo
una proiezione sullo schermo:
A causa di questa dimenticanza, l'identificazione passa
da quella con IL TESTIMONE SILENZIOSO all'identificazione
con la proiezione: dimentichi di essere lo schermo
su cui le proiezioni si formano e si dissolvono:

La mente e' l'abitudine di coinvolgersi nei propri oggetti,
non puo' osservare in silenzio e contemporaneamente
essere coinvolta.
Andando verso un qualsiasi oggetto,
essa non ti dara' mai pace:
Non andare in qualche luogo per trovare la pace,

La pace e' all'interno.
Tu sei quella pace.

Tu sei quello schermo che non cambia.
Oceani d'acqua non possono bagnarti,
il fuoco non puo' bruciarti,
i film sentimentali non ti avvincono.
Quindi,lascia semplicemente accadere le proiezioni
della mente,
ovvero ogni cosa che vedi all'interno e all'esterno.

Rimani cosi': Quello che e' non-toccato,
Quello che e'  prima di ogni identificazione
e di ogni comprensione intellettuale.
Questo e' l'Essere Eterno.


.
#24
Riflessioni sull'Arte / Re:Un termometro per l'Arte
08 Agosto 2016, 10:56:09 AM
Sono pienamente d'accordo con voi, Dora, Hollyfabius e sono contenta che tante avanguardie artistiche oggi si proiettano in una realta' fuori dai musei, fuori dal mercato dell'arte:
Questo tipo di avanguardie e' un'arte di 'strada' accessibile a tutti e che non ha prezzo, in questa ottica viene persino da pensare che la vita stessa possa essere occasione di espressione artistica: es. un bel giardino di fiori e verdura composti in modo armanioso e sempre in mutamento, oppure i ' murales' in una citta' che apportano nuova energie alla citta' stessa, oppure una persona che rappresenta un 'personaggio' non pmologato alla massa,potrebbe essere anch'essa arte.Nomn a caso anche la parola artigiano deriva da arte.
 Un avanguardia se e' seguita da un gruppo certamente apporta piu' energia all'idea stessa espressa in arte, diciamo che la rafforza.
#25
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
08 Agosto 2016, 08:39:08 AM
Stamattina aprendo il LOGOS  mi e' apparsa, in fondo, l'invito ad aprire la pagina 'CHAT CON DONNE MATURE' non so cosa contenga e non mi interessa perche' io non ho mai avuto uno smartphone, non sono su facebook, twitter o altri mezzi di socializzazione, ho una email solo da qualche mese, neanche un anno e non ho niente da ridire neanche con chi chatta, se fatto con moderazione.
:
. Ho dei quaderni, mi informo prendo appunti, cerco di 'evolvermi' a modo mio da anni...cerco di condividere e di apprendere dagli altri con tutti i mezzi a mia disposizione , questo e' il mio metodo e approccio alla vita e alla Realta', e visto che ormai lo spazio e' aperto lascio uno spunto di personalissima ' chat di donna matura:' 

Appunti tratti da una conferenza del sig.Vittorio Marchi, fisico:

'La conoscenza nasce dallo stupore':
Fisica quantistica: Il QUANTUM e' un flusso di energia che si espande all'infinito:
Dall'energia nasce la vibrazione, TUTTO E' ENERGIA, tutto e' vibrazione, dall'energia nascono le onde, ognuna diversa dall'altra, si infrangono e ritornano nell'oceano,nel mare.
L?ANALOGIA E IL SIMBOLO SONO LE PORTE DELLA PERCEZIONE'
L'assoluto,l'infinito si esprime attraverso il simbolo ed il mito: Dal macrocosmo al microcosmo tutto si ripete con la stessa legge universale, la spirale non ha inizio ne' fine , e' ovunque: OVUNQUE TU VAI CI SEI GIA',
rappresentato in geometria dal cerchio.
Tutti gli elementi fisici sono la trasmutazione della stessa sostanza: In ogni movimento naturale OSSERVATORE - OSSERVATO e processo in se stesso dello osservare si fondono e si condizionano:
TU CHI SEI? IO SONO COLUI CHE PROVIENE DALL'INDIVISO:
LA REALTA' e' un fatto QUALITATIVO non QUANTITATIVO, per questo nell'atomo ci stanno infiniti mondi e l'universo e' dentro di noi (universo=uno vivente): TUTTO E' UNITO -non pui scuotere  una rosa senza agitare una stella - Tomson.
Tutto e' vita, tutto e' amore:
La dualita' di tutta la manifestazione bene-male, luce-ombra, alto-basso non nasce dal DUE ma dall'UNO,ogni cosa e' duplice: la moneta ha due facce per questo non dobbiamo preferire una cosa ad un'altra perche' sono indissolubili: Una persona(etimologia della parola: persona=maschera) che vive nel qui e ora e' ovunque, non e' piu' individualizzata:
VANGELO DI TOMMASO: PADRE NOSTRO CHE SEI OVUNQUE ( non nei cieli,ovunque!!!!) GESU' disse 'IO E IL PADRE SIAMO UNO'

Il pensiero non e' nel cervello, il cervello e' solo un compiuter, un mezzo di codificazione ma la PERCEZIONE nasce dal cuore non dal cuore fisico ma dal CUORE SPIRITUALE.


.
#26
Riflessioni sull'Arte / Re:Poesie lette
07 Agosto 2016, 10:25:10 AM
Io amo molto questa poesia;
 FEDERICO GARCIA LORCA nasce in provincia di Granata il 5 giugno del 1898 ed e' dalla campagna della sua infanzia che si pensa abbia avuto ispirazione per gran parte delle sue poesie, egli ebbe  sempre nel cuore gli abitanti e gli elementi della natura: gli insetti, i contadini, i bambini, i pioppi, il fiume e la luna.
Il poeta muore tragicamente, fucilato dalle 'squadracce nere' perche' aveva lottato per la liberta' di 'pensiero': all'alba del 19 agosto, assieme ad un maestro elementare e due banderillos muore ma attraverso le sue poesie vivra' per sempre.    (fonti tratte da: GARCIA LORCA - POESIE - GRANDI TASCABILI ECONOMICI -NEWTON)

NUOVI CANTI

Dice la sera: 'Ho sete d'ombra!
Dice la luna: 'Io ho sete di stelle'
Desidera labbra la fonte cristallina
e sospira il vento:

Io ho sete di aromi e risa,
sete di nuovi canti
senza lune e senza gigli,
e senza amori morti:

Un canto mattutino che smuova
le quiete gore
del futuro: E colmi di speranza
il limo e le sue onde:

Un canto luminoso e calmo
pieno di pensiero,
vergine di tristezze e angosce
e vergine di sogni.

Canto senza carne lirica che colmi
di risa il silenzio
(uno stormo di colombe cieche
protese nel mistero).

Canto che penetri l'anima delle cose
e l'anima dei venti
e che si plachi infine nella gioia
di un cuore eterno.
                                              FEDERICO GARCIA LORCA
#27
JIDDU KRISHNAMURTI scrive:

Cos'e' l'amore? La parola e' talmente falsata e contaminata che non vi va granche' di usarla:Tutti parlano di amore,ogni rivista, ogni giornale,ogni missionario parla incessantemente di amore:
Amo il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il piacere, mia moglie_ Dio, l'amore e' un'idea? se lo e' puo' essere coltivata,nutrita,accarezzata,comandata a bacchetta, alterata come volete:
Quando dite amo Dio,cosa significa? Significa che amate una proiezione della vostra immagine, una proiezione di voi stessi sotto CERTE SPOGLIE DI ACCETTABILITA' SECONDO QUELLO CHE CREDETE NOBILE E SANTO; percio' dire:'Amo Dio' non ha assolutamente nessun senso: Quando adorate Dio adorate voi stessi -e questo non e' amore:
#28
-inquisitore: "Ma con chi ce l'hanno?, uno in special modo sembra piuttosto' acido'...

 -poeta:         - ma no...e' solo una provocazione.....lascia perdere...

 -inquisitore:  -ma non e' che vuole sciogliere le 'mosche nell'acido',    eppure la novella ha un finale molto chiaro: Scacci le mosche dalla stanza ma non scacci la causa del fastidio...

 -poeta:          - allora si cercano 'capi espiatori?',  , adesso se la prende pure  con il povero Ulisse!!! 

 -inquisitore:  -non giudicare, il non-giudizio in ogni caso e' sempre la soluzione migliore,  quando alla fine ' Nessuno' sa niente di 'Nessuno!!!'

 -poeta:         -io dico solo che uno cosi' forse ha anche lui 'bisogno d'amore', si ma....COS'E' L'AMORE? ...e poi dove esiste un inquisitore che non giudica?
#29
Non mi sembra che una persona che desideri esprime una sua emozione che ha provato a Venezia sia da considerarsi propriamente una cretina:
Ma siccome io sono superiore a tanta maleducazione, vorrei far notare che ci andrebbe un po' piu' di rispetto...tantopiu' che sono una che cerca di partecipare il piu' possibile perche' credo nella condivisione e sarei molto contenta se  ci fossero interventi da parte di tutti, magari raccontandoci un po' di piu', con parole possibilmente semplici . Con amicizia.

A tutti gli indiani della tribu', questo pensiero di Jose' Saramago-( Tratto da cecita'):
Ecco come sono le parole,
nascondono molto, si uniscono pino piano fra di loro,sembra non sappiano dove vogliono andare, e all'improvviso, per via di due o tre, o quattro che all'improvviso escono,parole semplici,un pronome personale, un avverbio, un verbo,un aggettivo,ecco che li' ci ritroviamo la commozione che sale irresistibilmente alla superficie della pelle e degli occhi, che incrina la compostezza dei sentimenti, a volte sono i nervi a non reggere, sopportano molto, sopportano tutto, come se indossassero un'armatura,si dice.
#30
Mio caro Sariputra, di finali ce ne possono essere tanti, ma per dare a Ulisse il finale che si merita io me lo vedo in riva al mare con il suo fedele cane Argo  e pensa a tutti gli eroi che ha incontrato nella sua vita, Calipso, Nausicaa, la Maga Circe (che tanto eroe non era), le sirene a tutte le guerre che ha combattuto, a tutte le tempeste che ha affrontato e come un vecchio saggio rimane indisturbato da tanto 'vissuto e viene come improvvisamente sovrastato dal rumore del mare...
.finisce poi l'ultimo capitolo per cominciarne un'altro, chissa' in una prossima vita, sempre piu' vicino alla consapevolezza che niente e' REALE, tutto e' ILLUSIONE...ognuno con il suo capitolo personale da raccontare.